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Autore: JemiPerSempre    11/09/2013    1 recensioni
Joseph Adam Jonas, per gli amici Joe. Ho sempre amato la musica, ma a quel tempo non ero un cantante famoso né un musicista. Un semplice insegnante di trent’anni fidanzato con la donna più bella del mondo e… non avrei mai potuto pensare che la mia vita sarebbe cambiata così tanto.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Joe Jonas, Nick Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 8
Uscii dalla doccia canticchiando. Ero felice di quello che successe il giorno prima. Sarei andato a prendere Demi appena pronto e l’avrei portata al mare tutta la giornata. Sarebbe stato bellissimo.
D’un tratto sentii dei passi nel corridoio, mi voltai verso la porta e vidi Ashley.
-Hai niente da dirmi?- mi chiese. Abbassai lo sguardo e poi risposi: -Non ho potuto farne a meno.-. Lei aveva le lacrime agli occhi e disse: -Io ci tenevo a te. Dopo tre anni di fidanzamento avevo in mente un futuro tra noi ed invece hai mandato tutto all’aria per una ragazzina!-.
-Non parlare così di lei.- affermai.
-Adesso la difendi anche? Ma puoi pensare come mi possa sentire io?- mi domandò.
-Ashley, mi dispiace. Io non credevo dovesse succedere ma cosa posso farci? Ho cercato di metterci una pietra sopra ma non ci riuscivo e dormire con te, baciarti, mi faceva stare peggio perché non volevo che soffrissi anche tu.- risposi sinceramente.
-Prendo tutte le mie cose e torno nell’hotel. Quando saprò i risultati dell’accademia prenderò un appartamento. Solo una cosa: non mi cercare mai più.-  disse con gli occhi pieni di lacrime. Ero inerme. Non capiva. Prese una  valigia, ci mise tutte le cose e andò via. Ammetto di essermi dispiaciuto. La conoscevo da così tanto tempo, le volevo bene e non volevo che soffrisse per me. Poi pensai che sarei andato dalla ragazza più bella del mondo e la tristezza mi passò. Andai a prenderla. Suonai e aprì una signora.
-Ehm salve… Sono Joe Jonas, cerco Demi.- dissi sorridendo.
-La chiamo subito.- affermò e così fece. Che bella che era mentre scendeva le scale: aveva un pigiamino davvero tenero. Ma l’unica cosa che volevo era baciarla, ma mi limitai a risponderle sorridendo: -Sai, dovresti incominciare a rispondere ogni tanto ai messaggi che ti mandano!-.
-Tu dovresti pensare che magari non m’interessa quello che mi scrivono…- rispose. Non ci credevo, ma risposi: -Beh preferisco non pensarlo… perché se così fosse ci rimmarrei davvero male.-.
-Se ti cambi in due minuti ti porto sulla spiaggia.- le dissi. Corse a cambiarsi ed io entrai in casa. Mi sedetti sul divano con quelli che dovevano essere i genitori di Selena.
-Vuoi una fetta di crostata? Delle frittelle? Qualcosa?- mi chiese la madre.
-Oh no, grazie.- risposi sorridendo.
-Sicuro? Insisto!- disse ancora.
-Mamma ha detto di no, non insistere.- affermò Selena.
-E che cosa fai nella vita, Joe?- mi domandò dopo aver mandato un’occhiataccia alla figlia.
-Sono il professore di vostra figlia e di Demi.- risposi.
-Beh troppo giovane e bello per essere un professore!- affermò ancora la signora.
-Mamma, smettila!- esclamò Selena.
-Ma dai Sel, ho fatto solo un complimento!- disse ridendo. Quando fu pronta scese e andammo via. Parcheggiai la macchina davanti alla spiaggia e le chiesi: -Allora… non me lo vuoi dare un bacio?-.
-Vieni a prenderlo!- rispose ed iniziò a correre.
-Demi, sarò più vecchio di te, ma non mi sfuggi!- affermai e la inseguii. La raggiunsi e mi buttai addosso per fermarla. Rideva e si dimenava, ma un lungo bacio la fece calmare. Mise la lingua nella miaa bocca e mi stringeva a sè con le braccia intorno al suo collo.
