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Autore: xniallspotato    13/09/2013    11 recensioni
E se la vita non fosse tutta rosa e fiori? E se non tutto andasse per il verso giusto? E se succedesse qualcosa che sconvolge la tua vita? E se tutto quello che avevi immaginato alla fine non si realizza? Ogni cosa nella vita è inaspettata.
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mattina dopo mi svegliai grazie alla vibrazione del telefono. Credo che senza di quello non mi sarei svegliata nemmeno in un milione di anni, dato che ero andata a dormire tardissimo.
- Grazie telefono, sei la mia salvezza! - pensai sorridendo.
Ma la vera domanda era: come ci ero finita a dormire con la testa sul tavolino?

- Dunque, questa dovrebbe essere l'ultima domanda per l'intervista - pensai mentre scrivevo sul foglio le ultime parole. - mh, si credo che siano abbastanza - pensai e subito dopo sbadigliai. Mi stiracchiai e dopo sbadigliai un'altra volta.
"Che sonno!" esclamai sbadigliando per l'ennesima volta. Cercai di alzarmi dalla sedia per andare verso il letto, ma non avevo nemmeno la forza di alzarmi talmente ero stanca. Appoggiai la testa sul tavolino e in pochi secondi mi ritrovai tra le braccia di Morfeo.

Ora mi ricordai il perchè mi ero addormentata sul tavolino.
"E ora si spiega anche il motivo del mio mal di collo!" dissi io massaggiandomi il collo.
Presi il telefono, dato che mi era arrivato un messaggio e lo lessi.
'Buongiorno principessa! Hai visto che bella giornata è fuori? Che ne dici di una bella colazione insieme?'
Era di nuovo Niall. Aveva preso l'abitudine di mandarmi messaggi?
'Niall, non farmi complimenti solo per fare il lecchino, ti ho già detto che ti ci porto da Justin!' risposi al messaggio mentre ridevo.
Poco dopo mi arrivò un altro messaggio.
'Ohw, okay... Ma allora per la colazione?'
'Va bene, dove ci incontriamo?' scrissi velocemente il messaggio, e come pensavo subito mi arrivò il messaggio di risposta.
'Al bar rainbow. A dopo x' lessi il messaggio e dopo riposi il cellulare nella tasca.

Andai in bagno e mi diedi una sistematina, non ero messa così male per fortuna. Mi cambiai i vestiti ed infine presi la borsa infilandoci dentro il foglio con tutte le domande per Justin, un quadernino per appuntarmi le sue risposte ed infine la mia Nikon per il servizio fotografico.

Mi diedi un'ultima occhiata allo specchio, prima di uscire dall'hotel e chiamare un taxi per andare a far colazione con Niall. Non ci mise molto ad arrivare, per fortuna, entrai e dissi al tassista la via e in pochi minuti ero già arrivata a destinazione. Scesi dall'auto, pagai l'autista e mi diressi verso l'entrata del bar.

