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Autore: federicawayne    10/09/2013    0 recensioni
E non so perché se provavo a scrivere smile,si correggeva automaticamente con la parola amore. Perché quando si ama tutto è più bello,si scherza,si è felici,il cuore batte a mille e si sorride. E a quel punto la parola smile iniziò ad avere un altro nome e quel nome era il tuo.
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Cross-over | Avvertimenti: Tematiche delicate, Threesome
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2° Capitolo
 
Non mi era mai piaciuta la nebbia,il grigio e tutto ciò che potesse assomigliare alla solitudine.
Non mi piaceva tutto ciò che potesse assomigliare alla mia vita pensandoci bene.
Essere perennemente messa in giudizio da tutti ,per qualunque cosa io facessi o non,era diventato più forte di me sentirmi spaesata e inutile.
Il rumore della macchina del caffè presentò i soliti due suoni brevi per catturare la mia attenzione. Sentii un suono stridulo di tazze e vidi Liam dietro di me sfoggiare il suo sorriso.
"dormito bene ?'' chiese
"Certo e tu ?''
"a parte il fatto che ho dormito spiaccicato da te,si bene '' rispose in tono ironico. Sorrisi cercando di nascondere la mia risata immaginando la situazione che si era venuta a creare la notte precedente,ma fu un tentativo fallito.
"Io vado Liam " dissi scendendo dal piano della cucina dove mi ero seduta per poi passargli davanti per andarmene. Afferrò la mia mano.
"dove credi di andare?" ammiccò .
il suo sguardo profondo era difficile da non notare .Mi cinse i fianchi e mi abbracciò.
"Lo so che vuoi un mio abbraccio " Mi strinse forte a lui,come in segno di una protezione,che in fondo non c'era bisogno. Mi prese in braccio e poco dopo mi appoggiò delicatamente sul piano dove ero prima come se fossi una bambina e come tale scalciai senza farlo male. "stai diventando una bambina cattiva " scherzò come un fratello maggiore. "sono cattiva?'' chiesi facendo finta di essere offesa.
"No ,tu sei il mio miele " sorrise.
"e io sono il tuo orso,ricordi ?'' continuò
 
Al tocco di quelle parole ricordai quando eravamo piccoli,quando ci divertivamo a scherzare così. Ricordai di avere anche delle foto di una festa dove lui era vestito da orso e io avevo un abito color miele per qualche occasione come carnevale. Rammentai di aver conservato quella foto e di averla portata con me dopo la ''mia fuga'' da casa.
Già,non volevo più stare a casa,loro mi ricordavano solo di quanto non fossi capace in niente ed ero stanca,così chiesi aiuto a Liam e scappammo.
Non so chi dei due era più pazzo,ma eravamo decisi entrambi nel cambiare aria.
Nessuno dei due si era effettivamente mai trovato bene e sembrava che tra di noi ci fosse un qualcosa che ci univa e che solo noi due potevamo capire. Non era amore,una cotta o semplice amicizia ,era un qualcosa che andava ben oltre tutte queste parole e che nessuno dei due riusciva a comprendere davvero.
Il cellulare di Liam squillò e ne approfittai per andare a lavarmi. Gli scroccai un bacio sulla guancia e lasciandolo meravigliato me ne andai. Finita la mia doccia cercai la scatola dove avevo lasciato tutte le foto. Guardai dovunque ricordando dove l'avessi posta l'ultima volta.
Mi abbassai e guardando sotto il letto la trovai. Aprii la scatola viola e vidi tante foto ammassate. Rovistai sapendo di riconoscerla anche su milioni .
Cercavo con contentezza quella foto quando poi vidi quel pezzo di carta...
 
