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Autore: Giujek    09/09/2013    1 recensioni
. -Sono occupati?- disse un ragazzo indicando i posti accanto ai nostri – no no- dissi io decisa...
– che ne dici se stasera vieni un po’ in camera mia, fino alle 10 per parlare un po’- disse lei – mh no guarda sono stanca credo che andrò a letto subito- dissi io sbadigliando – d’accordo, ma è tutto ok?- disse lei preoccupata – sisi tutto apposto- e com’è che tu e Zayn non vi siete più parlati? È successo qualcosa?- disse lei – no no tranquilla- dissi io per rassicurarla – e allora perché?- vuoi sapere perché? Perché lo odio!- dissi seria...
* non accanto a me, non accanto a me* pensai – chi si rivede!?- disse Zayn sedendosi nella sedia di fianco alla mia – ciao- dissi io sbuffando...
– lo so, e scusa se ieri sono stato duro, ho capito quanto hai sofferto e se me lo permetterai ti farò stare bene e ti farò sorridere di nuovo perché quando lo fai mi piaci ancora di più-...
– ti voglio bene ornitorinco- dissi sottovoce – anche io peste- disse sorridendo.
aspettati tutto dalla vita perché è inaspettata
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1
 

  • Non ce la farò

 
-Svegliaaa!- mi sentii urlare nell’orecchio, non capendo chi era, alzai il capo e vidi mia sorella a pochi centimetri da me che mi sorrideva. – Sveglia o farai taddi- cavolo è vero devo andare al campus, grazie per avermi svegliata- dissi dandole un bacio sulla guancia- plego- disse per poi andandarsene saltellando. Katy, mia sorella, che tutti chiamavamo Kat, aveva un po’ più di sei anni per questo non parlava perfettamente, capelli castani e occhi marroni chiaro con due guanciotte paffutelle che se ci penso mi viene voglia di strizzare.- tesoro sei pronta?- urlò mia madre dal piano inferiore- ehm sto finendo di vestirmi- dissi io prima di infilarmi le mie solite scarpe da ginnastica, le vans rosse. Drin drin * oh ma chi è a quest’ora* pensai. – pronto Alex!- eii ho bisogno di un consiglio- disse lei – dimmi tutto- dissi io. – meglio leggins con una maglia larga o shorts con una cannottiera?- Non so, penso che lì faccia caldo, perciò io mi sono messa gli shorts e una maglia- dissi – mah! forse hai ragione- disse lei convinta – ok grazie – disse lei – a dopo- risposi.
Quella con cui ero al telefono era la mia migliore amica Alex, o meglio il suo nome per intero è Alexandra Oliver, 16 anni, una ragazza dai capelli castano chiaro, occhi celesti, alta simpatica e disordinata, ma un’amica con un cuore d’oro. A proposito non mi sono presentata io sono Sophie, Sophie Anderson, 16 anni pure io ma 3 mesi più piccola della mia amica, alta il giusto, magra il giusto, capelli castani leggermente ramati e occhi marroni tendenti all'arancione, lo so sembra strano perché gli occhi arancioni non esistono ma avvolte i miei lo diventavano; abbastanza fissata con l’ordine e le pulizie al contrario della mia amica che era molto confusionaria. Beh tornando a me , mi dovevo sbrigare senno avrei perso il pullman; stavo per partire, andavo due mesi in un campus per ragazzi , saremmo andati in una città vicino Londra, una città sul mare. Scesi e andai in cucina dove trovai mio padre, Peter Anderson, un uomo d’affari, abbastanza simpatico, non il solito padre cattivo, però quando lo facevamo arrabbiare erano guai; e mia madre Olivia Bens, una donna raggiante, sempre disposta ad aiutare gli altri eche si arrabbiava di rado. – buongiorno papà- buongiorno figliola- disse lasciandomi un bacio tra i capelli.- buongiorno mamma dissi - buongiorno Sophie, sbrigati a fare colazione- La tavola era imbandita di ogni ben di dio: cornetti, cereali, biscotti e la crostata avanzata dalla cena.- vuoi un po’ di latte?