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Autore: Maumivu    16/03/2008    1 recensioni
Lei:Eleonora. Una ragazza come tante che cerca di scappare dalle delusioni del proprio passato. Lui: Andrea. Cambia spesso città, ha paura di affezionarsi, di dover dire di nuovo addio. Cosa succede quando due ragazzi così presi dal proprio passato si trovano a vivere il presente? insieme?! E poi ci sono loro Guido, Lena e Daniela, amici fidati da una vita, ma un equilibrio del genere può davvero durare per sempre? Vittorio, il classico bello e stronzo, per il quale, tutte, almeno una volta perdono la testa. E c'è lei: Ludovica, senza freni, senza paura, disposta a mettere tutto in gioco quando si tratta di vincere. Storia a due voci, la conclusione di una giornata con la febbre a 38 xD potrete perdonare il mio delirio?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Eleonora

Quando suonò la campanella dell'intervallo l'intera classe si alzò sollevata, qualcuno si fiondò in cortile per arrivare al bar prima che ci fosse troppa gente, qualcun altro rimase in classe a ripetere o a cercare di entrare in contatto con il nuovo arrivato.
-Ele, quando hai intenzione di presentarti?- mi domandò Daniela sedendosi sul mio banco.
-Dan lasciami stare eh... ora non ho tempo, devo copiare la versione, devo scendere per vedere Vittorio e.. -
-Ancora con questo Vittorio?ma non sarbbe il caso di andare avanti.. e guarda un pò, un moretto niente male te ne dà l'occasione...- intervenne Leda
-Ma non capisco perchè non puoi farlo tu..- mi lamentai
-Dai sai bene che sei molto più interessante tu agli occhi dei ragazzi..-
-Ma va'..Leda non sei tu una delle ragazze più "ricercate" della scuola?- chiesi ridendo
-In effetti..- rispose Leda muovendo i capelli con fare sexy - Ma è stato deciso che sarai tu a conquistare Andrea e così sarà- aggiunse abbassando la voce
-E va bene.. vado a prensentarmi..- dissi esasperata - Ma una di voi mi copia la versione- dissi lanciando il mio quaderno di greco sul banco.
-Non ci sono problemi.. Guido amore, copia la versione alla tua amichehtta Eleonora!- disse Daniela avvicinando il quaderno al ragazzo che sbuffando iniziò a scrivere.
Andrea era seduto ancora al suo banco, Ludovica aveva cercato di convincerlo a scendere in cortile, ma era riuscito a rifiutare, un gruppo di ragazzi della classe gli si era radunato intorno, non avevo ancora mai sentito la sua voce. Parlava con un tono morbido, quasi vellutato, con estrema calma, come se stesse raccontando una favola ad un bamino, come se ogni parola dovesse avere un tocco di tenerezza.
-Ciao- dissi avvicinandomi al suo banco, facendomi largo tra due miei compagni di classe che continuavano a litigare su quale squadra fosse più forte, il Napoli o la Juve.
-Ciao!- rispose Andrea, sembrava quasi sollevato che qualcuno avesse interrotto la sua conversazione sul calcio.
-Io sono Eleonora- dissi progendo la mia mano, lui la strinse leggermente
-Andrea..- rispose.
Daniela aveva ragione, non era affatto male, aveva capelli ricci e scuri, un taglio corto, assomigliava leggermente a quello di Seth Cohen in the OC, il telefilm preferito di mia sorella più piccola.
Gli occhi erano grandi e verdi verso il centro della puplilla e sempre più azzurri all'esterno, aveva i lineamenti morbidi, naso e bocca perfettamente proporzionati.
-Allora come ti sembra questa scuola?- domandai improvvisamente a corto di argomenti
-Non male- rispose semplicemente
-Sei nato qui?- chiesi
-Si- mi rispose sorridendo, doveva esserci qualcosa che nella mia voce l'aveva divertito.
