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Autore: GJDunkel    11/09/2013    5 recensioni
Mi ha sempre colpito il profondo ed eterno amore che Piton ha provato per Lily e mi sono sempre chiesta cosa sarebbe successo se Severus non l'avesse trattata così male e non avesse intrapreso una cattiva strada frequentando i futuri Mangiamorte quando si trovava ad Hogwarts. In questa storia Piton ha la possibilità di tornare indietro nel passato e di poter rimediare finalmente ai suoi sbagli. Ci riuscirà? O cadrà di nuovo negli stessi errori?
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio, Petunia Dursley, Severus Piton | Coppie: Lily/Severus
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
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  Nononononono
! Non Serpeverde! No! Non riusciva a crederci, l’angoscia e lo sconforto lo avevano completamente invaso. Rimase immobile lì seduto su quello sgabello da cui, aveva pensato, si sarebbe alzato per raggiungere il tavolo dei Grifondoro. Invece non sarebbe stato così. No. No…
  La professoressa McGranitt, lo ritenne nuovamente un ragazzo timido e insicuro, quindi provò a incoraggiarlo.
 
<< Bene signor Piton! Serpeverde! Orsù, ora però puoi anche alzarti e raggiungere la tua nuova Casa! >>
 
  Severus, ancora sconvolto, si alzò lentamente dallo sgabello e i Serpeverde applaudirono per fargli coraggio. Severus guardò Lily, che aveva la stessa espressione triste e stupita dipinta sul volto. Continuava a guardarla non accorgendosi , però, di essere arrivato alla fine de soppalco…
 
<< Attenz…! >> fece la McGranitt, ma ormai era troppo tardi.
 
  Severus cadde ruzzoloni, facendosi tutti e tre i gradini da seduto, e arrivando a terra allo stesso modo. L’applauso di una sola tavolata si trasformò ben presto nella risata di quasi  tutti i presenti.
 
<< BUUUU! >> Sentì urlare da James e Sirius, ma li ignorò. Quello era il più piccolo dei suoi problemi, in quel momento.
 
  Minerva gli venne prontamente incontro, aiutandolo ad alzarsi. Bastò una sola sua severa occhiata ai suoi allievi, che le risate cessarono di colpo, e i Serpeverde ripresero ad battere le mani.  Severus, ancor più demoralizzato, si sedette al suo nuovo tavolo.
 
<< Benvenuto  fra noi  - Disse una voce austera, ponendogli una mano sulla spalla – Io sono il prefetto dei Serpeverde, Lucius Malfoy e spero tu possa onorare la tua nuova Casa… >>
 
“Meglio di quanto tu abbia fatto finora..” Pensò Lucius, ma evitò di dirlo.
 
<< Sì, certo… >> Disse Piton, ancora più imbarazzato, cogliendo i pensieri di Malfoy.
 
  Si sedette fra due ragazzi.
 
<< Ehi, ti sei fatto male? >> Chiese uno di loro, che si tratteneva visibilmente dal ridere.
 
  Piton non si accorse nemmeno che a fare quella domanda era stato nientemeno che Gaylord Avery, e che invece alla sua sinistra sedeva Terence Mulciber. Era troppo preso dai suoi pensieri.
  Gaylord, non ricevendo risposta e rendendosi conto che Severus era ormai finito in un'altra dimensione,  cominciò a discorrere con Mulciber.
  Presto apparvero le pietanze più gustose mi esistite sulla faccia della terra, ma Piton aveva lo stomaco troppo chiuso anche per far entrare una fogliolina d’insalata, e non toccò cibo, non notando Avery e Terence che facevano il bis servendosi liberamente dal suo piatto.
  Improvvisamente, un omino dai neri occhi maligni e una grande bocca, sorvolò il tavolo dei Serpeverde e cominciò a girare intorno a Severus.
 
<< Pity è rattristato, nella casa sbagliata è stato smistato! >> cantò, a mo’ di filastrocca.
<< Pix!! – Tuonò una voce potente che proveniva da un fantasma grosso e ricoperto di sangue, seduto all’altro capotavola – questa non è assolutamente la Casa sbagliata! Hai forse un problema con Serpeverde? >>
<< No Barone, no signor Barone, questa Casa è la migliore, davvero! >>
<< Bravo Pix, ora sparisci! >>


  Detto questo Pix si volatilizzò immediatamente e puntò invece vero i Grifondoro. Si mise proprio accanto a Lily e, con il suo solito tono canzonatorio, disse: << La rossa è rattristata, dal suo ragazzo è stata separata! >>
  Sirius e James scoppiarono a ridere e Pix, compiaciuto, batté loro il cinque prima di svanire completamente. Severus guardò verso Lily. Mentre tutti erano già al dolce, lei aveva ancora il piatto colmo di zuppa di pomodoro, la prima portata. 
   Lucius era intento a raccomandare ai primini di non dare molta confidenza a Pix, quando Silente annunciò la fine della cena.
  Silente… Silente.. cos’è che gli aveva detto quel “lontano” 1997?
 