- disse mia madre sorridendo – si grazie, col cacao e un cornetto alla nutella- lo so che sembra strano, alla mia età bere il latte col cacao, ma io senza cacao non lo bevo. Appena ebbi finito la colazione andai in bagno a lavarmi i denti e a pettinarmi. Avevo i capelli abbastanza corti, diciamo sopra le spalle invece mia sorella li aveva lunghissimi, forse perché era mia mamma che badava ai suoi capelli. Uscii dal bagno velocemente e portai le mie valige all’ingresso. – mamma sono pronta- eccomi arrivo- Tutta la famiglia si riunì per salutarmi – ciao papà, ti voglio bene- dissi abbracciandolo –anche io tesoro- sentii Kat correre verso di me per poi abbracciarmi- mi mancherai- disse lei – anche tu Kat, molto, non fare arrabbiare la mamma e il papà, mi raccomando- sì sì tanquilla- disse lei, io mi feci scappare una risatina per come aveva detto “ tranquilla” salutai un ultima volta tutti e mi avviai fuori con mia madre, mi avrebbe accompagnata lei al pullman perché era un bel po’ fuori città. – emozionata? –disse appena salimmo in macchina – un po’, sarà una bella esperienza.- Il viaggetto per arrivare al pullman durò abbastanza-Ricordati di chiamare ogni tanto- lo farò- dissi io per poi scendere dalla macchina e prendere le valigie che erano nel porta bagagli. Vidi Alex corrermi incontro per poi abbracciarmi- eii Sophie sei arrivata! Dai che c’è già il pullman, voglio prendere i posti migliori…- lo so quelli in fondo!- esatto quindi fai in fretta- disse lei. -bene mamma, io vado- dissi abbracciandola – divertiti amore- grazie ciao- dissi allontanandomi insieme alla mia amica. Posate le valige nel bagagliaio del pullman scorsi il mio migliore amico Mike, così gli corsi in contro per abbracciarlo- Mikeee- Sophieee contenta di partire? Disse – ehò cosa c’è di meglio di un mese coi miei due migliori amici- noi tre eravamo inseparabili, stavamo sempre insieme, anche perché li conoscevo dalle elementari e mi erano stati subito simpatici. – ragazzi vogliamo andare a prendere i posti?- ci disse Alex al quanto scocciata. –arriviamo- dicemmo in coro noi due.Salimmo sul pullman e per fortuna i posti in fondo erano liberi- noi siamo in tre e li accanto a noi ci sono altri due posti vuoti..- disse Alex –questo vuol dire che qualcuno verràaccanto a noi- finì sbuffando – e che male c’è? Tanto tutte le persone su questo pullman vengono tutte al nostro stesso campus, perciò avremmo modo di conoscerle- dissi io. – mh si forse hai ragione- disse infine lei. -Sono occupati?- disse un ragazzo indicando i posti accanto ai nostri – no no- dissi io decisa. Si sedettero accanto a noi due ragazzi molto carini, uno con la pelle abbastanza chiara, i capelli marroni abbastanza corti e due occhi color ghiaccio e l’altro pelle ambrata,capelli scuri con un ciuffo ben curato e occhi scuri. Mike stava in mezzo tra me e Alex mentre il ragazzo dagli occhi scuri accanto a me e l’altro ragazzo accanto a quest’ultimo. – Louis!- disse il ragazzo accanto me. *Bene ora so il nome del ragazzo dagli occhi color ghiaccio* pensai – dimmi- disse Louis – non è che per caso hai un fazzoletto?- mah aspetta che controllo- disse frugando nel suo zaino –no amico mi dispiace- disse infine – voi ne avete per caso uno?- disse riferendosi a me – aspetta… si – dissi tirando fuori dalla borsa un pacchetto di fazzoletti –grazie- disse – voi donne avete sempre tutto in borsa- disse lui facendomi un sorriso al quale io per poco non svenivo . – eh già- dissi solamente– comunque io sono Zayn- disse tendendomi la mano, io la strinsi e dissi- piacere Sophie e loro sono Alexandra e Mike- dissi indicando i miei amici – e lui è Louis- disse indicando il suo amico, ci fu una scambio di saluti e quando Alex strinse la mano ai due ragazzi disse- piacere Alexandra, per gli amici Alex- e io per gli amici Lou- disse Louis sorridendo -Da dove venite?- disse Zayn – da Southampton, voi?