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Autore: proudSOCKS    13/09/2013    0 recensioni
Si tratta di una storia che approfondisce il personaggio di Sirius Black nei suoi rapporti interpersonali, sotto il punto di vista psicologico e non. E un'interpretazione di quella che sarebbe potuta essere la sua storia di adolescente. Mi manterrò coerente al personaggio di Jk Rowling, con l'unica modifica che Sirius andrà via di casa a 17 anni, e non a 16 come nel libro.
Buona lettura :)
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini, Lily Evans, Severus Piton | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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16 Ottobre, Sala Grande


"Lily ti prego!"
"Sirius ti ho detto che non lo so!"
"Jaaames!"
"Felpato dacci un taglio, non lo sá"
"È impossibile, ci dorme insieme!"
"Non torna dall'undici!!"
"Lily sono disposto a pagarti. 5 galeoni. 10. Quanti ne vuoi?"
"Questo si è completamente rincretinito!"

Sirius lanció un'occhiata torva a Lily, ed una supplichevole a James, che di tutta risposta alzò le spalle, come a far capire che era completamente impotente.
Michelle mancava alle lezioni da 5 giorni ormai, non si era più vista ai pasti ne in sala comune, e Lily diceva che non c'era neanche in dormitorio.

"Tu non sai dov'è quindi? Puoi giurarlo?"
"Io credo che sia tornata in Francia col suo ragazzo, magari un permesso di qualche giorno. Dal baule mancano un po' di cose"

Sirius si fece scuro in volto, ed affondó con forza la forchetta nel petto di pollo: ricordava fin troppo bene il racconto di Michelle e la descrizione che aveva fatto del suo "uomo". Non era possibile che ci fosse tornata come se nulla fosse, Sirius sapeva che c'era qualcosa tra loro due, altrimenti non l'avrebbe fatto dormire con lei, altrimenti dopo il primo bacio sarebbe scappata.

"E poi scusa, tu non eri occupato con una certa Bruna White?" "Bruna White non esiste Lily"

Sirius si beccò un calcio sotto il tavolo, evidentemente da parte di James. Lily lo guardó interrogativa, in attesa di spiegazioni.

"Voglio dire.. Era solo un altro nome per chiamare Michelle. È un nome in codice, e volevo parlarne con James, visto che lui è .."
"Tua moglie."

Sirius guardó Lily in maniera torva, Remus poco più in lá quasi cadde dalla sedia per le risate, e James ridacchió sotto i baffi, indeciso riguardo alla posizione da prendere.

"Ma sei sempre così divertente Lily oppure è una mia impressione?"
"Vado a giorni alterni"
"Ho capito. Vado in bagno"
"Grazie per averci informati Felpato"
"È sempre un piacere"

Sirius si alzò e, catturando gli sguardi ed i sorrisi delle ragazzine, si diresse verso la sala comune. Camminava spedito ed in maniera automatica, senza neanche pensare realmente a quello che stava facendo: continuava a tornargli in mente Michelle, il suo "non voglio vederti mai più."

Non voglio vederti mai più.

Era per quello che era andata via? Forse a giorni sarebbero passati a prendere il baule e lei sarebbe tornata a Beuxbatons. Magari era davvero solo colpa sua se adesso non aveva il coraggio di tornare a lezione, per paura di vederlo, o per volere di evitarlo..

"Signor Black"
"Salve Signor preside"
"La prego di seguirmi.."
"Sono nei guai?"
".. Senza fare domande."

Sirius tacque istantaneamente: si rese conto di trovarsi al sesto piano, completamente deserto ad ora di pranzo, ed ovviamente il fatto che si trovasse li era altamente sospetto. Forse per questo Silente lo stava portando.. Dove lo stava portando?
Tutt'un tratto vide una porta che non aveva mai visto, probabilmente perché il sesto piano non era una delle sue mete preferite.
Silente aprì la porta e un forte odore di disinfettante invase le narici di Sirius, che entrò velocemente, curioso di capire cosa stesse succedendo.
Si trattava di un'ampia stanza completamente bianca, con parecchi letti e degli armadietti simili a quelli dell'infermieria: in fondo riusciva a vedere dei vasi di fiori, ma nient'altro.
Una volta dentro il preside chiuse la porta e poi, molto lentamente, poggió una mano sulla spalla del ragazzo.

Sirius guardó interrogativo il preside, fin quando, alla fine della sala non scorse, oltre che i fiori, un letto con qualcuno dentro: corse verso quel letto, e, confermando tutte le sue paure peggiori, vide la mezza veela giacere addormentata tra le lenzuola candide.

"Michelle.."
"Ha chiesto di te non appena ha ripreso coscienza."

Un uomo alto e scuro apparve alla sue spalle, accompagnato da una donna meravigliosa che, evidentemente, doveva essere la madre di Michelle.

