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Autore: fanniex    11/09/2013    1 recensioni
Pensate a Sherlock Holmes. Unitegli una dose di Poirot e una generosa spolverata di Ispettore Barnaby. Amalgamate il tutto, dandogli un aspetto un po' più seducente e piazzatelo in una Londra di un tempo non ben definito, alle prese con un classico intrigo british style. Questo è il detective John Elias!
Genere: Commedia, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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5. TIME IS RUNNING OUT!

Al nostro ritorno a Londra chiesi a Elias che idea si fosse fatto della storia dei Donager.

“Se c’è un intento criminale dietro questi incidenti,” - dichiarò, masticando con poca raffinatezza un enorme tramezzino, pollo e salsa rosa, come spezza fame, - “il primo sospettabile dovrebbe essere il prossimo sulla linea ereditaria.”

Mi tornò alla mente l’immagine del piccolo Avery, così come l’avevo visto quel giorno alla villa, intento a giocare col fratello nel giardino. - “Ma ha solo sei anni! Come può pensare che sia capace …”

“Escluso il bambino, è logico!” - M’interruppe lui. - “L’unico altro parente è il cugino Anthony, sbaglio?”

Anthony non apparteneva al ramo ereditario dei Donager, ma se quella discendenza si fosse esaurita, senza dubbio, la proprietà sarebbe passata alla linea secondaria. Oltre tutto Anthony conosceva bene la tenuta e aveva molta confidenza con i figli del visconte. In effetti, a rigor di logica, sarebbe potuto essere facile per lui …

Passarono i giorni, senza alcuna novità. Elias li trascorse impegnato in qualche ricerca che lo tratteneva lontano dall'ufficio, mentre io sbrigavo delle pratiche in arretrato. Data la poca propensione del mio capo per la burocrazia, ce ne erano sempre in abbondanza. Poi una mattina ricevetti un’altra telefonata da lady Donager. Terrence era stato punto da una vespa ed era svenuto. Fortunatamente il visconte era riuscito a estrarre prontamente il pungiglione e il signor Finch, l’assistente di sir Donager, aveva portato il bambino di corsa all’ospedale.

“Una vespa?” - Mi chiese Elias, quando gli riferii della telefonata. - “La puntura di una vespa. … Veramente ingegnoso!” - Borbottò fra sé. - “Crudele, ma ingegnoso.”

Aveva l’aria che assumeva di solito quando, risolto brillantemente un caso difficile, si preparava a ricevere elogi e ovazioni.

“Mi vuol far capire che ha già concluso la sua indagine, per caso?”

Mi squadrò, sorridendo sarcasticamente. - “Bambina, ma con chi credi di avere a che fare?” - Sembrò dirmi con quello sguardo. - “Hai trovato le informazioni che ti avevo chiesto?” - Mi chiese invece.

Si riferiva ad compito un po' spiacevole che mi aveva affidato il giorno prima. Voleva che gli recuperassi tutte le cartelle cliniche della famiglia Donager, vivente o già estinta. Elias aveva diversi contatti in molte cliniche del paese e, grazie al suo nome, non mi fu troppo difficile ottenerle. Gliele fornii e lui, leggendole, parve piuttosto soddisfatto.

Mi fece prenotare due posti sul treno per Bidnold dell’indomani. Per il momento il piccolo Terry non correva più pericoli, ma i tempi si stavano stringendo e dovevamo fare in fretta. Se volevamo salvare la vita del ragazzino. Quando arrivammo alla villa trovammo l’intera famiglia Donager riunita. Terrence era stato dimesso la stessa mattina e giocava tranquillo con il fratellino, come se nulla fosse accaduto, sotto lo sguardo vigile di miss Casey. Fissai attentamente i due bimbi e mi accorsi, per la prima volta, di quanto fossero diversi. Il piccolo Avery aveva ereditato i capelli rossi e la pelle lentigginosa dei Donager, mentre Terry aveva i tratti bruni e volitivi della madre. Anche i loro caratteri erano abbastanza lontani. Il maggiore era esuberante ed espansivo, il piccolo sembrava distaccato e remissivo. Forse era semplicemente per questo motivo che era sempre Terrence a farsi male. Era il più portato a mettersi nei guai.

Il visconte, in quel momento, era indaffarato a sbrigare alcune pratiche in compagnia del signor Finch, mentre lady Corinne dava disposizioni a tutto il personale della villa di non perdere mai di vista i bambini. C’era anche Anthony. Appariva diverso dalla volta in cui l'avevo conosciuto. Quell'aura di fascino e vitalità che lo circondava era inspiegabilmente scomparsa. Sembrava soltanto scioccato, anzi frastornato dai recenti avvenimenti, e benché Corinne richiedesse ripetutamente il suo aiuto, lui rimaneva inerte, con lo sguardo perso nel vuoto.

