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Autore: Glory and Love    09/09/2013    1 recensioni
Segue il finale "Good" di "Silent Hill Homecoming".
E' passata meno di un'ora da quando Alex ha sconfitto il mostro che gli ha ridato il corpo del fratello, Josh. Una volta eseguito un piccolo funerale, decide di partire come soldato, e stavolta per davvero. Viene scortato dal vicesceriffo Wheeler fino alla stazione di South Vale, nei pressi di Silent Hill. Un incontro con la donna che ha sempre conosciuto gli cambierà la vita. Un incontro duraturo... una raccolta di One-Shots su Alex Sheperd e Elle Holloway, prima, durante e dopo la partenza del soldato per l'accademia militare Americana.
Genere: Malinconico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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“La polizia di Shepherd’s Gleen ha rinvenuto circa trentadue morti negli ultimi mesi e il medico legale sta cercando di stabilire l’ora del decesso e di riconoscere chi sono. Nello studio del dottore della città, tale Martin Fitch, è stato trovato un cadavere completamente dissanguato. Si presume che sia morto per emorragia. Questa notte, intorno alle 2:06, il gran Hotel di Silent Hill è crollato. Tra le macerie, la polizia, ha rinvenuto un altro cadavere, quello del sindaco della città, Sam Bartlett. In una casa, in via Craven Avenue, è stato ritrovato il corpo di una donna tagliata a metà, le condizioni di sangue sulla pelle e le cicatrici non permettono di identificare la vittima, così come una donna trovata morta con un trapano e un uomo nella chiesa è stato tagliato a metà. Ora si attendono le analisi del reparto poliziesco della città di Silent Hill e South Ashfield. Non da escludere che le due vittime, che sono state già identificate come il dottore e il sindaco, siano appartenenti alle famiglie fondatrici di Shepherd’s Gleen. Semplice coincidenza o scherzo di cattivo gusto? Giusto l’anno scorso le vittime uccise da uno sconosciuto e brutale serial killer furono più di trenta. Il caso Sullivan è stato, infatti, archiviato per mancanza di prove. Ma ora passiamo alla cronaca rosa…”
Elle spense la televisione con un gesto secco del telecomando. La cronista continuava a parlare di ciò che è successo negli ultimi quattro mesi a Shepherd’s Gleen. Avevano trovato il cadavere del dottor Fitch e quello del sindaco Bartlett. A giudicare da come parlava degli altri, avevano trovato anche quello dei coniugi Shepherd e quello di sua madre, Margaret Holloway. Erano passati altri due mesi da quando aveva conosciuto James Sunderland. Da quel giorno lui la viene a trovare spesso, con la scusa che viene a trovare Frank, suo padre, non riesce a trattenersi da suonare al suo campanello per vederla. Wheeler aveva avuto molto lavoro con la polizia locale a South Ashfield in quel periodo e le sue visite si erano ridotte ad un paio di telefonate alla settimana. Sdraiata sul divano, Elle osservava fuori dalla finestra. Il cielo pienamente azzurro non lasciava neanche lo spazio ad alcune nuvole. Uno stormo di piccioni passò lì davanti in quel momento, dipingendo l’azzurro di un breve nero veloce. Abitava a South Ashfield da quattro mesi, eppure non era mai uscita dal suo appartamento per visitare quella cittadina. Capodanno lo passò con Wheeler e Rachel, nel suo appartamento. Ed anche quando non ricevette nessuna lettera neanche in quel evento, le sue speranze erano crollate come un castello di carte. Neanche Wheeler aveva avuto notizie di Alex e le sembrò strano anche a se stessa, perché non ci credeva. Approfittò dell’inizio della primavera per fare un po’ d’ordine nel piccolo stanzino. Tirò fuori delle scatole chiuse e notò che erano album di fotografie. Ogni album aveva il nome rilegato sulla copertina di chi apparteneva. C’era quello di sua madre, il suo e quello di sua sorella. Si fermò ad osservare quello di Nora. Il nome composto da quattro lettere era grande ed era stato fatto con un’elegante calligrafia. Appena lo aprì notò le foto di quando era neonata, quando sua madre era rientrata dall’ospedale, in alcune c’era anche suo padre. L’ultima foto ritrae Nora che legge, sulle scale del municipio. Elle sorrise con le lacrime agli occhi a quella immagine. Sua sorella le somigliava molto. Durante la notte pensava sempre a lei e a come sarebbe andata se fosse stata ancora viva. Lanciò uno sguardo allo scatolone sulla mensola. Lì c’erano le foto sfuse. Posò l’album di Nora e andò a prenderlo, lo aprì e ne vide il contenuto. Un sacco di foto sfuse, tutte della sua infanzia e adolescenza. In una delle tante ne notò una in particolare. Il giorno del diploma. Lei e Alex abbracciati che sorridevano all’obbiettivo della macchinetta fotografica. Lui aveva un’espressione felice e lei aveva le guance rosse per l’imbarazzo. Il suono del campanello fece terminare i suoi ricordi su quella splendida giornata di tanti anni fa.
