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Autore: SmartieMiz    08/09/2013    3 recensioni
Mini-long Trunter.
Un incontro casuale nel reparto abbigliamento di un centro commerciale.
Una sorpresa a scuola.
Un'amicizia.
Un piano.
Un amore.
Otto giorni di Trunter. Per la Trunter Week 2013 :)
Sept. 4: Pyjamas
Sept. 5: Spin the bottle
Sept. 6: Teen Wolf (AU)
Sept. 7: Cookies
Sept. 8: Cooking
Sept. 9: Mr. Pussy
Sept. 10: Last Kiss
Sept. 11: Daddies Trunter (extra)
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Hunter Clarington, Trent Nixon | Coppie: Nick/Jeff, Sebastian/Thad
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Titolo: Can you be my nightingale?
Rating: arancione
Genere: commedia/fluff/romantico


Note: Eccomi, in ritardo di tre giorni con il prompt "Teen Wolf (AU)". E' stata un po' una faticaccia scrivere su questo prompt (sono fan di Teen Wolf da poco, e lo trovo meraviglioso *---*), spero soltanto di non deludervi.
Ringrazio ancora una volta le ragazze della Trunter Week per tutte le loro magnifiche recensioni e per il loro continuo appoggio ♥


 

 Trunter Week 2013

 

Can you be my nightingale?



Day 3 - Teen Wolf (AU)

He Wolf
 

 

«Aspetta!».
La voce di Hunter riecheggiava ancora nella sua mente. Trent si chiuse in camera, con gli occhi lucidi.
Aveva rovinato tutto.
 
Hunter aveva impedito ad ogni Warbler di riportare indietro Trent.
«Me ne occupo io», aveva sibilato, gelido.
Fortunatamente era soltanto brillo e riusciva ancora a muoversi senza sbandare. Andò in camera e subito lo trovò, seduto sul suo letto con le mani che coprivano il viso.
Gli si avvicinò lentamente e gli posizionò una mano sulla spalla. A quel tocco, Trent sobbalzò, leggermente.
«Trent», mormorò Hunter, quasi dolcemente.
«Ho rovinato tutto».
«Non hai rovinato proprio un bel niente. Tranquillo».
Trent tirò su col naso. «Ci siamo incontrati soltanto due giorni fa e io ti ho già detto delle cose grandi, e non ero ubriaco. Non so cosa mia sia saltato in mente. Era il mio primo bacio e non mi raccapezzavo del fatto che non fosse con la persona che amavo, forse per questo ho sentito la necessità di dirti quelle cose. Spero non ti sia offeso».
Hunter lo ascoltò, serio, senza interromperlo. «Non mi sono offeso», fece: «Avanti, dimentichiamo tutto e sorridi: amici come prima».
Ma era assolutamente difficile dimenticare quel primo bacio così bello e dolce.
Ed era fottutamente difficile per entrambi.
Trent sospirò. «Scommetto non vuoi tornare alla festa», notò Hunter.
«No, non ne ho voglia», rispose gentilmente il ragazzo: «Ma tu vai pure. Ci sentiamo domattina».
«No, io non vado da nessuna parte».
Quella frase destabilizzò entrambi. Trent lo guardò, confuso, con gli occhi leggermente sgranati. «Eh?», disse, infine.
«Mi sto scocciando. Fanno giochi stupidi e bevono soltanto, non hanno niente di meglio da fare», rispose Hunter: «I Warblers non sono alla mia altezza, ma li rimetterò in riga».
Trent quasi rabbrividì a quella frase. «Cosa ti va di fare?», fece Hunter, aprendo il suo borsone: «Ho dei dvd. Possiamo vederci un film, se ti va».
«Mi farebbe piacere, se non è un problema per te», sorrise Trent: «Cos’hai?».
«The Avengers, The Hunger Games, degli episodi di Grey’s Anatomy…».
«… Grey’s Anatomy?», chiese Trent, perplesso: «Non mi sembri il tipo».
«Trent, per me Grey’s Anatomy è quello che si chiama guilty pleasure», rise Hunter, e Trent quasi si incantò nell’udire quella che era l’allegra risata del compagno. «Avrei anche degli episodi di Teen Wolf».
«Ti amo. Sul serio, stavolta non è uno scherzo».
I ragazzi scoppiarono entrambi a ridere. «Vada per Teen Wolf», Hunter prese il suo portatile e inserì il dvd nel lettore, facendo partire un episodio della terza stagione che ancora dovevano vedere.
Si sedettero sul letto di Hunter, con le spalle poggiate contro la parete, Mr. Puss accoccolato sulle gambe di Hunter e il computer sulle gambe di Trent. Si avvertiva una terribile sensazione di disagio tra i due ragazzi.
Qualcuno bussò alla porta, per poi entrare.
«Trent! Eccoti!», Jeff Sterling entrò in camera, con Nick Duval al suo fianco.
«Non tornate in aula canto?», chiese Nick ai due ragazzi.
«No. Ci guardiamo qualcosa al pc», rispose Hunter per entrambi, fingendo un sorriso: voleva che quei due sparissero. In fretta.
«Va bene. Noi andiamo», disse Nick.
Hunter ringraziò il cielo. «Che cosa guardate?», chiese invece Jeff, incuriosito.
«STILES!», Jeff si sporse verso lo schermo: «Nick, guarda! C’è il mio Stiles!».
Nick si avvicinò di scatto. «Oh, Teen Wolf!», disse, con un piccolo sorriso, poi sviò l’argomento: «Jeff, ma ora dovremmo and…».
Ma Jeff si era già buttato sul letto, vicino a Trent. «Nick, tesoro, nella nostra camera dovrebbe esserci qualche pacco di biscotti o patatine. Prendilo, per piacere», chiese Jeff con un dolce sorriso, poi si rivolse ai ragazzi: «Io so cosa succede dopo! Volete saperlo?».
«NO», risposero in coro Hunter e Trent, lasciando Jeff quasi di stucco.
«Era soltanto una domanda!», fece, risentito.
Qualche minuto più tardi, Nick tornò con un pacco di patatine.
«Grazie», Jeff sorrise, dandogli un bacio a stampo: «Ah, puoi andare un attimo a chiamare Thad? Fallo venire! Abbiamo sempre visto Teen Wolf tutti e tre insieme e non voglio che la tradizione si spezzi!».
Hunter alzò gli occhi al cielo: Duval doveva amare davvero troppo Sterling per obbedire ad ogni suo stupido capriccio.
E lui doveva voler davvero molto bene a Trent per desiderare ardentemente di essere solo con lui, senza gente d’intralcio.
 
