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Autore: Marty_Kaulitz    18/03/2008    3 recensioni
Guardò quegli occhi nocciola, così profondi, così espressivi, così belli.. gli occhi della persona che amava.. ma che quel giorno sarebbe partita e che avrebbe rivisto chissà quando..
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti!! Allora, vado di fretta quindi faccio un ringraziamento generale a tutti!!!!

Volevo dirvi anche che la storia non sta proprio finendo.. cioè, sì, però ancora 5 capitoli credo che ci saranno..

Ora vi lascio con questo!! Non so se riuscirò a riaggiornare prima della fine delle vacanze.. quindi un augurio di buona Pasqua a tutti!!!

Un bacio!!!!


CAPITOLO 22 – RETTE MICH


-Ho detto che non ci voglio venire!

-Ma perché?? Devi farti bella! Oggi c’è il loro concerto!

-Forse non hai capito.. non voglio andare nemmeno al concerto!

-Ma perché?? –ripeté Roxi

-Perché.. –Eleonora non riuscì a rispondere, non riuscì a dire “perché ho paura di vedere Tom che alla fine del concerto si porta una nel camerino!”

-Vedi? Non lo sai neanche te! Quindi andiamo! –e Roxi la trascinò fuori. La rossa non si oppose: lottare con l’amica, ormai lo sapeva, era impossibile.

-Allora.. si chiama il trasformatore, dovrebbe essere per qua.. ECCOLO! –Roxi indicò un negozietto che era insieme un negozio d’abbigliamento, un’ estetista e un parrucchiere.

-Usciremo da qui stupendissime, vedrai!!!!

-Oh, mamma..

-Salve, posso aiutarvi? –chiese una responsabile dell’edificio.

-Un trattamento completo, per tutte e due –spiegò Roxi

-Perfetto, seguitemi. Marilena, vieni ad aiutarmi –chiamò un’ altra commessa.

Le due prima spuntarono i capelli delle ragazze e ripassarono le meches di Eleonora.

Quest’ultima aveva ora i capelli liscissimi, piastrati e così sembravano ancora più lunghi. Quelli di Roxi invece erano ricci e se li era fatti mechare di biondo.

Poi le depilarono... con la ceretta. Ora, Eleonora, aveva ricominciato col rasoio ma, l’ultima volta che aveva fatto una ceretta c’era Tom con lei, anzi gliela aveva fatta direttamente lui!

La ragazza delle due che si occupava di lei (Rose, o qualcosa di simile) pensò che le lacrime di Eleonora fossero dovute al dolore provocato dalla ceretta, ma Roxi, anche se non disse nulla, capì che era per Tom.

Poi fu la volta di scegliere i vestiti. Roxi scelse una maglietta scollata a V dorata e una gonna nera sotto il ginocchio con gli stivali del medesimo colore con i laccetti dorati. Portava un cerchietto fra i capelli.

Eleonora invece aveva una camicetta lilla con i primi bottoni aperti, una mini di jeans con una cintura dello stesso colore della camicetta e gli stivali neri come quelli dell’amica, ma senza laccetti.

Poi le truccarono con matita, mascara e ombretto.

Le improfumarono ben, bene (Eleonora rifiutò perché voleva mettere il suo alla vaniglia) e poi chiesero il conto.

Le ragazze uscirono, Roxi pareva mooolto soddisfatta.

-Devi passare a casa per il profumo? Però muoviti, sennò saremo in ultima fila al concerto! –le disse

Una volta a casa Eleonora si improfumò, poi, adocchiando un laccetto nero, si legò con una coda alta i capelli liscissimi che, anche così, se li metteva davanti, le arrivavano fino sotto al seno.

-perché ti sei legata i capelli? –le chiese Roxi mentre si dirigevano alla fermata dell’autobus per andare nel luogo del concerto.

-Non avevano un briciolo di volume..

Arrivate, nel posto dove ci sarebbe stato il concerto, trovarono avanti a loro una fila lunghissima

-Oh, no guarda! –si lamentava Roxi

-Roxi.. c’è tanta fila.. abbiamo la casa da risistemare.. andiamocene!

-Eh, no! Ora tu non ti tiri indietro! Dobbiamo rivedere Tom e Gustav!

