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Autore: Mary MadMirror    10/09/2013    0 recensioni
In una delle loro solite missioni, Natsu, Lucy e Happy incappano inaspettatamente in due tizi particolarmente forti facenti parte di una gilda oscura. Nel bel mezzo della battaglia, la maga degli spiriti stellari si butta davanti al compagno per proteggerlo da un colpo che aveva l'aria di essere particolarmente pericoloso e si ritrova disegnato sul ventre un sigillo oscuro facente parte del libro di Zeref. Natsu e compagni, in questo modo, partiranno nuovamente alla ricerca della gilda oscura per trovare un modo per salvare la compagna, ma...
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Natsu/Lucy, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2 - DEBOLEZZA
 
Il domani fatidico era arrivato; il cielo era ricoperto di nubi grigie e minacciose, che incutevano un po' di timore. I maghi incaricati di partire con Lucy si alzarono presto e andarono alla stazione tutti con le facce serie e lo stesso pensiero in testa: salvare a tutti i costi la loro preziosissima compagna. Il viaggio fu molto silenzioso; a un certo punto Lucy lo ruppe con tutta l'intenzione di non farlo continuare.
-Amici. . . vi prego, smettetela di fare tutti quelle facce. Vedrete che troveremo un modo per liberarmi da questo tatuaggio! Cercate di pensare sempre in positivo!-
Gli altri accennarono dei mezzi sorrisi per non farla preoccupare ulteriormente, ma proprio non riuscivano a rimanere calmi. Sapevano bene che nemmeno Lucy lo era, anzi, sicuramente era la più preoccupata di tutti, ma diceva così per farsi forza. Una voce dal megafono annunciò l'arrivo: la stessa destinazione del giorno prima, da cui era partita tutta quella brutta storia. Si diressero tutti a passo deciso verso la foresta di Celesta: non erano sicuri di trovare i Black Seal ancora lì, ma avrebbero almeno trovato qualche indizio. Durante il tragitto il tatuaggio cominciò a pulsare e Lucy cercò come meglio poté di mascherare il dolore: stava già creando troppi problemi a tutti gli altri. Ma fu inutile; Natsu le andò vicino e le mise un braccio intorno alle spalle per aiutarla a camminare.
-N-Natsu. . . lasciami, non ti preoccupare. . .-
Il mago del fuoco rimase in silenzio; sulla sua faccia era dipinta un'espressione cupa, un misto di rabbia e preoccupazione. . . no, c'era qualcos'altro ma Lucy non riusciva a vederlo.
-Natsu, davvero, sto bene, non voglio crearti altri problemi. . .-
-Piantala!-
Lucy sussultò: quel grido improvviso non se lo aspettava.
-Smettila di credere di essere una palla al piede! È ovvio che io mi preoccupi per te, no?! È logico che mi preoccupo se sei ferita o malata o quello che ti pare! Siamo compagni, maledizione!-
Natsu parlò furiosamente e, per la rabbia, strinse anche un po' troppo il braccio di Lucy, che gemette.
-Natsu-san, per favore, non urlare in quel modo a Lucy-chan.-
Fortunatamente Juvia si era messa in mezzo; Natsu cambiò subito espressione e al posto della rabbia ci fu solo la desolazione. Allentò la presa sul braccio di Lucy, abbassò la testa e mormorò un "perdonami" che poteva sentire solo lei. La compagna abbassò la testa e le uscì una singola lacrima, che scese lentamente lungo la guancia. Il tatuaggio non accennava a smettere di pulsare.
-Ma guarda un po', chi non muore si rivede, eh?-
I maghi di Fairy Tail alzarono la testa di scatto e Natsu ebbe un moto di rabbia: Ledra e Sean. Proprio loro, identici a come erano il giorno prima: i vestiti neri, l'arco di lei, e i soliti sorrisi che avrebbero tutti definito odiosi. Ledra si portò indietro i lunghi capelli color grigio perla e tirò fuori il micidiale arco che aveva causato tutto quel male a Lucy. Sean fece due passi avanti, poi alzò la mano destra, come a voler fare un cenno: e infatti da dietro gli alberi spuntarono una trentina di individui, maghi probabilmente, tutti vestiti di nero e con il marchio dei Black Seal; i maghi di Fairy Tail si ritrovarono a dover affrontare l'intera gilda oscura. Erza indossò l'armatura del purgatorio con un'espressione spaventosa sulla faccia e si mise a urlare.
