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Autore: Gijane     14/03/2008    7 recensioni
Tonks da mesi lancia espliciti messaggi ad un certo licantropo apparentemente ignaro. Cosa succederà?
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Throwing In the Towel

Autore: Gijane 7702

Tradotta da: Nonna Minerva

Rating: PG

Originale:   http://community.livejournal.com/rt_challenge/385275.html

Riassunto: “Ma anche a me non importa, non m’importa!” esclamò Tonks scuotendo Lupin per la veste. “Te l’ho detto un milione di volte…”                         ( pag. 563  Edizione italiana )

 

 

 

Throwing In the Towel

 

 

A Ottobre ammetterò la sconfitta e getterò la spugna.

 

Certo, c’erano stati gli scherzi allusivi; la sua insistenza a chiamarmi di proposito con quel mio orrido nome ( rivedo il luccicare dei suoi occhi mentre il pensiero torna automaticamente indietro ); notti intere passate a chiacchierare da soli davanti al fuoco, Sirius addormentato da ore.

 

Se mi vedeste non pensereste che io sia una ragazza all’antica, ma in fondo, lo sono. Nonostante i corti capelli rosa, gli abiti babbani, un lavoro storicamente maschile, credo ancora che siano gli uomini a dover fare la prima mossa.

 

Mio cugino continua a insistere, dicendo che gli piaccio almeno quanto lui piace a me, ma quello sciocco non coglie i miei segnali sul fatto che vorrei qualcosa di più che amicizia da lui.

 

E fidatevi, non erano sottili.

 

Persa come sono nei miei pensieri quando entro nella cucina di Grimmauld Place, mi ci vuole un minuto per realizzare che io e Remus siamo soli. È Halloween e mi è toccato un doppio turno nonostante il Ministero continui ad insistere che Voi-Sapete-Chi non è tornato dai morti ( o dovunque sia stato ).

 

“Buona sera, Ninfadora,” mi saluta, alzando lo sguardo dalla sua Gazzetta del Profeta.

 

“Ehilà, e non mi chiamare..” inizio, ma poi noto il lampo divertito nei suoi occhi e cambio tattica. “Buona sera, Remus. Come va?”

 

So di averlo stupito quando lo vedo aggrottare la fronte. Le sue rotelle stanno girando a velocità vertiginosa per capire come rispondermi.

 

“Molto bene... Ninfadora. Tu?”

 

Devo far ricorso a tutta la mia forza di volontà per non digrignare i denti. Lo ha fatto di nuovo!

 

Rivolgendogli un sorriso smagliante ( noto con trionfo che sembra sorpreso dalla mia reazione ), mi metto ai fornelli, preparando il necessario per il tè, quindi rispondo. “Sono assolutamente a pezzi; è stata una giornata infinita,” dico, lasciandomi andare in un sospiro teatrale. “E’ in notti come queste che vorrei non essere single.”

Mi viene quasi da sbuffare nel vederlo mascherare un’occhiata perplessa. “Avrei proprio bisogno di un massaggio. Mmmh... sono tutta indolenzita.”

 

Lo guardo fissare le mie mani mentre le passo sui miei fianchi. La mia t-shirt si è sollevata appena, mostrando la pelle del mio stomaco con tanto di piercing all’ombelico.

 

“Potrei..” si lascia scappare. “No, no, non posso. Non importa.”

Spinge indietro la sua sedia e si alza. “Buona notte.”

 

È alla porta quando mi sento urlare, “Sei davvero così tardo, Lupin? O è semplicemente che non sei interessato a me?”

 

Remus è paralizzato e io mi mordo un labbro. Ho appena fatto l’unica cosa che Sirius si era esplicitamente raccomandato di evitare: il confronto diretto.

 

“Mi dispiace,” sussurro, “Fa’ finta che io non abbia detto niente. Non ti darò mai più fastidio, d’accordo?”

Gli do le spalle, ora. Le mani mi tremano mentre aggiungo lo zucchero al mio tè.

 

“Stupida, stupida Tonks,” non faccio che ripetere ad alta voce a me stessa. Sento una lacrima rigarmi il viso e la scaccio con rabbia col dorso della mano, ma altre prendono il suo posto. “Stupida Tonks!”

 

Quando mi volto di nuovo per sedermi a tavola, rimango di sasso nello scoprire che Remus è ancora in piedi sulla porta. Credevo se ne fosse andato... lontano dalla maliziosa strega pazza. Mi lascio sfuggire un gridolino sorpreso e la tazza cade per terra, andando in frantumi.

 

“Remus!” esclamo, asciugando velocemente le lacrime. “Ehm...”

 

“Tu non sei stupida, Ninfadora,” mormora.

 

Gli lancio un’occhiataccia e poi rispondo, “Beh, evidentemente lo sono, visto che continuo ad impuntarmi su un uomo a cui chiaramente non interesso. Chiunque altro sembra averlo capito, chiunque a parte me, apparentemente. Quindi scusa, Remus, ma sì, penso di essere una stupida... almeno quando si tratta di te.”

