Epilogo: dagli esami al matrimonio!

Ah, l’ultimo giorno di scuola.
Anche quell’anno era volato e tutta la scuola era eccitata: i ragazzi non vedevano l’ora di sentire l’ultima campanella, di uscire da quella prigione e di passare tre mesi di vacanza in pace, possibilmente lontano da casa.
In quinta, però, le cose erano leggermente diverse: per loro la scuola non finiva del tutto, perché c’erano, dopo solo una settimana, gli esami di maturità. Erano tutti molto preparati ma altrettanto spaventati.
All’ultima ora, come il primo giorno, il preside aveva riunito tutti nel suo ufficio.
Preside F: Allora, oggi è l’ultimo giorno, ma tra una settimana saremo tutti qui per iniziare, con gli scritti, gli esami di maturità dei ragazzi di quinta. Vi voglio puntuali alle otto, per iniziare alle nove. L’esaminatore sarà esterno, quindi dobbiamo fare bella figura. *Tutti i professori annuirono* Conclusi gli esami e affissi i risultati, ci saluteremo e ci rivedremo fra tre mesi. Ma…la Frione non ci sarà.
Tutti guardarono Valentina con uno sguardo confuso: come vennero a sapere poco dopo dal preside, Valentina aveva chiesto il trasferimento e aveva fatto un concorso per diventare preside.
Quando il preside congedò tutti, dicendo di andare a controllare le classi altrimenti i ragazzi avrebbero distrutto tutto dalla felicità, Clara fermò Valentina.
Clara: Perché non ci hai detto che ti trasferivi?
Valentina F: E a voi cosa importa?
Clara: Cosa ci importa? Siamo colleghi, abbiamo passato anni meravigliosi in questa scuola, e ora tu ci dice che cambi istituto…è normale che ci importi. Anche se a volte sei insopportabile, sei nostra amica, e ci mancherai. Ora vado, la quinta è scoperta. Ciao.
Valentina scosse la testa: Clara era sempre così…così…buona, gentile. Eppure riusciva a essere una buona professoressa e a farsi rispettare dagli alunni. Lei non era così, e forse per questo, quella donna, non le andava molto a genio.
Intanto in sala professori…
Diego R: Pablo, il tuo amore se ne va e non la vedrai più…
Pablo S: Ah, non ve l’ho detto?
Florencia B: Te ne vai anche tu?
Pablo S : *Scuote la testa* Ho conosciuto una donna ad aprile e ora usciamo insieme!
Diego R: Wow, il nostro Pablo Sultani fa conquiste! *Gli da una pazza sulla spalla*
 
All’una, puntuale, suonò la campanella. I ragazzi, liberi, senza zaino ne libri, si riversarono nei corridoi e poi nel cortile della scuola, al massimo della gioia.
 
Una settimana dopo, davanti alla quinta C, tutti i ragazzi aspettavano, con il cuore in gola e le tesine in mano.
L’aria si era fatta carica di tensione, e alcuni ragazzi non la smettevano di sbuffare e di fare avanti e indietro per il corridoio.
Poco dopo, il professor Sultani uscì dall’aula e chiamò il primo ragazzo, quello che avrebbe dato il via agli esami orali…
A mezzogiorno i ragazzi erano fuori, un po’ sconsolati.
Candelaria: *Sospira* Se gli scritti sono andati a meraviglia…non posso dire lo stesso degli orali!
Lodovica: Avanti ragazzi, non ci pensiamo adesso. Tra due giorni sapremo i risultati, e poi potremmo tirare tutti un sospiro di sollievo.
Gerardo: Tutti? Ne sei sicura? E se mi bocciano?
Il ragazzo iniziò a masticarsi le unghia, nervoso.
Xabiani: Pensiamo positivo e…
Jorge: …andiamo a mangiare! Gli orali mi hanno messo fame!
Gerardo: *Si alza di scatto* Bella idea, andiamo!!
I due ragazzi si incamminarono, seguiti dagli altri.
 