-Voi che avete osato fare del male a una nostra compagna, non la passerete liscia!-
Gray si levò la maglietta e posizionò le mani nella solita posizione che richiedeva il suo Ice Make.
-Se non volete farvi veramente male, diteci subito il modo per cancellare quel maledetto tatuaggio!-
I maghi si misero tutti a ridere e ognuno sfoderò la propria arma o la propria magia pronto a combattere. Natsu lasciò andare Lucy, che si mise una mano sulla pancia e sfoderò la sua frusta magica, dono dei suoi fidati spiriti stellari. Il mago di fuoco cacciò un ruggito.
-Fatevi sotto! Stavolta non perderò!!-
Sean andò incontro a Natsu mentre Erza e gli altri si occuparono facilmente dei maghi sbucati fuori dagli alberi. Ledra corse e andò incontro a Lucy, che continuava ad avere dolori mostruosi alla pancia. La donna fece per attaccare la ragazza ma venne sbalzata via e cacciò un urlo; dietro di Lucy comparve Juvia, che si mise davanti all'amica con il braccio che era ancora liquido dopo l'attacco sferrato a Ledra. 
-Temo che tu non abbia capito bene: finché noi siamo qui non vi permetteremo di sfiorare Lucy nemmeno con un dito.-
-Juvia!-
Ledra si rialzò e si pulì il lungo vestito nero con aria seccata.
-Tu chi saresti? L'eroina che vuole salvare a tutti i costi la sua amichetta? Spiacente, ma dato che quel prezioso sigillo se l'è preso la biondina, lei verrà con noi ad ogni costo.-
-Provateci!-                                                                                                                                    
Juvia si trasformò completamente in acqua e si scagliò addosso a Ledra.
-Lucy, tu sta’ indietro!-
-Cosa? No, devo aiutarvi!-
-Non sei nelle condizioni, non vedi come sei ridotta con quel maledetto sigillo?! Tranquilla, pensiamo a tutto noi!-
Pensiamo a tutto noi. Maledizione, perché? Perché non poteva mai rendersi veramente utile? Il problema era il suo, era lei che doveva risolverselo; voleva cercare con tutta se stessa di comprendere l'atteggiamento così protettivo degli amici, lo facevano perché le volevano bene, ma proprio non ci riusciva.
Erza e Gray, intanto, avevano sistemato da soli tutti i maghi e si stavano dirigendo verso Juvia e Natsu per dar loro man forte. Sembrava che quella gilda fosse piuttosto scarsa, ma aveva quei due elementi, Ledra e Sean, che erano spaventosi, si potevano considerare al livello di Gildarts. E come se non fosse stato abbastanza c'era ancora il master. . . Natsu stava ancora combattendo contro Sean.
-Natsu Dragneel, non immagini nemmeno la fortuna che hai avuto. Quel sigillo te lo saresti dovuto prendere tu!-
Natsu ebbe un attimo di esitazione. . . si sentiva in colpa, in quel momento era lui che sarebbe dovuto essere nella situazione penosa di Lucy. Erza si mise al suo fianco e lanciò un fendente pauroso contro Sean, che lo schivò con noncuranza.
-Natsu non ha colpe. Lucy si è messa davanti a lui apposta per salvarlo! Noi siamo così! Per i nostri amici siamo capaci di fare qualunque cosa!!-
Erza continuò ad attaccare il nemico furiosamente.
-Tsk, quanto siete noiosi. . . noi siamo semplicemente disgustati. Su quella patetica ragazzina il sigillo è proprio uno spreco, ma temo che dovremo accontentarci.-
-Basta, si può sapere che diavolo è quel sigillo?!-
Sean sorrise.
-Non ne siamo pienamente sicuri. . . ma secondo il master avrebbe il potere di mutare un'anima turbata in un mostro, una forza incontenibile. Se si prende l'individuo base, si conta che la sua forza venga almeno triplicata; ecco perché su quella ragazzina è sprecato. Se l'avessimo messo addosso a uno come il Dragon Slayer di fuoco ti immagini che spasso sarebbe stato osservarlo distruggere tutto e poi controllarlo?-
-Viscidi bastardi. . . se è un sigillo così potente perché non lo avete fatto su voi stessi?-
-Perché è una prova, ovviamente. Non siamo sicuri del suo effetto, per questo vogliamo quella biondina per studiare le sue reazioni al sigillo. A quanto pare per una seconda volta ci avete risparmiato la fatica di venirvi a cercare, care fatine.-
Erza e Natsu continuarono ad attaccare con più foga; nel frattempo Ledra aveva spiegato la stessa cosa a Gray e Juvia. 
