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Autore: raptasum    12/09/2013    6 recensioni
Liam Payne ha ventidue anni, lavora come bagnino alla piscina comunale coperta di Kilkenny, Irlanda.
E' un lavoro noioso, davvero noioso.
Fino a quando a quattro ragazzi non viene l'idea di gettare in acqua un piccolo moro che non sa nuotare...
[Ziam, accenni Niam-Ziall, lifeguard!Liam, writer!Zayn]
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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- Ciao, Nì. Sei in anticipo.
- Lo so, non potevo aspettare. – Niall Horan si morse maliziosamente il labbro inferiore, mentre l’altro lo trascinava in camera e lo sbatteva sul letto.



***

- Sempre più sexy, eh? – domandò ironicamente Niall, intanto che Liam cominciava a levargli la maglia azzurra, in pendant con i suoi occhi color del cielo; si avvicinò al collo del ventiduenne, cominciò a morderlo e succhiarlo solleticandolo con i capelli biondi.
Sorrise, ammirando il perfetto segno rosso che era sbocciato come una rosa sulla pelle del giovane.
- Oddio, non puoi immaginare quanta voglia ho – replicò a mezza bocca l’altro, invertì le posizioni per riuscire ad aprire la cintura del biondino – Di recente ho conosciuto una persona niente male, più giovane di me e te…
- Che fai, ti dai alla pedofilia?
- Ma va, ha diciannove anni – sbottò Liam, con un tono leggermente seccato, riuscì a sfilare i jeans di Niall con un sospiro, vedendo con la coda dell’occhio un principio di erezione.
Ci voleva Zayn, invece di Niall.
- Oh, capisco. Lo fa meglio di me? – il castano sorrise, si levò la maglietta del pigiama e i pantaloni, rimanendo in boxer.
- E chi lo sa, mi piacerebbe provarci! – con Niall era così, parlavano di qualsiasi cosa, si fidavano uno dell’altro sin dai tempi delle medie: e poi, alle superiori, erano diventati scopamici.
Le dita del biondo scesero fino agli addominali dell’altro ventiduenne, perfettamente consapevoli che il solo sfiorare quella zona faceva eccitare Liam, un sorriso malefico gli si dipinse sul viso paffuto mentre torturava i muscoli tesi del giovane sotto di lui.
Niall estrasse un preservativo dalla tasca dei jeans, per poi sfilarseli e abbandonarli su una sedia; lo porse al castano, che si tolse i boxer e strappò l’involucro coi denti, voglioso e violento.
Dopo essersi sistemato e aver svestito totalmente anche il biondino, Liam invertì le posizioni aprendo le gambe dell’altro giovane, quello sorrise mentre Payne si inumidiva le dita e le spingeva dentro il suo corpo già accaldato.
- Ah, finiscila con queste stronzate – tagliò corto Niall, il castano ubbidì, levò la mano e con un colpo secco penetrò l’amico, dando inizio all’ennesima scopata.