Eleonora sospirò, rassegnata. Aveva un’ansia tremenda addosso.. ma ormai era fatta! Non poteva ritirarsi..

Ecco, le porte si erano aperte. Quanta gente! Erano finite lontanissime dal palco.

“Meglio, forse non mi vede” pensò Eleonora cercando di farsi piccola, piccola mentre Roxi urlava a squarciagola con tutte le altre 7863419 ragazze presenti ‘TOKIO HOTEL! TOKIO HOTEL!’


**


-Ho deciso –disse Tom mentre controllava le corde della sua chitarra per l’ennesima volta

-Cosa? –gli chiese Gustav. C’erano solo loro in quel momento, Bill e Georg erano andati a fare rifornimento di bottiglie d’acqua.

-Da stanotte torno alla vita di prima. Sto troppo male adesso. Cos’ho da perdere se ricomincio?

-Tom..

-Ormai ho deciso. Sex Gott è tornato. Da ora.

-Sei sicuro?

-Devo reagire in qualche modo.

-Contento te..

In quel momento entrarono Bill e Georg

-Scorta fatta e depositata –annunciò Georg

-Tutto è pronto.. andiamo? –chiese Bill

-Andiamo –confermò Tom mentre Gustav si alzava svogliatamente.

Appena salirono sul palco, le fan (che già stavano urlando qualcosa prima) esplosero in urli e grida assordanti. Tom guardò tre volte tutto il pubblico ma non riuscì a vedere la ragazza che cercava. Allora si occupò delle prima file. C’erano ragazze di tutti i tipi: rosse, more, bionde, magre, robuste, alte, basse.. Il tutto mentre Bill faceva il suo solito discorso in inglese di cui non capiva mai niente. Le ultime due parole le capì però:- Ora, iniziamo! –le disse in italiano(le fan urlarono ancora di più), e partirono le note della prima canzone.

Negli ultimi due mesi era diventato un mago di quella lingua. Lui, non Bill. Ci si era applicato moltissimo perché lo faceva sentire vicino a Eleonora. Sì, forse era stato tutto inutile, ma gli era sembrata l’unica cosa da fare.

Fra il pubblico vide Julie, quella che aveva rincontrato quando era a cavallo con Eleonora.

Forse avrebbe scelto lei quella sera..

Attaccarono con la seconda canzone, un altro sguardo al pubblico intero, un’altra perdita di tempo. Non c’era.

Ma perché Gustav gesticolava in quel modo verso di lui, appena poteva? Mha..


Tom non sapeva che Gustav si era accorto della presenza di Eleonora e Roxi e voleva informarlo..


**


-Ele... GUS si è accorto di meeeeeeeee!!!!! E mi sorrideeeeeee!!!! AAAAAAAAAAAAA!!!!!

Eleonora notò che Roxi era felice come non lo era da tanto tempo ormai, ed era tantissimo che non sentiva quell’urlo, che tanto aveva odiato ma che (doveva ammetterlo) tanto le era mancato!

Poi si pietrificò sul posto. Gustav stava gesticolando per attirare l’attenzione di Tom: voleva avvertirlo. Ma lei non voleva che sapesse che era venuta!

-Roxi.. io non voglio che Tom... cioè.. te rimani io ti aspetto fuori!

-Ma Eleonora..

-Non discutere! E’ già tanto se ho accettato di venire!

-Ok.. ma secondo me sei di fuori!

Ma Eleonora non l’aveva sentita: all’ok era già partita.

Roxi tornò a guardare il concerto. Ora la prima cosa da fare era ristabilire un contatto con Gustav, poi si sarebbe occupata di far rinsavire l’amica.


**


Forse Gustav si era sbagliato, l’altra ragazza non era Eleonora. Sennò perché se ne sarebbe andata?

Smise di gesticolare verso Tom e tornò a guardare Roxi, più bella che mai. Anche se era abbastanza lontana, aveva notato le meches bionde che figuravano sui capelli della ragazza: le stavano benissimo.

Quanto aveva sperato di rivederla, non gli pareva vero!

Appena il concerto fosse finito, sarebbe corso da lei.


**


Il concerto era finito.

