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Autore: tigrottadolce35    09/09/2013    11 recensioni
Una notte, per le strade di Londra, due vite diverse si incontrano.
Lui un ragazzo dolce.
Lei bisognosa d'amore.
Solo lui ha capito cosa c'era sotto quel 'Sto bene'.
Qualcosa cambierà nel suo cuore.
Felicità, tristezza, gelosia, odio, solitudine, passione...
Tutto questo per arrivare, a quel tanto atteso...I LOVE YOU
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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«Ed è così che mi sono ricordato di te, Charlotte» racconta Harry seduto accanto alla sua dolce metà.
Le stava dicendo che loro quando erano piccoli si sono conosciuti. In quel momento Harry era al settimo cielo, dopo aver scoperto che lei era la stessa ragazzina che la salvato da una figuraccia il giorno del suo compleanno la ama ancora di più.
«Sai, dopo che la festa fu finita, restarono solo i miei più cari amici. Tra cui Abby, Louis, Aron e gli altri…tu, eri rimasta tutto il tempo da sola, con la testa bassa e le mani delle tasche della felpa.» continuò Harry dopo averle preso la mano. Le aveva raccontato di come si era divertito in piscina con i suoi amici di vecchia data e dei regali che aveva avuto. 
«Aron e la sua combriccola dissero che mi aveva preparato una sorpresa e che l’avevano portata sul retro della casa con il permesso di mia madre. Ovviamente mia mamma non sapeva quello che volevano farmi» spiegò Harry spostando una ciocca di capelli rossi dal viso di lei. La guardò a lungo, incantato da quella meraviglia. E pensare che quando si sarebbe svegliata dal coma sarebbe stata tutta sua lo mandava in estasi.
Si sveglio da quel sogno ad occhi aperti per continuare la sua storia e dopo essersi scosso un po’ continuò.
«Mi dissero di aspettare fuori per ricevere la mia sorpresa e dopo vari minuti arrivasti tu.» continuò guardandola intensamente.

Continuò a raccontare alla sua Charlotte sperando che sentisse quello che aveva da dire. Insomma, quella sera è successo che a Aron, uno dei ragazzi più popolari della scuola, venne in mente di rovinare la reputazione che Harry era riuscito a guadagnarsi.
Il riccio, voleva entrare in quel gruppo di ragazzi popolari, ma non sapeva che Aron non voleva accettarlo e allora gli era venuto in mente di ridicolizzarlo davanti ad una telecamera.
Harry aspettava fuori l’arrivo dei ragazzi per ricevere il suo regalo tutto felice del fatto che non fosse considerato il secchione della scuola. Aveva fatto tanto per cambiare e forse c’era riuscito.
Aveva guadagnato il rispetto dei ragazzi della sua scuola, era riuscito ad entrare nella squadra di box e cosa più importante, per lui, aveva invitato Abby alla festa del suo compleanno.
 
«Harry spostati!» aveva urlato Charlotte spingendolo via dal raggio di azione di quei dementi che Harry chiamava amici.
Ben presto, la ragazzina si trovò coperta da un liquido denso e rosso e da piume colorate. Harry la guardava a bocca aperta. Quella roba era scesa giù così velocemente che non se ne erano nemmeno resi conto.
«Un bel sorriso» disse uno degli amici di Aron prendendo la macchina fotografica e scattando foto, che sicuramente sarebbero finite sul sito della scuola. Aron era furioso, lui voleva colpire Harry non quella stupida ragazzina che si era messa in mezzo.
Il ragazzo per cui Charlotte aveva una simpatia rideva, quella scena era alquanto esilarante. La rossa, era dispiaciuta, si sarebbe aspettata almeno un grazie.
«Charlotte?» la chiamò Harry fermando le sue risate. Lei lo guardò speranzosa.
‘Conosce il mio nome allora’ si gasò mentalmente, si sentiva al settimo cielo anche se aveva sulla faccia e sul resto del corpo un salsa densa e piume.
«Sei la persona più stupida di questo mondo» il leggero sorriso che si era formato sulla faccia della ragazzina scomparve. Si sentiva una stupida per davvero, credeva che l’avrebbe notata almeno quella volta e non per essere presa in giro.
«Però ti stimo» disse avvicinandosi a lei e togliendole un po’ di colore dalla faccia.
«Grazie» le disse mettendo le mai sui fianchi di lei e lasciandole un leggero bacio sulle labbra. Era già rossa per quella tinta polposa che aveva addosso e poi lui l’ha baciata ed è diventata peggio del fuoco.
«Io…» balbettò lei provando a dichiarargli i suoi sentimenti, ma non ci riuscì. Le bastava quel bacio, il suo primo bacio.
 