-Naturalmente prima dovrete passare sui nostri cadaveri!- disse Gray, e continuò ad attaccare la donna con frecce congelate. Juvia era stata colpita più volte e sanguinava, ma non aveva alcuna intenzione di retrocedere e continuò ad attaccare a fianco del suo mago di ghiaccio.
-Erza, va’ da Gray e Juvia!- disse Natsu durante il combattimento.
-Non dire stupidaggini, così tu rimarresti solo!-
-Contro quella donna è meglio che siate in quanti più possibile, potrebbe sparare quelle maledette frecce paralizzanti in un attimo che quei due abbassano la guardia. Se avrà a che fare con più nemici insieme non riuscirà a spararle con precisione!-
Erza esitò, poi fu costretta a dar ragione a Natsu; si allontanò e raggiunse i due amici. Ledra era parecchio in difficoltà: non era facile nemmeno per lei combattere contro una maga di rango S e altri due che erano stati selezionati per diventarlo. Lucy nel frattempo fece uno sforzo per cacciare via il dolore e corse in direzione di Natsu: visto che a Ledra ci stavano pensando in tre era meglio se andava a dare man forte al mago di fuoco. Natsu stava ansimando paurosamente ed era pieno di ferite.
-Natsuu!!-                                                                                                                                           
A Lucy venne da piangere: se il suo compagno era ridotto in quello stato era solo colpa sua.
-Oh, salve principessa. Ti sei venuta a consegnare spontaneamente?-
-Guai a te , bastardo!-
Natsu continuò a colpirlo con più forza possibile ma il mago nero era troppo forte: a un certo punto tirò fuori da sotto il mantello una spada enorme, che ricoprì di  fulmini. Lucy si coprì gli occhi non appena vide che la stava per alzare sulla testa del compagno; con il primo colpo lo stordì, poi alzò minacciosamente la spada per dare il colpo di grazia.
-Uhm. . . forse in fondo sei stato sfortunato, Dragneel. Se avessi avuto tu quel tatuaggio, a quest'ora avrei ucciso la ragazzina e non te.-                                                                                                
Sorrise minacciosamente.
-Crepa!-
Fece per calare la spada sulla testa di Natsu.                                                                                
-Nooo!!-                                                                                                                                            
Lucy srotolò la frusta e la avvolse intorno alla spada, appena in tempo prima che colpisse l’amico sulla testa. Si era avvicinata molto, era quasi a mezzo metro di distanza da Sean; tirava con tutta la forza che aveva nelle braccia.
-Dovrai passare sul mio cadavere, prima!-
-Che speri di fare, biondina? Il tatuaggio ti impedisce di fare qualunque cosa e anche se non fosse così la situazione sarebbe la stessa, debole come sei!-
Lucy abbassò la testa e chiuse gli occhi. Non ce la faceva più; i pensieri che aveva nella testa si mescolarono tutti in un moto di rabbia e disperazione. All'inizio la voce le uscì flebile, come un sussurro.
-Smettetela di darmi della debole, smettetela di considerarmi uno scarto. . .-
Poi spalancò gli occhi e cacciò fuori un grido pauroso.
-BASTAAAAAAA!!-
La magia dentro di sé esplose in un bagliore violaceo, che scaraventò via sia Sean che Natsu.
-L-Lucy?!-
L’amico rimase inorridito: sul corpo di Lucy si trovava adagiato un corto vestito nero che le lasciava scoperta la pancia, lasciano visibile il tatuaggio che era di un nero ancora più sfavillante. Indossava dei lunghi stivali neri e le sue braccia erano diventate simili alle zampe di una bestia: erano enormi e avevano degli artigli spaventosi. Il suo fiocco per capelli da azzurro era diventato nero e gli occhi avevano perso il loro meraviglioso color cioccolato: erano diventati solo dei cerchi arancioni sfavillanti che ricoprivano la cornea e lasciavano al centro la pupilla nera, piccolissima. Sotto gli occhi aveva un velo di nero e anche le labbra avevano preso un colore violaceo, però molto tenue. Lucy ansimò e tenne quegli spaventosi occhi arancioni spalancati. Poi, senza nemmeno pensarci troppo, impugnò saldamente la frusta e cominciò ad attaccare Sean. I suoi attacchi erano spaventosamente potenti e Sean fu costretto a incassare senza far niente; ma mentre attaccava, Lucy sembrava non avere un briciolo di ragione.
