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Autore: distantmemory    13/09/2013    5 recensioni
Una studentessa modello, una cheerleader, un giocatore di rugby e un criminale che non hanno nulla in comune, che non hanno mai interagito, si ritroveranno a dover affrontare una strana avventura insieme, coinvolgendo anche i loro amici e "rovinando" le vite altrui (e le proprie).
{Coppie principali: AleHeather e Duncney || Coppie secondarie: DawnxScott, MikexZoey, HeatherxJosé, CourtneyxScott, DuncanxGwen, TrentxGwen || Personaggi secondari: Gwen, Scott, Dawn, Josè, Carlos, Trent ed altri}
Genere: Commedia, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alejandro, Courtney, Duncan, Heather, Un po' tutti | Coppie: Alejandro/Heather, Duncan/Courtney
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Prologo



Lascio cadere il cucchiaio nel piatto quando finisco di mangiare la farina d’avena. Mi alzo e faccio il giro del tavolo fino a trovarmi di fronte a mia madre, bella e solare nonostante l’età, e mi calo per schioccarle un bacio sulla guancia. Prendo la borsa poggiata sul divano e apro la porta, scendo i pochi scalini che mi portano al giardino e attraverso il cancello, per poi dirigermi alla fermata dell’autobus. Ma non ho nemmeno il tempo di prendere il mio iPod dalla tasca dei jeans che il bus mi sfreccia avanti. Gli alunni che vi sono all’interno mi deridono e fanno linguacce dal finestrino posteriore e noto che solo un ragazzo con un’insulsa cresta verde non mi calcola nemmeno. Nel frattempo io corro per arrivare alla fermata. Troppo tardi. L’autobus va per la sua strada, e mi chiedo se il guidatore non mi lasci a piedi ogni santissima volta apposta. Sbuffo e mi guardo intorno, cercando qualcuno che mi abbia visto fare questa figuraccia, ma per fortuna non c’è anima viva.
Continuo per la mia strada con le cuffie nelle orecchie. Quando arriverò a scuola la farò pagare a tutti quegli stupidi ragazzini che mi hanno deriso! Fuori da quelle mura si prendono gioco di me, ma all’interno tremano al solo pensiero di dovermi sopportare. Perché io sono Courtney Barlow, la preside del consiglio studentesco, la prima preside donna del consiglio studentesco. È bastato studiare per tutto l’anno e aggiudicarsi la fiducia dei professori per diventarlo, e ora sono io che impongo le regole e le faccio rispettare.
E di certo non mi faccio mettere le mani in testa da un gruppo di stupidi criminali.


***



Apro la mia borsa e controllo che ci sia tutto l’occorrente. Libri? Oh, certo che no. La divisa da cheerleader e i miei fidati pon pon sono accuratamente sistemati all’interno della borsa che mi porto alle spalle. Scendo velocemente le scale che mi portano al piano inferiore e con un cenno della mano saluto i miei genitori, ovviamente fieri della propria figlia per essere diventata la capo cheerleader. Mia sorella maggiore Akiko vuole diventare una calciatrice e io non so proprio come metterle la testa apposto. Fin da piccola ha avuto questo sogno e ogni giorno si allena con il vicino. Com’è che si chiama? Ah giusto, Carlos, il più piccolo di tre fratelli. E poi c’è lui, il quarterback della squadra di rugby nonché mio fidanzato: Josè Burromuerto.
Fuori di casa c’è una ferrari rossa che mi aspetta e ci salto all’interno, per baciare poi il mio ragazzo.
« Oggi hai gli allenamenti anche tu, piccola? » mi chiede allegro. Noi due siamo una coppia perfetta, la coppia che tutti invidiano nella scuola, la coppia che di solito esiste solo nei telefilm e che non dura mai. E invece questa è la realtà, e la nostra storia dura da ormai un anno.
« Sì, tesoro, e non vedo l’ora di mostrare ancora una volta a quelle insulse ochette che in confronto a me non valgono nulla. » rispondo entusiasta. Ed è vero: tutte le mie compagne di squadra si allenano duramente per riuscire a diventare delle cheerleader migliori di me, come per esempio Lindsay o Katie, ma sono io la migliore, Heather Wilson, e nessuno riuscirà mai ad eguagliarmi.
Mi volto un’ultima volta e poi sfrecciamo via, mentre una figura si lancia giù per le scale della casa del mio ragazzo.
« Maldito cabron! » esclama, e Josè si lascia travolgere da una fragorosa risata.


