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Autore: ilove_horansvoice    09/09/2013    1 recensioni
Christopher Wild ed Avana Sparks,due migliori amici da sempre,che nascondono i loro sentimenti.
Lui è molto geloso e iperprotettivo nei confronti di Avana,che è oppressa da questo suo comportamento.
Grazie alla sua migliore amica Alexandra,per tutti Alex,riuscità a conoscere vari ragazzi,alcuni anche malintenzionati,ma finchè Chris è al suo fianco non accadrà nulla di troppo pericoloso,fino a quando fra i due accade qualcosa e da lì i ragazzi cominciano a scoprire i veri sentimenti l'uno per l'altra,ma il tutto sarà molto complicato. Cosa succederà?
Spetterà a voi scoprirlo,leggendo questi capitoli e,magari,farmi sapere che ne pensate o come vorreste che la storia continuasse.
Un bacione. :*
Genere: Demenziale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: PWP, Triangolo
Capitoli:
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                                          Capitolo quattordici.
 
"Che hai fatto alla maglia?" chiese Chris ad Eva,sfiorandole il tessuto. Pff,idiota. "Chiedilo a quella puttana della tua amichetta! Mi ha aggredita senza motivo e mi ha dato della stronza di merda!" gridò Eva,cominciando a piangere come una disperata. 
Spalancai gli occhi nel vedere come stava recitando bene,come Chris le credeva e come anche gli altri mi guardavano sbalorditi. "Che cazzo dici,stai mentendo! -indicai Eva- Sta recitando,è tutta una farsa!-mi rivolsi a Chris-Lei mi ha dato della puttana di merda perchè ora sto con suo fratello e lei continua a stuzzicarmi,mi sono presa una piccola rivincita! Niente in confronto a quello che ogni giorno mi dite di cattivo voi due!" dissi,indicando gli interessati,per poi guardare gli altri in sostegno. 
"Non è vero,Chris,guardala,lei mente,tu la conosci meglio di chiunque altro,lo vedi che sta mentendo!" disse Eva. 
"Mi hai provocata!" sbraitai,catapultandomi su di lei,ma venni bloccata da quasi tutti.
Chris mi guardò deluso,anche se sapeva che non fingevo,comunque mi diede addosso. "Credo che tu debba andartene,stasera ti sei comportata da immatura e bambina,non me lo sarei mai aspettato da te" disse.
"Chris ma che stai dicendo? La conosci meglio di tutti,ha fatto ciò che ha fatto per un motivo.." intervenne Bryan. 
"Ma tu da che parte stai,che continui a difendere quella puttana!?" sbraitò Eva. 
"Ok,bella,ora datti una calmata,hai rotto abbastanza le palle stasera. La parola 'puttana' è volata per aria già troppe volte e lo stai dicendo alla persona sbagliata,dato che proprio tu lo dici!" intervenne Alex incazzata,scagliandosi contro Eva,ma Giulio la bloccò per un braccio.
"Lasciami." si strattonò lei,per poi ricomporsi accanto a me.
"Chris sai meglio di me che dico la verità e,sì,mi sono comportata da bambina ma voi continuate a darmi della puttana,che dovrei fare? Stare al vostro gioco o prendervi per il culo!? Io....-ingoiai le lacrime- ti odio.." dissi,non sapendo più che far uscire dalla mia bocca. 
Una lacrima cominciò a rigarmi il viso,così Bryan mi prese per la vita e cominciò a trascinarmi dolcemente fuori dal locale. "Vieni piccola,andiamo a casa.." mi sussurrò. 
Fuori dal locale si sentivano le urla di Alex,di Chris e di Giulio,poi improvvisamente mi ritrovai a casa di Alex in men che non si dica. "Bryan,ti giuro che tua sorella mi ha istigata,mi ha detto che ora facevo la puttana con te,che sono una stronza puttana di merda ed io le ho buttato il tè addosso,ma ti giuro che ti amo e che con te non sto giocando,non so perchè continua ad avercela con me,ma giuro che .." lui mi bloccò. 
"Shh,amore,io ti credo,credo a tutto quello che dici perchè conosco mia sorella. Quella scenata di pianto isterico poteva seriamente risparmiarsela,ma io ti credo. Ti..-abbassò la testa imbarazzato- ti amo e -rialzò la testa- sarò sempre qui per te,per difenderti da quella strega di mia sorella. -mi accarezzò la guancia- Ti amo,giuro che ti amo" sussurrò infine per poi baciarmi. Lo abbracciai forte,e poi rientrai in camera di Alex dalla finestra,addormentandomi irrequieta in mansarda.
