Walking.
Vista la mia scarsa attitudine a rispettare gli orari, il più delle volte finisco a piedi, in realtà mi piace. Camminare è un’esperienza metafisica in sé, tu vai avanti e calpesti una strada che esiste da secoli, incroci gli sguardi di persone che hanno una vita unica, ma sul momento non lo realizzi, continui a camminare. Per me le lunghe passeggiate sono anche un momento di stacco, rimango solo io e nessun altro, nessuno che giudica o esprime idee delle quali non me ne importa un cazzo, non sono mai stato un animale sociale, non amo i luoghi affollati, la gente mi rende nervoso, fingo di associarmi a delle idee, di essere d’accordo, fingo emozioni che non esistono, che ci posso fare, le persone mi sembrano tutte uguali , alcuni credono di essere diversi , di avere grandi pensieri e di distanziarsi dalla massa, è solo una misera recita però. Osservo molto il mondo che si estende attorno a me quando cammino, cerco di vederci qualcosa di positivo, ma per me i posti sono tutti uguali, una cosa che mi ha da sempre affascinato è il cielo, è smisurato, inquinato ma ancora puro, ribelle; se ne frega di noi mortali , se vuole ci piscia addosso. Non so se il mio modo di pensare sia una malattia o un dono , probabilmente tutti e due , d’altro canto ognuno è fatto a modo suo , ha malattie e capacità uniche , la gente però è incontentabile , si rifiuta di come è stata partorita , punta a traguardi troppo lontani e fallisce.
Aspettavo la metropolitana da circa venti minuti e in venti minuti l’unica cosa che avevo visto era una galleria buia e solitaria, distaccata da tutti, la invidiavo.Sento poi un signore che afferma “Quella metropolitana di merda è di nuovo in ritardo, secondo l’orario dei treni bisogna aspettare altri venti minuti!” la notizia termina con una bestemmia. Decido così di andare a piedi alla prossima stazione, esco in strada e mi appresto a camminare , siamo solo io e il cielo.