-Senti, lo so che probabilmente sono l'ennesima persona che te lo propone, ma stasera io e dei miei amici- dissi indicando Leda,Daniela e Guido seduti al mio posto - Andiamo in centro a farci un giro con altra gente, insomma.. non siamo solo noi e..- mi stavo incartando da sola e questo non andava affatto bene - se ti va di venire.. - conclusi
-Veramente ..stasera sono stato invitato ad una festa dove mi hanno detto ci sarà mezza scuola..- disse alzando le spalle come se non gli facesse nè caldo nè freddo - e anche a vedere una partita di calcio, ma detto tra di noi, io sono più un tipo da tennis- aggiunse lanciando un'occhiata divertita ai miei compagni di classe che continuavano a discutere.
- Capisco- dissi alzando le spalle.
-Senti ma perchè tu e i tuoi amici non venite all afesta?- chiese - lo so che è strano che a invitarvi sia io .. insomma sono nuovo, però sarebbe bello, almeno conosco bene i miei compagni di classe-
Rimasi per un attimo in silenzio, sapevo di che festa si trattava, l'idea di andarci non mi entusiasmava affatto.
-E' stata Ludovicva ad invitarmi- aggiunse Andrea come se si volesse giustificare
-Veniamo- dissi rapidamente, non potevo permettere a Ludovica un così grande vantaggio, a quella festa, Andrea, non doveva essere suo.
-Perfetto allora- sorrise Andrea - Adesso scendo un attimo a vedere se al bar è finito tutto- disse alzandosi.
Doveva essere almeno un metro e ottanta, non aveva un fisico molto atletico, era magro, con le spalle non troppo larghe, indossava una maglietta nera a maniche corte, un classico Jeans a vita bassa e ai piedi delle converse rosse, no, non era decisamente male.
-Mi sa che arriverai tardi- dissi sorridendo - Al bar c'è sempre la corsa - spiegai - ma tentar non nuoce..-
Andrea mi sorrise di nuovo, decisi che aveva un sorriso decisamente spettacolare - A dopo allora- disse facendo un cenno con la testa.
-A dopo- risposi prima di tornare dai miei amici.
-Allora?- chiese elettrizzata Daniela
-Stasera andiamo ad una festa- spiegai
-Una festa?- chiese Guido alzando la testa dal mio quaderno - Quale festa?-
-L'ho invitato a venire con noi stasera in giro, ma ha detto che Ludovica lo aveva invitato alla festa della scuola, deve essere la festa di Giada, quella della IIID ..-
-Ma noi odiamo Giada e quella festa..- intervenne Guido
-Stai zitto!- lo rimproverò Daniela dandogli un leggero schiaffo dietro la nuca.
-Continuaaa!- mi implorarono in coro Leda e Daniela
-E niente, mi ha chiesto se voleva andare tutti, insomma per conoscerci..e io ho accettato!- disse con naturalezza
-Ma è perfetto!- escalmò Leda con voce un pò troppo alta
-Dopo scuola andiamo insieme al negozio di mia zia - aggiunse Daniela - troviamo qualcosa di bellissimo da mettere, poi se passi da me ti faccio i capelli, Leda può truccarti e.. -
- Frena!- intervenni io esasperata - non voglio mica sembrare Ludovica a quella festa- dissi
-Tesoro tu non sembrerai mai Ludovica, devi solo superarla.. -
-Hai detto niente- dissi sbuffando e sedendomi sulla sedia - e comunque a quella festa ci sarà anche Vittorio- annunciai
-Un motivo in più per impegnarti, se ti vedrà con Andrea lo lascierai senza fiato, credimi.. - disse Daniela posandomi una mano sulla spalla
-Ragazze?- sussurrò Guido in quel momento
- Che c'è ancora?- chiese fingendo di essere seccata Leda
-Niente è solo che.. ho finito la versione!- disse alzando il quaderno in sengno di vittoria
-Chi è il mio amore geniale?- disse con una voce da bambina Daniela baciando Guido sulla bocca - Chi è ? Chi è ?-
Io e Leda ci guardammo disgustate e scoppiammo a ridere, poi tornammo ad organizzare la serata, avevamo una festa a cui pensare!

Andrea

Passai il resto della mattinata a fingere di seguire l'insegnate, a rispondere alle domande di Ludovica su Firenze, sulla mia famiglia, la mia vita.
Quando la campanella suonò alle 11 tirai un sospiro di sollievo, speravo di essere finalmente libero.
-Allora Andrea, scendiamo?- mi chiese Ludovica passandosi del lucido sulle labbra.