 

Puntando la bacchetta verso ciò che rimane della tazza, mormoro. “Reparo.”

Quindi asciugo il pavimento e rialzo lo sguardo per vedere che Remus non si è mosso di un millimetro.

 

“Ninfadora...” inizia, ma io lo interrompo.

 

“Non ho bisogno della tua compassione, Lupin. Ho pensato che forse... ma evidentemente no. Per te sono solo una collega... e la sciocca cuginetta di Sirius che ti ha divertito con la sua cotta. Ti prego, vai via.”

 

Mi giro con l’intenzione di bere il tè che avevo preparato per lui. Le mie mani tremano di nuovo e le lacrime tornano a scendere con maggiore insistenza. “Stupida Tonks,” mormoro ancora.

 

All’improvviso, sento la sua voce all’orecchio. Mi dice roco, “Ti ho detto che non sei stupida, Ninfadora.” Le mani di Remus coprono le mie e so che è esattamente dietro di me. “Solo non riesco a capire cosa tu veda in me.”

Il suo respiro mi solletica i capelli alla base del collo, facendomi venire la pelle d’oca. “Per me tu sei adorabile,” sussurro, “Semplicemente perfetto.”

 

Non dice niente per qualche minuto, poi protesta. “No, non lo sono. Sono un...”

 

Mi giro. Il suo volto è a pochi centimetri dal mio. “Lo so cosa sei, Remus. Sto parlando di chi sei, non di cosa sei; e per me, tu sei perfetto.” Mi rivolge un’occhiata scettica, per cui continuo. “Sei adorabile, intelligente, gentile, premuroso, forte, ma anche tenero, delicato... affascinante.” Remus corruga la fronte nel sentirmelo dire. “Molto affascinante.”

 

“No...” inizia, ma prima che io stessa mi renda conto di quello che sto facendo, lo interrompo posando le mie labbra sulle sue.

 

Scorgo lo choc nei suo brillanti occhi blu, ma presto si chiudono e risponde al bacio.

Non è un bacio da segnare nel libro dei record, ma è semplicemente perfetto, proprio come lui.

 

Quando ci separiamo, Remus si lecca le labbra e mormora, “Cocco?”

 

Rimango interdetta per qualche secondo, poi scoppio a ridere; “Il mio lucidalabbra...” inizio a spiegare, ma è il suo turno di zittirmi con un bacio.

 

Riluttanti, ci lasciamo andare per la seconda volta e lui sussurra, “Erano mesi che desideravo farlo.”

Deve aver letto lo smarrimento e la tristezza nei miei occhi, perché si affretta a dire, “Il problema sono sempre stato io, mai tu, Ninfadora, te lo assicuro.”

Mi bacia velocemente sulle labbra e continua, “Non sapevo cosa fare. Avevo questa bella, giovane, intelligente, bella...”

 

“Hai già usato ‘bella’,” gli faccio notare.

 

Getta la testa all’indietro e si mette a ridere.

“Mettiamola in questo modo, allora; non avevo la minima idea di come comportarmi. Mi spaventavi. Per la prima volta nella mia vita volevo qualcosa che non credevo di poter avere: tu. Ma io ti piacevo per come sono e io...”

 

A quel punto si interrompe, rimane completamente senza parole.

 

Sorrido.

 

“Sciocco,” lo rimprovero, scostandogli una ciocca di capelli dagli occhi. “Mi piaci così come sei, più semplice di così...” Mi rivolge un ampio sorriso che le mie labbra rispecchiano. “Avremmo potuto sistemare la faccenda secoli fa, ma...”

 

Mi interrompe con un altro bacio, cui io rispondo con entusiasmo. “Non pensare che io te la faccia passare liscia,” gli sussurro all’orecchio, lasciandogli una scia di baci lungo la guancia. “Tutto il dolore che hai provocato...”

 

Lanciò un’occhiataccia a Remus, che scoppia a ridere.

“Che c’è di così divertente?”  Di nuovo, mi bacia. “Non pensare di potermi chiudere la bocca con...” ancora. “Smettila,” un altro. “Remus!” E un altro. Riesco finalmente a staccarmi per poterlo guardare in faccia. “E non cercare di usare quei tuoi occhioni blu su di me, perché non funzioneranno!”

 

Sfortunatamente, sappiamo entrambi che è una bugia.

 

Remus mi sorride sfacciatamente e si sporge per l’ennesimo bacio.

 

Lo lascerò fare... per questa volta.

 

 

 

 

 

Salve... Ho pensato di ripristinare il “venerdì traduzioni”, se per voi va bene...

Ho ripreso con questa, che era praticamente pronta, ma venerdì prossimo credo di riuscire a tornare con qualcosa di classico... se vi dico W—vi viene in mente niente?

 

A presto!

 

Nonna Minerva

  
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