‘’Caro diario, come esprime il dolore che ho dentro? Come esprimere quelle lacrime che nascondo con un sorriso? Come nascondo quella voglia matta di andare da lui e gridargli in faccia ciò che provo? Come posso trovare la forza di non ricascarci?
Beh, la mia soluzione la sai di solito è la musica ma ho paura che arriverò al punto dove nemmeno la musica mi aiuterà a rimanere forte.. Quelle persone che mi fanno stare bene, in questo periodo mi fanno stare male.. Vorrei incotrarli, abbracciarli e dirgli cosa hanno fatto per me.. Ma se questo non accade che fine faccio io? Cado nel baratro, ma se saranno proprio loro a farmici cadere chi mi tirerà su poi? Io da sola non posso farcela lo sai bene, le mie amiche, beh, alle mie amiche non darei mai un peso del genere. Rimarrò sola e questo tu lo sai. Rimarrò a guardare le mie braccia sanguinanti nella mia cameretta. A meno che, ogni giorno lo prendo per come viene, per quello che mi da.. Ma è troppo difficile, e l'inverno si sta avvicinando. HO PAURA. E HO UN UNICA POSSIBILITA' RIMANERE FORTE.’’
Leggevo e ad ogni parola era una lacrime in più. Il mio dolore era paragonabile al suo. Che uomo di merda! Quella pagina di diario era arrivata alla mia casella postale qualche settimana prima e io l’avevo lasciata sul tavolo per giorni interi, non molte fan mi scrivevano per posta quasi tutte preferivano twitter ma lei no.. quella fan no. La sua calligrafia era tremolante e la lettera non era per me. Si capiva che era per la band ma non per me. Era una pagina di diario strappata con forza.. alcune parole bisognava interpretarle perché erano state strappate altre perché bagnate dalle lacrime. Affondai la testa nel cuscino e mi lasciai andare in un pianto, la sofferenza di quella fan si capiva da ciò che scriveva, e avevo paura fosse sola davvero.. Avevo paura che lei non ci fosse più.. Sulla busta c’era il suo indirizzo, lei si aspettava una mia risposta. Presi un foglio di carta e una penna mi sedetti vicino al mio pc e cercai le parole giuste per risponderle.. Scrivere una canzone era più semplice. Cominciai a guardarmi in giro.. niente, le parole non venivano.. Mi incazzai e lasciai perdere.. Uscii. Sempre con il foglio e la penna ma niente neanche i miei prati mi facevano venire l’ispirazione. Poi mi venne un’idea.. perché non scrivere una pagina di diario anche io? Lei d'altronde mica aveva scritto a me.
‘’Caro diario, una fan mi ha scritto, ho pianto leggendo le sue parole.. Provenivano da dentro e da una vita fatta di dolori. Ha scritto che io, l’ho salvata ma ha anche scritto che la sto facendo soffrire per la distanza. Beh, anche io soffro per questa distanza.. Vorrei essere con ognuna di loro sempre. Per aiutarle, per vederle crescere e per tenerle lontane dai cattivi ragazzi, haha.. Ma non posso essere ovunque.. Sono nei loro cuori e nelle loro teste.. beh, vorrei dire a questa ragazza che non è sola, che ci sono io. E soprattutto che ho provato a risponderle ma sono stato ore a guardare un foglio bianco. Ciao, Nialler.’’
Rilessi velocemente la lettera e andai subito a spedirla. Ritornai a casa e misi quella pagina di diario nel mio portafoglio. Una settimana dopo arrivò una lettera. Ma non era lei. Era sua mamma che con parole banali mi disse ciò che avevo temuto. Lei si era suicidata il giorno in cui era arrivata la mia lettera.. la notizia mi devastò. Non l’avevo mai incontrata non l’avevo mai abbracciata ma fu come perdere un fratello. Ero invitato al funerale. Andai. La chiesa era con poche persone tutte senza neanche una lacrima in volto, forse, erano abituati al dolore. Io no, io piansi tutto il tempo. Poi sua mamma si avvicinò a me. ‘Avrebbe voluto vederti qui.’ Sorrisi stupidamente non sapevo che dire. A fine messa andai verso la bara, guardai la foto era bellissima. Troppo bella per stare sulla terra. All’uscita della bara partì una delle nostre canzoni ‘MOMENTS’. Mi disperai. Le lacrime rigavano il mio volto come un fiume in piena. Niente però l’avrebbe riportata indietro. 
 #Io
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