- io da Brad Ford e lui da Doncaster- disse Zayn. -Non ci sono mai stata a Brad ford , com’è? - chiesi a Zayn – nulla di che, non ti perdi nulla- disse lui scherzando – no dai è carina- disse infine. Chiacchierammo tutto il viaggio e mi resi conto che quei due ragazzi non erano affatto male, oltre che a essere simpatici erano anche molto molto carini per non dire due fighi da paura – Siamo arrivati- urlò l’autista. Così scendemmo dal pullman e recuperammo le nostre valige. Era un posto fantastico, appena scesi si vedeva già la costa, si prospettava una bella vacanza. Fummo accolti da una signora che chiese subito la nostra attenzione – buongiorno ragazzi io sono la direttrice dell’istituto, sono Miss Burton, e vi do il benvenuto nel “ Royal College” ora vi elencherò una serie di regole che dovrete rispettare:
 

  1. Ci sono due dormitori separati per i ragazzi e per le ragazze dunque è vietato andare nel dormitorio del sesso opposto

  2. Vi è il copri fuoco alle 11 e dunque è probito violare il copri fuoco

  3. È vietato non presentarsi alle lezioni se non in caso di malattia

  4. È vietato fumare

5- È vietato uscire dal college se non autorizzati

-Cavolo quante regole- disse Alex – eh già- dissi io. Zayn si avvicinò al mio orecchio e mi disse sottovoce- io vengo qua da tanto ormai e so come trasgredirle, te lo insegnerò io-Lo guardai seria e sorrisi, lui ricambiò il sorriso. – bene detto questo potete andare alla reception e chiedere la chiave della vostra stanza e dopo aver posato le cose in camera andate in mensa a mangiare- ci informò infine la direttrice. Seguimmo le indicazioni per la reception e una volta arrivati chiedemmo la chiave per la nostra stanza – stanza numero 123 primo piano- mi  disse una signorina che con molta probabilità lavorava alla reception.- grazie- dissi io prendendo la chiave. Dopo qualche minuto vidi arrivare Alex da dietro – che numero hai?- mi chiese  – 123, tu?- 117- rispose lei – uhh allora siamo allo stesso piano- dissi io contenta – e probabilmente nello stesso corridoio- sentenziò lei, poi detto questo ognuno andò nella propria stanza. La stanza era davvero carina, era sul tono di colori  estivi, aveva un letto da una piazza e mezza con un comodino di fianco, una scrivania abbastanza grande, una piccola libreria, un armadio capiente, un bagno e un terrazzo vista mare. – wow – dissi andando in terrazzo, c’era una vista spettacolare. Misi le mie cose nell’armadio, mi diedi una rinfrescata e andai a chiamare la mia amica. Toc toc –Alex sono io, sei pronta?- si arrivo- disse lei – come ti sembra?- disse – la mia stanza è davvero carina- anche la mia- disse lei. Arrivammo a mensa e trovammo Mike che si era già seduto a tavola accanto a Zayn e Louis evidentemente avevano fatto amicizia in fretta ma infondo tra maschi si fa presto – chi si rivede!?- disse Zayn rivolto a me, io mi limitai a sorridere e mi misi accanto a Mike, davanti a Zayn che continuava a fissarmi in modo inquietante. Non riuscivo a fissarlo neanche un secondo, i suoi occhi erano talmente profondi che quasi mettevano timore. – Come sono le vostre stanze?- disse a un tratto Louis – oh carine, le vostre?- disse Alex convinta –anche le nostre non male- disse Mike- io ho la stanza accanto a quella di Louis al primo piano mentre Zayn se non sbaglio al secondo- Zayn annui. Mangiammo e il cibo non era affatto male. - Chi viene in spiaggia con noi?- chiesero euforici Louis e Mike – noi- gridammo in coro io, Zayn e Alex. Era il 29 giugno e c’era un bel venticello che mi fece scompigliare i capelli, mi tolsi le scarpe e andai in riva al mare a sentire la temperatura dell’acqua. – brr- dissi fra me e me – fredda eh?- mi disse qualcuno alle mie spalle, solo dopo alcuni secondi riuscii a capire che era Zayn. – si per essere il 29 giugno è fredda- dissi tenendo lo sguardo basso, non riuscivo proprio a guardarlo negli occhi, sentivo il suo sguardo puntato su di me. – che c’è?