Tom non urlò il solito ‘danke’ come faceva alla fine di ogni concerto.

Andò dietro le quinte con gli altri, poi si diresse al mini-frigo che usavano per i post-concerti.

Aveva bisogno di bere, per riuscire ad andare con un’ altra.. perché a mente lucida non ce l’avrebbe mai fatta.

Eleonora.. pensò

Prese una bottiglia di birra, se la scolò.. andava già molto meglio..

Stava per aprire la seconda, ma Bill lo vide

-Tom!

-Non rompere, fratellino –mandò giù un altro sorso

-Hai ricominciato..

-Già –si asciugò il bordo del labbro inferiore

Bill sospirò –il problema è Eleonora, vero?

-Cosa cazzo ne vuoi sapere te??

-Tom, posa quella bottiglia

-Fottiti

-Perché bevi? Credi di risolvere qualcosa in questo modo? Be’, Così non concludi proprio niente! Comincia ad affrontare veramente le difficoltà invece di rifugiarti in una fottutissima bottiglia!

-Bill, tu non capisci niente!

-No, Tom, sei tu che non stai capendo, ora. Posa quella bottiglia.

-Col cavolo!

-Lo dico per il tuo bene!

-Grazie mammina, ma so badare a me stesso!

-Non mi pare proprio

-Non mi importa di quello che pensi tu –e così dicendo uscì dalla stanza, incavolato nero.

Stava bevendo gli ultimi sorsi della sua bottiglia quando David lo fermò

-Tom c’è una ragazza che chiede di te. La faccio venire qui dietro le quinte?

-Sì –grugnì in risposta senza pensarci

Una ragazza, con occhi e capelli scuri riccissimi, si avvicinò al rastaro ancheggiando e lui la riconobbe subito.

-Ciao..

Il rastaro le fece un cenno col capo.

-Vi lascio soli –annunciò David andandosene

Julie lo guardò allontanarsi, poi tornò a rivolgersi a Tom –stai ancora con quella rossa?

-Eleonora? No.. –rispose Tom amareggiato e sempre più di cattivo umore, ora incavolato anche con Julie. Non sopportava che qualcuno invadesse la sua sfera privata senza permesso.

-Bene.. –

Bene un cazzo, pensò lui, ma non disse nulla e continuò ad ascoltarla –bhe’.. se tu vuoi io sono qui..

Il rastaro capì subito le intenzioni della ragazza; anzi le aveva capite appena ella si era presentata dietro le quinte. Fece i suoi calcoli :doveva dimenticare Eleonora, almeno per un po’, e smaltire la rabbia provocatagli dalla discussione col fratello.

Forse Julie poteva essere la soluzione di questi problemi.

-Vieni –le disse e, senza troppi complimenti la trascinò nel suo camerino.


**


-ROXI!!!!

-GUSTAV!!!!

I due si guardarono un attimo, poi si corsero incontro per abbracciarsi.

Bill, dopo la litigata col gemello, si era visto correre incontro un agitato Gustav che gli chiedeva di far venire dietro le quinte una determinata persona.. di conseguenza, aveva fatto entrare Roxi e ora guardava divertito la scenetta con Georg

I due si baciarono appassionatamente: finalmente si erano ritrovati!

Roxi si commosse fra le braccia del ragazzo mentre questo le accarezzava i capelli.

-Emh.. scusa Roxi ma.. Eleonora?? –chiese Georg pensando a Tom. Non sapeva che ora era nel camerino con Julie.

Neanche Gustav lo sospettava, non pensava che il rastaro dicesse sul serio quando gli aveva fatto quel discorso prima del concerto.

-E’ fuori... emh.. non.. non si era sentita tanto bene.. emh.. aveva..

-Tom? –chiese Bill intuendo il problema di Eleonora

Roxi sospirò -Sì.

-Non c’è. Si è chiuso nel camerino, credo –rispose Bill

-Ok.. aspettate, la chiamo al cellulare così ci raggiunge.

E detto fatto, chiamò l’amica che, dopo aver chiesto mille volte conferma dell’assenza di Tom, acconsentì a venire.

-Ciao, ragazzi!

-Eleonora! –esclamarono quelli abbracciandola a turno

-Sei diventata quasi più magra di me! Ma che hai fatto? –le chiese Bill

-Emh..

