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Autore: _transmarine    11/09/2013    1 recensioni
Cato/Clove
10 capitoli in cui provo a raccontarvi gli Hunger Games di Cato e Clove.
………………
Lo sapevamo già da tempo, eravamo noi due quest'anno a doverci offrire volontari. I migliori del corso di addestramento, ovviamente. Non avrei mai voluto che capitasse a lei. E non capiterà a lei. Lei non morirà. Io la proteggerò ad ogni costo.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cato, Clove, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Colpita e affondata.

 

Mentre mi rilassavo alla postazione di armi da tiro una mano si protende verso di me. “Tanto piacere, sono Marvel. Distretto 1.” Esito un istante prima di stringergli la mano. “Cato. Distretto 2.” Lo osservo. Capelli biondi, occhi verdi, viso squadrato, spalle possenti.. Non male, penso. Prima che possa formulare un altro pensiero lui mi anticipa: “Potremmo essere alleati. Io e Glimmer, la ragazza del mio distretto, abbiamo già conosciuto i ragazzi del 4, loro hanno accettato. Tu che ne dici?” Non ha neanche finto di interessarsi a me più di tanto, ma neanche io lo farei. Non sono del tutto sorpreso della proposta e, anche se preferirei cavarmela da solo, capisco che prima o poi gliel'avrei sicuramente proposto io. Cerco Clove con lo sguardo. E' con una ragazza dai capelli lunghi e biondi che potrebbe sembrare apparentemente innocente, ma io so che non lo è. Lo capisco dal suo sguardo. Glimmer. Vedo Clove dirigersi con lei verso altri due tributi. Avrà accettato. Non perdo tempo. “D'accordo” dico con tono distratto. Lui mi sorride compiaciuto e poi mi guida verso il gruppetto di tributi. Dopo le presentazioni seguono inutili discorsi in cui ognuno loda sé stesso e le proprie capacità, accompagnati da sorrisi che a mio parere sono estremamente falsi. Comincio a stufarmi della situazione ma Clove sembra a suo agio a parlare con loro e decido di trattenermi. Osserviamo gli altri tributi e ci facciamo una bella risata quando il ragazzo del 12, mi pare si chiami Peeta, cade rovinosamente a terra dopo il tentativo fallito di arrampicarsi su una rete. Ma le risate durano poco. Gli si avvicina la ragazza del suo distretto, quella con la treccia, e gli mormora qualcosa. Lui pare indeciso, ma poi si alza e va verso la postazione di sollevamento pesi. Prende il più grosso che c'è e lo lancia contro delle lance a un'incredibile distanza. Rimaniamo tutti stupefatti. Non penso che io ci riuscirei. Tuttavia, ho sempre la stessa sensazione. Lui non ha la faccia da tributo. Osservo la ragazza con la treccia, sembra compiaciuta. “Sessione di addestramento conclusa” annuncia una voce. Ci muoviamo verso gli ascensori. Io e Clove ci ritroviamo nello stesso, da soli. “Potevi chiedere il mio parere prima di accettare”. Vorrei morire, perchè ho parlato!? Che idiota che sono! Lei mi guarda confusa e chiede “Come, scusa?”. E' inutile stare zitti a questo punto, anche perchè penso che lei abbia sentito benissimo. “Potevi chiedere il mio parere prima di entrare a far parte di un'alleanza”. “E da quando devo dare conto a quello che pensi tu? Se non sbaglio Brutus ha detto di non preoccuparci tanto l'uno dell'altro”. “Già, scusami tanto, sappi solo che io l'avrei voluto il tuo parere!” Butto lì. Esco dall'ascensore prima che il rossore per la vergogna sia troppo evidente e mi chiudo nella mia stanza. Il pranzo me lo faccio portare in camera. Rimango tutto il pomeriggio steso sul mio letto con un'incredibile rabbia che mi fa bruciare le tempie. Quando mi alzo è per farmi una doccia. Anche se non voglio devo cenare con lei, altrimenti penserà che sono fuori di testa. Prima di uscire dalla mia stanza, tuttavia, ho bisogno di sfogarmi per bene e così spacco un paio di vasi buttandoli da una parte all'altra della stanza. Il rumore fa accorrere un paio di inservienti di Capital City che mi osservano senza dire una parola. Il loro silenzio mi irrita. Esco frettolosamente dalla stanza lanciandogli uno sguardo decisamente poco carino, ma non m'importa. Quando arrivo in salotto c'è Clove che fruga nella dispensa e nasconde dei biscotti nelle tasche della felpa. Sussulta quando si accorge di me. Poi due gesti. Sta zitto, o ti ammazzo. Poi ride, mi sembra assurdo. Ride come non ho mai sentito ridere una persona, fino a non avere più fiato. E la sua risata mi scalda il cuore. Tuttavia rimango impassibile. Esordisce con un “Hai la stessa faccia di quando mi hai sorpreso sotto al tuo letto”. Allora se lo ricorda. Vorrei risponderle per le rime, ma sulla porta compare Brutus ed entrambi ci irrigidiamo all'istante. Ci guarda con sufficienza, attraversa la stanza e si siede al tavolo. Clove lo raggiunge. Io, invece, mi siedo sul divano con i gomiti sulle ginocchia. Viene servita la cena. Nessuno parla, come sempre. Ad un certo punto sorprendo Clove che mi guarda e appena il mio sguardo incontra il suo, i suoi occhi guizzano dalla parte opposta. Il suo colorito assume una lieve sfumatura di rosso.
Colpita e affondata. Vorrei scoppiare a ridere. Ma che stiamo facendo?



Okay, forse un po' troppo sdolcinata. Ma non sarà sempre così. Soprattutto quando arriverà il momento di uccidere. Presto Katniss e Peeta si inseriranno nella storia e da allora saranno indispensabili. Spero vi piaccia. Vi prego recensite. Accetto di tutto, critiche negative e positive. Che dirvi, a presto.

Un bacio,
_redsnow

  
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