**
 
Alex's pov.
Ancora pochi minuti e papà sarebbe partito.Non sarei scesa giù a salutarlo.No,o avrei pianto. Guardai dalla finestra i saluti che scambiava con mamma e i miei fratelli,quando poi volse il capo in alto,verso di me. "Addio Alex" disse,prima di entrare nel taxi.
'A presto,papà.' pensai. Te ne sei andato ma non è cambiato niente. Il sole tornerà a nascere,la luna sarà più bianca,non cadranno le montagne. Ora mi sento forte. A cosa mi serve un papà,in fondo? I papà portano le cose pensanti,i papà fanno funzionare i tosaerba e montano gli scaffali.I papà riparano le gomme di bicicletta bucate e sanno usare ogni tipo di attrezzo.I papà ti fanno soffrire e non riescono a consolarti.Ma per quanto io fossi arrabbiata con lui in quel momento non riuscivo comunque ad odiarlo.
Ho deciso di dimenticarlo anche se lui non vuole e nemmeno io.In ogni lacrima c’è dentro un po’ di te e io lascerò che asciughi da sola.Ho provato a vivere in Sicilia,ma io non sto bene lì.Non appartengo a quella terra.Ero sola in quella tua città.Sola,ma pur sempre con te.Si lì c’è mare,ma non vi trovo la frescura e l’odore di frutta e di mattina che c’è qui.Li non sbocciano le peonie,non c’è erba verde e bagnata dalle goccioline di rugiada.Non ci sono gli scoiattoli e le lepri che corrono furtive in mezzo ai campi e giocano a fare capolino.Non ci sono le rondini che fendono l’immensità del cielo o i campi di grano turco che splendono come l’oro al tramonto.Dalle finestre non si possono vedere le montagne.No..non ce la farei a rimane lì.Sono sicura che tu capirai.Mentre pensavo,le braccia di Avana mi strinsero dolcemente in un abbraccio confortante. Salutami il mare,papà.
**
Quell'estate passò troppo velocemente per i miei gusti. Il caldo afoso di luglio ed agosto si trasformò piano piano in aria fresca,vento,pioggia,foglie che cadono,il freddo insopportabile. L'inverno. Ormai più di tre mesi da quando papà lasciò casa,ed oggi,ventidue ottobre,è il mio compleanno,ma non è importante.
Il mattino è così per tutti: il treno,la coincidenza,il bus,l’appuntamento al quale non si può arrivare in ritardo..
Guardai la finestra e vidi Gary che correva di qua e di la in giardino,trascinando i piedi goffamente.'Prima o poi si farà lo sgambetto da solo',pensai. 'Molto probabile' rise la vocina dentro di me.
Sofy e Sara concentrate a prepararsi minuziosamente scambiandosi i pettini e i lucidalabbra. Alberto invece non c'era,probabilmente dormiva ancora..
Onestamente,non importava neanche a me che fosse il mio compleanno.Tanto che differenza faceva. Solo Avana se ne ricordò,mi fece gli auguri e mi regalò una collana dell'amicizia. Una metà l'avevo io,l'altra ce l'aveva lei.
Mi stesi sul letto,ascoltando la canzone Fall di Justin Bieber. <>  la mia canzone preferita. 
Quella canzone me l'aveva consigliata Giulio l'estate scorsa,quindi ora pensavo a lui,a mio padre e....a qualcuno che bussava alla mia porta in quel momento. "Posso entrare?Sono Al."
"Sì,vieni" dissi. 
La sua testa fece capolino nella stanza. "C'è un pacco per te in salotto,è di papà" mi sorrise. 
Forse rimase deluso dalla mia espressione,quando rimasi impassibile alla sua notizia. Probabilmente si aspettava che io sorridessi. Non ci riuscivo.
Sul tavolo c'era un pacco,ricoperto di carta blu a stelline. 'Papà,non hai fantasia,ogni anno scegli questa carta!' pensai divertita. 
"Aprilo,che aspetti? Non vuoi sapere cos'è?- incalzò mia madre. Probabilmente era più agitata lei di me. -Sei come tua padre!!” disse sfregandosi le mani impaziente. La ignorai.
Quando lei riceveva un regalo,strappava immediatamente il nastro e lacerava la carta.