Due giorni dopo erano davanti alla bacheca della scuola per vedere i risultati.
Gerardo: Non ci posso credere!!! Sono passato, mi hanno promosso! Ce l’ho fatta!
Il ragazzo iniziò a saltellare per tutto l’atrio.
Stephie: A quanto pare siamo passati tutti!
Alba: Bisogna festeggiare! Che ne dite di andare in pizzeria stasera?!
Diego: O in discoteca…
Tutti: SI!
I ragazzi uscirono dalla scuola, lasciandosi alle spalle l’anno trascorso e gli esami, pronti a divertirsi!
 
Clara era nel suo appartamento a leggere un libro.
Era luglio e faceva molto caldo, quindi aveva le finestre aperte.
Stava leggendo un thriller, ed era arrivata al capitolo più bello quando suonarono alla porta.
Sbuffò, chiuse il libro e andò ad aprire.
Clara: Diego, tesoro, che ci fai qui?
Diego R: Devo chiederti una cosa. Volevo aspettare domani, ma non ce la facevo e sono venuto qui. La prese per mano e la portò nella sua camera, dicendole di sedersi.
Poi cacciò dalla tasca dei pantaloni una scatolina di velluto rosso e si inginocchiò a terra.
“No, non è possibile…” Pensò Clara, ai limiti della gioia
Diego R: So che forse è presto, ma non ce la faccio. Clara Alonso…vuoi sposarmi?
L’uomo aprì lo scatolino con dentro un anellino di diamanti, poi prese la mano della donna e aspettò la sua risposta per metterglielo.
Clara annuì, e Diego le infilò l’anello.
Poi lei gli saltò al collo, baciandolo ripetutamente; lui la prese in braccio e la fece distendere sul letto, poi chiuse la finestra e le tende e…la fece sua, per sempre.
 
Qual 25 agosto lo spiazzo davanti  la chiesa di Buenos Aires era pieno. Tutti gli invitati aspettavano l’uscita dei due sposi.
Quando i due uscirono, tutti applaudirono e iniziarono a buttare il riso.
Poi la festa si spostò al ristorante, dove tra balli, musica, sorprese e pasti, tutti festeggiarono i due neosposi: Clara Alonso e Diego Ramos.
 
Un anno dopo…
Clara teneva in braccio un fagottino tutto rosa, con un ciuffetto di capelli biondi in testa, e i pugnetti chiusi.
Diego R: Allora, come lo vuoi chiamare?
Clara: Vediamo…ti piace Julia?
Diego R: Julia Ramos, eh? Si, suona bene!
Clara: D’accordo allora.
La donna guardò il bambino, che aprì gli occhi.
Clara: Benvenuta Julia! *Gli da un bacio*
Diego guardò la moglie e poi la figlia e diede un bacio ad entrambi: ora si che potevano essere felici, insieme.
 
*Angolo Autrice*
Anche questa storia è finita! *Si emoziona* No, non vedo piangere! Voglio ringraziare TUTTI quelli che hanno recensito la storia, dall’inizio alla fine. Quelli che l’anno seguita, messa nelle preferite e nelle ricordate. Senza di voi non sarei arrivata a questo punto! GRAZIE!
Poi voglio dirvi che ho intenzione di scrivere il seguito della storia ‘Te harè mi princesa’ (Si, Diego e Anita tornano! u.u), ma non so quando la inizierò perché devo prima creare una trama che possa funzionare. Ringrazio già da ora chi vorrà seguirla ;)
E poi il dodici inizia la scuola *si deprime*. NOOO! Quest’anno farò il terzo liceo, e i compiti saranno tantissimi :’( Pregate per me!
Dopo aver detto questo, Minori Kuscieda vi lascia! Alla prossima storia :*
P.S. Questa è una sorpresa per voi :')