Ovviamente, Thad si era trascinato anche Sebastian. I piani perversi di Sebastian per quella notte andarono a farsi benedire e ora stavano guardando anche loro Teen Wolf insieme a Nick, Jeff e i poveri Trent e Hunter.
Lo schermo del pc era piccolo per essere diviso in sei persone, e Jeff rompeva le scatole ogni cinque minuti per far sì che spostassero il computer verso la sua parte.
Thad e Sebastian erano ubriachi fradici e alternavano momenti di dormiveglia a baci a commentini un tantino indecenti.
«Me lo scoperei Derek».
«Anch’io».
«Guarda che fisico».
«Staresti insinuando che il mio corpo non sia abbastanza soddisfacente?».
«Il tuo corpo lo è sempre, Harwood».
E si sbaciucchiarono.
Hunter alzò gli occhi al cielo. «Scusa, non è che puoi spostare un po’ il com…».
«NO», Hunter interruppe bruscamente Nick: «No, no, no. NO».
«Okay, ho capito!», Nick alzò le mani, in segno di resa: «Ma che hai, la luna storta?».
«Forse si sta per trasformare», rispose Jeff, con gli occhi vispi e attenti sullo schermo e la mano nella busta delle patatine.
«Sterling, oddio, come sei divertente. Mi fai impazzire», Sebastian rise, istericamente.
Thad si unì alle risate, per poi poggiare la testa sul petto di di Sebastian.
Hunter sbuffò rumorosamente, poi si voltò verso Trent. Nonostante tutto quel baccano, Trent si era addormentato. Sulla sua spalla.
Imbarazzato, arrossì lievemente, e non ebbe il coraggio di scrollarselo di dosso.
Perché avrebbe dovuto, d’altronde?
 
