"May I be Queen Elizabeth! Little chick ruffled"
ELENA POV.
<< Cu... Cu...Cu ... >>
Elena cominciò a balbettare indicando il tavolino fuori dal locale.
<< Elena tutto bene? >>
Si sentì chiedere in Italiano.
La ragazza era sbiancata di colpo e indicava l'esterno del locale tremolante.
<< Cu-cumber.... Cumber... >>
Continuó lei, gli occhi fissi su l'uomo elegantemente vestito, che intravedeva al di fuori dalla vetrata.
<< Cumber? Cucumber? >>
Chiese Cindy allarmata, mentre asciugava velocemente le tazzine per poi riporle sopra la macchina del caffè.
<< Tesoro che c'entrano i cetrioli? >>
Chiese Gigi pensieroso, affacciandosi dalla finestrella che divideva il laboratorio dove il pasticciere lavorava, dal retro del bancone del bar.
<< CUMBERKHAN! >>
Disse lei a voce alta, quasi stridula.
<< Cioè volevo dire Cumberbatch! Benedict Cumberbatch si è appena seduto lì fuori! >>
Esclamó con aria stralunata alla proprietaria.
Non poteva credere ai suoi occhi.
Come se non bastasse incontrare ovunque Tom, adesso doveva ritrovarsi sul luogo di lavoro, l'inglese numero 2 che aveva popolato i suoi vaneggianti pomeriggi da fangirling sulla BBC.
<< Oh, ma Benedict è un cliente affezionato, vero Cindy? Strano che tu non lo avessi ancora incontrato! >>
Disse con un sorriso Gigi.
*Mi uccideranno! Maledettissimi
uomini inglesi loro e il loro dannato portamento, il loro dannato charme e il loro dannato accento sexy*
TOM POV.
*10 minuti di ritardo me la sono cavata*
Tom scese dal Taxi e con un sorriso si apprestó a raggiungere il suo collega e amico al Monna Lisa.
Ben era un cliente affezionato di quel caffè e anche Tom apprezzava il locale italiano.
<< Hey Ben scusa! Mi aspetti da molto? >>
Chiese Tom avvicinandosi al tavolino dove si era accomodato Benedict.
Ben appena lo vide si alzó per accoglierlo.
<< Mmm no solo 10 minuti! >>
Fece lui porgendogli la mano con un aria offesa.
<< Oh andiamo! Sono arrivato subito! >>
Disse Tom raggiungendo e sorridendo.
<< Ahahahha ma dai! Come stai allora? >>
Disse Benedict abbracciandolo e dandogli una forte pacca sulla spalla.
<< Bene! Abbastanza bene vecchio mio! >>
Disse Tom ricambiando l'abbraccio.
I due si sorrisero per un attimo e si accomodarono sulle sedie.
Ben si portò una mano alla tempia con fare pensieroso.
<
Disse Ben con un cipiglio seccato.
<< Oh avanti Ben! Non siamo più giovincelli ormai! Ma non siamo mica da buttar via! Non avrai già certe manie! >>
Disse Tom ridendo di gusto e toccando la spalla all'amico.
<< Sarà, ma lo trovo comunque irritante!>>
Disse lui passando la mano sulla manica della giacca che aveva sgualcito l'amico.
<< Allora.. Hai già ordinato? >>
Chiese Tom con uno sguardo vivace. Era palese che fosse contendo di vedere l'amico.
<< No, aspettavo te! Ed in effetti non si è ancora visto nessun cameriere... È strano! >>
Disse Ben voltandosi verso la vetrata che mostrava l'interno del locale.
ELENA POV.
<>
Urlava Elena mente Cindy la tirava per il grembiule.
<< Elena vai a prendere quell'ordine o ti licenzio! >>
Sibilava la proprietaria del Monna Lisa tra i denti.
Elena appena scorto Benedict si era infilata dentro al laboratorio di Gigi rifiutandosi di uscire a prendere l'ordine del suddetto attore.
Essendosi la sua collega assentata per fare una commissione,in quel momento era l'unica cameriera disponibile per cui Cindy tentava in tutti i modi di farla uscire dal laboratorio.
<< Io no! Non posso! Non posso avvicinarmi a lui! lui è Khan! lui è Smaug! lui è Sherlock! >>
Si lamentava Elena invano aggrappata al braccio di Gigi.
<< Tesoro mio vai a fare il tuo lavoro... Dai su...>>
La intimava dolcemente Gigi.
<< Noooo, non posso! >>
Si lamentava lei terrorizzata con gli occhi spalancati.
Cindy, nonostante fosse minuta e di diversi centimetri più bassa di Elena riuscì in qualche modo a strattonarla e a portarla di fronte a se.
<< Si che puoi! Sherlock o non Sherlock! Io allora sono la regina Elisabetta! Santa Donna! Esci fuori! >>
Tuonó Cindy ai primi bottoni della camicia di Elena, visto che con lo sguardo le arrivava al petto.