-No grazie,scendi tu, magari io vengo dopo!- risposi sperando che non insistesse
-Se ne sei sicuro- disse lei alzando lel spalle - a dopo - disse mandandomi un bacio e uscendo dalla classe, sotto gli sguardi imbabambolati dei ragazzi.
-Ciao...Andrea giusto?- disse in quel momento un ragazzo avvicinandosi al mio banco
Annì e porsi la mano al ragazzo, era alto, almeno 5 centimetri più d me, aveva capelli biondo cenere e occhi scuri.
-Io sono Carlo e lui è Matteo- disse indicando un ragazzetto basso alle sue spalle
Salutai anche Matteo con un rapido cenno della testa.
-Noi ci stavamo chiedendo se stasera ti va di venire a vedere la partita a casa mia - disse Carlo
-Gioca il Napoli- intervenne Matteo come se quella fosse in assoluto la motivazione principale per la quale chinque avrebbe accettato quella proposta.
-Contro la Juve - aggiunse Carlo
-Veramente ragazzi stasera non posso- dissi con naturalezza, non ho mai amato il calcio, l'idea di passare due ore a casa di una persona che nemmeno conoscevo a vedere 22 persone rincorrere un pallone non mi entusiasmava molto
-Ah- dissero delusi Matteo e Carlo
-E' un vero peccato, devi sapere che stasera Matteo perderà 20 euro- spiegò Carlo ridendo
-Abbiamo scommsso- spiegò Matteo facendosi avanti - io dico che il Napoli perderà, lui dice che a perdere sarà invece la Juve-
-Semplicemnte perchè non sono un traditore io.. non scommetto mai contro la mia squadra, non sono mica come te.. - disse alzando la voce Carlo
-Ma che c'entra, non vuol dire essere traditori.. - cercò di spiegare Matteo - E tu Andrea, non sarai mica per la Fiorentina?- chiese improvvisamente guardandomi
-Veramente io... non tifo molto, ma no , non sono per la Fiorentina- risposi.
I due ragazzi parvero molto sollevati e tornarono a discutere della partita di quella sera, riservandomi ogni tanto qualche domanda.
Cercavo una qualsiasi cosa per cambiare discorso, ma sembrava impossibile, come togliere ad un bambino la sua macchinina preferita, anche quando dorme la tiena stretta stretta; in quel momento però dai primi banchi della classe vidi arrivare una ragazza.
Era mediamente alta, magra, ma decisamente non quanto Ludovica, decisamente più "formosa", aveva capelli lisci e lunghi fino al seno , di un castano pieno di sfumature, quando fu abbastanza vicina riconobbi i suoi occhi grandi e color nocciola, era la ragazza che avevo guardato poco prima.
-Ciao- mi disse leggermente imbarazzata e facendosi largo tra Matteo e Carlo.
-Ciao!- risposi sollevato all'idea, che , finalmente potevo smettere di parlare di calcio.
-Io sono Eleonora- disse porgendomi la mano.

-Andrea..- risposi, stringendogliela.
In questa ragazza c'era qualcosa che mi colpiva, aveva un viso decisamente dolce, un nasino piccolo e leggermente all'insù, le labbra carnose e a fragolina.
-Allora come ti sembra questa scuola?- Mi chiese leggermente imbarazzata da quel leggero silenzio che si era venuto a creare, a me i silenzi non danno fastidio, dicono molto, certe volte troppo, ed è, secondo me, questo il motivo per cui la gente il odia.
-Non male- dissi .
-Sei nato qui?- chiese lei inclinando leggermente la testa, come se scrutandomi potesse leggermi in volto il luogo di nascita. Mi venne da sorridere, era la prima a farmi questa domanda, mi chiesi cosa, nel mio modo di parlare, o essere le avesse fatto intuire che ero napoletano, certo non avevo un accento toscano, ma nemmeno napoletano; forse quella ragazza sapeva osservare, proprio come me.
