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Autore: Ninriel    12/09/2013    1 recensioni
Una ragazza snob, una madre inquietante e una casa da sogno. Questa è la vita di Allison. Ma non tutto è come sembra. Non se lei ha dei tatuaggi sulla schiena, tatuaggi che sono sulla sua pelle fin dalla sua nascita, e che nessuno si sa spiegare. Non se un giorno come gli altri appare un ragazzo che nessuno ha mai visto, che le fa scoprire un mondo un mondo misterioso, un mondo in cui tra bene e male non c'è più differenza. Non mondo in cui tutto è possibile. Il loro mondo.
--[DAL CAPITOLO 1 ]--
La ragazza raccolse i lunghi capelli in un asciugamano, e scostando l'accappatoio si guardò la schiena, riflessa nello specchio.
Sotto i suoi occhi, si stagliava un intrico di linee vorticose, nere come la pece, che terminavano in quattro punte spigolose, due appoggiate sulle spalle e sulle scapole, due arrotolate morbidamente sui fianchi.
[...] Quando le osservava, le veniva in mente una sola parola per descrivere quelle strane linee, così aguzze e impenetrabili, eppure così aggraziate: Ali.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Arrivati!- Trevor inchiodò nell'ampio parcheggio della villa, facendo tirare un urlo ad Allison, seduta accanto a lui e più pallida di quanto non fosse abitualmente.

-La prossima volta vengo con la mia macchina!- sussurrò lei tenendosi una mano sul petto e cercando di respirare lentamente. Lui si girò interrogativo -Sul serio è stato così traumatizzante?-

I due erano passati prima da casa di Trevor, così che lei potesse lasciare la decappottabile, e andare in macchina con il ragazzo.

-Ma che senso ha?- Aveva chiesto lei. Trevor aveva sorriso- Così ho una scusa per riportarti a casa-

-Traumatizzante? Hai superato tutti i limiti di velocità di circa tre volte! - Allison aprì la portiera uscendo e sedendosi sul cofano. Trevor chiuse la vettura e si avvicinò a lei, posandole le mani intorno alla vita

-Okay... non lo faccio più, te lo prometto. Mi perdoni?- Le domandò, fissandola con gli occhi dolci. -Lei gli mise le braccia al collo, tirandolo verso di se e affondando il viso sulla sua spalla.

-Ci devo pensare...- sussurrò contro la stoffa della maglietta. -Però devo ammettere che non è stato poi tanto male...- e sorrise conscia che lui non potesse vederla.

-Mmh...- Il ragazzo cominciò a baciarle il collo, come aveva fatto pochi minuti prima difronte a scuola. -Sei insaziabile eh?- disse Allison con un risolino, sporgendosi verso di lui, e lasciandolo libero di sfiorarle la clavicola con le labbra calde.

Non le importava che fossero davanti alla porta di casa, e che Paige o George avrebbero potuto vederli. Erano andati lì per approfondire l'argomento “ninfa” e invece si erano ritrovati uno appiccicato all'altra, neanche fossero stati due calamite.

Anche il ragazzo probabilmente pensò la stessa cosa, ma dopo essersi fermato , e aver incrociato lo sguardo caldo di Allison, ricominciò la sua opera di seduzione, stavolta sulla sua bocca.

La ragazza, ancora seduta sul cofano, allargò le ginocchia fasciate dai jeans chiari, permettendo a lui di avvicinarsi ancora di più, e di farla sdraiare sul metallo freddo. La sua bocca si modellava contro quella di lui, assaporando la dolcezza delle sue labbra.

Lei porto le mani nei suoi capelli, tirandoglieli delicatamente. Il corpo di Trevor la premeva contro il cofano, e non le importava quanto la carrozzeria fosse sporca, o quanto inconveniente fosse la situazione, l'unica cosa che avvertiva era il calore di quel corpo voglioso sopra il proprio.

-Trevor!-

Una voce li fece sobbalzare entrambi. Il ragazzo non si staccò da Allison, ma girò la testa verso l'uscio di casa, da dove Paige li guardava impacciata. -Ciao mamma. -

Allison arrossì, cercando di sgusciare via da sotto il suo corpo, ma lui ignorò i suoi tentativi, bloccandole i polsi contro la carrozzeria e sollevando il petto. Lei mugolò imbarazzata quando le sue labbra si posarono sulle proprie per un istante per zittirla, prima che il ragazzo rivolgesse nuovamente le attenzioni alla donna. -Cosa c'è?