Elena abbassó lo sguardo rassegnato sulla proprietaria del locale.
<>
Mugugnò lei triste.
<< Bene! Fila in bagno, renditi presentabile e corri a prendere l'ordine! È arrivato qualcun'altro al tavolo! Non tollero di fare figuracce col signor Cumberbatch! >>
Abbaiò Cindy.
<< Allora perché non vai tu... >>
Provó a chiedere Elena.
<< Filaa!! >>
Disse lei con voce ferma e sguardo severo indicandole la porta del bagno di servizio.
* È peggio del sergente Hartman questa donna! E pensare che era tanto dolce e carina *
Elena di fronte allo specchio si insultó mentalmente per i suoi pessimi piani di camuffamento .
Tolse gli occhiali e slegó i capelli che le caddero lunghi sulle spalle.
Avendo fatto la piastra avevano quel classico'aspetto da "Vergine Maria" che lei odiava tanto.
Optó quindi per la solita treccia.
*Meno male che ho tolto il trucco alla Joker*
Si ravvivó le guance tirandosi degli schiaffetti, e si passò del burrocacao sulle labbra.
<< Meglio di niente >>
Si disse.
Uscì dal bagno e con fare poco elegante acchiappó il blocchetto delle comande che aveva abbandonato sul bancone del bar.
Sfiló davanti ad una Cindy che esibiva un ghigno soddisfatto alzando il mento.
* Piccola intrigante , Loki sarebbe orgogliosa di te*
La insultó mentalmente.
Si fermò sulla soglia della porta.
Inspiró vistosamente, si stampó in faccia un sorriso, e con non poco nervosismo uscì fuori dalla porta posando lo sguardo sul tavolino occupato.
<< Buonase... >>
*NO*
Urlava Elena mente Cindy la tirava per il grembiule.
<< Elena vai a prendere quell'ordine o ti licenzio! >>
Sibilava la proprietaria del Monna Lisa tra i denti.
Elena appena scorto Benedict si era infilata dentro al laboratorio di Gigi rifiutandosi di uscire a prendere l'ordine del suddetto attore.
Essendosi la sua collega assentata per fare una commissione,in quel momento era l'unica cameriera disponibile per cui Cindy tentava in tutti i modi di farla uscire dal laboratorio.
<< Io no! Non posso! Non posso avvicinarmi a lui! lui è Khan! lui è Smaug! lui è Sherlock! >>
Si lamentava Elena invano aggrappata al braccio di Gigi.
<< Tesoro mio vai a fare il tuo lavoro... Dai su...>>
La intimava dolcemente Gigi.
<< Noooo, non posso! >>
Si lamentava lei terrorizzata con gli occhi spalancati.
Cindy, nonostante fosse minuta e di diversi centimetri più bassa di Elena riuscì in qualche modo a strattonarla e a portarla di fronte a se.
<< Si che puoi! Sherlock o non Sherlock! Io allora sono la regina Elisabetta! Santa Donna! Esci fuori! >>
Tuonó Cindy ai primi bottoni della camicia di Elena, visto che con lo sguardo le arrivava al petto.
Elena abbassó lo sguardo rassegnato sulla proprietaria del locale.
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Mugugnò lei triste.
<< Bene! Fila in bagno, renditi presentabile e corri a prendere l'ordine! È arrivato qualcun'altro al tavolo! Non tollero di fare figuracce col signor Cumberbatch! >>
Abbaiò Cindy.
<< Allora perché non vai tu... >>
Provó a chiedere Elena.
<< Filaa!! >>
Disse lei con voce ferma e sguardo severo indicandole la porta del bagno di servizio.
* È peggio del sergente Hartman questa donna! E pensare che era tanto dolce e carina *
Elena di fronte allo specchio si insultó mentalmente per i suoi pessimi piani di camuffamento .
Tolse gli occhiali e slegó i capelli che le caddero lunghi sulle spalle.
Avendo fatto la piastra avevano quel classico'aspetto da "Vergine Maria" che lei odiava tanto.
Optó quindi per la solita treccia.
*Meno male che ho tolto il trucco alla Joker*
Si ravvivó le guance tirandosi degli schiaffetti, e si passò del burrocacao sulle labbra.
<< Meglio di niente >>
Si disse.
Uscì dal bagno e con fare poco elegante acchiappó il blocchetto delle comande che aveva abbandonato sul bancone del bar.
Sfiló davanti ad una Cindy che esibiva un ghigno soddisfatto alzando il mento.
* Piccola intrigante , Loki sarebbe orgogliosa di te*
La insultó mentalmente.
Si fermò sulla soglia della porta.
Inspiró vistosamente, si stampó in faccia un sorriso, e con non poco nervosismo uscì fuori dalla porta posando lo sguardo sul tavolino occupato.
<< Buonase... >>
*NO*