Reilly Finch ci raggiunse in breve tempo, pregandoci di attendere il visconte nel salotto. Vedevamo Finch per la prima volta. Era un uomo notevole. Poteva avere tra i trentacinque e i quarant’anni. Alto e prestante, occhi scuri, folti capelli castani. Sembrava un atleta olimpico, ma con lo sguardo intelligente.

“E’ molto che lavora con il visconte?” - Gli domandò Elias, intercettando i miei pensieri.

“Più o meno dieci anni!” - Rispose l’uomo, in tono secco e perentorio. - “Ero suo assistente a Cambridge!”

“Una fedeltà degna di nota!” - Mi sussurrò il detective, mentre lo seguivamo nel salotto.

“Quindi è anche lei uno scienziato?”

“Sono un biologo!”

“E non le mancano i suoi studi?” - Continuò Elias.

“Certo! Come mancano al visconte, d'altronde! Ma il lavoro che stiamo facendo qui, per la tenuta, è altrettanto importante!”

Ci lasciò ad aspettare da soli nel salotto.

“Non ha intenzione di mettermi al corrente di quello che ha scoperto, vero?” - Chiesi a Elias, sottovoce.

“Non ti avvilire, Vivien! … Saprai tutto a tempo debito!” - Lo odiavo quando faceva così.

Poco più tardi, tutti i presenti erano radunati nel salotto.

“Miss Casey, lei c’era quando la vespa ha punto Terrence, ieri?” - Chiese Elias, scimmiottando un tono inquisitorio che non gli era proprio.

La donna, una quarantenne dall’aria poco estroversa, con la voce ancora carica di preoccupazione, descrisse quello a cui aveva assistito la mattina precedente. Il visconte aveva accompagnato i bambini nella serra per istruirli sulle meraviglie di piante e fiori . Miss Casey li seguiva un po’ in disparte, facendo attenzione che Avery non inciampasse nelle preziose radici del padre, mentre Terrence era chino, insieme al visconte, su alcuni terrari. All’improvviso sir Harry colpì il bambino sul collo, urlando “Attento, Terry! Una vespa!”

Terrence rimase immobile, terrorizzato, mentre il padre intimava alla governante di correre a chiamare aiuto perché il bambino era stato punto. Paulette Casey corse in casa con il piccolo Avery e s’imbatté immediatamente in lady Corinne e nel signor Finch. Spiegò loro che cosa era accaduto e tornò di corsa alla serra insieme a Finch. Il bambino aveva perso i sensi e il visconte l’aveva disteso sul bancone cercando di rianimarlo.

“Ho già estratto il pungiglione.” - Urlava sir Harry, con la voce rotta dalle lacrime. - “Ma non si sveglia, non si sveglia …”

Reilly Finch dimostrò un’incredibile forza d’animo in quel frangente. In un attimo prese il bambino in braccio e lo caricò in auto. Aiutò il visconte, fortemente sconvolto, a salire in macchina e partì a tutta velocità verso l’ospedale di Bidnold.

“Mi scusi, Lady Donager …” - esclamò Elias, ad un tratto, distogliendo l’attenzione di tutti dalla governante, - “… lei che faceva nel frattempo? … Sì! Perché non corse anche lei alla serra?”

“Avery piangeva a dirotto. Si era spaventato a morte. Che cosa avrei dovuto fare, secondo lei? Abbandonarlo?” - La sua risposta fu molto dura, quasi priva di emozioni.

Il detective le sorrise bonariamente. “Certamente no!”

“Signor Elias!” - Sbottò sir Harry, a quel punto. - “Mia moglie la sta pagando perché scopra se qualcuno sta attentando alla vita dei nostri figli. Non certo per essere insultata.” - Era livido in volto e schiumava di rabbia. - “Sono giorni che ci tortura con le sue stupide domande … e ancora non ha concluso nulla! Sa cosa penso? Che lei stia rubando i nostri soldi!”

John Elias diventò serio e arcigno. - “E’ proprio sicuro, signor visconte, di volere che riveli a tutti a quali conclusioni sono arrivato? Crede che sua moglie sarà lieta di scoprire se ho meritato o meno il mio onorario?”

Harry Donager si fiaccò in un attimo, e il suo viso si trasfigurò in una maschera di cera.

“Che cosa intende dire, Elias?” - Lady Donager si era alzata di scatto,parandosi tra il detective e il visconte.

“Sto dicendo che è chiaro che la persona che si cela dietro a questa serie di sfortunati incidenti non è altri che suo marito. Sir Harry Donager! E sono convinto che non siano stati gli unici crimini che ha commesso in questi anni. Sbaglio, sir Harry?”

Il visconte non rispose. Si era accasciato a terra, abbracciandosi le ginocchia. Era invecchiato di colpo di almeno vent’anni.

“Nessun primogenito erediterà …” - Continuava a blaterare, senza senso.


***
n.d.a.
Innanzitutto, un grazie enorme a chi ha letto è commentato! <3
Il titolo del brano è TIME IS RUNNING OUT dei Muse!

   
 
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