Niall era già seduto ad un tavolino ad aspettarmi, appena mi vide entrare mi salutò con la mano e mi diressi a passo svelto verso il tavolino in cui era seduto.
"Hey, ciao." lo salutai sorridendo.
"Ciao, come va?" mi chiese mentre mi sedevo.
"Tutto bene, tu?" chiesi a mia volta, anche se sapevo già la risposta.
"Sono eccitatissimo, non riesco a credere che vedrò Justin." disse trattenendosi dal gridare. Io scossi la testa scherzosamente e risi.
"Hai già ordinato?" gli domandai dopo. Lui mi fece cenno di 'no' con la testa, prima di alzare una mano per chiamare un cameriere che arrivò subito.
"Cosa prendete?" chiese il cameriere tirando fuori dalla tasca del grembiule il blocchetto degli ordini.
"Per me un cappuccino va benissimo."
"Anche per me." aggiunse Niall.
"Bene, allora due cappuccini, arrivano subito." disse il cameriere prima di andarsene.
"Lauren, io davvero non so come ringraziarti." disse Niall tornando al discorso di prima. "Davvero, posso fare qualcosa per ringraziarti?"
Io alzai le spalle, come per dire non lo so. "In realtà ora non mi viene in mente niente" risi.
"Uh, ho trovato!" esclamò lui dopo una breve pausa per pensare. "Quanto starai ancora qui a Los Angeles?" mi chiese subito dopo. Io ci pensai un po' su. L'aereo per ritornare a Londra l'avrei dovuto prendere fra tre giorni, quindi in teoria a Los Angeles ci resterò per altri due giorni.
"Due giorni." risposi velocemente.
"Bene, che ne dici se domani ti porto a fare un giro per la città?" chiese lui subito. "Così la conosci un po' meglio." si giustificò lui, evidentemente imbarazzato. "Non è un appuntamento..." risi, diventò rosso di colpo. "Cioè, se tu vuoi, può essere un appuntamento, ma-" si iniziò a grattare la nuca per l'imbarazzo.
"Niall, può essere un appuntamento, se lo desideri tanto!" lo presi in giro e dopo scoppiai a ridere. "Comunque per me va bene." gli sorrisi. "Ma tu sei di qui?"
"No, io sono di Londra." rispose lui.
"Londra? Davvero?" domandai sorpresa.
"Beh, in realtà sono nato in Irlanda, ma mi sono trasferito a Londra, ormai da un bel po' di anni." mi spiegò lui.
"Anche io sono di Londra!" esclamai. "Wow, viviamo nella stessa città, eppure ci siamo incontrati a migliaia di chilometri di distanza." risi.
"Forse il destino ha voluto che ci incontrassimo qui." iniziò a fare il poeta. "Così io finalmente potevo realizzare il mio sogno..." oddio, ora si confessa, ora dice che ha trovato la donna della sua vita qui perchè l'ha voluto il destino, oddio, non sono pronta a una confessione d'amore. "Quello di incontrare Justin, ovviamente!" scoppiò a ridere, probabilmente per la mia espressione, che era un miscuglio tra la preoccupazione e la paura. Il mio viso assunse un espressione normale e subito dopo realizzai cosa aveva appena detto. Per questa volta mi sono scampata una proposta di matrimonio.
"Sei un idiota!" dissi tirandogli uno scappellotto sulla nuca per poi iniziare a ridere.
Intanto arrivò il cameriere con le nostre ordinazioni, le appoggiò sul tavolino e poi se ne andò.
Iniziai a sorseggiare il mio cappuccino. Devo ammettere che quel bar faceva davvero un buon cappuccino.
All'improvviso mi venne in mente una domanda: ma se abitava a Londra, allora perchè era venuto qui a Los Angeles? E come mai la conosceva così bene, se non ci aveva nemmeno vissuto?
"Niall, ma come mai sei venuto qui a Los Angeles?" gli chiesi di punto in bianco.
"Ho un amico qui, Louis, che sta facendo una stage di lavoro da sei mesi, anche lui è di Londra, questi sono gli ultimi giorni, appena ha finito ripartiamo insieme per Londra." mi informò lui e dopo bevve un sorso del suo cappuccino ancora caldo.
"Ah, quindi non è la prima volta che vieni qui?" chiesi io continuando a sorseggiare il cappuccino.
Scosse la testa, ingoiando il contenuto della tazza. "No, ci sono venuto molte volte nel corso di questi mesi." rispose dopo.
"Ah, ho capito." dissi io sorridendogli, per poi bere l'ultimo sorso di cappuccino rimasto nella tazza.
"Se vuoi domani te lo faccio conoscere." propose lui. Io annui e sorrisi.
"Mh, sarebbe bello, è una buona idea!" risposi dopo.
Finito di fare colazione, Niall andò a pagare, anche se devo dire che abbiamo discusso per svariati motivi, perchè non volevo che pagasse anche il mio cappuccino, ma è inutile dire che vinse lui, e dopodiché uscimmo dal bar. Guardai l'ora sul cellulare, erano le dieci e mezza e alle undici mi sarei dovuta trovare allo studio per l'intervista con Justin.

