Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Caelie_    10/09/2013    5 recensioni
«Mi stai dicendo che sei cotta di un tipo conosciuto su internet?» chiese la rossa seduta sul letto difronte al mio mentre si limava le unghie.
«Sì» ammisi semplicemente alzando le spalle.
«Se ti piace ci esci, è logico, qual è il problema?»
«Che non so chi sia! Insomma, posso uscire con un tipo che non ho mai, e ripeto mai, nè visto nè conosciuto?! Potrebbe essere un maniaco o un serial killer o non so, un quarantenne!» risposi lasciandomi cadere di peso sul letto.
–––
«Amico, intendi dire che stai uscendo con una ragazza che ti ha disegnato perché ti ha visto sulla metro?» mi chiese allarmato, sinceramente non capivo che ci fosse di così allarmante e annuii.
«Tu stai fuori! Harry, ha disegnato un ragazzo che non conosce! È una stalker!» urlò gesticolando con forza.
Non potei fare a meno di ridere «Louis, senti è tardi, devo andare, ci sentiamo dopo!» dissi e corsi fuori alla velocità della luce, salii in macchina e misi in moto.
«Sei un cretino, Harry Styles! Sei un emerito cretino!» urló Louis verso la macchina e scoppiai a ridere, mi sembrava la scena di un film.
-
Vi chiedo solo di leggere fino al capitolo 3, datemi una possibilità.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic

 

Capitolo 7

"L'amore non è morale o immorale. E' amore e basta."
– Cassandra Clare

Sbuffai annoiata mentre mettevo le mani in tasca. Il tempo prometteva pioggia e mi pentii di non aver portato un ombrello. 
Luke non era affatto in ritardo ma speravo che arrivasse presto, non ero sicura che Jillie mi avesse creduto quando le avevo detto che andavo a fare una passeggiata. 
«Erien!» una voce alle mie spalle mi chiamò. Mi voltai e vidi Luke che mi correva incontro.
«Buongiorno» bofonchiai appena mi fu vicino. Lui borbottò qualcosa in risposta e mi spinse nella caffetteria. 
Ci sedemmo ad un tavolo verso il fondo del locale dato che era l'unico libero. Quando mi sedetti notai quanto Luke fosse pallido «Luke, stai bene? Non hai una bella cera» sentenziai.
«Sì, non preoccuparti è solo il post sbornia» ammise prendendo il menù. Io annuii ma lui non mi vide, era troppo impegnato a scegliere cosa prendere. Dopo pochi minuti di silenzio arrivò la cameriera «Avete deciso cosa prendere?» disse scorbutica. «io un cappuccino» dissi senza guardarla «per me un caffè e un muffin ai mirtilli, grazie» disse il biondo sorridendo e subito l'espressione della cameriera si addolcì. Era quello l'effetto che faceva, non era poi così bello, aveva gli occhi un po' in fuori e un incisivo scheggiato ma aveva talmente tanto carisma che le ragazze gli cadevano ai piedi. 
«Insomma, che devi dirmi?» chiese scrutandolo.
«Ho scoperto che frequenta la nostra università, fa il secondo anno e ieri era a quella festa» disse con nonchalance.
«Lo so»
«Come lo sai?»
«L'ho visto ieri» 
«E.. E non ci hai parlato?» mi chiese guardandomi con sguardo accusatorio.
«Ero troppo occupata a consolare Jillie, dato che le hai spezzato il cuore!»
«Cosa stai dicendo?»
«Cosa sto dicendo, Luke?! Ma sei davvero così cieco, Jillie è innamorata di te da un anno, un anno, cazzo! Ce l'hai fatta credere, le hai fatto credere di avere una possibilità mentre ieri sera ti sei portato a letto quella bionda tinta!» dissi a voce forse un po' troppo alta, dato che alcune persone si erano girate a guardarmi.
«Io.. Io non credevo di interessarle...» 
«Lei ti ama» dissi in un sussurro fissando i suoi occhi azzurri, e in quelle iridi, dove di solito vedevo furbizia, vidi dolore e sorpresa.
«Mi ama davvero?» chiese «Sì» dissi annuendo.
«La amo anch'io» affermò e mi si fermò per un secondo il cuore tanto ero sorpresa. Lo guardai e sorrise mentre sussurrava "mi ama, mi ama davvero".
«Va' da lei» sentenziai.
«Cosa?!»
«Va' da lei, coglione! Dille quello che provi!» dissi. Lui si alzò e mi abbracciò «sei l'amica migliore del mondo» disse e mi si riempì il cuore di orgoglio, ricambiai l'abbraccio e lui uscì di corsa.
Le sue parole mi rimbombavano nella testa, nessuno aveva mai detto cose del genere.  Sono sempre stata una sfigata in amicizia, diciamo che ero amica di tutti ma nessuno era amico mio, e per questo ho sempre sofferto e la parte schiva e acida del mio carattere è dovuta proprio a questo. Non volevo soffrire.
Mi abbandonai sulla sedia mentre rivivevo tutte gli episodi che più mi avevano fatto soffrire e sentii un lieve pizzicore agli occhi. Proprio in quel momento la cameriera arrivò con le nostre ordinazioni. Mi guardò strana ma posò lo stesso il contenuto del vassoio che aveva in mano sul tavolo e se andò senza dire una parola. 
Alzai le spalle. Sarei dovuta rimanere qui per ancora un bel po', almeno avevo qualcosa da mangiare. 



