La vita non è mai quello ke ci aspetta
CAP.1 l'inizio
Caldo. Tremendamente caldo. Il sole batteva in maniera impressionantee niente poteva impedirglielo. Una giovane donna spartana camminava presso un fiumiciattolo, sulla strada che conduceva al tempio dedicato a Pallade Atena, dea della saggezza. Ogni giorno la ragazza si recava al tempio, per disperazione o devozione, ma sopprattutto perchè desiderava con tutto il cuore che quella guerra tanto imminente non arrivasse mai. Il Gran Re Kankuro di Persia desiderava conquistare la Grecia intera, e si sapeva molto bene che quando la Persia conquistava, non esisteva speranza o via di fuga. HInata, così si chiamava la dolce fanciulla, pose le offerte al tempio e cominciò a pregare con le sue amiche abituali; infatti al tempio si recava ogni giorno molta gente per lo stesso motivo.
Hinata era una fanciulla di media altezza con lunghi capelli blu, di rara bellezza in quei posti mediterranei, aveva grandi occhi cristallini e labbra rosse piene; le sue migliori amiche erano Ino e Sakura: la prima era alta, bionda e molto magra; era decisamente molto ammirata dalla popolazione maschile, infatti aveva molti pretendenti; Sakura, la seconda ragazza, aveva degli esotici capelli rosa tagliati in un disordinato caschetto e due occhioni verde chiaro. Quest'ultima, quando usciva con le sue amiche, doveva sempre mascherarsi, poichè era un ilota, per questo fisicamente era molto diversa dalle due. Gli iloti erano gli schiavi della Messenia, conquistata all'esordio della potenza spartana, le tre fanciulle erano molto legate: Ino e HInata si erano conosciute da bambine alla corte dei due Re, poichè erano aristocratiche, Sakurainvece aveva cominciato a frequentarle nel tempio, con l'inizio dei disordini nelle città greche dell'Asia Minore e l'avvento della Persia sulla Grecia.
Ino: " Ragazze! Fa un caldo tremendo! Ma..Sakura non stai crepando di caldo sotto tutti quegli scialli??"
Sakura: " Ino, forse ti dimentichi che io sono una ilota? E che gli iloti non possono camminare, PARLARE con gli aristocratici?? Se togliessi gli scialli vedrebbero subito il colore dei miei capelli e dei miei occhi...." rispose sconsolata la dolce Sakura.
Ino: " mmh...già già...Quindi niente giretto nell'agorà?"
Hinata/Sakura: =.="
Ino: " Ok, ok! non fate quelle facce!"
HInata: " Andiamo nel solito posto? Là fa fresco...."
Ino/Sakura: " Sì sì andiamo!!"
Le tre ragazze si incaaminarono verso il bosco; il "solito posto" era uno spiazzo pieno di fiori e lì si poteva stare al fresco.
PERSIA-CORTE DEL GRAN RE KANKURO
SBAM!!! Un grande disco d'oro fu sbattuto con violenza addosso ad un povero cortigiano.
Kankuro:" Stupido imbecille, non può essere vero ciò che dici!! Chiamami subito mio fratello Gaara, il comandante!"
Cortigiano:" S-subito Gran Re!"
Il povero mal capitato si precipitò fuori dalla Gran Sala e tornò pochi secondi dopo scortando un giovane alto e magro, con fulvi capelli rossi e due occhi azzurro marino, tutto il contrario del fratello che era molto robusto e dallo sguardo truce.
Kankuro: " Gaara!! Cos'è questa storia?! Cosa vuol dire che non hai sconfitto i ribelli?"
Gaara:" E' così sommo re..." rispose calmo il comandante.
Il Gran Re fece un gesto secco, ormai abituale davanti al fratello: allungò la mano; il cortigiano impaurito riconobbe il gesto e consegnò al Gran Re la frusta ordinando ad altri di spogliare il comendante.
Cortigiano:" Gran Re...la prego sia clemente...è suo fratello.."
Kankuro:" Taci inetto! Lui non è mio fratello! E' solo una pappamolla che non sa sedare una stupida rivolta di greci!!E ora...."
SBAM!!...SBAM!!...SBAM!!....
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