-Allora! Come vi va la vita nel mondo dei vip? –chiese Roxi, sempre abbracciata a Gustav, per cambiare discorso

-Bene, ma abbiamo un sacco di impegni –rispose Georg

-Già.. –cominciò Gustav. Poi si girò verso Roxi e, prendendole le mani le disse: -Roxi, questi mesi senza te sono stati terribili! Io lo so che può essere difficile.. sicuramente lo sarà.. ma.. ma insieme possiamo farcela.. Roxi, continuiamo a stare insieme, anche a distanza!

La ragazza si commosse un’altra volta. Aveva provato a immaginarsi tante volte questa scena da quando si erano lasciati, ma dal vivo era molto meglio –Oh, sì! Gus, ce la faremo vedrai –i due si abbracciarono e baciarono di nuovo.

Eleonora sentì la terribile mancanza di Tom alla vista di quella scena, ma cercò di non darlo a vedere. Quando però Bill le mise un braccio attorno alle spalle come per consolarla, capì di non esserci riuscita.

I ragazzi offrirono loro da bere dell’acqua naturale, non era il massimo, ma non avevano altro.

Chiacchierarono per un po’, poi si sentì una porta aprirsi. Era quella del camerino di Tom.

Il rastaro uscì con l’aria un po’ intontita, poi spalancò gli occhi vedendo Eleonora.

Nello stesso momento, alle sue spalle comparve Julie, un po’ imbronciata.

Riconobbe subito Eleonora e, girandosi verso Tom gli domandò ad alta voce –Quando lo rifacciamo?

Tom si voltò lentamente a guardarla, quasi avesse voluto incenerirla con lo sguardo. Purtroppo non ci riuscì.


**

FLASH-BACK


Julie si stava lentamente e seducentemente spogliando davanti agli occhi di Tom, il quale però pensava ad altro.

Perché lo stava facendo? Perché al posto di Julie non c’era Eleonora?

La ragazza si sedette su di lui a gambe aperte e gli fece togliere la maglietta, poi prese a lottare con la lampo dei pantaloni.

Il rastaro sentiva delle voci fuori, delle risate. Evidentemente Bill, Gustav e Georg si stavano divertendo.

Ecco, ora lui e Julie erano completamente nudi. Lei lo stava baciando sul collo, ma il ragazzo non sentiva assolutamente nulla. Julie non aveva nulla di Eleonora. Non poteva cercarla in altre ragazze, era tutto inutile. Eleonora era là fuori, avevano l’occasione di trovarsi nella stessa città. Che ci faceva chiuso in un camerino con Julie? Perché non era a cercarla? Una cosa però la sapeva: doveva fermarsi.

-Julie..

-Dimmi –rispose lei col fiatone

-Non posso andare avanti. Non ce la faccio, fermati

-Tranquillo.. ora ci penso io..

-No, Julie, non è questo il punto –disse levandosela di dosso e iniziando a rivestirsi –è che io.. io ho ancora in mente un’altra persona..

-Quella Eleonora, giusto? –chiese Julie amareggiata seduta ora al bordo del letto

-Già..

La ragazza fece una smorfia di disgusto e si rivestì a sua volta.

Controllando che la ragazza si fosse completamente rivestita, Tom aprì la porta e uscì.

Si fermò subito: c’era Eleonora.

Il sangue nelle vene gli si bloccò, eppure il cuore batteva a mille.

La ragazza dei suoi sogni era lì a pochi metri da lui, ma un’altra stava comparendo alle sue spalle.

Si sentì morire quando Eleonora, guardando Julie aprì leggermente la bocca mentre gli occhi spalancati divenivano, a poco, a poco, sempre più lucidi.

Il colpo di grazia glielo diede Julie, quando gli chiese ad alta voce ‘quando lo rifacciamo?’ Come se avessero fatto qualcosa! Che infame!


FINE FLASH-BACK


Il ragazzo tornò a guardare Eleonora, in ansia, ma lei non lo stava più guardando. Teneva lo sguardo basso.

-Ragazzi, scusate, io vado.. –annunciò con gli occhi che bruciavano tremendamente, grossi come due mongolfiere. Poi si girò e corse fuori dal retro.