- chiesi cercando di guardarlo. Lui mi guardò con un sorrisetto malizioso per poi prendermi in braccio e buttarmi in acqua. – bastardo- dissi a denti stretti mentre lui rideva e mi guardava compiaciuto. Mi alzai e cominciai a schizzarlo per poi farlo finire in acqua- fredda eh?- dissi io ridendo. – inizia a correre- disse lui con uno sguardo minaccioso. Così iniziai a correre più che  potevo, lui mi stava rincorrendo, non è facile correre nell’acqua infatti appena riuscì a prendermi cademmo entrambi. Ero a 5 cm dalla sua bocca e mi sentii avvampare poi senza guardarci ci mettemmo a ridere entrambi e ci alzammo. – dove sono gli altri?- chiesi, in effetti era da un po’ che non li vedevo. – sono andati a fare un giro per il campus, li raggiungiamo?- si dai chiamo Mike, però prima andiamo in camera a cambiarci- dissi sorridendo. – eh si siamo fradici! Disse- colpa tua!- dissi ridendo– pronto, ciao Mike dove siete?- dissi io al telefono con Mike – noi siamo alla caffetteria voi?- siamo fradici perciò ci andiamo a cambiare e vi raggiungiamo- dissi – ma che è  successo? -chiese lui ridendo – eh dopo Zayn te lo spiega- ok a dopo- disse per poi riattaccare. Appena fummo al mio dormitorio dissi- bhe io vado a cambiarmi ci si vede li- dissi e feci per andarmene-li dove scusa?- chiese lui perplesso – ah già non te l’ho detto, sono alla caffetteria, ciao- e così me ne andai. Quando arrivai alla caffetteria vidi che Zayn era già arrivato e stava raccontando l’accaduto agli amici. – ehi quanto ci hai messo?- disse Alex rimproverandomi – scusate- bofonchiai io per poi sedermi e prendere parte al discorso. Dopo un po’ che chiacchieravamo allegramente Louis ci fece notare che mancavano 10 min alle 3, alle 3 dovevamo essere a lezione di palla a volo e il campo era dall’altra parte del campus così cominciammo a correre per arrivare in tempo. – ci scusi prof- dicemmo appena arrivati – siete arrivati giusto in tempo- disse lei sorridendo. La lezione era divertente anche se io tutto ciò che ci insegnava lo sapevo già fare poiché avevo alle spalle 3 anni di palla a volo. – la vuoi smettere- dissi a Zayn quasi urlando. Era tutto il tempo che mi dava fastidio, lo conoscevo da poche ore e già mi stava antipatico, perfetto. – eddai non si può nemmeno scherzare!- disse facendo il finto offeso, io non lo degnai nemmeno di uno sguardo e mi voltai prestando attenzione all’insegnante. Le due ore passarono in fretta e io e Zayn non ci eravamo più parlati. Tra le ore di pallavolo e l’ora di nuoto c’era un’oretta e un quarto di pausa così decidemmo di andare a mangiare qualcosa. Ci avviammo verso la caffetteria e prendemmo un gelato, tutti tranne Zayn che si avviò verso la spiaggia. – sei ancora arrabbiata?- mi disse Zayn appena lo raggiungemmo sulla spiaggia. – si- dissi decisa – dai io volevo solo scherzare un po’ la lezione era noiosa- disse lui – non è affatto  vero, era interessante- ribattei io – come mai tutto questo interesse verso la palla a volo?- chiese incuriosito – si dia il caso che io pratichi questo sport da 3 anni ormai- lo informai. Gli altri ci avevano lasciati per l’ennesima volta soli e si erano andati a sedere su delle panchine a mangiare il gelato mentre noi eravamo in riva al mare. – davvero?- chiese lui stupito – si- hai fatto anche le partite suppongo- chiese lui interessato- si c’è il periodo delle partite e ne ho fatte parecchie- e ne hai vinta qualcuna?- si, eravamo una squadra forte e fidati è un bellissimo sport- dissi io stupita dal suo interesse, mi piaceva quando era interessato così a queste cose, mi era sembrato superficiale ma evidentemente mi sbagliavo- mah, se lo dici tu a me sembra al quanto noioso e troppo facile per i miei gusti- disse. Ok rimangio ciò che ho detto prima, è un idiota e non sa quello che dice. – ma tu che ne sai? Non è affatto facile, devi impegnarti per diventare brava ed è ciò che ho fatto in questi 3 anni- dissi offesa – oh immagino- disse ridendo – sei uno stupido-dissi ridendo a mia volta. – dai raggiungiamo gli altri che a stare troppo sola te diventerò idiota come te – dissi ancora ridendo – ah si eh! La metti così?