  “Sei un uomo molto più coraggioso di Igor Karkaroff. Sai, a volte credo che lo Smistamento avvenga troppo presto…”
 
  Parole, parole che non avevano dato nessun risultato, neanche dopo 27 anni dopo il suo primo Smistamento…
  Tutti intonarono l’inno della scuola, poi i prefetti si alzarono, seguiti dagli allievi in attesa di andare nei propri dormitori.
  Lucius Malfoy arrivò nei sotterranei e, dopo aver detto la parola d’ordine, tutti attraversarono la sala comune per fiondarsi a letto. Ma più passavano le ore, più Severus non riusciva a prendere sonno. Si girava e si rigirava fra le lenzuola, pensando… A che era servito tornare indietro nel tempo? A cosa era servito se era costretto a rivivere tutto ciò che era stato prima? Sì, aveva fatto amicizia con Petunia, ma questo non impediva a Lily di innamorarsi di James, prima o poi!
 
“Se tu vuoi puoi, Severus! Puoi sempre fare qualcosa, non darti per vinto! E portami un ghiacciolo al limone, già che ci sei” Gli sembrò di sentire la voce di Albus nella sua testa.
 
  Se voleva, poteva. Ma cosa poteva fare?
  Come se avesse appena ricevuto una scossa elettrica, Severus si alzò di scatto. Prese un foglio di pergamena, un po’ d’inchiostro, e cominciò a scrivere.
 
“Cara Lily,
da una parte spero che tu stia dormendo, così sarai ben riposata per il primo giorno di  lezioni domani! Da una parte invece spero che tu sia sveglia, sia perché mi piacerebbe ricevere subito una risposta, sia perché mi dispiacerebbe far rimanere fuori dalla tua finestra Black tutta la notte. Prima di tutto, volevo chiederti di provare a sopportare i Maland… - No, ma che Malandrini? Cancellò le ultime due parole e riscrisse - … a sopportare James, Sirius e Peter. Anzi, stagli proprio alla larga e, se puoi, stai alla larga anche da Lupin. Lui per ora non sembra avere nulla che non va, ma dato che sta insieme a quei tre se non stessi lontano da lui allora è come se stessi vicino a gli altri tre! Capito? – Ma che caspita stava scrivendo? – Beh, bando alle ciance. I motivi per cui ti ho scritto sono due. Volevo farti sapere quanto sia enormemente dispiaciuto dal fatto che siamo finiti in due case diverse, ma nel contempo volevo rassicurarti che continueremo comunque a vederci spesso, e che, ovviamente, rimarremo sempre amici. Con questo ti saluto, e ti auguro una buona notte. Ti voglio tanto bene – Bene? Solo bene? Evitò di pensarci – Ancora buonanotte.
Baci,
Tuo Sev. ”
 
  Non sembrava scritta da un bambino di 11 anni, ma che importava? Almeno ci aveva provato. Uscì di nascosto dai dormitori e si diresse in guferia che, come sapeva, non era mai chiusa a chiave. “Anche se mi trovano – pensò Piton – non possono farmi nulla. Del resto sono un professore”. Rise di sé stesso rendendosi un’altra volta conto che no, ora non era più un professore. In teoria aveva 11 anni anzi, in teoria, doveva essere morto, cibo per serpenti-Horcrux. Entrò nella guferia e trovò subito quella palletta nera tutta piume che era il suo gufo. Gli consegnò la lettera e volò via. Presto, neanche un minuto dopo, ritornò con una busta in mano. La risposta di Lily era già arrivata.
 
“Caro Sev,
menomale che è arrivata la tua lettera! Almeno mi sono distratta un po’, in questa che sembra una notte in bianco… Infatti per sfortuna mia, ma per fortuna di Black (il gufo, intendiamoci) neanche io stavo dormendo. E comunque devi stare tranquillo, so già di mio che devo stare alla larga da quei tre, e purtroppo anche da Remus che sembra l’unico ad avere un po’ di sale in zucca, soprattutto ora che hanno fatto amicizia con Pix. È davvero terribile quel poltergeist! So che rimarremo sempre amici, io mi fido di te, Sev. Non sei il tipo che abbandona delle vecchie amicizie lasciandosi condizionare da un’altra Casa! – arrivato qui a Severus mancò un battito. Si sentiva ancora così in colpa… - Ma adesso basta, proviamo a prendere sonno! Sono tre ore che mi sto leggendo il libro di Pozioni, l’ho letteralmente finito! – Piton sorrise – Allora buonanotte, Sev!
Con tantissimo affetto,
Lily”
 