-Elle, sei in casa?-
La voce di Rachel era inconfondibile. Quel giorno faceva la postina nel palazzo condominiale. Forse doveva riferirgli un messaggio da parte di James, ormai per quell’uomo era diventata un’abitudine mandarle fiori e cioccolatini. Posò la foto nella scatola e andò alla porta, aprendola.
-Ciao, Rachel. Come mai qui?-
L’amica tirò fuori dalla sacca delle lettere una busta. In rilievo notò subito il francobollo americano dell’accademia dove stava Alex. Glielo aveva rivelato Wheeler in gran segreto. Il suo cuore perse un battito alla vista di quella busta bianca. Si morse un labbro incapace di parlare.
-E’ arrivata questa mattina dall’American Army Accademy.-
Proprio come sospettava.
Con mani tremanti prese la lettera, ringraziando con un cenno di testa Rachel, che la lasciò sola tornando alla sua mansione.
Appena rientrata in casa, Elle andò a sedersi sul divano del salottino. Osservava il francobollo e quelle tre lettere. “A. A. A.”. Subito dopo le iniziali dell’accademia, in una calligrafia elegante, c’era scritto: “Per Elle Holloway.”
Fece un lungo respiro e decise di aprire la busta. La lettera era un po’ lunga e questo la fece risollevare. Se gli aveva scritto che non voleva più vederla sarebbero bastate poche righe. Presa da questo verso positivo, iniziò a leggere.
“Cara Elle,
So che probabilmente sarai arrabbiata e delusa del fatto che solo ora riesco a scriverti. Anche se in ritardo vorrei augurarti buon anno. Qui è molto simile ad una prigione ma è molto più sicuro di quando mi trovavo alla Private First Class, dove un giorno c’ero e l’altro non lo sapevo. Spero che tu stia bene ed anche Wheeler. Non lo sento da circa qualche mese e non prendertela con lui perché non te l’ha detto. Glielo avevo chiesto io. Se avessi saputo che avevo dei contatti con Wheeler ti saresti chiesta perché ancora non ti scrivevo. Avevo bisogno solo di tempo, Elle. Ed io vorrei tanto tornare indietro e cancellare ciò che ho fatto a mio fratello, a te che ti ho lasciato da un giorno all’altro senza dirti niente, a mia madre e a mio padre. Ora capisco perché era così duro con me. Ad Aprile prenderò una licenza e tornerò a South Ashfield da Wheeler e da te. Voglio rivederti. Dobbiamo chiarire ancora tante cose e dobbiamo recuperare un po’ di tempo perso. Io e te… tanto tempo fa ci volevamo davvero bene. E’ ancora così Elle? Mi darai tempo per tornare indietro e dirti che mi sei mancata? Non vedo l’ora che passi anche questo mese per poterti riabbracciare, mia cara capelli arruffati. Mi viene da ridere mentre scrivo quel buffo nomignolo che ti ho dato. La licenza durerà massimo tre settimane. Ci basteranno? Spero di si, anche se dopo tornerò ad Agosto. Ora devo lasciarti, tra poco sarà l’alba. Ti auguro tanta serenità, Elle.
Con affetto,
Alex Shepherd. (American Army Accademy).”
Rilesse più e più volte quella lettera. La lettera che aspettava da tanto. Certo, Wheeler doveva darle un po’ di spiegazioni a proposito delle chiamate con Alex ma ora che sapeva che lui non era arrabbiato con lei riusciva a mandarla al settimo cielo. Sorrise, mandando la testa in giù al divano. Gli avrebbe risposto, altro che.
-Ti aspetterò, Alex. Ti aspetterò.-






Note d'Autrice:
Ed ecco il quarto capitolo. Nel prossimo ci sarà un salto indietro nel tempo.
Ringrazio chi legge e recensisce. A domani con il prossimo, grazie.
Glory and Love.
  
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