"Noi siamo Yves e Marc LeDoux, siamo in genitori di Michelle."
"Piacere, io sono Sirus.."
"Black. Come ti dicevo, Michelle ha chiesto di te ed abbiamo deciso di mandarti a chiamare."

Rispose l'uomo, stringendo la mano di Sirius: cercava di sorridere ma, evidentemente, la situazione glielo rendeva piuttosto difficile.
Si trattava di un bell'uomo sulla quarantina, scuro di carnagione e di capelli, ma con gli occhi dello stesso colore di Michelle.

"Cosa le è successo?"
"Vedi.. Michelle è una ragazza molto testarda."

La madre si sedette sul letto ed iniziò ad accarezzare i capelli della figlia: era una donna eccezionalmente bella, dai capelli d'oro e la pelle di porcellana, esattamente come la ragazza.
L'unica cosa in cui differiva era il colore degli occhi, la forma era molto simile certo, ma la madre aveva occhi di ghiaccio, molto più freddo rispetto al caldo verde azzurro di Michelle.

"Le avevamo detto che Louis forse non era il suo destino, gliel'avevamo detto quando era tornata con dei lividi sul viso."
"È stato lui a farle tutto questo?"
"Sirius.."

Michelle schiuse gli occhi.
La madre si alzò, facendo segno al ragazzo di sederai affianco a lei.
"Vi lasciamo un po' di privacy. Mi raccomando."

L'uomo fece un segno d'intesa a Sirius e insieme alla donna ed al preside lasciò la stanza, girandosi appena prima di chiudere la porta per lanciare un ultimo sguardo al ragazzo.

"Mi dispiace così tanto.."

Sirius le poggió un bacio sulla fronte, con tutta la dolcezza che aveva in corpo. Con una mano stringeva la sua, mentre l'altra le carezzava delicatamente i capelli.
Michelle aveva dei lividi sul viso e sul collo, dei punti sulla parte posteriore della testa e parte dell'addome fasciato.

"Lui mi ha tradito"
"È stato un idiota."
"Mi ha tradito con un'altra. Non c'è stato solo un bacio."
"Michelle.."
"Gli ho detto che ti avevo baciato, e lui ha iniziato a gridare.."
"Ascolta"
"E mi ha chiesto di giurargli che era stato solo un bacio, niente di più, e che non provavo niente per te."

Sirius la guardó in silenzio, pronto ad incassare il colpo.

"Ma non ce l'ho fatta. Volevo dirglielo, ma quando ho aperto la bocca non riuscivo a parlare. Sono rimasta in silenzio, e lui ha iniziato.."

Il ragazzo le strinse la mano e le carezzó il viso.
"Sei meravigliosa"
"Non credo che sia l'aggettivo più adatto a me in questo momento."
"Lo sei sempre."

Michelle gli prese con delicatezza la camicia, e lo tiró vicino a se, fino a che le loro labbra si congiunsero, completando un puzzle meraviglioso.

"Quanto tempo dovrai restare ancora qui?"
"Non voglio che gli altri mi vedano con dei lividi addosso. E ti prego Sirius.. Non raccontare niente di Louis. Non voglio che pensino che io sia una stupida."

Sirius si sdraiò accanto a lei e le passó un braccio sotto al collo, mettendo l'altro sotto la propria testa.

"Non sei stupida"
"Invece si"
"Solo un pochino, ma di esseri perfetti ce ne sono pochi.. Tu hai la fortuna di stare con uno di quelli"

Sirius si beccò una gomitata dalla bionda, che di suo scoppió a ridere.

"Sto con un essere perfetto?"
"Non saprei, vuoi stare con me?"

Michelle strabuzzó gli occhi.

Sirius si alzò di scatto, avvicinandosi ad un vaso sulla destra: rubó dei fiori rosa, il fiocco di un altro vaso, e si inginocchiò ai piedi del letto.

"Michelle Eloise LeDoux.. Vorresti diventare la mia ragazza?"
Michelle si tirò un po' su : si conoscevano così poco.
Quant'era passato dal loro primo incontro, due giorni?
Eppure era a causa sua che aveva deciso di non cercare mai più Louis.
Eppure era grazie a lui che non avrebbe mai più rivisto Louis.

"Lo so che è presto, ma non ti sto chiedendo di sposarmi.. Ti sto chiedendo di provare a stare con me, di provare ad essere mia e prendermi come tuo, e se poi non va.. Potrai sempre ripiegare su Remus. So che ti piace, ha il fascino del secchione."
"Si"
"Lo so, ma che ci posso fare, io ho un altro tipo di fascino, il bad boy.."
"Si voglio essere la tua ragazza, imbecille"
"Avevo pensato ad altri soprannomi, più teneri, da darci tra noi, ma anche imbecille va bene. Non è così offensivo."

Michelle rise, si chinò su di lui (per quanto le fasciature permettessero) e lo bació sorridendo.
  
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