-Non volevo disturbarvi- ridacchiò – ma pensavo fosse opportuno ricordarvi di usare precauzioni.... e magari chiedervi di andare in camera da letto- le ultime parole furono seguite dallo sghignazzare della donna, nel vedere la faccia di Allison assumere la tonalità di un peperone maturo, mentre cercava di allentare la stretta ferrea del ragazzo.

Anche Trevor rise, sentendo la pelle di lei diventare bollente.

-Grazie mamma. In ogni caso eravamo venuti per parlare con te e papà a proposito delle ninfe...- lanciò un occhiata buffa ad Allison, a metà tra il divertimento e il desiderio.

La donna annuì – Allora vi aspettiamo- e rientrò in casa continuando a ridacchiare.

Appena la porta si richiuse Allison cominciò a dimenarsi sotto il corpo del ragazzo, nuovamente su di lei. Lui le liberò i polsi senza però spostarsi.

-Hai bisogno di qualcosa?- la sbeffeggiò sorridendo.

Lei spalancò gli occhi -Spostati! Sto morendo di caldo!- Trevor rimase immobile, mentre lei continuava a dimenarsi.

-Allison... smettila di fare così..- sussurrò con voce roca . La ragazza si bloccò, sorridendo maliziosa. Ah... ti da fastidio? -Smettere di fare cosa? - domandò innocente, strofinando il proprio bacino contro quello del ragazzo, più lentamente. Lui soffocò un gemito, appoggiando le labbra al suo orecchio. - Mio padre ci sta guardando-

Allison girò immediatamente la testa a destra e a sinistra, senza vedere nessuno.

-Alla finestra- Le parole di Trevor fecero fermare i lenti movimenti del bacino, non appena vide George dietro la tenda, che sorrideva. Okay... una volta con Paige mi è bastata. -Hai vinto- sbuffò, mentre il ragazzo si sollevava Finalmente! Dal suo corpo, lasciandola libera di alzarsi dal cofano.

-Credo che la mia schiena sia diventata a forma di cofano- borbottò stiracchiandosi e passandosi una mano tra i capelli scombinati. -Che stai facendo?-

Trevor continuò ad armeggiare con la felpa, legandosela in vita, poi la guardò con un sorrisetto -Sto cercando di nascondere gli effetti della tua bravata... quel sensuale movimento del bacino, hai presente?-

Lei spalancò gli occhi – Oh. - poi schioccò le labbra, ridacchiando.

Trevor la trascinò verso la porta, mentre lei continuava a sghignazzare, sfruttando ogni buona occasione per appiccicarsi a lui e continuare la “bravata”.

Sembra una bambina dispettosa Pensò, sorridendo tra sé e sé, poi prese un respiro profondo.

Mi sento davvero pronto per riprendere l'argomento? Si chiese, riacquistando in un attimo lucidità.

Anche Allison si accorse della sua titubanza, ed improvvisamente seria gli accarezzò una guancia, con un sorriso quasi stanco. I suoi occhi brillarono quando lo guardò.

-Ricordati che non sei l'unico immischiato in questa storia.- Poi gli diede un bacio veloce, prima di bussare . Aprì George, che li salutò con un sorriso, senza accennare alla scena “della finestra”.

Paige arrivò un istante dopo, sorridendo anche lei. -Mamma, io vado un momento in bagno.- Annunciò Trevor. George annuì al posto della moglie. -Fà presto però. So che siete venuti per parlare, e ci sono molte cose da dire. -poi si girò verso Paige.

Trevor sorrise ad Allison, mentre i genitori non guardavano, indicandole la felpa... e mimando con gesti poco opportuni quello che avrebbe fatto in bagno, facendole poi l'occhiolino. Lei fece una smorfia disgustata.

-Cosa c'è cara?- Paige si girò in quel momento, notando la sua espressione e la guardò interrogativa. -Nulla... mi sembrava di aver visto un ragno, ma credo di essermi sbagliata- rispose con un alzata di spalle Allison.