-Eleonora! –urlò Tom –ELEONORA! –poi si girò verso gli altri, disperato

-Coglione –lo insultò Bill

Tom iniziò a correre dietro alla ragazza –Eleonora, fermati!

Ma la ragazza continuava a correre, e a piangere. Non sapeva neanche dove stesse andando, non ci vedeva per quanto piangeva.

Non voleva fermarsi, non voleva voltarsi, voleva solo mettere più distanza possibile fra lei e Tom.

Ma lui era più veloce e, in poco tempo la raggiunse, prendendola per un polso

-Fermati, accidenti!

-Lasciami andare!

Gli occhi gonfi di Eleonora e le guance umide fecero sentire Tom ancora più stronzo.

-Eleonora..

-No, non voglio ascoltarti! Lasciami!

-No, non ti lascio! Ho già commesso questo errore una volta, non lo farò ancora

-Ma non dire stupidaggini! Tornatene a scopare con quella là!

-Non lo abbiamo fatto!

-Ma a chi la vuoi dare a bere!

-E’ vero.. l’intenzione era quella, non lo nego ma poi.. non potevo farlo.. io penso ancora a te

-E’ per questo che oggi volevi farlo con un’altra

-Ti prego, perdonami, ho sbagliato..

Eleonora, sempre piangendo, scosse la testa

-Eleonora.. io ormai credevo di averti persa, stavo malissimo. Volevo provare a pensare ad altro almeno per un po’.. ma te sei troppo importante per me e una scopata non può far niente.. tu sei tutto per me.. ed oggi stavo per commettere lo sbaglio più grosso della mia vita..

Eleonora guardò quegli occhi profondissimi e ora lucidi. Come sapeva, a modo suo, essere dolce quel ragazzo.

Forse.. no, non voleva cedere. Non voleva cascarci un’altra volta per poi rivivere quell’inferno.

Si liberò bruscamente dalla presa del ragazzo, si voltò, stava per rimettersi a correre, ma si fermò di botto.

- Komm und rette mich, Ich verbrenne Ich verbrenne innerlich –cantava Tom

La ragazza si voltò a guardarlo. La loro canzone.. se ne ricordava ancora...

-Komm und rette mich, Ich schaff’s nicht ohne dich- continuava

-Tom..

- Ich seh noch uns’ren Namen und wisch sie wieder weg.. Unsere Träume waren gelogen

Le lacrime scendevano a scroscio dagli occhi di Eleonora e una anche dall’occhio destro di Tom, nonostante ci avesse lottato a lungo

-Und keine Träne echt ..Hörst du mich? Hörst du mich nicht?

Forse Tom sarebbe andato avanti, ma non poté perché Eleonora gli buttò le braccia al collo singhiozzando sulla sua spalla.

Tom ricambiò la stretta, abbracciandola come se fosse più preziosa dell'aria che non avrebbe mai voluto lasciar andar via e, allo stesso tempo, una cosa delicata, capace di rompersi al minimo tocco.

Stettero a lungo così, lei che piangeva, lui che le accarezzava dolcemente i capelli cercando di calmarla. Poi lei alzò il viso, mordicchiandosi leggermente il labbro inferiore e specchiandosi in quei meravigliosi occhi color nocciola.

Tom le sorrise, il sorriso più dolce che ci si possa immaginare. La ragazza si alzò in punta di piedi, un po’ incerta e Tom si chinò. Esitarono un attimo, l’uno a un millimetro dall’altra poi però si sciolsero in lungo bacio, prima calmo, quasi come se si stessero scoprendo quel giorno per la prima volta, poi più passionale ed insistente.

Quando si staccarono, Tom asciugò con le proprie dita le lacrime sul volto della ragazza e le sorrise.

Lei ricambiò il sorriso

-Non voglio più perderti.. –le disse

-Neanch’io..

-Con tutti gli impegni del gruppo, non sarà facile continuare la nostra storia ma.. sono convinto che insieme ce la faremo –le mise le mani sulle spalle –vuoi essere.. di nuovo.. la mia ragazza?

Lei gli sorrise, poi abbassò lo sguardo, tornando seria.

-Tom.. sei sicuro?

