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Autore: marta_cr_cullen92    11/09/2013    2 recensioni
"Poi un movimento e la sua mano destra si alza e si appoggia sul mio petto dove il mio cuore faceva quasi male tanto correva – e lei poteva decisamente sentirlo. Le sue dita lunghe e sottili si muovevano appena sul cotone della mia camicia ma la mia pelle sotto bruciava dalla voglia di togliere quella stoffa inutile e il mio corpo bramava di poter sentire il suo contro il mio come poco meno di un'ora prima era accaduto."
Eccomi alla mia 2° Originale!!
buona lettura!
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La ragione del cuore'
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BITTERSWEET ( Ellie Goulding)

http://www.youtube.com/watch?v=uoO59keQFq4


 

Your arms around me come undone

Le tue braccia attorno a me si sciolgono

Makes my heart beat like a drum

Fai battere il mio cuore come un tamburo


 

*** Tò guarda! Ha dimenticato il copione: ottimo!! Sorrido felice di questa sua momentanea stranezza.

E con strani e vaghi pensieri me ne torno a casa dove puntualmente c'è mia mamma in video-chat con mia sorella Vannia e mio papà che controlla le fatture della settimana sempre pronto a inventarsi motivi per rompere le palle ai suoi due dipendenti. ***

Sì, perchè se da una parte del tavolo c'è Claire che elogia Vannia per tutto ciò che fa – compreso respirare e sbattere gli occhi da sola– dall'altra c'è Steve che non può lasciare in pace quei poveri disgraziati che lavorano per lui, proprio no. Certo sempre meglio che non lavorare ma la sordità andrebbe a loro vantaggio.

Per tutto il fine settimana me ne sto davanti al PC cercando di finire i compiti per giovedì: lo so che è patetico ma io sono uno di quelli che fa tutti i compiti super in anticipo così se ha qualche dubbio ha tempo di chiedere consigli ai professori e poi mi restano sempre intere serate di lettura solitaria al palazzo. Ai miei non dico più che vado in “biblioteca” dico semplicemente “vado al palazzo” poichè io e Charlie facevamo da bambini un gioco proprio nell'edificio della libreria. Così loro sanno che non devono cercarmi a meno di qualche urgenza particolare.


 

Decido di portare il copione a Italia in settimana anche se mancano ancora molti giorni alle prove. Meno male che martedì abbiamo matematica le prime due ore così non devo rincorrerla per i corridoi.

< ...ok ragazzi adesso che il capitolo è finito faremo una settimana di esercitazioni in gruppetti e poi lunedì prossimo un bel test! > una serie di imprecazioni escono tra i finti colpi di tosse e la prof caccia tutti fuori 10 minuti prima che suoni.

Non c'è più nessuno in classe tranne me, Italia e un paio di ragazze che fanno per alzarsi e andare via.

Cauto mi avvicino alla mia fata che oggi porta una gonna simile a quella di sabato ma più lunga – purtroppo – e azzurra e una maglietta con scollatura a V avorio...come un diamante brilla di luce propria rendendo meno triste questo vecchio edificio scolastico.

< Ciao > dissi titubante

< Hey ciao > – com'è radiosa – si volta appena verso le sue amiche < ragazze arrivo subito. Dimmi! >

< Hey...emh... hai sentito del test? Brutta storia! Per fortuna le esercitazioni durano tutta settimana! Eh.. hai lasciato questo al parco e ho pensato di portartelo anche se manca una settimana magari non avevi ancora finito di leggerlo! >

Non è possibile...perchè quando parlo con lei devo sembrare un cretino? Almeno stavolta non mi guardava allucinata!

Allucinata? Perchè allucinata? Non poteva essere “incantata”?? Haha...si da me! Haha! Dopo questa battuta colossale decido di spegnere la mia vocina interiore e mi rivolgo a Italia..o meglio la guardo alzarsi e fiondarsi verso di me con gli occhi fuori dalle orbite –?– e calcolando che mi era a mezzo metro di distanza potrei dire che mi è saltata addosso... sono sconvolto! Felice, emozionato, un po' eccitato – per essere in un edificio scolastico forse troppo eccitato – ma soprattutto rimasto di merda, di sasso... cosa devo fare? Io? E lei cosa sta facendo?

< Grazie grazie grazie.. ero nei pasticci fino al collo perchè non mi ricordavo dove l'avevo messo... mi hai salvato la vita! Mio eroe! > dice fingendo d'essere stata una dama in pericolo... troppo spensierata, troppo bella, troppo dolce e ancora incredibilmente abbracciata a me.

