Capitolo 5: Finalmente fuori

 

Questa è una bella domanda…

“Come facciamo a uscire di qui?”…

Non lo so nemmeno io…

Ma per ora non voglio uscire…

Voglio rimanere un po’ con te…

Anche perché prima in riva al lago non è che abbiamo avuto l’occasione di dirci molto…

O almeno non tutto quello che volevamo dirci…

“Non so..” ti rispondo io, tu mi guardi sconsolato.

“Di uscire da là” dici e indichi l’entrata della tana dove i ragni ancora tentano di entrare “Non ci penso proprio…”

“Nemmeno io..” dico io ridacchiando.

“Uffa, sembra proprio che dovremmo aspettare che quei cosi se ne vadano..” dici tu sconsolato.

Io sto per risponderti quando vedo una cosa passare veloce davanti a me.

Che cosa era?

Ti guardo dubbioso, tu mi ricambi l’occhiata ma ti risvegli e mi dici: “Seguiamolo!”

Ti alzi e gli corri dietro, io ti imito.

La creatura si infila in uno stretto passaggio che non avevamo notato.

Ti vedo scomparire all’interno di esso, inchinandomi ti seguo all’interno del passaggio.

Ci ritroviamo in una lunga galleria.

Tu corri a perdi fiato dietro l’animale che sembra voglia mostrarci la strada, come abbia saputo che ci serviva una guida.

Non credevo fossi così veloce, faccio quasi fatica a starti dietro. Si vede che gli allenamenti di Quidditch ti hanno reso molto più veloce e forte.

Corriamo per alcuni minuti che sembrano non passare mai, poi vedo uno spiraglio di luce provenire da avanti a noi.

Tu corri più velocemente e io faccio lo stesso.

La luce diventa sempre più intensa e il passaggio da cui filtra si fa sempre più grande man mano che ci avviciniamo.

Ormai il passaggio si staglia davanti a noi, l’animale è già fuori e noi ci affrettiamo a fare altrettanto.

Sento una vampata d’aria fresca e ci ritroviamo nel buio della notte.

“Finalmente fuori.” Dici tu ansimando per la corsa fatta.

Io ti guardo poi mi giro e mi guardo in torno e mi accorgo che stiamo ancora all’interno dell’immensa foresta, ma dei ragni nessuna traccia.

Tiro una lunga boccata d’aria.

Finalmente dell’aria fresca, finalmente dell’aria sana.

“Dove siamo?” mi chiedi tu.

“Non so…” ti rispondo io “Credo dalla parte opposta della foresta…”

Tu annuisci e ti volgi a guardare l’animale.

Un grosso cane con lungo e arruffato pelo nero, senza collare ma con un bracciale d’argento sulla zampa anteriore sinistra.

“Sembra quasi…” dici tu contemplando il cane, poi ti accorgi del braccialetto

“…Sirius!”