Trent si svegliò, pigramente. Non c’era nessuno in camera, il che era strano: ci sarebbe dovuto essere almeno Hunter, il suo nuovo compagno di stanza, e invece nemmeno lui.
Per quanto aveva dormito? Confuso, si affacciò alla finestra: era quasi notte.
Forse Hunter era tornato a casa per la notte? Non ne era sicuro.
Provò a chiamarlo sul cellulare, incurante del fatto che potesse svegliarlo.
Le note di Whistle di Flo Rida incominciarono a susseguirsi. Trent non capì dove provenisse il suono: il cellulare non era sul comodino di Hunter, né sotto il letto né nell’armadio. Lo cercò in luoghi impensabili, persino in bagno o nella doccia, ma niente. Vi trovò soltanto Mr. Puss. Almeno lui era salvo.
Un’oscura sensazione si impadronì di Trent. Si affacciò alla finestra della camera, e il cellulare era a terra, sull’erba del cortile della Dalton.
Il cuore di Trent incominciò a battere fortemente, il sangue a pulsargli nelle vene. Cos’era successo?
Uscì di corsa dalla camera, aprendo di scatto le porte della stanza di Nick e Jeff e di Thad e Sebastian. Ma niente: non c’era nessuno.
Trent scese le scale della Dalton Academy e si avvicinò al portone. Lo aprì senza difficoltà e camminò per il cortile, alla ricerca di Hunter.
 
«L’alfa ha trasformato l’ennesimo teenager con i complessi», asserì Sebastian, mettendo le armi al sicuro nelle tasche dei suoi pantaloni neri di pelle.
«Dobbiamo assolutamente fermarlo», rispose duramente Thad, preparando l’arco con le frecce.
«Come?».
«Uccidendo il suo nuovo branco sarebbe già un passo avanti. Un lupo senza il suo branco è meno forte», fece Thad: «Uccideremo tutti i novellini, anche il nuovo lupo. Non dovrebbe essere andato così lontano Hunter».
«Thad, ma non dovremmo uccidere dei minorenni, il codice dic…».
«Il codice può essere cambiato», fece Thad, autoritario: «Questo è il piano e non si discute».
Sebastian sospirò. «Comunque sembra essere balzato da quella finestra. A questo punto, ti suggerirei di uccidere anche Duval. Lo farei con molto piacere».
«Nick, giusto. È stato trasformato la settimana scorsa. Era mio amico, ma non bisogna lasciarsi impietosire dai licantropi. Sono meschini. Non è che stanotte riusciamo ad uccidere entrambi? Sarebbe il massimo».
«Ci sarebbe anche Jeff Sterling da uccidere. Mi sta sul cazzo, quindi uccidiamo anche lui».
Thad lo guardò, severo. «Sebastian, siamo cacciatori di licantropi, non di esseri umani».
«Il codice può essere cambiato, no?».
«Gli umani non c’entrano niente in questa storia. Lasciali stare».
Thad lanciò una freccia verso un albero, colpendolo al centro. «Pronto, Smythe?», chiese all’altro ragazzo.
«Prontissimo, Harwood».
 
«Sono contento che mi abbia detto subito il tuo “segreto”. Vuol dire che ti fidi di me», fece Jeff, con un piccolo sorriso.
«Ti amo, Jeff, e sei anche il mio migliore amico, a chi avrei dovuto dirlo se non a te?», rispose Nick.
Jeff lo abbracciò, poi gli baciò dolcemente le labbra. «Luna piena», disse, con un sospiro: «Non posso incatenarti al letto. Non lo farei mai».
«Jeff, devi farlo. Non mi perdonerei mai se ti facessi del male», disse Nick, serio: «Ora torniamo in stanza e tu mi incatenerai al letto, chiuderai con cura la finestra e la porta a chiave e andrai a dormire da Trent e Hunter o da Thad, Sebastian, Richard, Flint… insomma, da qualcuno. D’accordo?».
Jeff chinò il volto. «Va bene…», sussurrò.
 
Una bella luna piena e luminosa si stagliava nel cielo. Trent aveva corso a perdifiato, arrivando in una radura. Per quanto tempo aveva corso?!
Esausto e con il fiatone, si appoggiò ad un albero. Dov’era finito Hunter? Pensieri orribili frullavano nella sua mente.
Sospirò, finché non si ritrovò improvvisamente a terra. Un grosso lupo dalla forma umanoide sopra di lui lo scrutava, minaccioso.
Era un licantropo.
 
«Non colpire il ragazzo, mi raccomando. Soltanto il lupo», intimò Sebastian a Thad, nascosto dietro un albero.
«So quel che faccio, a differenza tua», rispose Thad acido, preparando l’arco e lanciando una freccia in direzione del licantropo.
Sebastian non riuscì più a tenere a freno i suoi ormoni. Era pur sempre un cacciatore di diciassette anni che aveva al suo fianco un altro cacciatore della sua età, perlopiù figo e con gli attributi. «Quanto cazzo mi ecciti, Harwood», mormorò.
«Non è il momento, Smythe. Prima sistemiamo questa faccenda», fece Thad, duro.
 