Non poteva aspettare,doveva sapere subito cos’era.Io lo trovavo tremendo,soprattutto se mi ero presa la briga di confezionare un bel pacchetto per lei.Papà teneva sempre in mano a lungo i regali che riceveva.Li tastava,li scuoteva appena,li girava tra le mani e solo alla fine scioglieva con calma i nodi e rimuoveva i pezzi di nastro adesivo.Mamma lo prendeva sempre in giro e lo spronava impaziente,ma a me piaceva che lui fosse così,lento a scartarli.Quel giorno volli farlo anchio. "Un carillon" rivelai felice. Avana mi sorrise,lei mi capiva.Sofy,Sarah,Al,io e mamma eravamo tutti intorno al tavolo.Girai la manovella e rimisi sul tavolo il carillon indietreggiando di un passo.
Iniziò ad uscire una musichetta dolce,quella che papà usava per..farci addormentare la notte quando facevamo i capricci.Guardai i miei fratelli.Erano tutti pensierosi.Sguardi malinconici.Restammo in silenzio per qualche istante.Nessuno parlava.Il ricordo di mio padre ci faceva comunicare con le menti.Tutti stavamo pensando a lui.Prima quella canzone riempiva i nostri cuori di serentità e gioia.Ora c'era solo nostalgia.
"Basta basta,spegnilo!" urlò Sofia,tappandosi le orecchie e scoppiando a piangere.
Chiusi di colpo il carillon. Era troppo.
**
”Stasera vengono i nostri vicini di casa,facciamo una grigliata qui da noi! Infondo è il tuo compleanno no?” mi informò iniziando ad apparecchiare la tavola per una ventina di persone.
”Che?” sbuffai spegnendo la tele.
”Non dirmi che non sei contenta!?Viene anche Giulio!E’ il tuo migliore amico no?” disse provando a impacciarsi degli affari miei.
”No."
”Cosa è successo?” chiese curiosa,tentando di fare conversazione.
”Niente.Niente che possa interessarti.” borbottai salendo le scale.
 
 
Verso le 20.00 il mio giardino era già pieno di gente.C’era già anche Giulio.Alzò lo sguardo verso la finestra di camera mia.Mi vide così mi affrettai a nascondermi dietro le tendine imbarazza.La sera al bowling,ci aveva fatti scherzare e ridere,ma poi ogni tanto ci battibeccavamo ed eravamo al punto di partenza e stavo terribilmente male senza di lui. E' il mio migliore amico,c'è sempre per me..e stare senza di lui è come stare proprio senza..mio padre.
”Tesoro perché non vai a prendere i bicchieri e il vino?Sono in mansarda!"
Andai il mansarda e presi i bicchieri con la bottiglia di vino.Mentre tenevo il vassoio e cercavo di far mantere in equilibrio i bicchieri,vidi Giulio venire verso di me,afferrando alcune cose che avevo in mano per aiutarmi.”Che cosa ci fai qui?” 
'E' il tuo compleanno stupida..' 
”Ti do una mano.” sorrise.
”Ce la faccio benissimo da sola.” sentenziai,cercando di non ricambiare il suo meraviglioso sorriso.
"Smettila idiota" rise,afferrando la bottiglia. Io strinsi forte la bottiglia,per protesta. 
"Lasciala" continuava a dire,tirando la bottiglia. "Lo sai che sono più forte di te,se mi impegno te la tiro via subito." sorrise soddisfatto. 
"Non è vero." 
"Scommettiamo?"
Eravamo uno davanti all’altro e di colpo ci mettemmo a ridere l'uno in faccia all'altra.
"Avete intenzione di farci morire di sete?” richiamò mia madre dalla sala.
”Non è una cattiva idea.” ridacchiai.
Giulio mi fece l'occhiolino e gridò:"Arriviamo!”  per poi avviarci al piano terra. "Attento a non far cadere la bottiglia” lo avvisai divertita.
”E tu stai attenta a non far cadere i bicchieri” rise Giulio. Appoggiai i bicchieri sul tavolo e Giulio li riempì col vino,sotto lo sguardo felice di mia madre,che per fortuna non commentò. Fu una bella serata,dopotutto.Mi erano sempre piaciute le grigliate ‘in famiglia’.
Verso mezzanotte,mentre tutte le mamme si aggiornavano sul Gossip del nostro paesino,presi la mano di Giulio e cominiciai a trascinarmelo dietro. "Vieni,devo farti vedere una cosa" gli sorrisi,per poi portarlo in aperta campagna,lontano da tutti. Lì dove si poteva osservare bene il cielo,le stelle e l'immensità del creato.
