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Autore: MelGhoul_Echelon    09/09/2013    1 recensioni
Cora è una ragazza sbadata, sempre vestita di nero e molto tuccata.
La sua sbadataggine l'aiuterà a trovare il vero amore?
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cristian Coma, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The point of view of Alex

Entriamo in casa di Cora e subito appoggio per terra le mie valigie.

<< Si può sapere chi diavolo era quello? >>

Si gira verso di me e mi guarda con le guance tutte rosse, e lo sguardo basso.

<< C…Christian.. >>

<< E chi cazzo è Christian?
Ti ha anche baciata, non può essere il tuo ragazzo!
Sei una specie di cosa minuscola piena di nero, chi mai ti vorrebbe? >>

Il suo sguardo cambia, stranamente ha intenzione di rispondermi e parlarmi a petto, la cosa mi sorprende parecchio.

<< N.. Non so se è il mio ragazzo.. ma ci siamo baciati… qualche volta.. >>

<< Che cazzo hai fatto?
Sei diventata la puttanella di un fattone? >>

Aggrotta le sopracciglia e io inizio a ridere se penso che Cora, proprio Cora si stà arrabbiando con me.

<< Non è un fattone!
E’ un batterista, ed è il ragazzo più dolce e gentile che io abbia mai conosciuto, lascialo stare Alex!
Sei un’idiota! >>

Come? Idiota?
Mi ha dato dell’idiota questa povera sfigata?
Mi avvicino a lei veloce e la prendo per una ciocca dei capelli.

<< Vedi di rispettarmi sfigata, ti ricordo la tua adolescenza.
Vuoi riviverla? >>

<< …. >>

<< Rispondimi, Cora!
Ti ho fatto una domanda!! >>

Le do una sberla sullo zigomo sinistro e probabilmente la graffio con le unghie perché mi trovo del sangue sulle mani.

<< Quanto sei sfigata!
Mi hai preparato la stanza?
Voglio dormire, e preparami la cena, ho fame. >>

<< … Si… la stanza.. è pronta.. >>

<< Aspetto di sopra i bagagli, vedi di non disturbarmi. >>
 
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The point of view of Cora

nine years ago
 
<< Cora, chiama tuo fratello, deve finire i compiti. >>

<< Perché devo andare io, mamma?
Puoi sempre andare su tu. >>


<< Ho da fare, tesoro.
Vai! >>


Salgo le scale e quando arrivo davanti alla porta della nostra stanza mi fermo per qualche secondo; è su con una ragazza, e mamma lo sa bene, è per questo che ha mandato me; busso alla porta e un “che cazzo vuoi?” mi avvisa di andarmene se non le voglio prendere ancora una volta.

<< Alex, mamma ha detto che devi finire i compiti, quest’anno hai il diploma e sei già stato bocciato una volta, devi impegnarti.. >>

La porta si apre davanti a me e trovo mio fratello senza maglia con uno sguardo veramente arrabbiato che mi fissa con occhi sempre più furenti.

<< Vedi di non rompermi, testa di cazzo, e dì a quella scema di nostra madre che io faccio io i compiti quando cazzo mi pare, ora ho da fare con questa tizia, vattene via! >>

<< Ma la mamma… >>

Mi arriva un pugno in faccia e io cado per terra sbattendo la testa al muro; mi porto una mano sulla nuca premendo sul punto dolorante.

<< Vai via, cogliona!
Mi hai veramente rotto! >>


Mi vengono le lacrime agli occhi, si, ho sedici anni e ancora piango, ma dopotutto ad avere un fratello del genere mi pare anche normale.

Mi alzo da terra mentre mio fratello mi chiude la porta in faccia.

<< Ma quella è anche la mia stanza…. >>

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<< CORA! >>

Mio fratello mi chiama dal soggiorno e io sono in camera; non stò per niente bene ma se non voglio sentirmi ancora peggio è meglio se mi muovo e vado sulle scale.

<< Si, Alex? >>

<< Dov’è la birra?! >>

Scendo metà scala e lo guardo, è con un altro ragazzo, lo riconosco, è il suo migliore amico, sua sorella una volta mi frequentava, ma poi loro ci  hanno separate.

