Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: SamWeasley    14/09/2013    1 recensioni
Cosa sarebbe successo se Fred Weasley avesse incontrato un angelo custode?
Dal secondo capitolo:
"Io... io non ci ho nemmeno pensato al rischio di morire. Ti ho visto lì e avevo paura per te..." disse lei, singhiozzando.
"Grazie" fu l'unica parola che disse il rosso, prendendo la ragazza fra le braccia.
Un consiglio: Anche se il primo capitolo non è convincentissimo, andate avanti che a mio avviso la storia migliora =)
Recensite, please =)
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Famiglia Weasley, Fred Weasley, Harry Potter, Hermione Granger
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Mamma, io esco” urlò Sam da camera sua alla madre, in cucina.
“Scusa dove vai? La prima sera che puoi stare tranquilla a casa, esci?” brontolò suo padre, varcando la soglia della porta.
“Lasciala andare, Jack. Poi ti spiego” lo calmò la madre “ciao Sam, fai la brava e comportati bene” aggiunse poi, rivolta alla figlia.
“Ciao” si affrettò a dirle il padre, mentre tendeva un orecchio alla moglie, incitandola a raccontare.
Una volta sentito il “CRAC” della materializzazione, la donna disse al marito: “Durante la battaglia alla scuola, Sam ha salvato la vita a un ragazzo, Fred, che le piace. E lui stasera l’ha invitata a una festa a casa sua. Non potevo non lasciarla andare.”
“La mia bambina, con un ragazzo” disse il signor Fitz, laconico.
“Ha diciassette anni, quasi diciotto. E credo sia molto più grande di quello che credi” concluse la mamma.
Nel frattempo Sam era arrivata a Hogsmeade, ma di Fred non c’era nemmeno l’ombra.
Mentre lo aspettava, la ragazza iniziò a percorrere la strada principale, su cui si affacciavano tutti i famosi negozietti, ormai chiusi. Il sole stava scendendo verso l’orizzonte, e più il tempo passava, più Sam si chiedeva se Fred si fosse dimenticato di lei.
Ma, anche se in ritardo, il ragazzo si presentò.
“Scusa il ritardo” le disse, sorridendo “pronta?”
Lei annuì, lui le afferrò la mano e con due “CRAC” si materializzarono alla Tana.
Prima di entrare, però, il ragazzo la trattenne un attimo in giardino. La guardò della punta della coda di cavallo alla punta degli stivali di marroni di pelle, soffermandosi sul vestito verde smeraldo, così in tinta con i suoi occhi. Poi alzò lo sguardo e, guardandola dritto in faccia, le sussurrò: “Sei bellissima” con un grande sorriso stampato sulle labbra.
Lei arrossì, sorridendo, poi lo seguì dentro senza dire una parola.
“Ah, eccoti Fred. E lei è Sam, vero?” chiese la signora Weasley, avvicinandosi.
“Piacere di conoscerla, signora Weasley” disse, gentile, la ragazza, porgendole la mano.
“Ma quale signora e signora. Chiamami pure Molly” le rispose la donna, stringendole la mano “Fred, vai a prendere la burrobirra fuori in giardino? C’è già George. Intanto io presento lei agli altri” aggiunse, rivolta al figlio.
Tutta la famiglia Weasley, ad eccezione dei gemelli, era riunita nella piccola cucina e, come promesso, Molly la presentò a tutti.
Poi la affidò a Ginny, che la portò a vedere la casa e a conoscere i pochi altri ospiti che non aveva già incontrato.
Poi finalmente Fred ritornò, e la rapì per tutta la sera. Fu un ospite esemplare.
Fu la commemorazione funebre più strana a cui la giovane strega avesse mai partecipato, anche perché, oltre ad essere una commemorazione, era anche una festa per la vittoria.
La serata passò tranquilla, ma purtroppo presto arrivò per Sam il momento di tornare a casa.
Nonostante potesse tornarci tranquillamente da sola, Fred si propose di accompagnarla.
“Così vedo casa tua e posso venirti a trovare” disse, come scusa.
“Ok” acconsentì la ragazza, col cuore pieno di gioia per le ultime parole del ragazzo.
Sam decise, però, di non materializzarsi in camera sua, ma nel giardino dietro casa, tanto a quell’ora nessuno li avrebbe visti.
Appena arrivati, Fred spalancò la bocca, estasiato.
Osservava tutto, dalla foglia sulla cima dell’albero più alto, al tappeto d’erba sotto i loro piedi.
“Se mio padre sapesse che sono in una casa babbana! Pagherebbe l’oro che non ha per essere al mio posto!”
“Se vuoi, puoi portarlo qui, un giorno” disse, speranzosa.
Almeno Fred avrebbe avuto un motivo per tornare.
“Lo farò” disse, sorridendo.
Poi con la bacchetta fece apparire una coperta, la stese a terra e ci si sdraiò, guardando le stelle.
“Vieni anche tu, è bellissimo” disse, senza distogliere lo sguardo dal cielo.
La ragazza non si fece pregare e si sdraiò vicino all’oggetto del suo desiderio.
Ora che erano così vicini le sembrava di essere di nuovo a Hogwarts, nel mezzo della battaglia.
Doveva essere così anche per lui, perché disse:
“Quella notte, durante la battaglia, quando mi sei caduta sopra, scherzavo quando ti ho detto che sarei morto soffocato. Non pesi così tanto.”
“Menomale” rispose lei, ridendo.
“In effetti, ce la faccio benissimo a sorreggerti” le disse, tirandola sopra di sé con un braccio solo.
Lei arrossì di nuovo, ancora più violentemente, e dovette combattere l’istinto di gettarsi su quelle labbra che desiderava baciare da tanto tempo. Ma mentre lei cercava di trattenersi, lui le mise una mano dietro la nuca e la tirò a sé, fra le loro bocche c’era meno di un centimetro.
Alla fine si lasciò andare, assaporando finalmente il bacio più atteso di tutta la sua vita.
 Una luce si accese in una delle finestre di casa Fitz, facendo staccare i due ragazzi, ancora abbracciati e alle prese con un’infinita scia di baci.
Sam si alzò di scatto, lasciando Fred da solo sulla coperta, ancora sdraiato ai suoi piedi.
Fortunatamente nessuno si affacciò alla finestra, e ben presto la luce si spense, facendo piombare di nuovo il giardino nell’oscurità.
“Sarà meglio che vada” disse Fred, stringendo di nuovo la ragazza.
“Se proprio devi” disse la ragazza, con un filo di tristezza nella voce.
“Non so se i tuoi genitori sarebbero d’accordo se dormissi qui.”
“Non credo proprio, però vieni su, devi vedere la mia stanza. Di giorno non potrai materializzarti qui.”
Lo prese per mano e “CRAC” furono in camera.
“Bellissima, come te” le disse, baciandola ancora una volta.
Poi si staccò e tornò alla Tana.
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: SamWeasley