-Mmm. . . quindi è questo il potere del sigillo. . . è bellissimo. . .-                                                   
Sean sorrise contemplando il demone che aveva di fronte. Natsu era rimasto paralizzato; aveva paura, odiava doverlo ammettere. Di Lucy; proprio di lei, Lucy, una delle persone a cui teneva di più. Ledra, malconcia e ansimante, aveva visto tutto e sfuggì alla furia dei tre maghi per andare accanto a Sean. I due si scambiarono uno sguardo d'intesa, sorrisero e poi sparirono tra gli alberi per una seconda volta.
-Fermi!- gridò Gray, ma Erza lo fermò. Anche lei stava guardando atterrita Lucy: tremava e non riusciva a dire una parola. La ragazza si girò verso Natsu e incominciò a fare dei piccoli passi verso l'amico. Allargò un po' le braccia.
-Lucy. . .-                                                                                                                                            
Le gambe di Natsu si mossero da sole e cominciò a indietreggiare in preda al panico. Sulla faccia di Lucy si dipinse un'espressione di disappunto.
-Siamo compagni, no? Io ho solo cercato di aiutarti. . .-                                                                        
La sua voce era un sussurro ma soprattutto non era la sua: era rauca e sinistra, come se avesse avuto un'aura di malvagità intorno al timbro originale della ragazza.
Natsu si alzò in piedi e si mise a gridare.                                                                                              
-N-Non ti avvicinare!-                                                                                                                      
Lucy si sentì come trafitta da una spada, ma continuò a camminare.
-Non riuscite ad accettarmi così? Sono anche più forte. . . posso proteggere tutti voi. . . Per una      volta. . . io. . .-
Natsu smise di indietreggiare: cosa stava facendo? Quella che aveva davanti era pur sempre Lucy di Fairy Tail. E allora perché non riusciva ad accettarla? Non poté finire di pensare che subito Erza gli corse incontro, lo afferrò per il braccio e si mise a correre trascinandoselo dietro, seguita da Juvia e Gray. Natsu si mise a urlare.                                                                                                                
-Ma che diavolo fai, Erza?! Vuoi abbandonare Lucy?! Eravamo venuti qui per salvarla! Dobbiamo tornare a casa tutti quanti insieme!-
Erza gli rivolse uno sguardo colmo di tristezza.                                                                                                        -E credi che non mi tocchi minimamente la cosa? Quella Lucy è pericolosa, non possiamo portarla alla gilda e ora siamo conciati troppo male per parlare con lei: e se ci attaccasse? Non hai visto che forza mostruosa ha scatenato quel maledetto tatuaggio?-                                                                        
Natsu fu incapace di dire qualsiasi altra cosa, rimase con lo sguardo vuoto mentre correvano. Poi, dagli occhi cominciarono a scendergli delle enormi gocce e la disperazione prese il sopravvento.     
-LUCYYY!!!-                                                                                                                                    
Juvia piangeva esattamente come lui e Gray teneva lo sguardo abbassato. Quando furono ormai fuori dalla foresta decisero di tornare alla gilda per raccontare tutto al master e decidersi sul da farsi.
Lucy era rimasta da sola. Continuava a tenere lo sguardo abbassato e gli occhi erano gonfi di dolore.
-Povera principessina. . .-
Da dietro gli alberi spuntarono di nuovo Sean e Ledra che si avvicinarono piano alla ragazza con i soliti sorrisetti maliziosi. Lucy continuava a tenere lo sguardo abbassato.
-Hai visto gli amici che hai? Sbandierano tanto in giro il volerti proteggere e poi non esitano un attimo ad abbandonarti al primo pericolo.-
-Ma non devi preoccuparti di niente, ti staremo vicini noi, non ti abbandoneremo certo solo perché assomigli a un demone.-                                                   
Le menti di quei due tizi avevano macchinato un piano sensazionale appena avevano visto il sigillo attivarsi e non vedevano l'ora di metterlo in atto. Però serviva la ragazza: cercarono di assomigliare a una sorta di amici che non l'avrebbero mai abbandonata, ma dentro Lucy erano ancora vivi gli amici carissimi che l'avevano abbandonata lì in mezzo; da loro non se lo sarebbe aspettato. Provò un moto di rabbia spaventoso.
-Vuoi venire con noi? Ti aiuteremo a ottenere la tua vendetta, quelle fatine capiranno l'errore che hanno commesso nell'abbandonare una come te!-
Ledra le tese la mano gentilmente.
-Allora?-
 
-. . . Sì.-
  
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