Trent non era alla Dalton, e neanche Hunter. Jeff si allarmò e si mise immediatamente alla loro ricerca. Camminò per i corridoi, e i suoi occhi caddero per un momento sulla targhetta della stanza 36. Aprì leggermente la porta.
Nick non c’era.
Aprì la porta di scatto: la finestra era spalancata e le catene erano a terra.
Jeff si sentì morire.
 
Nonostante la freccia ricevuta, il licantropo non si staccava da Trent.
Trent era paralizzato dalla paura, e non riusciva a muoversi.
Improvvisamente qualcosa cambiò nella scena: comparve un altro licantropo che, anziché attaccare Trent, attaccò il suo simile. Trent avrebbe potuto approfittare di quell’attimo per scappare, ma la paura lo teneva bloccato lì, a terra, nello stesso punto.
Le frecce venute da chissà dove colpivano entrambi i lupi, finché degli strani proiettili non si conficcarono con violenza nella loro pelle.
I lupi caddero a terra, visibilmente distrutti per aver ricevuto numerose frecce e numerosi proiettili.
 
«Ben gli sta. Così la smette di fare la primadonna», parlò Thad.
«Già. Ora ritornerò il capitano dei Warblers e non avrò più intralci. Se l’è cercata», Sebastian sorrise, sadico.
 
Con amarezza, Trent notò che il lupo che l’aveva difeso aveva degli splendidi occhi verde-azzurro che gli erano piuttosto familiari.
Quegli occhi meravigliosi. Sarebbe potuto annegare in quegli occhi.
Hunter Clarington era diventato un licantropo, aveva difeso Trent ed era morto, per lui.
 
«HUNTER! NO! HUNTEEER!».
Trent si svegliò di scatto, madido di sudore. Hunter lo guardò allibito, Nick e Jeff si guardarono confusi, Thad inarcò un sopracciglio e Sebastian sorrise, malizioso.
«Sogni provocanti, Nixon, noto», disse, beccandosi una gomitata da Thad.
A quell’affermazione, Hunter divenne rosso in viso. «Trent? Che c’è? Tutto bene?», gli chiese, premuroso, fregandosene delle frecciatine di Smythe e dello sguardo intenerito di Sterling.
«O mio Dio, Hunter, sei qui», Trent sospirò: «Doveva essere un incubo, assolutamente. Eri diventato un licantropo ed eri morto».
«Teen Wolf ti ha dato alla testa, vedo», Hunter sorrise, divertito.
Trent, ancora agitato, non riuscì a non trattenere un sorriso. «Sì, decisamente».


 



Angolo Autrice

Bonjour à tous!
Eccomi, in ritardo di tre giorni, ma ci sono XD Sono indietro di altri due prompt D: Spero di pubblicare quello dei biscotti stesso in giornata, ma ne dubito. Le idee ci sono, come già sapete ho plottato tutto, il problema è trovare il tempo per scrivere XD :(
Ho giustificato il prompt Teen Wolf (AU) con il sogno di Trent! :)
Ma non la trovate una cosa così cucciola il fatto che Hunter rimanga con Trent a vedere un film insieme anziché tornare alla festa? *---* Tanto amore per loro!
Ovviamente ci sono i Niff - in particolare Jeff Sterling - a rovinare l'atmosfera, e poi abbiamo anche l'avvento dei Thadastian XD
Nel sogno abbiamo un Trent umano, un Hunter appena trasformato da un alfa (non ho specificato chi è, ma facciamo sia Derek Hale u.u ♥), un Nick trasformato da poco tempo con un amorevole Jeff che, nonostante le dovute precauzioni, capisce che il piano avuto da Nick per contrastare la luna piena non ha funzionato.
Il lupo che attacca Trent è Nick e... e sì, abbiamo i Thadastian versione cacciatori XD Mi attirava troppo l'idea di un Thad autoritario e faigo e di un Sebastian altrettanto faigo con canotte e giacche, pantaloni neri di pelle aderenti, arco con le frecce XD :Q___
Spero vi sia piaciuto e di non avervi deluso! ♥
Al prossimo <3 çç

   
 
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