Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: Kajira    12/09/2013    4 recensioni
Accettare un collare, accettare di appartenere e di possedere, è sinonimo di grande impegno e grande responsabilità da parte di un Master e una slave. La schiava, in particolare, offre al Padrone la sua mente, il suo corpo e la sua anima. Da quel momento, lei obbedisce soltanto a Lui, e sceglie liberamente di farlo, per amore, per adorazione.
La fiducia in tutto questo gioca un ruolo importante. Non esistono se e ma. La slave si deve fidare del Master, punto.
Anche a costo di annegare.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, Nonsense | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sono una schiava. E appartengo.





                       >>>     Waves    



Come un’onda. Un susseguirsi incessante.
Il ritmo violento, cadenzato, ipnotico.
La sua forza fa quasi paura, ma è rilassante.
Non c’è rischio che questo gioco s’interrompa; un’onda dopo l’altra, il movimento che è sempre la continuazione di quello che lo precede. E non si ferma mai, instancabile, disarmante. Confortante.

Zitta. Ascolta la sua voce.
È un sussurro, il suo, che ti sta chiamando.

È l’infinito, è l’assoluto, è l’ignoto carico di promesse e di minacce.
L’acqua è fredda, la sua mano dolce e decisa. Mi lambisce i fianchi, attirandomi a sé, portandomi verso qualcosa di bellissimo e pericoloso.

È quello che vuoi?

Sì. No.
Il vento sale, sferza l’acqua e trascina con sé le sue gocce. Mi colpiscono il viso con impeto devastante, feroci. Lui non sopporta l’incertezza.
Sì, è quello che voglio.

E allora lasciati cullare.

Lui è così. Spietato, capace di incutere un timore sconfortante, e dolce, che accarezza le mie paure e le trasforma in aspirazioni.
Lo guardo.
Sollevo le gambe e lascio che l’acqua mi sostenga, mi trascini via, lontano, dove desidera, con la consapevolezza che, così come può farmi galleggiare, può spingermi nelle sue profondità più oscure, e annegarmi.




NdA_______________________________________________________

Questa è la sensazione che si prova quando un Master reclama per sé la schiava che alberga dentro una donna.
C'è una specie di alchimia tra queste due figure... Ci si riconosce tra la gente, ci si guarda, ci si studia. Ci si sceglie.
Accettare un collare, accettare di appartenere e di possedere, è sinonimo di grande impegno e grande responsabilità da parte di entrambi. La schiava, in particolare, offre al Padrone la sua mente, il suo corpo e la sua anima. Da quel momento, lei obbedisce soltanto a Lui, e sceglie liberamente di farlo, per amore, per adorazione. La fiducia in tutto questo gioca un ruolo importante. Non esistono se e ma. La slave si deve fidare del Master, punto. Anche a costo di annegare.
Una filosofia contorta e a tratti spaventosa, ma estremamente appagante!

Spero che questa piccola flash-fic vi sia piaciuta. L'ho scritta sulle note di "The waves", Ludovico Einaudi. Adoro quella composizione.
Dedico ogni emozione che ho provato scrivendo questo pezzo al mio Padrone, perché gli appartengono tutte.

Grazie a tutti voi per aver letto.

Kajira




C’è forza nell’arrendevolezza.

« Se tutto il resto perisse, tranne lui, continuerei a esistere; e se tutto il resto rimanesse e lui fosse annientato, l'universo mi sarebbe estraneo. »
(Catherine Earnshaw, “Cime tempestose”)

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Kajira