<< Non puoi ancora bere, Alex, hai diciannove anni, devi aspettare altri due anni. >>

<< Non me ne frega un cazzo!
Dimmi dov’è! >>


<< E’ nel frigo, Alex! >>

<< Allora vammela a prendere. >>

Si gira di nuovo verso il suo amico, e i loro discorsi sono altrettanto spinti.

<< Perché non la prendi tu?
Sei così vicino, e io stò studiando.. >>


<< Mi prendi in giro?
Muoviti, prendimi quella cazzo di birra. >>


<< Potrebbe andare Jason.. >>

<< Neanche per sogno.
Avanti!
Non può volarmi magicamente nella mano, prendimela! >>


Scendo dalle scale per non correre un altro rischio, e vado in cucina, e guardo nel frigo notando che mamma ha fatta recentemente la spesa, si è presa anche qualche birra è vero; ne prendo due e ritorno in soggiorno porgendone una per ognuno.

<< Tenete.. >>

I due prendono in mano la birra e mio fratello facendo apposta mi schizza tutta la schiuma sulla maglia; entrambi si mettono a ridere e io tristemente torno in camera nostra con l’intenzione di cambiarmi.

<< Che schifo di vita.. >>


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Now.

Sono in cucina, pronta a preparare da mangiare per Alex che ancora è in camera sua a dormire; per fortuna questa volta ho una camera tutta mia, compresa di bagno, una piccola dispensa, e soprattutto chiave nella serratura.

Ho uno sguardo distrutto, per colpa di quei ricordi mi sono rovinata la giornata; era iniziata così bene, con quel bacio, Christian..
No, ora è andata a puttane.

Mio fratello è veramente un mostro, e preferirei che se ne andasse da nostra madre, riuscirei a stare più tempo con Christian...
Mi stanno salendo le lacrime agli occhi per tutti quei brutti ricordi dovuti all’adolescenza per colpa di mio fratello, molto probabilmente la mia corazza stà cedendo, anche per il semplice fatto che mi sono lasciata baciare da Christian.

Mi passo una mano sull’occhio e sento che è bagnato; lo sapevo, stò per piangere disperatamente; non voglio che Alex mi veda così, sarebbe un altro pretesto per disturbarmi..

Sento il telefono dall’altra parte della cucina e corro subito a prenderlo, non voglio che mio fratello di svegli.
Trovo un numero sconosciuto; ho paura a rispondere non si sa mai, ma comunque lo faccio.

<< Pronto? >>

<< Cora! >>

<< C…Christian?
Come fai ad avere il mio numero? >>

<< Ecco vedi… me lo sono ritrovato scritto sul braccio, probabilmente me l’hai scritto quando eravamo sbronzi.
Comunque, scusa se ti ho disturbato, ma volevo anche essere sicuro che fosse il tuo.. >>


<< Oh… beh si sono io! >>

<< E’ successo qualcosa con tuo fratello?
Non si è arrabbiato perché sei arrivata in ritardo vero? >>


<< Uhm… no.
Nessunissimo problema. >>

<< Sicura? >>

<< Ma certo!
Ha chiesto soltanto chi fossi, visto che era molto curioso.. >>

<< Davvero? >>

<< Ma certo!
Molto curioso, è stato felice di sapere che… sei un batterista.
Te l’ho detto che lui voleva diventarlo.. >>

<< Oh si beh, sono felice anche io.
Comunque.. lunedì pomeriggio hai da fare? >>


<< No, il mio turno alla casa di registrazione finisce alle due del pomeriggio. >>

<< Allora ti porto in un posto divertente.
Domani proveremo soltanto alla mattina, anche gli altri ragazzi hanno dei piani, quindi.. ho pensato di invitare te. >>


<< Oh si hai fatto bene!
Ma come dovrò vestirmi? >>

<< Come ti vesti sempre, Jeans, maglia, felpa, scarpe basse naturalmente.. >>

<< Ma certo! >>

<< Allora ci vediamo lunedì mattina… >>

<< A lunedì! >>

// Salve a tutti!!
Scusate il ritardo, ma purtroppo non avevo ispirazione e dovevo continuare un'altra Fanfiction.
Spero vivamente che il capitolo vi piaccia, come avete notate si sono scoperte alcune cose del passato della nostra protagonista.
Recensite, please!! 

Alla prossima! 
XOXO
  
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