- incominciai a correre e mi nascosi dietro Mike urlando – Mike aiuto Zayn mi rincorre- dissi facendo finta di essere terrorizzata. Alla fine lui si arrese e ci mettemmo con gli altri a chiacchierare. Era bello aver trovato dei nuovi amici, se si potevano chiamare tali, anche se Zayn a volte mi faceva imbufalire invece Louis era ok, era molto simpatico e faceva delle battute che ti facevano piegare in due. – ragazzi c’è la lezione di nuoto!- ci ricordò Zayn – oh è vero andiamo- dissi io incamminandomi. Appena arrivati alla piscina io e Alex andammo nello spogliatoio a cambiarci e i ragazzi fecero lo stesso. – che fisico- mi disse qualcuno alle mie spalle, mi girai per capire chi era e appena lo riconobbi risposi- che idiota!- per poi mettermi a ridere insieme a Zayn. – vedi di non darmi noia nell’ora di nuoto sennò ti castro- dissi decisa a Zayn – che finezza- disse lui – Lou- lo chiamai – dimmi- disse lui – aiutami, c’è un procione vestito da umano che mi infastidisce, portalo via- dissi indicando Zayn – ahah un procione, te lo porto via subito- disse prendendo per un braccio Zayn– grazie mille- dissi sorridendo. L’ora era stata divertente anche perché non avevo Zayn tra i piedi e stavo sempre con Louis che mi faceva morire dalle risate.  – ti immagini poi mentre corre scivola e cade in acqua ahah- disse louis. Ecco l’ora la passammo a fare i commenti sulla gente a bordo piscina o che stava nuotando. – ok ragazzi la lezione è finita a domani- disse il professore, che tra le altre cose era un gran figo. Stavo uscendo dall’acqua quando notai Zayn parlare con una biondina del nostro corso di nuoto e la rabbia salì, ma non capivo il motivo, gelosa? Naaahh. Prima ero tanto presa dal litigare con Zayn che non avevo notato quanto il suo fisico fosse perfetto. La pelle ambrata e gli addominali perfettamente scolpiti, lo guardavo quasi con ammirazione – che c’è? Troppo fascino eh?- disse lui risvegliandomi dai miei pensieri – cosa? Fascino? Ahah ti stavo guardando per il semplice fatto che ti vedevo molto impacciato con quella biondina- mentii – certo certo!- disse lui andandosene, mmhh mi dava sui nervi il suo comportamento, all’inizio, in viaggio sembrava così simpatico ora invece penso che smentirò tutto. Ero esausta dopo un pomeriggio di sport intenso. – ragazzi alle 8,30 dobbiamo andare a cena perciò io vado a cambiarmi- disse Zayn per poi andare via velocemente. Invece noi rimanemmo ancora a chiacchiera. Dopo un po’ che eravamo a chiacchiera mi accorsi che era tardi così salutai e andai in camera mia per fare una doccia e poi scesi nella mensa per cenare. Vidi i ragazzi tutti già seduti, chissà perché ero sempre l’ultima. A tavola tra me e Zayn non c’era dialogo e non lo guardavo nemmeno negli occhi. Rimasi tutto il tempo a parlare con Alex e con Mike lasciando in disparte il povero Louis che si era messo a chiacchierare con un ragazzo accanto a lui, a quel che avevo sentito si chiamava Jonathan, ma poco importava. Decisi che quella sera sarei andata a letto presto perché il giorno dopo avremmo dovuto svegliarci presto. – buona notte ragazzi ci vediamo domattina a colazione- dissi rivolta a Mike e a Louis, loro annuirono e poi io mi avviai verso il dormitorio con Alex. – che ne dici se stasera vieni un po’ in camera mia, fino alle 10 per parlare un po’- disse lei – mh no guarda sono stanca credo che andrò a letto subito- dissi io sbadigliando – d’accordo,ma è tutto ok?- disse lei preoccupata – sisi tutto apposto- e com’è che tu e Zayn non vi siete più parlati? È successo qualcosa?- disse lei – no no tranquilla- dissi io per rassicurarla – e allora perché?