"Ho un vuoto dentro che fa male,mangia il mio corpo e le lacrime escono da sole...vorrei solo ritornare a quel giorno,quando eravamo felici insieme,quando tu mi stringevi forte a te,quando mi sorridevi e quando IO mi sentivo amata da TE"
 
Scoprii quel pezzo di carta come se fosse un oggetto prezioso.
Era pieno di ricordi in effetti,e forse troppi per essere un bel ricordo.
Quelle parole le avevo scritte pensando a Zayn ,esprimendo tutto quello che sentivo e buttando giù qualche parola direttamente dal mio cuore sull'inchiostro nero.
Mi aveva fatto sentire stupida,orgogliosa,sporca di poter provare un qualcosa come l'amore per poi rendermi conto che aveva ragione...amarlo era un qualcosa di sporco.
Mi ricordai quando ero con Alyssa e Liam in macchina,mi ricordai di come pensavo a lui e il mio viso diventava schifato,per il disgusto che avevo nell'amarlo.
"Becky che hai? ti viene da vomitare?'' il fatto che riuscivo a mettere in mostra inconsciamente i miei sentimenti negativi per lui mi avevano terrorizzato e riempito di domande come " e se riuscissi a far capire che lui mi piace?'' lui doveva essere il mio segreto più grande e credevo che lui lo avesse capito.
Mi soffermai sulla mia scrittura,era così diversa da come me la ricordavo:meno illeggibile e un senso logico più profondo. La carta giallastra e le scritte nere sbiadite di cinque anni prima completavano tutto quello che le parole e magari i gesti non riuscivano a decifrare,eppure i sentimenti non erano così sbiaditi come i ricordi.
Il tempo li aveva fatti fortificare senza il mio consenso,perché per me lui doveva rimanere un qualcosa di inesistente,lui mi avrebbe fatto solo del male e io non volevo più soffrire.
Ed era forse il fatto che lui rappresentava tutto il mio passato ed era tutto ciò che in assoluto io avrei voluto dimenticare. Ma pur volendo non riuscii ..era diventata una lotta contro me stessa,voler a tutti i costi divorare il mio senso di paura e di dolore che riusciva a mettere in evidenza ogni qualvolta mi si presentasse davanti.
"E mi sembra così stupido,strano e banale chiederti di farlo per me,
amarmi per qualche secondo e lasciarmi andare senza farmi soffrire.
E soffrire per te lo farai milioni e milioni di volte se tu sei lì ad aspettarmi a braccia aperte.
Fammi sentire a casa nelle tue braccia,fammi sentire essere amata da te,fammi amare come vorrei ,per favore anche solo per poco.
Guardami,io ti amo ancora anche se mi hai fatto male,mi hai rotto in mille pezzettini,come se mi avessi bruciata viva,mentre tu guardavi come mi stavo consumando,
come la mia vita stava finendo ,e come tu senza neanche pensarci non c'eri
e questa volta sarò sola,più fragile e forte di prima .
Sei stato il mio errore ..."
 