C'era una piccola caverna dove mi rifugiavo quando scappavo di casa e noi eravamo sdraiati lì,con le teste che combaciavano,nessuno fiatava,nessun rumore. "Cosa volevi mostrarmi?" chiese lui.
"Guarda il cielo." dissi,alzando la testa verso la distesa blu che ci circondava. Anche lui guardò. "Che meraviglia" commentò. 
”Guarda,quella è Cassiopea e quello il Grande Carro,lo vedi?” dissi indicandole una per una per una.
Giulio sorrise. "Si le vedo”
”La stella più in alto è stella polare.” dissi,spostando le dita più al centro nel cielo.
”Come sai tutte queste cose?”
"Mio padre..lui adora lo spazio” dissi malinconica. Mi mancava tantissimo mio padre.
Giulio sorrise e non ne parlò più.Sapeva che per me era ancora una ferita aperta.
”Mi ha parlato anche della croce del Sud. Dice che è talmente bella da mozzare il fiato!" esclamai.
Il grande carro era proprio sopra di noi,e chissà..forse anche papà lo stava guardando.
”Cosa è successo quella sera con Manuel?” chiese di punto in bianco Giulio.
Lo guardai,scrutando i minimi particolari,la fronte aggrottata perchè preoccupato,la sua pelle liscia,i suoi occhioni azzurri,i suoi capelli arruffati, le piccole pieghette che aveva intorno alla bocca quando era turbato..”Niente davvero.” dissi in tutta sincerità,e lui non andò oltre.Ci raggiunsero anche Sofy,Sarah e Gary e così ci addormentammo tutti insieme quella notte.
**
Non a tutti piace l'inverno,ma a me sì. La gente segue freneticamente la vita quotidiana del lavoro,il tempo passa così veloce che fanno fatica a stargli dietro.Per me non era così.I minuti sembravano ore.E le ore giorni.
La gente è strana,tutta diversa. E’ lì,semplicemente: per strada,nel parco,in chiesa.
Fa parte dello sfondo come le auto parcheggiate ai bordi della strada e non si può cambiare.Io e giulio siamo amici fin da piccoli.Per noi è sempre stato tutto un gioco.
Lui è sempre stato lì,accanto a me.Un giorno sei a giocare nel parco,alzi gli occhi e te lo ritrovi davanti che dondola sull’altalena.Oppure hai appena sceso la montagnola di neve in slitta,risali il pendio,e lui ti sfreccia davanti con le braccia spalancate.E forse a volte mi dava fastidio perché sembrava divertirsi più di me.Ma era un pensiero che durava un istante. Questo quando eravamo piccoli.
 
Io e Avana stavamo tornando a casa dopo una passeggiata e ci sedemmo entrambe sui gradini della porta di casa mia,dato che quel giorno c'era un raggio di sole.
Sollevò una mano per schermarsi gli occhi.Socchiuse le palpebre,tentando di fissare il sole.Ci rinunciò ridendo.Non l’avrebbe più rifatto. Buttai un occhio ai miei fratelli e vidi Gary che stava per andare dall'altro lato della strada.”Non puoi attraversare la strada Gary" lo avvertii. Lo osservai..Saltava di qua e di là; atterrava sul marciapiede a piedi uniti e scattava subito in piedi; correva incurante di tutto tranne che del vento sul viso e del fatto che si sente come un uccellino che impara a volare. "Non lo fermi? Potrebbe cadere se continua a correre così forte"  disse Av. Scuotei la testa sorridendo. 
Correva molto forte,un po’ di più e avrebbe spiccato il volo.Un auto gli si affianca.Lui accellera,sfidandola,e la supera.E’ stupefatto quando l’auto lo sorpassa,ma non infelice.Saluta l’auto,si ferma e si guarda in torno in cerca di qualcuno con cui ridere e fare festa.Ma non c’è nessuno,così ride e fa festa da solo.Corre ancora.Se continua a svoltare a destra potrebbe continuare a correre per sempre. "E' bella la libertà dei bambini" sorrise Avana. 
Aveva capito tutto,ed in quel momento capii una cosa anche io. "Devo dirti una cosa.." dissi,gettando uno sguardo verso di lei,torturandomi i jeans ad altezza della caviglia.
"Dimmi tutto" sorrise.
La guardai. Ogni volta che la guardavo capivo quando potevo fidarmi di lei. Tanto,lei era la mia salvezza. ”Sai quando hai detto..che stavo bene con,- mi sistemai indietro una ciocca di capelli- con..Giulio?” deglutii.