- E la miseria, che palle! – sbottò Zayn, dopo almeno due ore che faceva i compiti.
Sua madre lo aveva praticamente chiuso in camera, e sia prima che dopo il pranzo aveva faticato come un matto sui libri; non era riuscito a concentrarsi al massimo, si distraeva molto facilmente, bastava una qualsiasi scusa per fargli perdere attenzione e ci volevano tutti i santi per farlo concentrare di nuovo.
Chiuse il libro di letteratura di scatto, si lasciò andare contro lo schienale della sedia sospirando, non ne posso più pensò alzandosi, e aprendo poi la finestra: il vento tipico di Kilkenny inondò la camera, facendo svolazzare qua e là qualche foglietto, ma Zayn non se ne curò.
Aveva solo bisogno di prendere una boccata d’aria fresca, nient’altro gli importava al momento, e stava per raggiungere il perfetto stato di tranquillità quando sua madre entrò di corsa nella stanza.
- Zayn! Guarda che ho trovato! – il ragazzo sbuffò, si voltò nella direzione della porta, e notò che la donna teneva in mano un libro piuttosto vecchiotto.
- Che cosa sarebbe?
- E’ una mia vecchia copia del Don Chisciotte, l’ha trovata papà in cantina… così puoi riportare il libro al tuo amico! – il moro sorrise, l’idea non gli dispiaceva più di tanto, avrebbe avuto una  buona scusa per ripiombare a casa di Liam e magari chiedergli il numero di telefono.
- Grazie mille, appoggiala pure sulla scrivania. Tra poco vado a riportarlo al mio amico. – la madre sorrise, fece come detto e uscì, tornando alle faccende domestiche che le occupavano gran parte della giornata.
Potrei uscire ora, dopotutto sono le quattro e mezza… però forse Liam è alla piscina rifletté Zayn, ma poi un frammento della conversazione che avevano avuto al bar gli affiorò al cervello.
Oggi è sabato, giusto? sbirciò il calendario, per appurare che fosse davvero sabato, sorrise soddisfatto vedendo che aveva ragione. Dovrebbe essere il suo giorno libero, allora posso andare da lui.
Si cambiò, sostituendo il pigiama con dei pantaloni neri e una maglia rossa scuro, si allacciò le Dr. Martens e si avviò in cucina, dove infilò la felpa di Batman e il libro in una borsa di plastica: praticamente tutta la vita della casa era consumata in cucina, visto che sua madre si trovava quasi sempre lì.
E dove c’era lei, c’era tutto quello che cercava.
- Allora esci adesso? – chiese la donna, premette qualche pulsante sulla lavastoviglie e quella si mise a rombare, era un modello vecchio e andava sostituito al più presto, ma né la madre né il padre di Zayn avevano voglia di cercarne un’altra.
- Sì, torno prima di sei e mezza, d’accordo?
- Perfetto, a dopo. – gli schioccò un bacio sulla fronte, e poi guardò il diciannovenne uscire dalla cucina e chiudersi la porta alle spalle.
Com’è bello, chissà quante ammiratrici ha pensò dolcemente, per poi rimettersi a trafficare con la lavastoviglie.

- Dio santissimo, ci voleva! – Liam uscì da Niall, con i capelli spettinati e gli occhi lucidi, e si stese di fianco all’altro giovane cercando di calmare il fiatone.
- Approvo e sottoscrivo… - si infilarono entrambi sotto le lenzuola, il biondino si raggomitolò contro Payne, un braccio di questo gli passò sulla vita per stringerlo.
Si coccolarono un po’, lo facevano sempre dopo le loro scopate, poi Niall si tirò seduto e allungò una mano verso i jeans, tirando fuori da una tasca un pacchetto di sigarette e un accendino giallo.
Se ne accese una, fece un lungo tiro sotto gli occhi di Liam, il quale lo guardava seccato.
- Quante volte ti ho detto che in casa mia non si fuma? – lo rimbeccò, il biondo gli sputò in faccia tutto il fumo facendolo tossire.
- E io quante volte ti ho detto che non mi importa?
- Bah, sei sempre il solito… - il castano si mise supino, fissava il soffitto come se fosse la cosa più bella che abbia mai visto, stava per aggiungere qualcosa ma il campanello lo batté sul tempo, mettendosi a trillare insistentemente.
- Datti una mossa e vai ad aprire, pigrone! - si alzò di mala voglia, si vestì con un paio di boxer puliti e una maglietta, e andò pigramente ad aprire alla porta.
Per poco non ci rimase secco.
- Zayn?
- Io, hm, ciao, Liam.