Non riuscii a continuare a leggere,era più forte di me..a distanza di anni non era esattamente cambiato niente e l'unica cosa che avrei voluto fare era non volerlo più vedere,ma come sempre l'avrei fatto. Ero la ragazza forte no? perché avrei avuto bisogno di lui? perché mi sarei dovuta ''consumare'' per lui? Dovevo essere la ragazza normale.
Già,mi diedi questo nome anche se in fondo mi chiedevo cosa volesse dire normale? Essere fragili,forti,simpatici,belli,carismatici forse? Cosa volevo dire con quelle solo sette lettere? Sapevo solo che in un modo o nell'altro era il contrario di strano ,strano come tutta la mia vita che era " l'eccezione della regola e l'eccezione del normale " .
Finii di asciugare il mio viso,truccarmi ed ero pronta per essere la ragazza ''normale'' .
Frugai nella scatola e trovando la foto e bruscamente la chiusi e la misi dove l'avevo trovata.
Liam bussò alla porta e mi chiese se fossi pronta per uscire ed andare a lasciare qualcosa da Zayn. Gli feci vedere la foto ed era davvero felice che io l'avessi ancora conservata.
Poco dopo andammo da Zayn e per tutto il tratto di strada pensai che l'unica cosa buona di entrare in quella casa fosse il fatto che avrei trovato Alyssa.
Erano fratelli eppure Alyssa non aveva ''l'onore'' di essere stronza come il fratello.
Lei non lo era affatto.
Era sempre stata una ragazza brillante,simpatica ma allo stesso tempo era audace come lui.
Arrivammo e al primo suono del campanello ci aprì Alyssa.Mi saltò addosso e sentì bene il profumo della mia migliore amica.
"Dio quanto mi sei mancata Becky " affermò come se si fosse tolta un peso da dentro.
"Anche tu non sai quanto " sospirai e dopo qualche sguardo entrammo.
"Volete un caffè ,dei biscotti o non so...''
''Non ti preoccupare Aly siamo solo di passaggio '' ammise Liam.Nel frattempo scese Zayn con la sua solita felpa grigia. I ragazzi si salutarono e Liam lasciò qualcosa nelle mani di Zayn che facesse pensare a roba di macchine o moto.
''roba da ragazzi '' sospirò Alyssa guardandomi come se volesse il mio appoggio in quello che aveva detto.
''già''
''Zayn non mi vuole far prendere la patente,dice che sono una ragazza e che c'è lui se voglio un passaggio o al massimo prendo la macchina,ma io voglio la moto!''.
Si lamentò di come il fratello fosse troppo protettivo nei suoi confronti e così troppo donnaiolo e superficiale con le altre. Ed era forse questo quello che mi piaceva di Zayn,la sua voglia di essere superficiale ed altezzoso a tutti i costi ,quando c'era una parte di lui che voleva tener riservata solo alle persone a lui più care. E nonostante non volessi ammetterlo,volevo avere anch'io quest'onore. Era come trovarsi nel bel mezzo d'una tempesta,quando non si capisce niente,quando si ha bisogno di aiuto per uscire,ma nessuno può aiutare,quando si è in una camera di vetro e nessuno può sentire le urla,nessuno può sentire implorare aiuto e si continua a sperare che quel qualcuno arrivi. Vederlo chiacchierare come se per lui non fossi niente e la realtà che per lui non ero niente mi distruggeva.
Poco dopo ritornammo a casa e volevo cambiare. Ero ritornata con l'intenzione di dimenticarlo per sempre e con la speranza che ci sarei riuscita.
Appena aperta la porta di casa mi fiondai nella mia camera e presi la scatola.
Raccolsi le foto e presi il pezzo di carta. Lo guardai bene,per l'ultima volta.
Le mie mani rabbrividirono però lo volevo fare:strappai con foga quel pezzo di carta fin quando non divenne in mille pezzettini ed ero per la prima volta nella mia vita soddisfatta di me stessa.
Liam entrò in camera e lo vidi accendere con un tocco delle dita la radio nella mia camera.
Partì una musica leggera,sembrava un lento. La sua mano si protese in avanti,nella mia direzione e fece un cenno come se mi chiedesse di ballare.
Accettai e lasciai la mia mano sulla sua. Poco dopo le sue mani erano sui miei fianchi e le mie sul suo collo. Appoggiai la mia testa sulle sue spalle e mi lasciai perdere nel suo profumo.
'' vorrei ballare con te finché non diventi sera'' si lasciò scappare.
Lo guardai incredula e mi vennero dei brividi. Le nostre labbra erano a pochi centimetri di distanza e i nostri occhi erano immersi gli uni negli altri ed ero sicura e serena ad essere nelle sue braccia che mi facevano sentire sempre a casa,ma avevo un solo dubbio :ero davvero pronta a cambiare?
 
