Kerry guardò nuovamente quei bambini… avrebbe voluto portarli con sé…
“Venite con me… tutti quanti!”
Billy disse: “Spiacente Kerry, ma non possiamo… ci piacerebbe tanto, sarebbe troppo bello, ma non possiamo, non è così che deve andare. “La prescelta” cioè tu non deve avere accompagnatori o compagni di viaggio deve farcela da sola.”
“Ma voi non potete stare qui, voi non lo meritate! Perché siete qui?”
Tutti i bambini diventarono tristi e Billy rispose: “Nessuno di noi lo sa, decisione del re… noi la rispettiamo,  anche se è difficile. Da quando siamo piccoli… siamo nati, vissuti e cresciuti qua; non abbiamo mai visto il mondo che un tempo abitavano i nostri genitori e non abbiamo mai potuto goderne, però è sempre stato il nostro sogno. Hai detto bene noi non siamo assolutamente come chi vive qua, ma abbiamo dovuto adeguarci perché in questa città chiunque abbia qualcosa di buono viene ucciso… allora abbiamo imparato a fingere di essere come gli altri di giorno ed essere noi stessi di notte, sognando la vita che vorremmo tanto. Barnie… il vecchio barbone che ci racconta le storie, ci raccontò, quando eravamo ancora molto piccoli, che un giorno una salvatrice del mondo umano col compito di dare un nuovo nome al re avrebbe interceduto per noi, chiedendo al re pietà e una seconda possibilità, anche se noi non ne abbiamo mai avuta nemmeno una: siamo nati con la colpa di essere figli dei nostri genitori. Per anni abbiamo sognato e sperato, ma ora sei qui e noi contiamo su di te la nostra unica speranza… aiutaci ti prego!”
Kerry era commossa e iniziò a piangere, abbracciò forte Billy per consolarlo, anche se forse era lei quella che aveva più bisogno di un abbraccio. Poi promise: “Non vi deluderò amici presto sarete fuori di qui… e anche se sarà difficile chiederò al re di perdonarvi, anzi di chiedere perdono per quello che vi ha fatto.”
Kerry abbracciò i bambini, uno per uno consolandoli. Dopo di che chiese: “Dove posso trovare il cristallo di questa città?”
Randy rispose: “Questa città non ha assolutamente cristalli, infatti, sono cinque, Painland non è compreso perché per il re non conta questo paese, per dimostrare che sei stata qui sarà sufficiente porgere al re la richiesta da parte nostra di essere perdonati.”
“Un'ultima cosa… che cosa significa Akkamala?”
“In Dreamlandiano significa… la pace sia con te.”
Kerry guardò i suoi piccoli amici e dentro di sé sentì che quei bambini erano come i bambini di Arluuna, e quelli che abitavano Dreamland non avevano nulla di diverso.
“Ci vediamo presto!” sussurrò Kerry nascondendo il volto e gli occhi che lacrimavano.