Si possono dire di lui tante cose. Ma quello che diciamo, è realmente quello che è?
***dal testo***
Mi rifugiavo spesso nelle varie stanze d’hotel, senza vedere nessuno per ore, senza parlare, senza mangiare, senza fare nulla di concreto. Non ne avevo assolutamente nessuna voglia. Me ne stavo li, in silenzio, con le cuffie nelle orecchie con una voglia matta di spaccare tutto.

*DAL TESTO*
"Chiusi gli occhi e davanti a me vidi due ragazzi felici rincorrersi in un prato. I loro sguardi sapevano d’infinito e quando la loro pelle veniva a contatto con quella dell’altro i brividi sarebbero venuti anche a quelli che il cuore ce lo avevano ricoperto di ghiaccio."

*Dal testo*
Lo guardai bene. Dio mio. Era dannatamente perfetto. Una cascata di ricci castani scuro gli scendeva giù, quasi sulle spalle, gli occhi erano di un verde smeraldo in cui ebbi la sensazione di annegare, le sue labbra erano carnose e perfettamente rosee, aveva le spalle larghe, una camicia a righe verticali aperta fino sotto lo sterno da dove trasparivano una moltitudine di tatuaggi, le sue braccia erano muscolose e il braccio destro aveva molti tatuaggi, alle dita portava degli anelli che rendevano il tutto ancora più sexi, le sue gambe erano lunghe e magre, coperte da un paio di jeans attillati neri e ai piedi portava un paio di stivaletti del medesimo colore. Per non parlare del profumo che aveva, riuscivo a sentirlo anche se era abbastanza lontano da me, era un miscuglio di menta e nicotina. Non avevo mai visto niente di più perfetto.

Ok guys, questa è la mia prima ff. Penso che non si spingerà oltre i 5 capitoli ma chi lo sa :)
**Dal testo**
Non ci pensai due volte. Mi appesi al suo collo e lo baciai. Non si tirò indietro. Mi baciò con una passione assurda. Anche stando male quel bacio era bellissimo. Rimasi con la maglietta mezza infilata e le sue mani che la tenevano ancora sui bordi. Si tolse le scarpe e si mise a cavalcioni su di me. Prese il mio viso per aumentare l’intensità del bacio. Lasciò il mio viso per mettere le sue mani sui miei fianchi ancora scoperti, salì su piano piano con le mani.

**dal testo**
Un boato scoppiò nello stadio. Mi guardai intorno. Tutte che piangevano. Compresa io. Compresa mia madre. Era felice di vedermi così felice.
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Per tutte quelle senza il biglietto, non vorrei che ci rimanete male, se non vi sentite non entrate, parla del concerto

**dal testo**
Mi sedetti per terra a contemplare il silenzio della mattina..Dio quanto mi mancava.. L’estate aveva portato riposo e tempo per pensare.. ma il mio silenzio delle 6.30 del mattino prima di andare a scuola lo adoravo.. Altri ricordi si accalcarono nella mia testa..

**dal testo**
Louis si era tatuato sul petto It is what it is, è quello che è, per fare capire che anche se ci dicevano che non dovevamo amarci era così e basta, il nostro amore era troppo forte.

**dal teso**
Doveva andare da lui. Il suo idolo la stava aspettando. Lei lo sapeva. Non avrebbe mollato e sicuramente non aveva paura delle conseguenze di quel gesto. Il suo tempo stava per finire e doveva assolutamente realizzare questo sogno. Sarebbe andata da Harry per dirgli che la aveva salvata.

**dal testo**
Lui non sapeva che io lo amavo, lui non sapeva niente. E soprattutto non poteva proteggermi dalla gente che lo circondava.

***dal testo***
Cominciammo a cantare insieme e ad un certo punto lo avvertì vicino a me.. Mi voltai di scatto alla ricerca disperata di lui e quando mi resi conto che era solo immaginazione scoppiai a piangere...
è larry non ansiate.

**dal testo**
Dov’era? Avevo sognato? La sua divisa non c’era, ma c’era la sua borsa.. ok, non avevo sognato.. ma dov’era andato? Scesi in cucina e trovai un altro borsone.. LOUIS.

**dal testo**
Andai a farmi la doccia, una doccia lunga e piena di lacrime che si mischiavano con l’acqua che cadeva dalla pigna della doccia.. Appena fuori feci finta di non aver mai pianto.. Di essere la solita io, un po’ spenta ma sempre io.. Sorrisi quando lo vidi sul divano..

**dal testo**
Tornai a casa frastornato.. Non pensavo che quella ragazza arrivasse a provare qualcosa che sia più forte di quando le si spezzava un unghia.. Bah, era imprevedibile.. ma non mi avrebbe fatto schifo andare a letto con lei.. ma no, non ero così stronzo..

Non s che dire, è basata su di me.. cioè l'ispirazione mi è venuta grazie alla mia migliore amica a distanza

*dal testo*
Affondai la testa nel cuscino e mi lasciai andare in un pianto, la sofferenza di quella fan si capiva da ciò che scriveva, e avevo paura fosse sola davvero.. Avevo paura che lei non ci fosse più.. Sulla busta c’era il suo indirizzo, lei si aspettava una mia risposta.