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Autore: bjpolarr    08/09/2013    7 recensioni
Annuì, ma non cambiai espressione.
Venne verso di me e si sedette sulla che stava di fronte al mio letto.
Si asciugò le lacrime che calavano dai suoi occhi e prese fiato.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una settimana piena di felicità, serenità, tranquillità, ero così.. così.. maledettamente felice, che quasi mi stupivo.
Adesso tutti e cinque stiamo sempre insieme, usciamo insieme, nessuno si separa da nessuno, mi sento bene, davvero.
In quei giorni avevo anche chiamato Nataline, avevo comprato una scheda telefonica nuova. Avevamo fissato un appuntamento, dovevamo andare al cinema lunedì, mancavano solo due giorni. Nessuno dei ragazzi sapeva di lei, non c’era stata l’occasione per parlarne.
Tutto sembrava essere perfetto, se non fosse per quella sensazione, ma ormai c’ero abituato e facevo finta di niente.
 
Era sabato sera e avevamo deciso di restare a casa, vedemmo un film e tra una birra e pop-corn, si era già fatta notte fonda, io cominciavo a sentirmi stanco, anche gli altri, così decidemmo di andare a dormire.
Appena fui a letto, non riuscì a prendere sonno. Che strano, eppure ero così stanco..
Dopo vari tentativi e dopo essermi girato e rigirato nel letto, decisi di alzarmi per bere un po’ d’acqua e stare un po’ in terrazza, da solo. Così feci.
Avevo ormai capito che quella sensazione si presentava quando ero insieme ai ragazzi e scompariva quando invece ero da solo, in camera mia, con la mente vuota. Quello che non riuscivo a capire era perché provavo quella sorta di.. “dolore” al cuore, come se quest’ultimo volesse uscire dal mio petto, come se nel mio stomaco si formasse una sorta di zoo.. Perché? A cos’era dovuta? Non credo di aver provato mai una cosa simile in tutta la mia vita, per cui è una cosa nuova, sconosciuta. Forse sarà qualche allergia? Sarò allergico a qualche alimento? A qualcosa? ‘Devo andare dal dottore.’ pensai.
Bevetti il bicchiere d’acqua e posai il bicchiere accanto a me, poi continuai a guardare il cielo. Era così buio, così infinito, così misterioso.. C’erano poche stelle quella notte. Sospirai.
Ripensai a Nataline. Per quanto ancora avrei potuto continuare a prenderla in giro? Forse dovevo dirle la verità, dovevo troncare tutto. Prima o poi avrebbe scoperto tutto. Ma infondo, mi serviva. Mi faceva distrarre, anche se era insopportabile, viziata ed antipatica.
 
« Niall? »
 
Sobbalzai, mi voltai, era Zayn.
 
« Che ci fai sveglio a quest’ora? » Mi chiese sbadigliando.
« Potrei chiederti la stessa cosa.. »
« Incubo ed insonnia. Tu? »
« Non riesco a dormire. »
Abbassai lo sguardo.
« Qualcosa ti turba? » Mi chiese sedendosi al mio fianco.
« No, non credo. »
 
Ci fu silenzio, entrambi fissavamo il cielo.
 
« Ho conosciuto una ragazza, mentre ero via.. » Dissi tutto d’un fiato,
« Ah si? E com’è? » Sorrise mentre si voltò verso di me.
« Non fa per me. »
« Ma sa che.. »
« Assolutamente no, Zayn non posso dirgli la verità. »

 
Mi fissò perplesso.
Io mi voltai verso di lui e cominciai a fissarlo.
 
« E lei non sospetta di nulla? »
« Mi ripete spesso che assomiglio a quello biondo dei One Direction, ma non sospetta niente. »
« E la voce? Posso credere che non ha riconosciuto la voce? »
« Dice di non seguire i One Direction, ma che comunque ha visto alcune foto e ha ascoltato alcune canzoni. »
Tornai a fissare il cielo.
 
Zayn alzò lo sguardo e sospirò.
 
« Dobbiamo vederci lunedì per andare al cinema.. »
« Non hai paura che le fan ti riconoscano? Il cinema è un luogo pubblico e sei in pericolo.. »

 
Diamine!
Aveva ragione. Non ci avevo proprio pensato, sono uno stupido. Dovevo fare qualcosa.
 