***



Mio fratello è già in macchina e parte, quindi lo maledico in spagnolo. E così anche stavolta mi toccherà prendere l’autobus.
Arrivo alla fermata giusto in tempo e quasi mi arrampico su quegli scalini malconci. Mi siedo sull’unico posto disponibile, quello in fondo accanto ad uno strano ragazzo con la cresta verde e la faccia piena di piercing. Non ho mai capito il senso di quegli inutili buchi su tutto il corpo e mai lo farò. Il ragazzo non mi degna nemmeno di uno sguardo e credo che sia la cosa più giusta che abbia mai fatto.
Pensavo che una volta cominciate le scuole superiori avrei potuto lasciar perdere il bus, con quell’ammasso di idioti e la costante puzza di sudore. E invece no, i miei genitori non mi hanno regalato un’auto come hanno fatto tre anni prima con mio fratello, solo perché lui è il quarterback della squadra di rugby, e quindi il primo giorno delle scuole superiori mi avevano affidato a mio fratello.
« E va bene, se proprio devo ti accompagnerò a scuola con la mia auto. » aveva detto enfatizzando sul pronome personale « Ma questo è il primo ed ultimo favore che ti farò in tutta la vita, è chiaro? »
Ma alla fine non ha mantenuto nemmeno quella promessa, e solo perché adesso è fidanzato e la sua macchina è riservato a lui e alla sua ragazza. E forse è meglio così, perché non mi andrebbe di sedere dove mio fratello avrà fatto cose poco caste con quella puttanella.
E solo per questo mi sono iscritto anch’io al club di rugby, così diventerò più forte di Josè e gli farò capire che sono io il migliore, Alejandro Burromuerto, e regaleranno un’auto anche a me.


***



Stupida, maledetta, fottuta scuola. E così un altro anno è iniziato e io mi chiedo come sia riuscito a passare alla classe successiva. Molto probabilmente mia madre avrà pagato il preside, ma per me avrebbe potuto anche stare con le mani in mano.
Dopo una decina di minuti l’autobus si ferma, e quando il ragazzone tutto muscoli e niente cervello che si è seduto accanto a me scende, io faccio la stessa cosa e finalmente fuori respiro un po’ di aria pulita. Mi dirigo su per le scale e poi vado verso il mio armadietto. Lo apro e controllo l’orario: oggi la prima lezione è quella di matematica. Meglio portare i libri, non voglio di certo subirmi un’altra delle ramanzine di Mrs. Smith. Quando chiudo l’armadietto mi ritrovo di fronte a me una ragazza con il viso accigliato e furioso, le sopracciglia aggrottate e – gravissimo errore! – il seno ben visibile. Solo dopo mi rendo conto che è la ragazza che ha perso precedentemente l’autobus.
« Vuoi qualcosa da me, dolcezza? » chiedo malizioso a braccia conserte, appoggiandomi agli armadietti. Lei non cambia espressione, si limita a puntarmi il dito contro.
« Punto primo, non chiamarmi dolcezza. Punto secondo, forse tu non lo sai, ma io sono la preside del consiglio studentesco e devi portarmi rispetto. Punto terzo, in questa scuola non sono ammesse creste alla moicana, né tantomeno quei cosi. » dice, facendo cenno con il mento ai miei piercing. Da quando le presidentesse dei consigli studenteschi sono così sexy?
« E questo chi lo dice, cara preside dei miei stivali? » la stuzzico, continuando a mantenere un tono strafottente.
« Questo lo decido io, perché qui sono io quella che fa le regole, e tutti sono pregati di rispettarle! » mi ammonisce di nuovo.
« Bé, cara mia, forse non lo sai, ma io non sono uguale a tutti. » finisco il mio discorso così e lei si ammutolisce, ma continua a guardarmi in cagnesco. Le faccio un cenno con la mano per salutarla e faccio per andarmene, ma prima che possa anche solo fare un altro passo lei mi tira la maglietta.
« Sei in punizione, mio caro. Oggi voglio vederti in biblioteca alla fine delle lezione, è chiaro? » Mi punta di nuovo l’indice contro e non posso fare a meno di ridere e ghignare. « Come ti chiami? »
« Duncan Nelson. » Sospiro. « E non vedo l’ora di passare il pomeriggio con te, principessa. »


















Angolo dell'Autrice
Umh, bé, sì, che dire... *si inginocchia* Chiedo scusa a tutti coloro che seguivano Cousins! Seguivano e seguiranno per l'ultima volta, perché ho intenzione di scrivere il finale, ovviamente.
Non so quando lo farò, purtroppo: ho dei problemi, ultimamente, e martedì comincerò la scuola, ma vi prometto che farò di tutto per mantenere la mia promessa.
Allora, come vi avevo detto, questa è un'altra long-fic che ha come protagonisti Heather, Courtney, Alejandro e Duncan, ma cercherò di inserire anche altri personaggi. Anzi, no, non cercherò, sono costretta a farlo! Ci saranno anche coppie non appartenenti al cartone, sorprese di qua e di là, un po' come in Cousins (amo le sorprese, si è notato?).
Vi starete chiedendo il perché di questo titolo... bé, lo scoprirete in futuro. E aspettatevi anche pov di altri personaggi, come di Carlos, José, Dawn ed eccetera eccetera.
Un'altra bella notizia (anche se fino ad ora non vi ho dato belle notizie): è cominciato Total Drama All Stars! Vorrei scrivere i miei pareri ma non vorrei fare spoiler per chi non l'ha ancora visto. Dovremo aspettare gli episodi italiani ma io ci ho capito abbastanza in inglese, e sono fiera di me!
Concludiamo il romanzo. Spero che il prologo vi sia piaciuto e che vi piaceranno anche i successivi capitoli (e l'epilogo di Cousins), e ricordate: scrivere una piccola recensione non vi farà cadere le braccia.
Alla prossima!

   
 
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