Jillie

Erien era fuori da ormai un'ora e iniziavo a preoccuparmi. Insomma, aveva detto che andava a fare un passeggiata e Erien odia camminare! 
Feci un respiro profondo e lasciai cadere il cellulare, non l'avrei chiamata. Forse aveva solo bisogno di stare da sola e pensare, dopotutto ieri sera non aveva trovato quel ragazzo e l'avevo vista abbastanza delusa, be' chi non lo sarebbe stato? Sembrava così presa da quel ragazzo anche se non lo conosceva e non riuscivo a capire come potesse piacerle, sì certo era un gran figo  ma non sapeva che carattere avesse o come si chiamasse, non sapeva niente. È come si può innamorarsi di qualcuno che non si conosce? Pochi giorni fa gliel'ho chiesto e mi ha risposto che non era amore quello che provava per il ragazzo dagli ovchi verdi, bensì attrazione.
Poi la vedevo costantemente con quel dannato iPhone in mano, a volte mentre leggeva dei messaggi sorrideva e altre ancora scoppiava a ridere, le avevo chiesto più o meno diecimila volte con chi stesse parlando ma lei rispondeva sempre che non era nessuno.
Questa cosa mi infastidiva, lei non mi diceva mai cose importanti su se stessa di sua spontanea volontà, dovevo sempre tirar gli cuore le cose con la forza, se così si può dire, ma volevo aiutarla o darle consigli o qualunque altra cosa che facevano le amiche.
Il flusso dei miei pensieri venne interrotto da un continuo bussare alla porta. Mi alzai di malavoglia dal letto e mi avvicinai alla porta, mi sistemai i capelli alla bell'e meglio e aprii la porta aspettandomi qualche ragazza che mi chiedeva informazioni sul corso del professor Martin, dato che ero la sua assistente. 
Ma non era chi mi aspettavo, era Luke. 
Mi sorrideva imbarazzato sull'uscio.
 Quando mi ricordai ciò che aveva fatto appena la sera prima richiusi di scatto la porta. 
Mi ributtai di peso sul letto «Jillie! Apri 'sta porta per favore» disse Luke dal fuori la porta. 
«Tornatene da dove sei venuto, Forder!» risposi. 
«Fammi spiegare ti prego..» lo sentii sedersi con schiena sulla porta. 
Non risposi, era la cosa più giusta da fare, avrei aspettato finché non se ne fosse andato. Non avevo né la voglia né la forza di stallo a sentire.
Per i seguenti cinque minuti ci fu silenzio, si sentiva solo il ticchettio delle mie dita sullo schermo del cellulare.
«Sai dov'ero Jillie?» mi chiese lui, la voce sembrava turbata ma mi dissi che ed a sicuramente perché veniva attutita dalla porta «non mi interessa» risposi tranquillamente.
 Lo sentii darsi un leggero schiaffo e l'immagine di Luke che si dava uno schiaffo sulla fronte si fece spazio nella mia mente «Era una domanda retorica!» esclamò, poi dopo un lungo sospiro continuò «Ero con Erien. Mi ha raccontato di ieri... Jillie, scusa. Perché non so che dire, lo sai che con le emozioni di solito ci faccio a botte, è che quando sto con te, o quando ti vedo non ci capisco più un cazzo!  Non posso farci niente perché in un certo senso vorrei che quella sensazione di impotenza sparisse ma dall'altra è la sensazione più bella del mondo, quello strano crampo allo stomaco l'ho sempre nascosto a me stesso perché non capivo cos'era. Ma ora so che cos'è, è amore Jillie. Pensavo di non saper amare e sai che è vero, mi sono sempre e solo divertito senza pensare ai sentimenti ma ora, ora che so che anch'io posso amare, che so amare, voglio farlo. Voglio amarti.» 
Le sue parole mi lasciarono a bocca aperta, letteralmente. 
Luke, il Luke che conosco da sempre non avrebbe mai detto queste cose, lui non era mai stato bravo con le parole ma questo. Le parole che mi aveva detto mi fecero scordare tutto, tutte le sofferenze e le delusioni che mi amava provocato perché era così lui, infinitamente bello e infinitamente diretto. Sapevo benissimo che per lui amare era defficile da quando l'amore che considerava perfetto, quello dei suoi genitori, era finito in modo burrascoso e inaspettato aveva deciso di non amare mai per non finire male e soffrire.
Ma mi resi conto che c'era una possibilità per tutti ed io, lo giuro, non l'avrei mai lasciato, per nessuna ragione al mondo.
Appena finii di formulare quel pensioro mi alzai di scatto,  aprii la porta e lui era lì. 
Con il suo sguardo puntato su di me, con il suo sorrisetto sghembo un po' imbarazzato che nascondeva tristezza, con i suoi capelli biondi sparsi sulla fronte. 
Era il Luke di sempre, quello che amavo da sempre. 
Scossi la testa e sorrisi, poi mi avventai su di lui e lo baciai, un bacio veloce, un bacio bellissimo e lui mi abbracciò. 
E restammo così, abbracciati, per un lasso di tempo che mi sembrò infinito.

-
Hi girls! 
Lo so, lo so volete uccidermi, e avete ragione! 
Sono imperdonabile, vi ho fatto aspettare tantissimo tempo e mi dispiace un casino!
Spero che il capitolo, anche se un po' di passaggio e infinitamente corto, vi sia piaciuto dato che a me non sembra tanto male.
Amo il personaggio di Luke, e spero che lo amiate anche voi. In questo capitolo ho voluto dare più spazio a Jillie e Luke perché poi sarà ma davvero importanti. 
E niente,  ancora scusa. 
Siete meravigliose, le vostre recensioni sono meravigliose, grazie!
Spero che lascerete una recensione e vado, 
Alla prossima, 
Caelie

 

 

   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Caelie_