Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
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Autore: DeniRevenger_    09/09/2013    0 recensioni
E' incredibile quanto la tua passione di una vita, porti a realizzare il tuo futuro.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Joe Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mattina seguente mi svegliai abbastanza presto, intorno alle sette. Aprii gli occhi lentamente, feci un bello sbadiglio e girai lo sguardo verso quella meravigliosa creatura che stava accanto a me. Era coperto leggermente dal lenzuolo fino sotto l'ombelico, le braccia sotto il cuscino e un'espressione tremendamente beata. Rimasi a guardarlo per un po'. Amavo troppo il suo viso. La mascella ben definita, il naso fatto perfettamente, quelle labbra carnose. Poi mi avvicinai, gli schioccai un bacio delicato sulle labbra e poi decisi di andarmi a fare una bella doccia. Mi diressi verso il bagno e non appena entrai, mi fermai davanti allo specchio. Mi guardai e mi resi conto che avevo un sorriso enorme. Era stata una notte stupenda. Ma nello stesso istante, mi venne in mente solo una cosa. Blanda. Insomma, con lei andavo abbastanza d'accordo ed ero stata a letto con il suo ragazzo, nonchè mio ex, qualche ora prima. Corsi sotto la doccia e come molto spesso, persi la condizione del tempo, per un po'. Non appena uscii dal box doccia, notai che ero stata sotto solo venti minuti. Molto meno del mio solito. Presi un asciugamano pulito e me lo avvolsi intorno al corpo. Ero terribilmente nervosa. Decisi di raggiungere la camera da letto, dove Joe dormiva ancora beato. Cercai la mia borsa e presi una sigaretta, che ormai era la mia compagna di nervosismo. Andai sul balcone dell'appartamento, che aveva una vista mozzafiato sulle colline di Hollywood. Accesi la mia sigaretta ed iniziai a pensare. Brutto segno. Ero sulle mie, quando mi accorsi che due braccia mi stavano circondando in modo dolce. Mi chiese che stessi facendo e io dissi che era abbastanza ovvio. Lui rispose dicendo che era una sensazione strana e ridendo disse che non aveva mai provato. Io gli risposi che non si era perso niente, assolutamente. A un certo punto, corse dentro perché gli stava suonando il telefono. Considerando l'ora, capii subito che era lei. Vedo la sua espressione mentre le parlava. Aveva un sorriso enorme. Non lo avevo mai visto così sorridente. Una lacrime mi scese lungo una guancia. Provai la sensazione di una pugnalata nello stomaco. Qualche ora prima, eravamo a letto insieme e ora aveva scordato tutto? Mi guardò e vide che piangevo. Disse che doveva andare e riattaccò. Venne da me e disse: -Lexie.. No, non piangere. Mi dispiace che ci sia rimasta così, ok? Solo che io la amo, tanto. Credo sia quella giusta. A quelle parole, io risposi: -Credevo di essere io quella giusta. Dicevi sempre così.. Mi baciò, non appena finii la frase. In preda alla rabbia, mi staccai. Non volevo stare vicina a lui, affatto. Entrai in casa e lui mi venne dietro. Sembrava triste, abbastanza. Mi stavo vestendo quando mi disse di non andarmene, perché voleva star con me. In quel momento, vidi a terra una scatoletta. Mi avvicinai, la raccolsi. Decisi di aprirla. All'interno c'era un anello. Quello che sarebbe dovuto essere il mio. Alzai lo sguardo, che si incrociò con il suo. Mi disse con il labbiale semplicemente che era proprio quello. Decisi di provarlo. Era stupendo. Piccolo, raffinato. Lo vedevo benissimo sulla mia mano minuta. Gli dissi semplicemente: -Lo amo. Si avvicinò, mi diede un bacio e disse di tenerlo perché lo adorava addosso a me. Dire che lo amavo, era poco. Finimmo ad abbracciarci sul divano. Lui mi parlava in modo dolcissimo e io mi sentivo assolutamente benissimo. Mi strinsi a lui ed iniziai a baciarlo, da innamorata. Mi passava una mano sulla pancia e diceva che avrebbe voluto una famiglia con me. Fu a quel punto che gli dissi che ero rimasta incinta. Lui disse che immaginava che non fossi pronta ad averlo. Mi alzai dal divano e lo portai con me in camera. Ci cambiammo i vestiti e scendemmo con l'ascensore. Avevamo deciso di trovarci a pranzo con Nick e Melanie. Dovevo raccontarle assolutamente tutto quanto. Chissà come l'avrebbe presa. Arrivammo a pranzo e loro già ci aspettavano. Sembravano felicissimi. Notai un anello al dito di Melanie e capii che era arrivato il loro momento. Corsi ad abbracciare entrambi. Sprizzavano gioia da ogni poro. Erano dolcissimi. La giornata andò benissimo. Ebbi un'idea. Decisi di partire per Houston. Mamma doveva conoscerlo. Tornammo a casa di entrambi a preparare le valige e ci diressimo verso l'aeroporto. Houston, ci aspettava. Chissà se a mamma, sarebbe piaciuto Joe. Ero un po' nervosa all'idea di farglielo conoscere perché sapevo che lei, lo criticava per come mi aveva trattata. Però, non mi restava che aspettare, prima di partire negativa.
  
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