Paige si sedette sul divano, battendo il posto accanto a sé per farla avvicinare.

La ragazza si accomodò accanto a lei, fissando il camino in antracite con aria assente.

-Lei e Trevor avete un bel rapporto. - disse improvvisamente.

-Suvvia, ti ho sempre detti di darmi del tu! E per quel che riguarda me e Trevor... beh, diciamo che il nostro non si può definire proprio un bel rapporto... più un rapporto tormentato. -

La ragazza girò lo sguardo verso la donna. -Si, ma in ogni caso a vedervi insieme non si direbbe tu sia sua madre... più un amica intima... - si passò una mano tra i capelli arrossendo leggermente. - Anche prima, se mia madre mi avesse vista baciare un ragazzo sarei stata imbarazzata, mi sarei allontanata subito... Invece lui ti ha risposto tranquillamente nonostante la... -Esitò imbarazzata -...situazione. -

Paige sorrise comprensiva. -Ci sono momenti in cui neanche ci parliamo... e momenti come questo. Per un anno è stato inspiegabilmente distante, ed è da poco che ci siamo chiariti. Non ti nego che ci sono momenti in cui mi fa impazzire, ma... hai, ragione, il nostro probabilmente è un bel rapporto rispetto a quello di altri genitori con i figli. Noi non abbiamo tabù... e per quanto possa sembrare strano, o imbarazzante, per noi è normale parlare di questi argomenti.... e poi forse sarà che la nostra differenza d'età non è così tanta. -

Era bello parlare a tu per tu con un'adulto, essere trattata alla pari. Con sua madre, pur avendo recuperato un buon rapporto, mancava quella spontaneità, e Nichole molte volte faceva pesare il proprio ruolo di madre, più di quanto all'apparenza non facesse Paige.

-Quanti anni avevi quando è nato Trevor?- Chiese curiosa.

-Sedici- Fece un mezzo sorriso notando la faccia stupita della ragazza. - So che stai pensando, e ti assicuro che non sono una ragazza madre. É solo che di là, nel nostro mondo, le cose vanno diversamente. -

-Cosa va diversamente?- la voce di Trevor le fece sobbalzare. Paige gli indicò la poltrona, ma lui scosse la testa. -Io sto vicino alla mia ragazza-

La donna si alzò sbuffando.- Va bene, siediti al mio posto mentre vado a chiamare tuo padre. -

Allison si spostò un poco per fargli posto -Hai fatto quello che dovevi fare?-

Lui annuì sorridendo malizioso -Credimi, avrei voluto fossi tu a...- lasciò la frase in sospeso, mentre la saliva le andava di traverso e cominciava a tossire, arrossendo vistosamente.

-Spero solo che ti sia lavato le mani- sussurrò cessata la tosse, mentre Paige, accompagnata da George, si sedeva sulla poltrona schiarendosi la voce.

-Sei tutta rossa Allison, sicura di stare bene?- chiese preoccupata.

-é tutto a posto, non preoccuparti. - sorrise cercando di essere convincente, per poi lanciare a Trevor un occhiata di fuoco.

George si appoggiò alla poltrona della moglie, osservandoli in silenzio .

-Bene, dato che l'altra volta è stato mio marito a parlare, stavolta spiegherò io. - cominciò Paige, dopo aver ottenuto l'attenzione di tutti. -Trevor, - disse poi guardando il figlio -voglio sperare che tu ti sia fatto spiegare da Allison ciò che ho detto l'altra volta. -

Lui annuì. -É stato molto interessante- ridacchiò facendo l'occhiolino alla ragazza, che gli rifilò una gomitata poco leggera.

George lo guardò severo, mentre la moglie continuava. -Quello che vi diremo oggi sarà importante. Potrete chiederci tutto quello che volete, e noi vi risponderemo, avete capito?-

Trevor alzò subito la mano. - Ho una domanda-

-Dimmi pure-

-Dov'è finito Steph?-

Allison si sarebbe voluta prendere a calci da sola. Come ho fatto ha non notare la sua assenza? A dimenticarmi completamente di lui?

Semplice: te la stavi spassando alla grande con Trevor. La sua coscienza tornò improvvisamente, stridula e sprezzante come sempre.