« Perché non la fai venire qui? » Aggiunse.
« Qui? E voi? » Mi voltai verso di lui.
« Noi usciremo. »
« Non lo so Zayn. Io vorrei troncare tutto.. »
Sospirai.
« Perché? Hai qualcun altro in testa? »
 
Rabbrividì. Avevo qualcun altro in testa? ‘Certo che no!
 
« No, non credo. » Abbassai lo sguardo.
« Mi sono perso qualcosa? » Mi chiese voltandosi verso di me.
« Non credo, cioè, non lo so. »
 
Il mio tono di voce era cambiato. Adesso c’era un filo di tristezza in esso.
Zayn se ne era accorto.
Senza dire niente, si avvicinò e mi abbraccio.
Cominciai a piangere.
Perché? Non ne avevo motivo!
 
« Niall.. non voglio vederti così. » Disse stringendomi.
 
Cercai di calmarmi, fortunatamente ci riuscì. Mi staccai da Zayn mentre mi asciugavo le lacrime. Lui mi fissava, voleva capire cos’avevo, volevo capirlo anch’io. Era incredibile, avevo appena pianto davanti a Zayn, senza un motivo. Mi sentivo così bambino, così stupido, così solo.. Eppure c’era lui con me, per quale motivo continuavo a sentirmi solo? Qualcosa non andava, era chiaro. Ma questo lo sapevo già da tanto tempo.
Zayn mi mise una mano sulla spalla, mi sorrise.
 
« Niall, io ci sono per te. Quando avrai voglia di parlarne basta solo che vieni da me e ti sfoghi. Non voglio vederti piangere, non voglio vederti così. Mi si spezza il cuore. »
 
Io annuì.
Mi sorrise, io ricambiai.
 
« Sei stanco, vai a dormire.. » Dissi.
« No. Voglio starti accanto. »
 
Ci fu silenzio.
 
« Sei stanco anche tu, se vai a dormire tu ci vado anch’io. » Disse.
« Starò ancora un po’ qui.. Mi sento solo. » Abbassai lo sguardo.
« Dormiamo insieme? » Mi chiese.
 
Io rimasi in silenzio.
Si, mi sentivo solo, avevo bisogno di qualcuno, ne ero consapevole, ma non potevo far dormire Zayn con me.
Ma infondo.. chi me lo impediva? Nessuno. Era il mio migliore amico, il mio fratello maggiore e si, poteva dormire con me. Nessuno me lo impediva, nessuno. Inoltre me l’aveva chiesto lui.
 
« Se vuoi.. » Mormorai.
« Bene, allora andiamo! » Sorrise.
 
Salimmo in camera mia, ci sdraiammo e lui cominciò a parlare di cose divertenti, non la smettevamo di ridere. Poi però sbadigliai, mi diede la buonanotte e, cosa inaspettata, mi abbracciò. Mi addormentai fra le sue braccia, mi sentivo un bambino, il classico fratellino minore senza esperienza. O forse lo ero.
 
Il giorno dopo mi svegliai per ultimo. Ero sicuro di aver sognato qualcosa, ma non ricordavo proprio niente.
Quando scesi per fare colazione, vidi che tutti mi stavano aspettando con la colazione sui piatti ancora intatta. Questo mi riempì il cuore di gioia.
Mi salutarono tutti affettuosamente tranne Harry. Sembrava freddo. Forse aveva semplicemente litigato con uno dei ragazzi o magari si era alzato col piede storto. ‘Glielo chiederò dopo.
Parlammo un po’ di cosa dovevamo fare quel giorno, dovevamo uscire a fare alcuni acquisti.
Quel giorno toccava a me lavare le stoviglie, perciò sparecchiai il tavolo e andai in cucina. Dopo qualche minuto entrò Harry e si sedette in una sedia, in silenzio.
 
« Tutto bene? » Gli chiesi continuando a lavare i piatti sporchi.
« Tu stai bene? » Mi chiese. Era gelido.
« Si, grazie. » Risposi cercando di imitare il suo tono.
« Dormito bene? » Mi chiese. Freddo.
« Si. » Non lo guardavo.
« Non sembra. Hai le occhiaie. Cos’è? Hai fatto altro invece di dormire? » Freddo. Freddissimo.
« No, ieri notte non avevo sonno, così mi sono addormentato tardi. »
« Capisco. »
 
Silenzio.
Silenzio soffocante, insopportabile.
Continuai a lavare i piatti.
 