- vuoi sapere perché? Perché lo odio!- dissi seria. Lei accennò una risatina per poi sparire nella sua stanza. * brr* pensai una volta sotto le coperte, presi in mano il libro che stavo leggendo e mi immersi nella lettura. Stavo leggendo Romeo e Giulietta, adoravo le storie romantiche e probabilmente ero anche un tipo romantico, chissà. Dopo più di venti minuti crollai nel sonno con il libro ancora tra le mani. – silenzio!- urlò il professore dal corridoio – entrate in questa aula uno alla volta, vi faranno compilare un test per capire a che livello siete- disse serio. Toccava a me, entrai, pronta per fare quel test. – com’è andata? Disse Mike appena fui uscita – bene tu?- oh benone io sono al livello c, tu?- disse lui – io al livello b- dissi accennando un sorriso – mi chiamano per andare in classe – disse lui per poi salutarmi. Così quando chiamarono anche la mia classe entrai seguita da altri ragazzi. Mi misi a sedere al terzo banco sperando che nessuno si sedesse accanto a me, non vedevo Alex, speravo che fosse al mio stesso livello ma evidentemente no così le mandai un messaggio : Alex in che corso sei?. Aspettai 2 min e poi mi rispose: al corso c insieme a Mike e a Louis. Ero evidentemente delusa perché speravo di averla in classe con me. Mi guardai un po’ intorno per vedere chi erano i compagni che avrei dovuto sopportare e con grande stupore notai Jonathan che appena mi vide accennò un sorriso che io ricambiai. Non pensavo fosse un ragazzo così bravo insomma la classe b era un livello notevole, il più alto era la a poi la b poi la c e infine la d la peggiore. Entrò il professor Smith che cominciò a fare l’appello -‘ Adrian’ – presente- disse una ragazza con una voce squillante –‘Anderson’- presente- risposi . Non prestai molta attenzione al resto dell’appello poiché dovevo tirare fuori le cose dallo zaino ma quando ebbe finito l’appello si senti bussare alla porta –avanti disse il professore- buongiorno- buongiorno lei chi è?- sono il signor Malik scusi per il ritardo- Zayn? Malik? Che diavolo ci faceva li? – non si accettano ritardi nella mia ora ma per oggi lascio passare dato che è il primo giorno- grazie -disse Zayn per poi guardarsi intorno cercando un posto vuoto* non accanto a me, non accanto a me* pensai – chi si rivede!?- disse Zayn sedendosi nella sedia di fianco alla mia – ciao- dissi io sbuffando– che ci fai qui?- dissi curiosa – studio proprio come te- disse lui – lo vedo ma intendevo che ci fai nel corso b, insomma non me lo aspettavo - dissi intimidita – già nessuno se lo sarebbe aspettato- disse accennando un sorriso – ammettilo sei contenta che io sia nel tuo stesso corso?- disse lui ridendo – affatto avrei preferito che ci fosse un lama al posto tuo ma che ci posso fare- dissi io sorridendo – oh immagino, ma via lo so che ti sarei mancato- disse – oh certo come no!? Dissi sbuffando – puoi anche ammetterlo che ti sarei mancato!- disse facendo il finto offeso – senti Zayn-col- ciuffo- mi- sento- figo- ma- in- realtà- non- lo- sono- Malik smetti di scassare o sarà peggio per te- dissi tutto d’un fiato quasi urlando – signor Malik, signora Anderson potete accomodarvi fuori così potrete chiacchierare tranquillamente- disse il prof al quanto scocciato – ma prof lui…- niente ma fuori, entrambi- replicò lui. Così sbuffando uscii dalla classe seguita da Zayn- complimenti mi hai fatto buttare fuori di classe il primo giorno di lezioni – dissi io incavolata  - sei tu che non volevi ammettere l’evidenza- ascolta razza di procione o la finisci o ti castro sul serio- dissi ancora più arrabbiata –ok- disse lui facendo finta di essere spaventato per poi ridere a crepapelle. Non lo degnai di uno sguardo e mi misi a sedere per terra con le mani nei capelli * non ce la farò* pensai esasperata.

  
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