Ti ricordo che non abbiamo fatto nulla di male... né di sconcio!

Ally, Ally, puoi prendere in giro tutti tranne me, e sai perchè? Perchè siam la stessa persona io e te!

Allison sbuffò sottovoce. Brava, ora che hai fatto la rima puoi stare zitta?

Il silenzio le fece capire che per una volta, strano a dirsi, era riuscita a zittire quella fastidiosa presenza.

La voce calma di George la distrasse, facendole rendere conto che erano passati solo pochi decimi di secondo dalla domanda di Trevor.

-Lo abbiamo rimandato di là-

Il ragazzo sbuffò come Allison poco prima, solo in modo decisamente più evidente -Questa è una delle cose che non capisco: tu e mamma dite sempre “di là” o “di quà” quando parlate del nostro mondo, ma sono sicuro che ha un nome.-

L'uomo alzò gli occhi al cielo -Si, un nome c'è. Si chiama Ascabryh. -

Trevor sollevo un sopracciglio -E che nome è?-

Paige lanciò un occhiata di ammonimento al figlio, notando poi Allison, che sembrava voler dire qualcosa. -Chiedi pure cara. Sono sicura che le tue domande non saranno insensate come quelle di mio figlio... voglio sperare che non ti abbia ancora contagiato. - rise

-Oh, sarà difficile che mi contagi. Mi vaccino periodicamente contro questo tipo di persone- Anche lei sorrise, scoprendo i denti candidi. -Questa me la paghi- Il sussurro di Trevor le arrivò mentre già aveva ricominciato a parlare. -Comunque hai ragione Paige, volevo fare una domanda: George, se posso dare del tu anche a lui, ha detto che Steph è stato rispedito ad ...Ascabryh, giusto?-

L'uomo annuì insieme alla donna. -Esatto-

-Quello che mi chiedo, è come abbiate fatto a rispedirlo lì. -La ragazza intrecciò le mani curate sul grembo, e lo smalto trasparente scintillò alla luce dell'abat-jour

Paige sorrise soddisfatta -Ecco, questa è una domanda interessante. Anzi, è il fulcro di tutto il discorso. - La donna guardò fuori dalla finestra. Si era fatto buio, e la luna si intravedeva attraverso il vetro ampio per tre quarti. Era candida, in contrasto con il cielo scuro.

-Luna calante. - La voce di George la fece sobbalzare. -Le fasi lunari sono quattro principali: luna crescente, luna piena, luna calante e luna nuova. -

Trevor lo interruppe sbuffando Di nuovo. -Lo sappiamo quali sono le fasi lunari. E sappiamo anche che non c'entra un tubo con il discorso. Sei pregato di dare una risposta concreta alla mia ragazza.-

Paige sospirò -Se tu avessi pazienza Trevor... i nodi devono venire al pettine uno alla volta, se arrivano tutti insieme si crea una matassa ancora più grande. -

-Ma...-

-Sta' zitto Trevor. Voglio sentire quello che dice tuo padre- Sbottò Allison tirandogli un pugno sulla spalla, e rivolgendo nuovamente l'attenzione a George, che riprese a parlare ignorando l'interruzione.

-Quando la luna entra in fase crescente, i pianeti, le stelle e la terra, cominciano ad allinearsi con gli altri mondi. É solo quando la luna diventa piena però, che ogni punto del nostro universo si trova a coincidere perfettamente con quello delle altre dimensioni. Solo allora diventa possibile aprire un varco tra i due mondi. -

George tacque, e nel salone calò il silenzio.

-Ed è così che avete rimandato Steph a casa. - dedusse infine Allison.

Paige annuì. -E così manderemo anche voi-


 

* * *


 

-Scusa, puoi ripetere?- Cioè ma stiamo scherzando? Mia madre si è per caso esaurita? Sul serio ha intenzione di spedirci in un altra dimensione? Ma che cosa si è fum...

-E dai Trevor, non dirmi che non lo avevi capito!- sbottò Allison, guardandolo esterrefatta. - Non ci voleva molto a capire che se sul serio avessero dovuto parlare con il Quy'ohz l'unico modo sarebbe stato andare nell'altro mondo.. hem, cioè, ad Ascabryh.