 
Ero davvero pronta a voler cambiare?
Sapevo solo che l'unica cosa che non avrei voluto continuare era amarlo,e sperare di non soffrire più e soprattutto per causa sua.
Volevo ricominciare da capo senza i troppi e soliti problemi .
Essere così forti da poter pensare ad un cambiamento,quando in realtà l'unica mia caratteristica era la fragilità. Volevo ritenermi forte,quando era la stessa parola ad esprimere quella sicurezza che in me non c'era traccia. E l'essere insicuri mi rappresentava in pieno.
Potevo rompermi in mille pezzi e a nessuno sarebbe davvero importato proprio come un bicchiere di vetro quando sono presenti troppi e dopo che si è rotto uno si può prendere un altro e trattarlo con più cura. Ma io volevo essere per una volta quel bicchiere sano,forte e brillante che tutti avrebbero maneggiato con più delicatezza.
Non volevo avere il mondo per me,ma volevo solo ricevere delle attenzioni in più e sentirmi amata ,protetta proprio come sognavo,ma nella vita ci sono cose che non si possono chiedere e bisogna solo aspettare che un giorno arrivino da sole e magari dalla persona giusta.
 
 
 
Un rumore secco e forte accompagnò un lampo. Mi svegliai bruscamente e vidi dalla finestra che era ancora buio.
Mi ricordai di quando a sei anni non riuscivo a chiudere occhio per la paura di quei fenomeni naturali. Mi facevano venire il terrore e mio padre veniva in camera mia per ''proteggermi'' come dicevo io .Trasalii a quel ricordo,era piacevole,avere la sicurezza di un padre che non avevo più per una scelta mia. Non lo volevo ammettere,ma mi mancava stringerlo tra le mie braccia e avere conforto in qualcuno di cui mi fidavo ciecamente. Mi ricordai anche di come amavo sentirmi dire ''sei una principessa,ma la mia principessa'' cose che a sei anni ti fanno sentire bene,ma quando cresci,ecco che l'incubo incomincia. Cercare perennemente un'approvazione mai consentita e delle braccia che non mi avevano forse mai voluta davvero e la consapevolezza che era diventato tutto questo solo un lontano ricordo mi faceva sentire confusa. Mi girai e notai sul comodino destro che erano ancora le due di notte. Mi alzai e mi intrufolai nella stanza di Liam ,non distante dalla mia. Dormiva ,tranquillo.
Cercai di non farmi sentire e posizionarmi sul letto accanto a lui,ma il tentativo era completamente fallito.
''Becky ,che ci fai qui ?'' chiese ancora addormentato
''Non riesco a dormire'' sussurrai
Sgranò i suoi occhi nocciola mentre appoggiò con delicatezza la sua mano sulla mia schiena e si avvicinò. Ci fu un altro tuono e fummo illuminati per un attimo dal bagliore intenso fuori dalla finestra. Mi avvicinai a lui e strinsi la sua maglia del pigiama tra le mie mani mentre premeva il suo corpo contro il mio.
L'immagine di mio padre era apparsa ancora ed avevo paura. Paura dei lampi,dei tuoni e anche di perdere di nuovo qualcuno di importante. Non volevo perdere anche lui,era rimasto l'unico di cui mi sarei potuta fidare di nuovo,e forse anche a rappresentare quella figura maschile che mi ero strappata da sola dalle mani.
''Scusami Liam''
'' Hey piccola di cosa ti devi scusare?non hai fatto niente''
''Scusami per tutto,scusami '' ammisi
prese il mio viso e lo portò sul suo petto mentre giocava con le mie ciocche di capelli.
''Liam promettimi una cosa '' bofonchiai
''cosa?''
''che qualunque cosa accada non mi lascerai mai andare via ''
Assunse il suo solito sorriso. ''non accadrà mai ''
 
 
 
 
 