"Niall, tra mezz'ora dovremmo essere in studio da Justin, andiamo subito là?" chiesi per vedere cosa voleva fare lui, ma sapevo già la risposta, dato che sapevo quanto fremeva all'idea di incontrare Justin e non penso proprio che aspettare ancora gli avrebbe fatto piacere.
"Sì, andiamo subito." disse lui. Ecco appunto, come pensavo. Risi e successivamente fermai il primo taxi che ci passò davanti. Dissi all'autista l'indirizzo degli studi e lui partì subito senza esitazioni.
I taxi in questi casi erano la mia unica ancora di salvezza, dato che non saprei con che mezzo muovermi senza questi.
In pochi minuti fummo davanti agli studi, anche se eravamo in anticipo non faceva male a nessuno, dato che dovevo sistemare ancora alcune cose prima di iniziare il servizio fotografico e l'intervista. Scendemmo dall'auto e anche questa volta pagò Niall. Ci avviammo verso l'entrata, ma appena girammo l'angolo ci trovammo davanti un gruppo numeroso di ragazze che urlavano il nome di Justin come dannate.
- Devono essere le famose beliebers, queste - pensai, senza dare voce ai miei pensieri, perchè altrimenti sarei già stata assalita da Niall con l'intento di uccidermi, dato che lui era un bieber-boy.
"Ma non sanno che Justin non le sentirà mai da lì dentro?" chiesi io stupita. Ricevetti solo un'occhiataccia da Niall.
Avanzammo verso il gruppo di ragazze cercando di raggiungere la porta, ma dire che fu praticamente impossibile è poco.
Cominciammo a spingere di qua e di là per passare ed arrivare a quella porta che sembrava irraggiungibile, pronunciavamo vari 'permesso' 'scusatemi' 'posso passare?' che venivano totalmente ignorati e cancellati dalle urla di quelle beliebers. Altre ci spingevano ancora più forte, e fu un miracolo se per poco non caddi a terra grazie a Niall che mi sostenne. Altre ancora ci ripetevano cose come 'non sorpassate, noi siamo qui da più di voi'. Quando finalmente riuscimmo a sorpassarle, dei bodyguard ci fermarono con l'intenzione di non farci entrare. Così mi ricordai del foglietto che Bob mi aveva raccomandato di mostrare nel caso non mi avessero fatto entrare. Lo tirai fuori dalla borsa e lo feci vedere ai due bodyguard.
"Sono la fotografa." dissi loro dopo. Loro si guardarono per un momento, poi uno dei due si girò verso di me e annuì, spostando la transenna per farmi passare, mentre l'altro cercava di tenere le altre ragazze per non farle passare. Sorpassai la transenna e subito dopo la richiusero. Stavo per entrare negli studi, quando qualcuno mi chiamò.
"Lauren!" mi girai e vidi Niall che stava litigando con i bodyguard per passare, ma loro non gli davano ascolto. Tornai velocemente indietro.
"Lui è con me!" esclamai, sperando che lo facessero passare.
Lo stesso bodyguard che spostò la transenna per farmi passare sospirò, ed infine la spostò un'altra volta.

Niall riuscì a passare e finalmente entrammo negli studi. Era un posto davvero enorme. Da una parte c'erano un sacco di riflettori, probabilmente è lì che si sarebbe fatto il servizio fotografico. Mentre dall'altro lato c'erano due persone, dove si sarebbe svolta l'intervista.
"Salve, io sarò la sua assistente per oggi!" esclamò una donna minuscola, era piuttosto bassa e magra. Aveva i capelli biondi, quasi castani, raccolti in uno chignon spettinato. Gli occhiali, anch'essi piccolissimi, che gli ricadevano sul naso. Vestiva con una gonna nera che gli arrivava sopra al ginocchio, una camicetta bianca e delle ballerine dello stesso colore della gonna. "Sono Karen, piacere." disse porgendomi la mano, io la strinsi e le sorrisi.
"Piacere, io sono Lauren." adesso che ci pensavo però, io non avevo bisogno di un'assistente.
"Sono qui a sua disposizione." disse lei sorridendomi.
"Grazie Karen, ma non ho bisogno di niente." ricambiai il sorriso. "Se ho bisogno ti chiamo, va bene?"
"D'accordo!" disse lei. Poi si voltò e se ne andò con il suo passo svelto.
Mi guardai ancora intorno e vidi che nel fondo della stanza c'era una porta con un foglio sopra, attaccato con lo scotch, in cui c'era scritto 'Justin Bieber'. Quello doveva essere il suo camerino, sicuramente era ancora lì dentro a prepararsi, dato che eravamo in anticipo e io non lo vedevo da nessun'altra parte nello stanzone.