Lui la guardò con una smorfia. -A quanto pare sono il più lento di comprendonio. Scusa tanto-

Paige sospirò -Magari ti sembra assurdo, ma se Allison non è stupita, almeno cerca di fare la parte dell'uomo!- Alzò gli occhi al cielo – Io l'ho sempre detto che ai voi maschi la fica vi rimbecillisce!- esclamò poi con aria drammatica, facendo scoppiare a ridere Allison, e guadagnandosi un occhiata truce da George e un – Paige! Piano con le parole-

La donna prese un respiro profondo, facendo ricomporre anche Allison. - In ogni caso non preoccuparti- disse rivolta al figlio- la luna piena c'è stata solo tre giorni fa... perciò il passaggio avverrà alla prossima, tra circa un mese. -

Trevor si passò una mano tra i capelli – Ed io che temevo di dovermi catapultare oggi stesso.- borbottò ironico.

Passare da una dimensione all'altra... chissà com'è...e chissà com'è Ascabryh...

George alzò un indice, fissando sia Allison che il figlio con aria seria – Però, fino ad all'ora dovrete prepararvi bene al viaggio... e approfitteremo del fatto che la scuola finirà fra poco, per allenarvi al meglio. -

-Allenarci?- Anche se Allison immaginava di dover imparare ad usare le proprie capacità, non credeva sarebbe avvenuto così presto.

-Usare le ali, i vostri poteri... per Trevor vorrà dire sviluppare le normali capacità che una ninfa affina nel corso dell'infanzia, mentre per te sarà un po' più complesso.- Spiegò Paige. -Voi due siete legati, e quando uno sente dolore, lo sente anche l'altro, seppur in modo diverso-.

-Quando il vostro legame si è creato, la prima volta che vi siete incontrati, Allison è svenuta. Il dolore che tu hai provato- Disse rivolgendosi alla ragazza- è detto Xiah, che significa ricordo. É stato momento il cui il tuo corpo ha ricordato, indipendentemente dalla tua mente, Trevor. -

-Ma come è possibile che io abbia riconosciuto Trevor pur non avendolo mai visto?-

Sul volto di George comparve un mezzo sorriso. -Forse lo avevi già visto invece, non ci hai pensato? In ogni caso è una di quelle cose che sarà il Quy'ohz a spiegarvi.-

Trevor sbuffò.- Come anche il “non potete di Steph”?-

-Riguardo a quello- ridacchiò Paige- Se veramente vi amate, o vi piacete, vi consiglio di andare a letto insieme prima di trovarvi ad Ascabryh...- I due spalancarono gli occhi increduli, scambiandosi un occhiata imbarazzata.

-E perchè ?- Dissero all'unisono.

Paige fece finta di guardarsi intorno sospetta. - Beh, diciamo che teoricamente non è permesso che ci siano relazioni tra una custode ed un guardiano, venite considerati quasi come fratello e sorella! Ma non dite loro che ve l'ho detto.- si strinse nelle spalle, ignorando lo sguardo contrariato George.

Trevor si girò verso il padre per fargli una linguaccia, e poi di nuovo verso la donna

-Che ne dici se Allison resta a cena?-




Nota dell'autrice 
Ciao a tuuutti :-D 
Sono tornata con un nuovo ed emozionante capitolo! Che ne pensate? Ah, ma chi voglio prendere in giro... Anyway: in questo cap si chiariscono alcune cose abbastanza importanti, non pensate? voglio dire, la cosa della luna piena è una ficata, mi meraviglio di me stessa XD... So che sto pubblicando solo una volta a settimana, e mi immagino le vostre facce tristi (se se ) ma dovete ammettere che vi ricompenso con dei capitoletti belllllli luuuuunghi eh? 
Hem... che altro posso dire... ah, ecco: perdonatemi la volgarità nella battuta di Paige (avete capito quale), ma ho avuto questo piccolo colpo di genio e mi dispiaceva non metterla (hihihihi)
So... Nothing all. Spero che questo cap vi sia piaciuto, e che i baci di Allison e Trevor non sembrino ormai troppo frequenti e poco azzeccati (perdonatemi ma li adoro *-*)
A presto
Ninriel (esatto, ho cambiato Nickname)



 


 


 


 


 


 

  
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