 
Nel pomeriggio andai da Annica a correre con lei.
Il cielo si era finalmente aggiustato e potevamo permetterci di uscire fuori.
Andai a casa sua,citofonai e al primo suono del campanello scese con addosso gli indumenti sportivi utili per l'occorrenza.
''Andiamo?'' domandò lei.
''sono qui per questo '' risposi.
Annuì e ci avviammo. Appena voltato l'angolo accesi l'ipod e il dolce suono delle note musicale che uscivano dalle cuffiette ci faceva rilassare e soprattutto dimenticare che avevamo più di trenta minuti da percorrere.
Era tardi eppure il sole riscaldava perfettamente tutto,passammo accanto ad un parco giochi e notai i bambini felici sulle altalene e gli scivoli.
Il loro sorriso così spontaneo e la loro voglia di essere spensierati,mi rendeva felice.
Liam mi diceva sempre che avrei dovuto fare la maestra dell'asilo che sarei diventata comunque una buona madre ,e il pensiero di una vita con una famiglia era sempre stato un progetto meraviglioso,ma che avrei dovuto tenere accantonato per un bel po' di anni.
Annica guardò il cronometro e notò che erano già passati venti minuti. Sospirò e gli si illuminarono gli occhi. Era davvero soddisfatta del suo lavoro,della voglia che aveva anche lei di cambiare. Si vedeva con qualche chilo di troppo e il medico le aveva consigliato una buona corsa quotidiana e un'alimentazione equilibrata. Eppure era solo un problema che si faceva lei,perché aldilà di quello che si sentiva ,lei era perfetta così com'era:bella sia dentro che fuori. Si vedeva che era una ragazza solare ,con lo spirito di una ragazza combattiva e seria che avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di realizzare quello che voleva,e la dieta era una di quelle;la vidi sorridere,essere davvero soddisfatta di se stessa come non l'avevo mai vista e mi si rallegrò il cuore a guardarla in quello stato d'animo. Raccolse la cascata di ricci biondi in una grande coda di cavallo e ce ne andammo per poi notare dieci minuti dopo che la nostra corsa era finita. Ritornammo a casa sua e ci rinfrescammo.
Scendemmo nuovamente e trovammo tutti i ragazzi della compagnia giù.
''Hey Becky '' esclamò Harry
''Ciao Styles'' risposi sfoderando un sorriso a trentadue denti.
''Tutto okay?''
''bene a te?'' chiese. In quel momento arrivò Zayn con la sua moto,si tolse il casco e lo lasciò sul sedile. Lo guardai intensamente,in effetti provavo ancora qualcosa per lui,ma lo stesso risposi un ''bene '' in modo frettoloso.
Harry si girò verso di lui e poi si rivolse verso di me .
''proprio non lo puoi dimenticare??'' affermò scocciato come se smettere di amare una persona fosse davvero così tanto semplice e un qualcosa di superficiale e soprattutto dimenticare tutto. Non ero mai stata una persona superficiale,anche se magari lo dimostravo,io ero esattamente l'opposto. Non riuscivo a lasciare andare via i ricordi con tutte le emozioni,le riuscivo a trasformare ,ma per mia grande sfortuna non potevo provare indifferenza. 'Proprio non puoi dimenticare?' quella frase echeggiava nella mia testa e mi irritò il tono di Harry così sbrigativo e senza sentimento.
Cercai di rispondergli,ma Liam mi cinse la vita e mi diede un puro e casto bacio sulla guancia.
''Lei è mia '' affermò Liam. Mi girai di colpo meravigliata .
''di chi sono ,scusa?''
''tu sei mia ''
Sorrisi e pochi minuti dopo notai che eravamo disposti in cerchio,sembrava surreale,ma era proprio così .
Osservai che gli unici a non essere accanto a noi erano Alice e Niall.Li cercai e dopo qualche sguardo li trovai;erano in disparte,sulla moto di Niall a baciarsi. Quel mostrarsi affetto così bello tra loro due aveva un qualcosa di particolare. Non erano i baci a renderli così belli,ma era qualcosa,quel feeling tra loro che riusciva a renderli perfetti insieme.
Sentii le ragazze vociferare qualche chiacchiera su di loro e su altre coppie presenti. Era fantastico scambiarsi complimenti e in particolare sentirli provenire dal cuore. Ormai anche i ragazzi si erano avvicinati e in modo più o meno diverso trattavano dello stesso argomento.
Alyssa si girò verso di me.
''Becky e Liam sarebbero una bellissima coppia '' confessò
''Già,loro secondo me saranno la prossima coppia''
Mi girai verso di lui. Sorrise sotto i baffi e mi strinse ancora di più. Ammiccò .
''No,lei è solo il mio miele '' affermò
''Già,lui è il mio orso'' . 
  
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