-Si- risposi, lei sembrò soddisfattà, e dopo un attimo di incertezza parlò di nuovo: -Senti, lo so che probabilmente sono l'ennesima persona che te lo propone, ma stasera io e dei miei amici- disse indicando tre ragazzi seduti al terzo banco vicino al muro, un ragazza dai capelli rossicci parlava animatamente con una ragazza magrolina e con il caschetto nero, mentre un ragazzo biondo e dalle spalle larghe era tutto preso dallo scrivere su un quaderno - Andiamo in centro a farci un giro con altra gente, insomma.. non siamo solo noi e..- notavo dal tono della sua voce che si stava imbarazzando, forse era colpa del mio sguardo indagatore, pensasi - se ti va di venire..
Nonostante fosse la terza proposta che ricevevo in un'ora, questa volta, rifiutare mi seccava particolarmente, questi ragazzi mi sembravano decisamente più simpatici di Ludovica, ma dirle di no voleva dire prepararsi ad essere tormentato per le prossime settimane e non era decisamente il caso
-Veramente ..stasera sono stato invitato ad una festa dove mi hanno detto ci sarà mezza scuola..- dissi - e anche a vedere una partita di calcio, ma detto tra di noi, io sono più un tipo da tennis- aggiunsi lanciando un'occhiata divertita a Matteo e Carlo che adesso stavano analizzando i punti forti della Juve e del Napoli.
- Capisco- rispose lei vangamente delusa
-Senti ma perchè tu e i tuoi amici non venite all afesta?- domandai impulsiavamente - lo so che è strano che a invitarvi sia io .. insomma sono nuovo, però sarebbe bello, almeno conosco bene i miei compagni di classe-
Speravo che accettasse se non altro volevo evitare di sembrare uno che si dà troppe arie, così mi affrettai a spiegare che alla festa ero stato invitato da Ludovica, ci sarebbe stata tutta la scuola.
Eleonora sembrò rifletterci meno di un secondo e rapidamente mi disse che sarebbe venuta
-Perfetto allora- sorrisi, ero sinceramente felice - Adesso scendo un attimo a vedere se al bar è finito tutto- dissi poi alzandomi, avevo bisogno di uscire da quella classe e farlo alla fine dell'intervallo mi sembrava l'ideale.
Eleonora mi sorrise, era davvero carina, indossava una maglietta con lo scollo a barca rosa, un jeans scuro e un paio di ballerine dello stesso colore della maglia, era semplice, semplice ma bella.
-Mi sa che arriverai tardi- disse- Al bar c'è sempre la corsa ma tentar non nuoce..- agiunse poi sorridendo, l'imbarazzo sembrava essere sparito.
- A dopo allora- dissi facendo un cenno con la testa.
-A dopo- rispose lei prima di voltarsi per tornare al suo posto.
Scesi in cortile rapidamente, cercando di evitare i miei compagnio di classe che rientravano, purtroppo Ludovica sembrava non aver alcuna intenzione di salire in classe, così la trovai seduta su uno dei motorini accanto al bar.
Parlava animatamente con un paio di ragazzi e ragazze, che, per mia sfortuna, aveva deciso di presentarmi.
-Andrea! vieni!- disse alzando una mano per farmi un cenno
-Lui è il mio nuovo compagni di banco- spiegò - Claudia è malata, ma mi sa che anche quando tornerà si troverà senza banco, lui è decisamente meglio... non trovate?- disse scherzando.
-Puoi dirlo forte - rispose una ragazza alla sua destra - io sono Marika, loro sono Federica, Giada, Daniele, Pietro e Vittorio - disse indicando il resto del gruppo.
-Andrea- mi limitai a dire cercando di sorridere.
-Andy, la festa di stasera è di Giada- spiegò Ludovica indicando una ragazza bassetta dai capelli ricci e biondi.
-Spero non sia un problema se vengo anche io - dissi con voce fin troppo educata
-Affatto...- rispose Giada guardandomi con sguardo malizioso - Più siamo e meglio è - aggiunse sorridendo
Era una strana situazione per me, va bene che non sono mai stato un brutto ragazzo, ma addirittura entrare nel "circolo giusto" così velocemente, insomma, di Ludovica si poteva dire tutto, ma non che fosse una brutta ragazza, forse insieme a Marika era decisamente la più bella della scuola e, anche se non sapevo il perchè, ero l'oggetto del suo interesse in quel momento, forse approfittarne non sarebbe stato tanto sbagliato, forse.
  
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