Arrossito per l’ennesima volta, Zayn balbettò un “ciao” poco convinto, temendo di aver disturbato Liam in un momento topico.
Ed effettivamente, lo aveva fatto.
- Perché sei qui? – domandò il castano, visibilmente in imbarazzo: il più piccolo lo osservò, aveva i capelli sconvolti e le guance in fiamme, per non parlare del succhiotto sul suo collo, che spiccava come un elefante in un campo di fragole.
Ah, perfetto.
Zayn sentì il suo cuore sbriciolarsi in un milione di pezzettini, e quei pezzettini distruggersi in pezzettini ancora più piccoli, e così via, finché non rimase più nulla se non un’immensa tristezza.
- Io… ho disturbato?
- No, tranquillo, non-
- Eeeehi, bella gente! – la voce di Niall irruppe nel salotto, Liam si voltò a guardare il suo migliore amico, il quale indossava solo le mutande.
Non ora, Nì, ti imploro.
- Niall? Puoi cortesemente tornare in camera? – quella frase ebbe il potere di calpestare i rimasugli di cuore di Zayn, e contemporaneamente di far sprofondare il castano nel più totale imbarazzo.
- Ma senza di te è inutile… allora, tu chi saresti?
- I-io? – balbettò il diciannovenne, Niall scoppiò a ridere circondando i fianchi dell’amico con le braccia, allacciandole sulla pancia del giovane.
Appoggiò la testa sulla spalla sinistra di Liam, dalla parte del succhiotto: era un pochino più alto persino di lui, che sfiorava il metro e ottanta.
- No, Leeyum! – oh, diamine, che sia il mittente del messaggio di ieri? si chiese il più basso dei tre. – Sì, stupidotto. Chi saresti tu?
- Niall, ho il piacere di presentarti Zayn Malik. Zayn, lui è Niall Horan, il mio… hm, migliore amico. – nonché re dei rompipalle, guastafeste supremo e imperatore degli equivoci ultraimbarazzanti… si intromise Payne.
- Piacere, Niall… comunque, Liam – spostò le iridi scure dal biondino all’altro – ti ho riportato questi. Io vado, hm? – gli porse la borsa con mani tremanti, il castano abbozzò un sorriso timido e la afferrò.
- S-se vuoi puoi rimanere, a me non da’ assolutamente fastidio-
- A me invece sì, visto che stavamo facendo qualcosa di importante. – esclamò Niall, prese a baciare piano il segno rosso sul collo di Liam, Zayn ormai aveva le lacrime agli occhi. – Perciò, caro nanerottolo, a mai più rivederci! – e, ignorando le proteste dell’amico, sbatté la porta in faccia al piccolo moro.

Dire che Zayn era distrutto era sminuire il suo dolore.
Rimase per un paio di secondi ad osservare la porta chiusa, poi, piangendo silenziosamente, si avviò verso casa: ma non ci arrivò, si fermò prima ad un piccolo parchetto, si sedette sull’unica panchina che c’era con le ginocchia premute contro il petto, per lasciare libero sfogo alle lacrime.
Avrei dovuto immaginarlo, un ragazzo così perfetto non poteva essere libero, e ora non ho più niente per cui lottare si ripeteva nella mente, ora so che non ci potrò mai stare insieme, non ho speranze, quel Niall è perfetto e io sono solo uno stupido illuso, non ho più nulla, lo sapevo che mi stavo spingendo troppo oltre!

- Niall James Horan, tu sai cosa cazzo hai combinato con la tua maledettissima lingua? – sbraitò Liam, non appena Niall ebbe chiuso la porta.
- Ho scacciato un rompiscatole?
- No, caro il mio furbacchione, hai scacciato Zayn Malik! Testa di cazzo che non sei altro! – quando si arrabbiava, Liam diventava peggio di uno scaricatore di porto.
Il biondino si appoggiò alla porta, incrociò le braccia con uno sguardo strafottente.
- E dovrebbe importarmene qualcosa? – cambiò subito atteggiamento quando vide la preoccupazione dipingersi sul volto dell’amico, questo si precipitò in camera seguito a ruota da Horan.
- Tu… tu hai mandato via la persona di cui ti ho parlato prima, il diciannovenne che mi piace, sei un totale deficiente!
- Oh, ma era lui? Caaavolo, non lo sapevo! – si sedette mollemente sul letto, guardando Liam che si vestiva in fretta e furia e si sistemava i capelli il più rapidamente possibile. – Si può sapere cosa stai facendo adesso?
- Sto andando a cercarlo, lui è più fragile del cristallo, sarà distrutto, lui si fidava di me e io… ah, tu rimani qui o ti strangolo personalmente – Niall deglutì, sapeva che l’amico manteneva sempre le promesse.
Quello finì di allacciarsi le scarpe, prese il cellulare e uscì di casa quasi di corsa, con un solo obiettivo nella testa: trovare Zayn.