Alza la testa dal mio petto. La guardo negli occhi e mi sembra un sogno... lei arrossisce violentemente, prende il copione e vola via!

Sbuffo. < Uff! > No ma dico: posso sapere cosa c'è??

Decido di andarmene da lì ma al primo passo inciampo in uno zaino e rischio di svolazzare a terra: il suo zaino? Certo, nella fretta di scappare da me non l'ha preso. Meglio.. ho un'altra scusa per vederla.. sembra che qualcuno da lassù mi stia aiutando.. Hey Charlie? Grazie fratello!

Decido allora di mettermi comodo nel banco vicino al suo e – grazie al cielo il prof Lonnie è malato così ho tutta la prossima ora libera! – aspetto leggendo qualcosa di leggero “...Galeotto fu 'l libro e chi lo scrisse: quel giorno più non vi leggemmo avante.” Dante, Divina Commedia, Inferno, Canto V, versi 137-138

Dopo una ventina di minuti eccola arrivare da sola guardandosi in torno come se stesse forzando una camera blindata; si avvicina al posto dove sono senza vedermi

< Ciao! > ops, spaventata e.. arrossita < Dimenticato qualcosa? >

< hh..emm.. credo lo zaino.. tu cosa ci fai qui? Non dovresti essere a lezione? >

Quando sto solo con lei mi sento molto sicuro di me finchè sto zitto o dico poco o niente ma se inizio a parlare scollego il cervello e la bocca va a macchinetta... eppure senza incartarmi è... strano...

Mi sento come in dovere di essere alla sua altezza, no non è il termine adatto: è come se per lei dovessi essere più uomo, cioè più adulto... e mi impegno con tutte le forze e mi piace un casino essere così con lei: io faccio l'uomo e lei la mia donna! Magari!

< Ora buca.. Lonnie non c'è! E tu? Ce ne hai messo di tempo per capire che non avevi lo zaino > dico guardando l'orologio, ma in realtà so perfettamente che anche lei aveva un ora libera

< Moggy è... in gita con... quelli del primo anno... fino a venerdì... > mi fissa con due occhi favolosi che sembravano tirarmi per la camicia vicino a lei e lei non si muove. Quando siamo così, in silenzio, è come se l'aria si riempisse di qualcosa che offusca tutto il resto: banchi, aula, gente, grida, risate, sparisce tutto e rimaniamo così, a fissarci.

Le altre volte è scappata via quasi subito invece questa volta rimaniamo lì in piedi con le braccia lungo i fianchi, a neanche mezzo metro di distanza l'uno dall'altra; ho il cuore che pare voglia saltarle addosso dalla violenza con la quale mi colpisce lo sterno e i suoi occhi sono fissi nei miei da almeno 10 minuti senza neanche sbatterli.

Poi un movimento e la sua mano destra si alza e si appoggia sul mio petto dove il mio cuore fa quasi male tanto correva – e lei può decisamente sentirlo. Le sue dita lunghe e sottili si muovono appena sul cotone della mia camicia ma la mia pelle sotto brucia dalla voglia di togliere quella stoffa inutile e il mio corpo brama di poter sentire il suo contro il mio come poco meno di un'ora fa è accaduto. Le sue gambe, i suoi fianchi, le sue braccia, il suo volto; solo l'idea di avere il suo corpo contro il mio mi fa alzare un metro da terra, contro la forza di gravità – mi fa davvero “alzare” contro la forza di gravità. Spero che non se ne sia accorta! –

Mai il mio corpo e il mio cuore hanno desiderato Italia così fortemente in quel modo... poi la campanella suona e puntualmente schizza via. Però aveva il sorriso sulle labbra questa volta..ne sono sicuro!


 


 


 


 


 

___________________________ <3 un cuoricino a voi che leggete senza stancarvi mai

<3 <3 <3 <3 e tanti cuoricini a te  VahalaSly  che segui la mia storia!!!

e questa quà era il capitolo 3 completo!

Mmh... cosa dite di questa Italia? -.-' In effetti detto così sembra stia parlando del paese Italia ma non è così...^^ comunque... il prossimo capitolo succederà una cosa che.. forse li avvicinerà... sorpresa!
 

ci leggiamo al prossimo capitolo!!!

baci

Marta

   
 
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