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Autore: _transmarine    11/09/2013    0 recensioni
Cato/Clove
10 capitoli in cui provo a raccontarvi gli Hunger Games di Cato e Clove.
………………
Lo sapevamo già da tempo, eravamo noi due quest'anno a doverci offrire volontari. I migliori del corso di addestramento, ovviamente. Non avrei mai voluto che capitasse a lei. E non capiterà a lei. Lei non morirà. Io la proteggerò ad ogni costo.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cato, Clove, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Le donne sono deboli.

Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Suzanne Collins; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

 

Ronald Green, il nostro futuro accompagnatore, sale sul palco con passo sinuoso. Esordisce con un “Prima le signore!”. Mentre srotola il foglietto di carta mi si raggela il sangue. Valentine Row. La ragazza non osa neanche muoversi, sa che qualcun altro dovrà offrirsi al posto suo. Eccola, la sua voce. Non l'ho mai sentita prima, ma mi provoca uno strano calore in gola. Ora è lì sul palco, ed è stupenda.

Quello che faccio è automatico e forse un tantino affrettato. “Mi offro volontario come tributo!” dico, prima ancora che Ronald possa leggere il nome sul foglietto. Ho appena firmato la mia condanna a morte. Se qualcuno vincerà, quella sarà Clove, e io lotterò con tutte le mie forze per far sì che questo accada.

Più tardi incontriamo Brutus, il nostro mentore, che ci espone un suo programma ben preciso. Secondo lui creare un rapporto tra noi potrebbe essere compromettente per l'esito delle nostre imprese. Decide che ci alleneremo separatamente. Diamine, penso. Ci congeda e ci invita a rientrare il prima possibile nelle nostre stanze.
Domani mattina ci sarà la nostra prima sessione di allenamento.

Vengo svegliato dalla pizzicante voce di Ronald che sbraita “Se non ti alzi immediatamente sarò costretto a prendere severi provvedimenti”. Mi viene da ridere. Cosa c'è di peggiore che andare a morire?! Mi rigiro nel letto e guardo l'orologio. Le 7.12. Non credo di essermi mai svegliato così tardi prima d'ora. Mi convinco a trascinarmi nel bagno e mi lavo distrattamente, tanto che prima di uscire dalla mia stanza devo controllare se mi sono pettinato i capelli. La colazione trascorre molto silenziosamente. Meglio così, penso. Non avrei molto da dire. Guardo Clove e sembra persa nei suoi pensieri, tanto che mi riscopro a fissarla intensamente. Distolgo subito lo sgurdo. Spero che non mi abbia visto nessuno. Appena finita la colazione veniamo subito scortati alla prima sessione di allenamento. Hanno tutti un'aria risoluta e fiera, tranne forse la ragazzina dell'undici e il ragazzo del dodici. Lui non ha la faccia da tributo. Una donna parla per un pò e non mi prendo la briga né di sapere il suo nome né di prestare ascolto a quel che sta dicendo. Finalmente, dopo chissà quanti sbadigli, possiamo allenarci. Non credo che svegliarmi più tardi questa mattina mi sia stato d'aiuto, mi distraggo molto facilmente. E infatti, dopo neanche 10 minuti, mi sorprendo a fissare Clove che lancia coltelli a destra e a manca con incredibile precisione. Non l'ho mai vista all'opera. All'accademia uomini e donne non si incontrano quasi mai. E se si incontrano è comunque all'insaputa degli insegnanti. Ma di solito sono le donne che sbirciano gli uomini, noi non ci interessiamo a loro più di tanto. Così conobbi Clove. Era il nostro primo anno all'accademia e lei e una sua amica si intrufolarono nel nostro dormitorio. Le trovai nascoste sotto il mio letto. Clove, prima di chiudersi la porta alle spalle, mi fece segno col dito di stare zitto, e poi un altro che decisamente è poco carino. Mi minacciò di morte. Quei due semplici gesti mi conquistarono. Mi accorgo appena che sto sorridendo come un ebete quando sento un tonfo alla mia sinistra. C'è Clove lì in piedi, mi dà le spalle e, difronte a lei una sagoma, a terra, squarciata a metà, all'altezza del cuore.
Le donne sono deboli. Così diceva il mio maestro all'accademia. Io non l'ho mai pensata così.

E' la mia prima fanfic. Mi scuso per eventuali errori presenti nel testo. Spero vi piaccia, fatemi sapere cosa ne pensate.

Un bacio,

_redsnow

  
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