Ho voglia di morire pensò Zayn, le lacrime gli scorrevano ancora sulle guance.
Non sapeva più che cosa fare, ora che aveva perso sia un amico sia l’amore della sua vita, se avesse avuto un ponte o una scogliera a portata di mano si sarebbe buttato senza esitazione.
Certo, era una reazione esagerata per un due di picche, ma il moro era fatto così: estremamente sensibile, debole, empatico e con una strana tendenza al fidarsi troppo delle persone.
Che, il più delle volte, finivano per deluderlo o ignorarlo dopo averlo usato senza ritegno.
Come quella volta che aveva raccontato a Logan di essersi innamorato di un ragazzo, in prima superiore, e quello aveva spifferato tutto quanto a un altro, il quale faceva parte dei futuri persecutori di Zayn.
Non ci ho più parlato, con Logan rifletté e probabilmente non ci parlerò mai più.
Dopotutto, aveva anche mandato un sms a Liam, nello stesso giorno, con scritto più o meno “Hai un pretendente, belloccio”.
Ma, a quanto pareva, Liam non aveva capito che quell’ammiratore era Zayn.
Avvertì dei passi leggeri ma concitati, non ci fece caso, tanto nessuno si sarebbe fermato per lui.
E invece sentì delle mani spostargli le braccia dal viso, per poi sollevargli quest’ultimo: incontrò due occhi color del cioccolato, proprio all’altezza dei suoi e lucidi come un vetro lavato di fresco.
- Smetti di piangere, principessa… il tuo cavaliere è qui per te.

 

Bella a tutti...


E rieccomi qui, con un capitolo fresco fresco.
Qualcuno (tutti) mi uccideranno per la scena Niam, ovviamente: vi faccio un piccolo spoiler, ci saranno altre scene del genere, non so ancora quante ma sicuramente due.
Oggi, nella mia città, sono ricominciate le scuole çmç ed è per questo motivo che ho deciso di aggiornare oggi, uhuh.
Volevo ringraziarvi tutti quanti, perché siete davvero tantissimi, e non mi aspettavo tanto. 
Un GRAZIE enorme alle persone che recenciscono, ma anche a quelli che, silenziosamente, hanno inserito la mia long nelle preferite, seguite e ricordate. Siete i migliori, davvero non mi aspettavo questo successo, probabilmente in confronto ad altre FF non è niente ma per me è moltissimo. Vi voglio bene <3
Quando, ancora ad agosto, ho scritto questo capitolo il mio cuoricino fluff ha sofferto per il piccolo Zayn. Povero tato :'3
Ho in programma qualche os, ma siuramente non riuscirò mai a pubblicarle (troppa fatica...), al massimo le linkerò nei capitoli futuri; poi, volevo aprire l'ennesima parentesi.
Tempo fa sono andata a vedere This Is Us (lo ammetto,ma la mi migliore amica ci teneva e l'ho acompagnata v.v), e mi sono trovata davanti nerd!Zayn con il bellissimo Liammino che se lo mangiava con gli occhi.
Allora, non so perché lo scrivo mA ODDIO SONO MORTA CON QUELLA SCENA, NON POTETE CAPIRE CHE SALTO HO FATTO.
Sigh. çmç quei due mi ammazzeranno, qualche giorno. Loro, e anche i Larry çmç morite male, gayini del diavolo. <3
Mi scuso per eventuali errori,ma non ho ricontrollato. Se vedete qualche schifezza segnalatemela, e provvederò immediatamente a correggere. 

Ho deciso di aggiornare ogni sei giorni, quindi a mercoledì bellezze :3

Amy <3
  
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