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Autore: Lothiriel    16/10/2004    3 recensioni
Ritratti di uomini del passato… Di epoche non ben definite, e forse senza alcuna esatta aderenza alla Storia… ma solo come li vedo nella mia immaginazione. E’ un esperimento, e spero che qualcuno lo legga… e mi faccia sapere cosa ne pensa!! (PS: l’idea mi è venuta leggendo Tarots di Galadwen, spero di non essermi ispirata troppo, ma la mia intenzione non era certo quella di copiare…)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Se tu vuoi bene a un fiore che sta in una stella,

“Se tu vuoi bene a un fiore che sta in una stella,

è dolce, la notte, guardare il cielo.

Tutte le stelle sono fiorite.”

 

(Il Piccolo Principe, Saint-Exupéry)

 

 

Ormai non rammentava nemmeno più quanti anni fossero trascorsi dalla sua partenza, una lontana mattina di febbraio, quando aveva lasciato il paese in cui era nato, al di là del vasto oceano, per imbarcarsi in cerca di fortuna. Sbarcato in una nazione sconosciuta, aveva tuttavia rapidamente appreso la lingua che lì si parlava, ed era riuscito a farsi assumere come cartografo da un ricco mercante, che si dilettava nell’esplorare le zone selvagge dell’entroterra. Ma la gente del posto continuava a chiamarlo “lo straniero”, e per lo più lo evitava.

Non che a lui importasse molto; anche se a volte, nelle lunghe sere d’inverno, seduto davanti al fuoco a rimuginare i suoi pensieri, sentiva che avrebbe volentieri scambiato due chiacchiere con qualcuno, per alleviare la noia e la solitudine, e per scacciare il peso dei ricordi.

Allora si alzava, usciva richiudendo piano la porta e si incamminava lungo il molo, osservando le navi ormeggiate, che oscillavano appena nell’acqua scura. E gli tornavano alla mente le luci del porto di Southampton, la piccola casetta in cui era cresciuto, e sua sorella Rosie che giocava con le conchiglie raccolte sulla riva, mentre i pescatori tiravano in secco le barche vuote. E la piccola Mary che danzava sulla spiaggia, le braccia esili, i lunghi capelli biondi al vento, gli occhi celesti che fissavano il cielo; e nelle notti serene lo prendeva per mano, indicandogli le stelle: “Quella lassù è la stella polare, vedi?”

 

Ed anche ora, quando alzava lo sguardo al cielo stellato, pensava che, in qualche luogo, forse anche Mary lo stava guardando; e questo lo rendeva felice.

  
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