« Dunque avevi l’insonnia e per fartela passare hai chiamato Zayn, giusto? » Mi chiese con tono disturbato, insopportabile.
 
Smisi di fare i piatti e mi voltai verso di lui, fissandolo negli occhi.
Quella sensazione.
 
« No. Harry, ero semplicemente in terrazza a bere un po’ d’acqua e poi si è alzato anche lui. »
« Stranamente vi ho visti a letto. »
« Ma che problemi hai? Mi ha soltanto chiesto di dormire insieme. Non credo io debba darti spiegazioni. »
Dissi arrabbiato.
« Oh no, certo che no. Non ho nessun problema. Potevi benissimo chiamare me invece di Zayn. Poi un’altra cosa, Zayn stamattina ci ha detto che domani dobbiamo sgomberare la casa perché tu devi far venire una ragazza qui, chi sarebbe scusa? Non ci sono altri posti dove incontrarla? » Si alterò.
 
Non capivo.
Ma che gli prendeva? Si era incazzato perché Zayn aveva dormito con me o perché dovevo far venire una ragazza a casa nostra, mia? E poi perché si è incazzato? Non ne aveva motivo.
 
« Non capisco la tua agitazione Harry. Come ti ho già detto, ieri Zayn è venuto a trovarmi in terrazza, poi mi ha chiesto di dormire insieme, anche perché mi sentivo triste e solo. E comunque si, domani dovrei far venire una ragazza qui, ma sto per cambiare idea. E poi, vorrei ricordarti che faccio parte di una band famosa e che non è semplice uscire o incontrarsi in altri posti. »
 
Ci fu silenzio. Di nuovo.
Harry mi fissava, io fissavo lui.
Quella sensazione.
 
« Per me puoi anche farla venire qui. Ma io non esco. » Disse.
« Lei non sa che sono un membro dei One Direction, quindi ti pregherei di non uscire dalla tua stanza, nel caso in cui volessi restare a casa. »
« No, ma io infatti rimarrò a casa. »
Disse sorridendo.
 
Si alzò ed andò via.
Perché? Cosa c’era che non andava?
No, aspetta, rimani un altro po’ con me, parliamo, ti prego.
Abbassai lo sguardo e appoggiai le mani sul tavolo.
 
Era ormai sera, eravamo appena tornati a casa. Harry non mi aveva parlato tutto il tempo, aveva scherzato con tutti tranne con me. Cominciavo a sentirmi male. Ero triste, deluso.. Non mi aspettavo un tale comportamento da Harry.. Perché? Questo non capivo, perché. Cos’avevo sbagliato?
Liam cominciava a guardarmi male, aveva capito sicuramente che ero triste o che comunque qualcosa non andava.
Salii in camera mia, mi sdraiai sul letto. Mi si riempirono gli occhi di lacrime.
Possibile che io debba sempre piangere? Cosa mi prende? Basta!
Qualcuno bussò alla porta. Cercai di non far cadere giù le lacrime e di sembrare il più ‘normale’ possibile.
Urlai ‘avanti’ e Liam entrò. Sapevo che sarebbe venuto.
 
« Avanti, parla. Cosa ti è successo? »
 
Wow, così me lo chiedi?
 
« Nulla, perché? » Feci finta di niente.
« Nulla? Mi prendi in giro? Oggi non hai spiccicato parola, non hai fatto manco mezza risata e tu vuoi dirmi che non è successo niente? »
« Liam, seriamente, non è successo nulla di grave. Ho semplicemente avuto un battibecco con Harry stamattina e oggi non mi ha parlato tutto il giorno, sono solo un po’ triste per questo motivo. »
Risposi.
« Ah, sicuro che sia solo questo? »
 
Sicuro che sia solo questo?
Si.
Forse.
 
« Si Liam. »
« Okay.. Non mi hai detto che stavi frequentando una ragazza.. Sono felice per te! »
Disse sorridendo.
 
Ma io non ricambiai.
 
« Ci stiamo solo conoscendo. Lei non sa che faccio parte della band. Comunque, non mi va di parlarne adesso.. Scusami. »
 
Liam capì e venne verso di me per abbracciarmi.
Poi tornammo di sotto e cenammo.
Harry non mi parlò per tutta la serata ed il mio cuore si stava frantumando lentamente.
  
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