-La prossima volta non sarò più io a baciarti… quindi regolati.- dissi dopo essermi staccato. Sorridevo.
-E se io non volessi?- domandò.
Mi avvicinai a lei e sussurrai sulle sue bellissime labbra: -Non credevo ti fosse dispiaciuto.-. Ed infatti avevo ragione: fu lei a baciarmi, poi rotolammo facendo sì che lei si sedesse a cavalcioni su di me. Si staccò sorridendo, poi si alzò e andò alla riva. La raggiunsi e misi le mie mani sui suoi fianchi e appoggiando la testa sulla mia spalla mi chiese: -Vuoi fare un bagno?-.
-Non ho il costume.- rispose ridendo.
-A casa mia non ti sei fatta problemi.- affermai. Così si tolse il vestito e camminò fino ad immergersi. Quel corpo era perfetto e mi incitava ad avvicinarmi. Solo il pensiero di sfiorare le sua pelle delicata mi rabbrividiva. Mi avvicinai e quando riemerse le dissi sorridendo: -Ti è colato un po’ di mascara.-. Era arrossita così passai un dito sotto gli occhi e le dissi: -Sei bellissima.-.
-E tu sei tremendamente sexy!.- affermò ridendo.
-Mi hai rovinato il momento!- esclamai e misi il broncio.
-Che romanticone!- dissi. D’un tratto iniziò a schizzarmi. Risposi amaramente e quando si voltò per i troppi schizzi l’alzai in aria e la ributtai in acqua. Riemersa cercava di affogarmi, ma più che vendetta a me sembrava un premio. Tornai a galla e affermai: -Sott’acqua non è brutta la visuale.-.
-Scemooo! Devi chiudere gli occhi.-.
-E che sono deficiente?- domandai retoricamente. Mi diede uno schiaffetto dietro la testa e andai verso la macchina per prendere gli asciugamani il cestino con delle cose da mangiare. Mi stesi e lei si sedette accanto a me. L’abbracciai con quanta più dolcezza potevo, ma rovinò il mometo domandando: -Ashley? L’hai sentita?-.
-E’ venuta a casa sta mattina presto, le ho spiegato tutto, ha preso le sue cose ed è andata via. Ha detto che sarebbe stata ancora qualche notte in un albergo e poi, iniziata l’Accademia, avrebbe preso un appartamento in affitto.- risposi guardando altrove.
-E’ finita per colpa mia… Sei sicuro di quello che stai facendo? Se vuoi dimentico tutto e faccio finta che non sia successo niente.- disse tutto d’un fiato.
Di scatto la guardai negli occhi dicendo: -Tu vuoi dimenticare? Ci riusciresti? Beh io no. Forse per te è stato tutto un divertimento ma per me no. So che forse può sembrarti tutto molto affrettato perché ci conosciamo appena, ma ti giuro: mi è bastato guardarti un attimo negli occhi per capire che tutto ciò che voglio sei tu.-. Mi sorrisi guardando in basso. Quelle parole le sentivo veramente, non erano frasi fatte.
-I-io non so se fidarmi di te… Sei più grande e con quello che ho passato mi è difficile farlo.- disse con le lacrime agli occhi. L’abbracciai forte e affermai: -Hei, non preoccuparti… So quanto per te sia dura, ma ti dimostrerò che non devi aver paura di me. Non ti farei mai del male, mai.-. Mi allontanò di poco e la baciai dolcemente. Mi sembrava un cucciolo impaurito ed indifeso, ma nessun’altro le avrebbe fatto del mare. L’avrei sempre protetta tra le mie braccia.


ANGOLO AUTRICE:
Eccomi con l'ottavo capitolo! E' passato un pò di tempo ma credetemi ho avuto un sacco di cose da fare e poi è iniziata la scuola... Un macello ^^' Quindi mi scuso e credo proprio di postare almeno il prossimo nel P.D.V di Demi per farmi perdonare :)
Aspetto le vostre recensioni!!
Con affetto,
Lara <3
   
 
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