  Quelle  ultime parole…  “Con tantissimo affetto, Lily”… Finalmente erano riferite a lui, e non a qualcun altro…
 
 
 
Come un ladro era entrato nel vecchio rifugio a Grimmauld Place 12. Quella casa era piena di tesori, ma lui non ne toccò neanche uno. Si precipitò nella camera dell’ormai deceduto Sirius e aprì tutti i libri della biblioteca, scrollandoli in cerca di una lettera, un precisa lettera. Finalmente, dopo qualche minuto di ricerca, la trovò. Era contenuta in un libro spesso e dalla rigida copertina rossa, ed era composta da due fogli. “Caro Felpato –iniziò a leggere – volevo ringraziarti per…” No. Non se ne faceva niente di quella. Prese il secondo foglio. “…possa  mai essere stato amico di Gellert Grindelwald. Personalmente, sono convinta che stia perdendo il senno! Con tantissimo affetto, Lily”. Ecco, era questa. La ripiegò con cautela, facendo attenzione a non bagnarla con le lacrime che gli scendevano a fiotti, e la infilò sotto la veste. Dopodiché strappò in due la foto allegata, gettando via la metà con James  ed Harry, e tenendo per se quella in cui Lily sorrideva, felice…
 
  Severus si riscosse. Stava decisamente avendo troppi flashback quel giorno. Forse era il traumatico ritorno a scuola, che non è mai amato da nessuno, persino da un professore, o meglio, un ex-professore.  Tornò di soppiatto nei dormitori, evitando alla grande Mrs Purr e, con il pensiero della ridente Lily adulta, si addormentò.
 
  Il giorno seguente, durante a colazione, la professoressa McGranitt passò a consegnare gli orari delle lezioni.
 
Prima ora: Trasfigurazione con i Grifondoro
Seconda ora: Incantesimi con i Grifondoro
Terza ora: Pozioni con i Grifondoro
Quarta ora:  Erbologia con… i Corvonero
 
  Quello che aveva detto a Lily per rassicurarla, si era verificato reale. Non sarebbero stati poi così distanti visto tutte le ore che avevano insieme quel giorno. Vide Lily sorridergli dal tavolo dei Grifoni. Avevano avuto lo stesso pensiero.
  Finita la colazione (dopo aver visto l’orario Sev era riuscito a mangiare qualcosa) Lily uscì dalla fila dei Grifondoro e raggiunse Severus.
 
<< Cosa fai?! >> Chiese lui, stupito.
<< Ti sto accanto, no? >> Disse lei con semplicità, sorridendo.
<< Dovresti stare con quelli della tua… “famiglia” >> Disse citando la McGranitt.
<< Ma Sev, tu sei della mia famiglia! >>
 
  Detto questo lo lasciò basito e tornò dai Grifondoro. Severus la guardava mentre parlava con due ragazze, tra cui Mary McDonald.
 
   “Sei della mia famiglia..”
Lily gli rivolgeva queste frasi con leggerezza, con l’innocenza di una bambina, e nemmeno sapeva quanto per Severus erano importanti, quanto significassero per lui…
 
  Arrivarono di fronte all’aula di Trasfigurazione. Piton fece per entrare, quando Sirius lo superò, dandogli una gomitata.
 
 << Dai del tuo meglio, Mocciosus! >>
<< Già – rincarò subito James – se la McGranitt ti fa qualche domanda puoi sempre fingere di cadere dalla sedia… >>
 
  E risero delle oro stupide offese.
 
<< Su, entrate! Forza! >> Ordinò Remus spingendo dentro l’aula Peter, Sirius e James. << Non farci caso, sai… - fece poi a Severus – non vedono l’ora che ti facciano qualche domanda, il loro divertimento si limita nel vederti fare scena muta… >> Sospirando, entrò anche lui in classe.
 
“Scena muta… - pensò Severus – Questo è tutto da vedere..”
 
  Dopodiché entrò in aula a sua volta, pronto a sfoderare tutta l’Hemione Granger che era in lui.





*ANGOLO AUTRICE*

Ringrazio di nuovo tutti quelli che leggono, recensiscono o danno anche solo un'occhiata alla storia. Se siete arrivati fino a qui vi adoro u.u Allora che dire... questo capitolo è un po' corto, ma il prossimo compenserà... 
Grazie di nuovo a tutti,
GJ Dunkel
  
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