Harry, quella sera, aveva litigato con Aron, mandandolo a quel paese un paio di volte, facendosi sentire anche da sua madre, che quella volta gli aveva dato il permesso perché aveva ragione.
Charlotte si era data una ripulita con l’aiuto di Abby e Louis…beh…lui, lui aveva chiesto ad Abby di essere la sua ragazza. Ovviamente lei aveva accettato e furono così felici e contenti.
 
I giorni successivi a scuola, Charlotte venne derisa per quelle foto imbarazzanti per meno di una settimana, poi tutti dimenticarono il fatto e la rossa fu lasciata in pace. Harry la considerava la sua salvezza, ma era ancora innamorato di Abby, che passava la maggior parte del tempo con Louis. La loro storia però, non durò più di tanto, passarono solo un mese insieme e poi si mollarono. Abby aveva bisogno di spazio, o almeno così diceva.
 
 
«Vedi, ho trovato queste foto» disse Harry guardando l’album che Charlotte gli aveva regalato per il suo tredicesimo compleanno. Aveva preparato quel regalo con le sue manine per mesi, aspettando solo di essere invitata dal suo primo amore.
C’erano foto di Harry con gli amici, mentre giocava a calcio nel parchetto dietro la scuola media, mentre mangiava il gelato con sua sorella seduto su una panchina, mentre parlava a dei bambini del orfanotrofio, tutti quei momenti in cui lui era felice. Quelle foto le aveva scattate di nascosto, senza farsi vedere. Praticamente lo stolkerava, mettiamola così. Però ci teneva a fare quel regalo alla perfezione.
«Ascolta Charlotte, sono sicuro che puoi sentirmi, quindi…io ti amo e lotteremo insieme per uscire da questo ospedale, costi quel che costi. Ora vado, quella simpaticona dell’infermiera mi sta chiamando…» cominciò Harry posando l’album sul mobile accanto al letto.
«Mi scusi ragazzino, deve uscire, sta ostacolando il mio lavoro e niente lavoro porta a niente soldi» la dottoressa entrò interrompendo il momento tra Harry e Charlotte.
«Che ti dicevo, non è proprio simpatica?…arrivo!» disse con un pizzico di ironia. Infondo, stava attraversando bene quel momento. Sapeva che Charlotte ce l'vrebbe fatta, o almeno lo sperava.

















Ciao ragazze, ecco qui, il tanto atteso capitolo quaranta. Io lo trovo carino, poi non so, ditemi voi.
Ho notato che al capitolo trentanove, ho ricevuto solo otto recensioni...non fa niente, ma spero che con questo capitolo vi rifarete.
Ho cominciato a scrivere l'epilogo, mi sta venendo bene. Mancano solo dieci capitoli, vi avviso. 
Oh, non ci voglio pensare, questa ff sta per finire! Siete felici, non mi rivedrete più! 
No, ok, ci sarò ancora forse con un nuovo inizio. Vi voglio bene ragazze. Ringrazio le 67 persone che hanno aggiunto questa ff nelle preferite, le 25 che l'hanno aggiunta nelle ricordare e le 77 che l'hanno aggiunta nelle seguite.
Ho visto che al primo capitolo ci sono 2.541 visualizzazioni, significa che piace vero? Si dai.
Per ora è tutto. 
Ciao tigrottine ♥ ♥ ♥ 
  
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