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Autore: Checie    20/03/2008    1 recensioni
Elettra è annoiata dalla vita, Livio ha una ragazza con cui non riesce a vivere. La ama troppo, o troppo poco, chi lo sa. Elettra entra nella vita di Livio in sordina, ma è come un piccolo miracolo, anche se lui non lo sa. Livio accetterà di amare, o lascerà andare Elettra, così come lascia andare tutto il resto???
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Occhiblu2

Livio apre il portone con foga, pregustando già la bellezza assurda di Claudia, la sua ristata sonora, ma quando la vede non è ciò che si aspetta. Cioè, lei toglie il fiato come sempre, ma il suo sguardo è annoiato e indifferente

-Livio, francamente non so che ci faccio qui-

Il cuore di lui si congela in un nanosecondo. È fatto così lui, si accende e si spegne nel giro di pochi istanti. Volubile è un eufemismo.

-Puoi tornare a casa allora-

-Carino da parte tua invitarmi a uscire e poi rispedirmi a casa-

-Sei tu che non sai che ci fai qui, non io-

-Non sai che fartene della mia compagnia-

-Perché tu sì, invece? Arrivare in ritardo di un’ora è il tuo modo per dirmi che sai come vado gestito?-

-Arrivare in ritardo di un’ora è il mio modo per dirti che faccio quello che mi pare-

-La prossima volta non disturbarti ad accettare il mio invito, se ti irrita così tanto-

Questa conversazione fa male a tutti e due. Chi abbasserà le difese per primo? Chi dirà davvero ciò che sente e smetterà di fingere di non essere coinvolto?

-Buonanotte Livio. Cresci-

-Buonanotte Claudia. Io per te non esisto-

Nessuno dei due, come al solito. Ma stavolta Livio non ce la fa. La blocca

-Dai, Claudia…-

Anche Claudia cede. In fondo le piace. Non si rimane mai del tutto indifferenti a Livio, non si può. Abbozza un sorriso

-Scusa, mi sono lasciata prendere un po’ la mano…-

All’istante è perdonata. Non serve altro. Livio si illumina e la stringe a sé, pensando che se avesse ancora il ciondolo potrebbe darglielo ora e fare un figurone, ma ce l’ha Elettra. Cavolo. Perché l’ha lasciato a quella? Nella sua mente va già creandosi una serie infinita di insulti per la ragazza, ma si ferma. Non gli dispiace davvero che ora l’abbia lei, sembrava così felice di averlo. Non può essere un male, anche se, certo, darlo a Claudia forse avrebbe cambiato le cose. Boh. Livio accarezza dolcemente i capelli di lei e sente un leggero brivido. Ciondolo o non ciondolo lei è lì per lui. Che importa del resto?

 

Elettra finisce di piegare tutta la biancheria, poi la passa al fratello con un gesto preciso

-Che ne dici di metterla via?-

Andrea afferra la pila di malavoglia

-Se devo…-

-Sì, devi- lo rimbecca la sorella –Niente scuse. Intesi?-

Andrea scompare oltre la porta della sua stanza ed Elettra si stende sul divano, inspirando a fondo. Non sa bene cosa pensa. In realtà non lo sa mai, ma stasera si annoia troppo persino per cercare di indovinarlo. È leggermente apatica, ma comunque vigile. Elettra non perde mai il controllo, è una delle sue doti migliori: è 100% conscia di quello che fa, non esita mai. Ogni tanto si fa schifo da sola, ma piuttosto che vivere nel tormento, come quel Livio…si chiedeva costantemente: Verrà o non verrà? Mi ha dato buca? E adesso? Non sono domande che fanno per lei, a lei piacciono le cose definite, chiare. Il dubbio non le si addice, anche se ogni tanto non può fare a meno di chiedersi come sarebbe abbandonarsi ai sentimenti, lasciarsi trasportare da quello che non capisce e rilassarsi un po’. Come Livio. Aspettare il suo “Claudio” e non vederlo arrivare. O magari, invece, incontrarlo e pensare solo che lui è lì per lei. Che importerebbe del resto?

 

Il giorno dopo Livio è indeciso su come sentirsi. Bene è riduttivo, molto bene è banale, un benissimo non lo vuole rischiare. Non è nemmeno del tutto a posto con se stesso, ma quando mai lo è? Con Claudia sta bene, ma…è davvero quello che vuole? Insomma, se si mettono a parlare discutono su tutto, da come si spreme il tubetto del dentifricio ai problemi del mondo. Non ce la fanno proprio. Però sono indiscutibilmente attratti l’uno dall’altra. È un disastro. Si stiracchia pian piano, si toglie il pigiama e si mette dei bei pantaloni scuri e un pullover semplice ma molto fine. Scuote la chioma color grano e si fa la barba. Nonostante il tormento interiore resta sempre un ragazzo curatissimo. Esce dal bagno, saluta velocemente i genitori, prende la cartella e vola giù per le scale. È in ritardo, come sempre. Forse se si curasse un po’ meno riuscirebbe a ridurre i tempi, chi lo sa. Ha perso la metro, niente di nuovo. Si siede su una seggiolina, in attesa del treno successivo, quando alle sue spalle un -Oh, cazzo! Come ho fatto a perderla?- lo fa sobbalzare.

