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Autore: directioner boy    11/09/2013    3 recensioni
Questo racconto parla di due fidanzati, due fidanzati che si amano fino alla follia. Un giorno però qualcosa cambia: qualcosa di molto brutto non funziona più. Lei lo evita, non gli parla né lo guarda... lui un giorno volle capire il perché di tutto questo ma solo allora verrà fuori la verità: la VERA, DURA, PURA E FREDDA verità
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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POV Francesco
 
Non riuscivo a dormire. Era ormai mezzanotte e non riuscivo a prendere sonno. L’unica cosa a cui pensavo era il pomeriggio appena finito e quello che era accaduto. Continuavo a ripetermi che era meglio se io non mi avvicinavo più a lei e sicuramente avrebbe trovato qualcuno migliore, qualcuno che sarebbe riuscito a darle l’affetto che lei meritava. Allora come mai continuavo a pensare a lei, a quegli occhi in lacrime mentre la lasciavo, quegli occhi del colore blu, blu come il mare; continuavo a pensare sempre e solo a lei e non riuscivo a togliermela dalla testa. E in quel momento pensai: “Ma avrò davvero fatto la cosa giusta?” e con quell’ultimo pensiero mi addormentai…
 
POV Eleonora
 
Non riuscivo a smettere di piangere. “Perché lo ha fatto? Io lo amavo e lui mi amava, o almeno così credevo.” Quella frase continuava a tartassarmi la testa e non riuscivo a smettere di piangere. Le lacrime mi rigavano il viso e continuavano a cadere e non smettevano mai. Continuavo a piangere all’insaputa dei miei genitori e di mio fratello. Appena arrivata a casa avevo già deciso di non dirglielo. Quando fui entrata in casa corsi diretta in camera e lì continuai a piangere a quando mio fratello entrò in camera feci appena in tempo ad asciugarmi le lacrime.
-Come va?- mi chiese lui. Si vedeva che aveva visto qualche lacrima prima di entrare.
-Bene perché me lo chiedi?- risposi io tranquilla
-Sei salita tutta di corsa e non hai neanche minimamente guardato la cena, la mamma ha fatto il pasticcio che a te piace tanto e di solito senti l’odore da un miglio di distanza- rispose lui in tono ironico e in quel momento io accennai una risata. Stefano (si chiama così) riesce sempre a strapparmi un sorriso.
Lui di suo non è che sia mai stato una grande bellezza ma per questo è voluto andare in palestra e si è messo a dieta e adesso posso anche dire che ha dei muscoli niente male e al posto della panzetta di prima ha una bella tartaruga. E se non fosse mio fratello mi metterei anche con lui credo (?)
-scusa ma oggi proprio non ho fame ma ho solo tanto sonno, non potresti lasciarmi andare a dormire per favore?- chiesi io quasi implorandolo
-ok stai tranquilla, ora ti lascio dormire. Buona notte mia piccola stellina- e dicendo questo mi diede un bacio sulla fronte e uscì chiudendo la porta.
Ero stremata in quel momento. Odio dirgli bugie ma proprio non avevo il coraggio di dirglielo. Francesco inoltre è il suo migliore amico infatti ci siamo conosciuti grazie a Stefano. “Ormai per questa giornata non posso fare nient’altro che continuare a pensare a lui” pensai io e con questo decisi di mettermi a letto e riuscii finalmente ad addormentarmi.
 
POV Francesco
 
Quando aprii gli occhi era finalmente mattino. Mi alzai e mi andai a lavare i denti. Dopo questo presi lo zaino e senza fare neanche colazione, quella mattina proprio non avevo fame, partii per andare a scuola, consapevole che la avrei incontrata
 
POV Eleonora
 
Il sole era tremendo quella mattina, anche più caldo del solito. Non avevo neanche la forza di alzarmi e tanto meno la voglia sapendo che a scuola c’era Francesco. Mia madre mi venne a rompere le scatole come al solito visto che non mi svegliavo e così mi dovetti alzare. Scesi e feci colazione, andai a lavarmi facendomi una doccia bella calda e subito dopo mi andai a vestire. Finalmente riuscii a scendere fino alla porta e quasi non avevo la forza di girare la maniglia ma non ci fu bisogno perché in quel momento la porta si aprii. Era Maria, la mia migliore amica, a lei racconto sempre tutto infatti lei è stata la prima, e unica per ora, a sapere di me e Francesco. Appena entrata mi prese per un braccio e mi disse: “Su che facciamo tardi” e con il suo proverbiale tatto mi strattonò fino alle biciclette staccandomi quasi un braccio. Prendemmo le bici e partimmo per la scuola a velocità di razzo per non arrivare in ritardo. Appena arrivai Mary (così mi piaceva chiamarla visto che lei mi chiamava sempre Ele) mi prese per un braccio e iniziò a indicare un punto senza che qualcun altro la notasse. Appena mi girai verso quel punto lo vidi: perfetto come sempre, con quelle magliette attillate che mettevano in mostra i suoi pettorali e i suoi addominali (li adoravo, infatti credo che mi piacesse soprattutto per quello), con quei capelli biondi che anche spettinati sembravano la migliore pettinatura del mondo. In quel momento si girò e i nostri sguardi si incrociarono
 
 
 
SPAZIO AUTORE
Allora che ne dite. Non sapevo proprio se fare il seguito ma alla fine ho deciso di farlo. Spero mi possiate lasciare una recensione grazie e buona lettura.
P.s. aggiorno a 3 recensioni
   
   
 
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