Mi avvicinai alla parte della stanza dove c'erano tutti i riflettori, dato che dovevamo iniziare con il servizio fotografico e poi si passava all'intervista. Mi sedetti su una sedia e tirai fuori la macchina fotografica e l'accesi, poi tirai fuori anche la cartellina con il foglio delle domande e il quadernino degli appunti, quando notai una cosa.
"Niall!" lo chiamai continuando a cercare nella borsa, sperando che forse era scivolato via dalla cartellina ed era sparso in borsa, ma non c'era. "Niall!" lo chiamai più forte perchè prima non mi aveva sentito, probabilmente. "Niall, cazzo puoi veni-" alzai la testa per vedere se era davvero sordo oppure era morto, quando lo vidi lì impalato a guardare un punto fisso della stanza senza muoversi, con la bocca spalancata. Era morto in quella posizione così scomoda? Mi alzai e andai verso di lui per risvegliarlo dal suo sonno profondo. Lo scossi un po' ma lui restò impalato. Era davvero morto?
"Niall, ma sei scemo?" lo scossi ancora. Poi seguii il suo sguardo per vedere da cosa era stata attirata la sua attenzione e lo vidi. Era lì in piedi, sorridente. Lì, proprio davanti a noi due, c'era Justin Bieber. Ora capivo la reazione di Niall. Farà così anche quando gli farò parlare con lui?
"Niall, ti prego, puoi venire un attimo? E' importante." ma lui sembrava più morto di prima, con gli occhi e la bocca ancora più aperti. Allora mi misi davanti a lui in modo da coprirgli la visuale di Justin, ma lui spostò leggermente la testa, così che lo poteva vedere ancora. "Niall!" gli urlai in faccia. Non si muoveva. Gli tirai uno schiaffo leggero sulla guancia destra e improvvisamente sembrò svegliarsi.
"Ahia, perchè l'hai fatto?" disse massaggiandosi la guancia destra per poi guardarmi in faccia, finalmente.
"Non so... Forse è perchè è da tremila ore che ti sto chiamando?!" gli dissi cercando di mantenere la calma.
"Scusami, non ti ho sentito, è che stavo guardando..." disse spostando di nuovo lo sguardo su Justin. Io gli presi il viso e feci modo che mi guardasse negli occhi, così che non si incantasse più a guardare il suo idolo.
"Senti, puoi venire un attimo?" dissi trascinandolo verso la mia borsa che avevo lasciato sulla sedia su cui ero seduta prima.
"Cosa c'è?" chiese lui scocciato, l'avevo forse interrotto dal fissare Justin? Non me ne frega niente, questa cosa era molto più importante del ritrovarsi il proprio idolo a pochi metri di distanza.
"Ho perso il foglio dove avevo scritto le domande per Justin." gli confessai, continuando a cercare in borsa, magari l'avevo infilato in qualche taschina segreta e non me lo ricordavo. "Ma io sono sicura di averlo messo in borsa sta mattina, ne sono certa!" esclamai, mettendomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Cosa?!" esclamò lui. "Non è possibile. Hai controllato bene?" disse strappandomi la borsa dalle mani e iniziando a cercare qualcosa che evidentemente dentro a quella borsa non c'era.
"Niall..." dissi ricordandomi dove potesse essere finito il foglio. "Ricordi quando nel bar abbiamo litigato per chi doveva pagare?" lui annuì. "Bene, penso che sia caduto in quel momento... Con la coda dell'occhio ho visto qualcosa che cadeva, ma non pensavo fosse il foglio con le domande."
"Non ci credo." disse lui spalancando gli occhi.
"Sono rovinata cazzo." dissi mettendomi le mani nei capelli.
 
 
***

Chloeee, i know your sister turns everyone on, but you're the one i waaantt.

Hey, sono fissata con questa canzone, sorratemi ouo
Dunque, questo spazio autrice sarà corto, lo prometto, non voglio farlo lungo come lo scorso lol
Allora facciamo subito un veloce riepilogo del capitolo:
Allora i due piccioncini si incontrano per una colazione insieme, aw.
Niall si vuole far ringraziare e propone a Lauren di fare un giro per Los Angeles insieme.
Entra Louis in scena (finalmente!) anche se è solo nominato, e non entra proprio di persona in scena(?)
Poi si recano agli studi per l'intervista e vengono assaliti dalle fan di Justin lol
Quando finalmente riescono ad entrare Lauren si accorge di una cosa...

TAN TAN TAAAAAN.

Non ha più il foglietto delle domande da fare a Justin per cui era stata up all night.
Omg, cosa succederà nel prossimo capitolo? Lo scoprirete solo leggendo, wohoo.
Okay, basta ouo
Il solito favore vi chiedo, ovvero quello di recensire ♥
Ringrazio tutte le ragazze che mi hanno recensito il capitolo scorso.
Ventisei recensioni cavolo! Ve se ame lol (amo 'sta frase, skst)
Poi ringrazio chi l'ha messa tra le seguite, preferite, da recensire e bla bla bla.
Ringrazio chiunque abbia recensito questa fanfiction, in tutti i capitoli intendo.
Ed infine ringrazio anche chi legge senza dire niente, e senza recensire ouo
Amo anche voi lettrici silenziose lol
Bene i ringraziamenti sono conclusi ouo
Adieu e al prossimo capitolo (:
ps: il capitolo l'ho fatto più lungo che potevo, quindi amatemi ouo 
pps: oggi è il compleanno di Niall, aw, auguri cucciolo dsjlf
ppps: se volete nel prossimo capitolo vi metto una gif di Lauren c:
Byee
  
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