 

Elettra non ci può credere. Lei ha perso la metro. Lei. In diciassette anni di vita non l’ha mai mancata nemmeno di striscio, tutt’al più era in anticipo. In largo anticipo. Non in ritardo. Merda. Si lascia scappare un –Oh, cazzo! Come ho fatto a perderla?- disperato e improvvisamente si rende conto che l’unica persona in stazione, seduta tranquillamente su una sedia, è Livio. Le esce un mezzo sorriso

-Anche tu qui?-

-Io sono un habituè- ghigna Livio

-Io no, uffa…-

-Non è poi così male, sai? Hai cinque minuti di assoluto fancazzismo. È carino come regalo di inizio giornata-

Elettra non sembra molto convinta

-Ma io dovrei essere già a scuola, ho un milione di cose da fare! Non posso perdere la metro…è fuori da ogni logica!-

-È fuori dalla tua, di logica- breve pausa –Non è che per caso te ne intendi di disegno tecnico?- e fa per tirare fuori un blocco da disegno

-No, non direi, faccio il linguistico. Se vuoi ti illumino sulla Relativsatz*, ma non vado oltre-

Livio ride

-Sembra interessante, come funziona?-

-Eh, niente…prendi l’articolo che ti fa da pronome col genere del nome a cui si riferisce, ma al caso che ha nella relativa. Poi ti incasini e tiri a caso. A volte ci si azzecca anche-

-Traducimi: Elettra, che è in ritardo, è molto nervosa-

Lei sbuffa

-Elettra, die spät ist, ist sehr nervös-

-Carina…non ho capito niente, ma non suonava male-

-Comunque era giusta-

Livio mette le mani avanti, come a volersi proteggere da Elettra

-Non sia mai che lei sbagli! Non avrei mai osato dire che avesse commesso un errore!-

-Ecco bravo, non osare- gli fa una linguaccia

-Senti, genio d’Alemagna, sta arrivando il treno…che facciamo, saliamo?-

-Mi sa di sì-

-Oggi mi interroga quella di latino, perciò non posso mancare, però se vuoi un altro giorno bruciamo [facciamo sega, facciamo focaccia, mariniamo…insomma: non andiamo a scuola! NdA] insieme-

Elettra cerca di capire se scherza o no. Non scherza. Bruciare? Non se ne parla. Però, in effetti, potrebbe piacerle. Perché no? Con suo sommo stupore decide di accettare

-Molto volentieri. Il prossimo treno che perdo non lo riprendo più-

-Ottimo. Dai, Sali, che non voglio dover aspettare quello dopo ancora-

E senza tante cerimonie la spinge dentro il vagone, ridendo di cuore di quella ragazza un po’ goffa con gli occhioni blu.

 

 

 

 

 

 

 

*spero che a nessuno di voi tocchi l’assurda tortura dello studio del tedesco, comunque è la frase relativa, una simpatica costruzione secondaria fatta apposta per quei contorti dei tedeschi (chiedo perdono se per caso qui qualcuno ha origini tedesche o ama la lingua).

 

 

SPAZIO DELL’AUTRICE: ci siamo anche col secondo capitolo, fatemi sapere se vi piace…la seconda parte mi convince poco, ma quello che mi interessa è quello che pensate voi, non io! Ringrazio infinitamente tutte le persone che hanno letto, ma soprattutto quelle che hanno recensito…

 

DICEMBRE: grazie mille, mi fa piacere che una più grande e più abile di me apprezzi quello che faccio…se ci sono cose che non ti piacciono, dille con sincerità, sono avida di consigli!!!! E grazie ancora per la stima!XD

DIOMACHE: un megamilione di grazie per tutti i complimenti! Abbi fede, Livio non resterà indifferente ad Elettra, anche se non è un tipo facile…l’unico interrogativo a cui non ho ancora dato risposta è: si lascerà conquistare? Credo che deciderò strada facendo…comunque mi fa piacere che Elettra ti piaccia, è ispirata a me medesima, quindi probabilmente ti starei abbastanza simpatica!XDXDXD

Grazie ancora a tutti,

Checie

  
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