”Sì..” disse,accennandomi col capo di continuare.
"Beh ecco io credo che..sì insomma è probabile che lui..-mi guardai attorno in cerca di qualcosa per distrarmi- che lui..lui possa..-abbassai di colpo il tono di voce- piacermi.." 
La sua faccia sconvolta rendeva il tutto più imbarazzante. "E perchè sei ancora qui e non da lui a dirglielo?" disse eccitata.
"No,tu non stai bene!" le feci notare,scuotendo una mano in dissenso.
"Dai,che sarà mai? Siete migliori amici,vi siete sempre detti tutto..questa cosa proprio non si può nascondere" mi sorrise soddisfatta,consapevole del fatto che aveva ragione e che mi aveva convinta.
"Tu quando dirai a Chris che ti piace?!" chiesi col suo stesso tono di sfida.
Quasi si strozzò con la saliva e tossì sputando. "Che cosa!? A me non piace Chris." fece seria,ed io scoppiai a ridere.
Mi stupii della sua reazione,sapevo che in fondo avesse un debole per Chris,ma non pensavo tanto da farla affogare con la sua stessa saliva!
"Allora dici che devo..andare a dirglielo..?" chiesi titubante,tornando seria. 
Lei annuì.  "Proprio ora?" chiesi.  Annuì di nuovo. 
"Ora,intendi proprio in questo momento,adesso?" continuai. 
Lei girò gli occhi,ridacchiò,si alzò in piedi e mi aiutò ad alzarmi per poi spingermi verso il cancelletto. "Sì,Alex,ora,now,in this moment,adesso come ti para,basta che vai" rise,per poi posizionarsi su un fianco e guardarmi andare terrorizzata verso casa di Giulio.
"Buona fortuna!" mi gridò,alzando il pollice. Ero semplicemente terrorizzata,e se poi non ricambiava? Se poi mi diceva che ero una pazza idiota che si fa solo film mentali? Forse era meglio se tornavo indietro ed uccidevo Avana,ero ancora in tempo per ciò. Troppo tardi,le mie dita avevano bussato alla porta di casa di Giulio e lui,col suo magnifico sorriso,mi aveva appena aperto la porta. "Ciaao stelliera,che bello vederti" esclamò dandomi un bacione sulla guancia. "Hey rosso" sorrisi. 
"Andiamo a fare un giro?" chiese lui. 
"SSì..cioè,ehm no,Giulio...aspetta" dissi prendendogli le mani per bloccarlo. 
"Che c'è?" chiese preoccupato. 
"Devo dirti una cosa importante...e non so nemmeno se ce la farò a dirtelo,ma devo almeno provarci,no?" 
"Ehm..sì,ok,dimmi,sono tutto orecchi" disse.
"Okay,allora...io ho pensato molto in questi giorni a..beh,sì e sono arrivata ad una conclusione che un pò mi spaventa.." cominciai. Ecco,prima frase senza senso formata. Sono un genio.
"A chi pensavi?"
"A..noi due.." dissi sottovoce.
" A noi due?" ripetè confuso. "Non vuoi più essere mia amica?" chiese terrorizzato,come un bambino ha paura di perdere la mamma. 
Ridacchiai."Nonono,al conrario..- tornai seria- io credo che..sì,che..volevo essere più di questo.." dissi,guardandolo. Ero spaventata dalla sua reazione,che non tardò ad arrivare. 
Era stupefatto tanto quanto me se non di più. "Tu che cosa? -spalancò un pò gli occhi- Cioè,fammi capire- unì le mani davanti alla bocca- Io ti piaccio?"
"Sì.. Nemmeno ci pensavo fino a quest'estate,poi Avana mi ha fatto riflettere e a quel punto ho capito che..-”
”Che?Che hai capito?” mi bloccò nervoso.
”Ma sei arrabbiato?” domandai.  'Mi sa di sì..' 
”No..cioè si! Insomma non puoi venirmi a dire certe cose così su due piedi!" gesticolò.
”E come avrei dovuto dirtelo scusa? Avrei dovuto inviarti Avana,o dei messaggini d'amore come i bambini di quattro anni?”
Lui scosse la testa. "Hai sbagliato..”
"Tu non provi lo stesso per me?”-dissi avvicinandomi a lui.
Lui mi fissò a lungo,e la maggior parte delle volte le mie labbra lo attiravano.
"Io..” cominciò,stava per baciarmi ma poi si fermò portandosi una mano tra i capelli.