-Sì.. verrò da te ogni secondo che avrò libero, prenderò l’aereo.. mi defilerò dalle interviste, fregherò la lacca a mio fratello così passerà una giornata a cercarla, annullando tutti i nostri impegni e io portò venire da te..

La ragazza rise, anche Tom le sorrideva.

-Sì.. ce la possiamo fare..- gli disse la ragazza

Tom le sorrise un’altra volta, poi i due si abbracciarono e baciarono un’altra volta.

-Torniamo dagli altri? Non ne abbia molta voglia, ma poi si preoccupano.. -fece Tom pensando a tutti i manager e le guardie del corpo.

-Ok..

I due si incamminarono, lui le mise un braccio attorno alle spalle e lei fece scivolare il suo sulla vita di lui.

Non dissero nulla per tutto il tragitto, non c’era bisogno di parlare.

Rientrarono dal retro per evitare un assalto delle fan.

Gustav, Roxi, Bill e Georg si voltarono a guardarli, con un sorriso molto ‘dentoso’.

-Sì!! Anche voi vi siete rimessi insieme! –esclamò Gustav

-Lo sapevo, lo sapevo!!! –si aggiunse Roxi

Tom ed Eleonora si sorrisero complici, di nuovo uniti.

I sei ricominciarono a ridere e scherzare come un tempo.Quel girono non solo si erano ritrovate due coppie, ma anche una compagnia di amici, ormai molto affiatata.

Tom e Bill, però, si staccarono un attimo dal resto del gruppo, per chiarirsi

-Scusa fratellino se prima.. -cominciò il rastaro

-Non preoccuparti -sorrise Bill -tanto ora c'è chi non ti farà più bere

Tom sapeva che il fratello si riferiva a Eleonora e si voltò a guardarla sorridendo

-A proposito -riprese Bill -ci siamo fatti dire da Julie come sono andate veramente le cose poco fa..

-Aspetta.. qual è la SUA versione di verità? -chiese il biondo conoscendo la ragazza

-Che non avete fatto nulla perché tu avevi ancora in testa ' quella stupida roscia ' ..parole sue non guardarmi male

-Ok.. sì è vero.. è andata così..

-Non ne dubitavo

I due fratelli sorrisero e tornarono dagli altri.

I ragazzi raccontavano a Roxi ed Eleonora di quello che avevano combinato in quei mesi ed Eleonora e Roxi dell’Università e dell’appartamento che condividevano.

-Aspettate.. che ideona!!! Eleonora, e se li invitassimo a dormire da noi invece che farli andare in albergo? –chiese Roxi

-Giustoooo!!! ..No, aspetta.. quattro posti letto ci sono.. poi però entrano in gioco quei COMODISSIMI divani.. –rispose Eleonora mentre giocherellava con un rasta di Tom. Quanto le erano mancati quei capelli!

-Oh, è vero..

-Ma non c’è problema! –fece Georg

-Giusto e poi sinceramente ne ho fin sopra i capelli di questi alberghi.. –si aggiunse Bill

-Più su dei tuoi capelli? No, impossibile –commentò Tom facendo ridere tutti.

-Sì però, mi dovete assicurare che questi divani stiano moooolto lontani dalle camere da letto.. non vorrei sentire certi rumori..

-GEORG!!! –esclamarono le due ragazze mentre gli altri ridevano

-Uh, già.. –fece Roxi premendosi un dito sulla bocca –i letti delle due camere.. non sono staccati, sono matrimoniali..

-E che problema c’è? –chiese Gustav

-Anzi meglio! –fece Tom ricevendo in risposta un pizzicotto da Eleonora.

-Ok, allora è deciso, vado a comunicarlo a David.. –e Bill si girò e andò a cercare il manager

Dopo di questo, Tom prese da dietro Eleonora, che piegò la testa all’indietro; il rastaro si chinò sulle sue labbra baciandole dolcemente.

Gustav invece prese Roxi per la vita, lei gli appoggiò le mani sulle spalle. Il ragazzo prese a baciarla sul collo lasciando una lunga scia di baci fino alla bocca.

-Bill, ho deciso vengo con te! Qui mi sento un po’ troppo ‘quinto’ incomodo! -fece Georg

  
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