"Non capisco,tu mi stai sempre addosso,mi difendi e mi cerchi sempre..Pensavo provassi qualcosa per me!” dissi quasi in un gridolino.
"No io..-abbassò il tono di voce- pensavo fossimo amici..”
"Forse hai ragione tu..ma Manuel non è il tipo per me..Lo vedo in giro,come si comporta con le altre e non mi piace proprio..quindi..”
Lui mi bloccò:”Hey,io te lo avevo detto di non frequentarlo!”
”Ecco,vedi?Vedi come fai?Mi difendi" gli feci notare,allargando le braccia.
”Oh insomma Alex!Mi esce naturale ok?” sbuffò impacciato. 'Non ci credere,lui prova qualcosa,ma non vuole dirtelo..'  E perchè mai?Io mi sono confessata!  'I maschi hanno i loro complessi.'
"Si..vabbeh,dimentica tutto..Ultima cosa: ti ricordi la canzone ”Fall” che mi hai fatto ascoltare?- lui annuì- Non so se lo hai già fatto ma..fai caso alle parole.Ascolta quello che dice..Ciao Giulio” dissi delusa,tornando verso casa mia.
Con occhi altrettanto delusi,lui rientrò in casa. "Ciao."
[ORA METTETE fall DI justin bieber PER FAVOOOOREE VE LO CHIEDO! c:]
<<Solo perché una cosa non sta accadendo in questo momento,non vuol dire che non accadrà mai>> 
Avevo sbagliato?Era meglio aspettare?Perchè faceva così lui?
Odio rispondere alle domande.
E questo inverno che mi sta gelando il cuore rendeva tutto piu difficile.Meglio che arrivi l’inverno che si vede e si sente,quello dove scende tanta neve.Piuttosto che un inverno che non si vede, quello del cuore.Se l’ inverno sapesse dire:”Io so amare” chi gli crederebbe?E’ quello che capita a me,quando cerco di aggiustare le cose.Ma prima o poi,sarebbe tornato a splendere il sole.
**
”Perché mamma piange?” chiesi,una volta tornata in casa.
”Siediti..devo dirti una cosa..” disse Alberto. 
'Ma cos'è? La giornata delle cose non dette e nascoste?' Probabile..e mi sa che pure questa sarà brutta.. ”Papà..si è ammalato” mi disse. E infatti..
”Come..come ammalato?” chiesi,mentre le mie difese stavano crollando a pezzi.
”Ha una brutta influenza,il medico ha detto che è una cosa grave.E’ molto debole adesso" concluse. Aspettò un pochino,mi abbracciò e poi tornò dalla mamma,mentre io correvo in camera mia.
Papà..
Papà..Continuo a chiamarti,ma non mi senti.Cerco le tue mani ovunque.Le tue dita ruvide e segnate dal tempo.Il tuo viso stanco ma sereno.Occhi che hanno visto tutto ormai.Fa fatica anche una lacrima a scendere giù.Stai invecchiando,lo so.Ecco come si va alla fine,incollati ad una finestra a spiare altre vite. E pensare che io gli ho chiesto di andarsene..
Ti darei i miei occhi per farti vedere quello che non vedi.L'energia, l'allegria e strapparti ancora sorrisi.Dirti sì, sempre sì,solo per farti volare più in alto,dove vuoi, dove sai,senza più quel peso sul cuore.Nasconderti le nuvole e quell'inverno che ti fa male.
E poi ritrovarti qui dinuovo a casa e vederti felice ancora.
Come dici tu ‘Siamo stelle che ora tacciono ma daranno un senso a quel cielo’.
Sì papà,è così. Continua a guardare il cielo,sarà sempre il nostro punto d'incontro.
 


HERE         WE        GO   ,        EVERYBODY! 
Questi due capitoli erano proprio belli lunghetti eh. Miseria çç 
Spero vi piacciano c: 
Qui c'è anche un pov di Alex, e ci sono una marea di litigi fra Av e Chris,
che ne pensate?
Il papà di Alex,l'ha lasciata e lei aveva un rapporto strettissimo con lui.
Comunque,ho saltato i restanti mesi d'estate per accorciare la storia,dato che prima non li avevo raccontanti e nemmeno ora li racconto. Non ammazzatemi,spero comunque che vi piaccia :'D
 Soo....what do you think about it?  (ho scritto giusto?mah! lol )
Spero...già l'ho detto AHAHAH buona lettura a tutti :*
Grazie ancora per le recensioni e tutto. :*
  
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