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Autore: Secretly    15/09/2013    0 recensioni
Emma è una diciassettenne come tante altre, che vive una vita allegra e spensierata. Ha una famiglia che la ama, due pazze migliori amiche e un ragazzo. Il tutto cambia quando però nella sua vita arriva lui, David, diciassettenne molto attraente, che riuscirà a far precipitare le sue certezze.
Come finirà?
Dalla storia:
[...]
"Deve essere romantico ma non troppo, deve essere carino, simpatico, intelligente, che sappia farmi ridere ma anche essere serio. Vorrei che avesse i miei stessi interessi, che gli piacessero i miei stessi generi musicali o magari i miei stessi film, cosi da poterli vedere insieme. Vorrei che fosse anche gentile, che mi capisse, ah, che magari non fosse troppo più alto di me, mi farebbe sentire una nana, e po"
In realtà il mio discorso fu bruscamente interrotto dal biondino accanto a me che mi guardava scettico.
"Cosa c'è?" chiesi confusa notando la sua espressione.
"Spencer, sai come puoi trovare uno così?" mi chiese guardandomi dritto negli occhi.
Scossi la testa.
"Clonati!" rispose terribilmente serio.
[...]
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 4

Erano passate due settimane da quel primo -e aggiungerei stravagante- giorno di scuola. Le giornate procedevano come al solito, tra le battute di Dave, le litigate con Ryan e lo studio.
Il rapporto con il mio ragazzo non poteva definirsi dei migliori, litigavamo spesso e lui si faceva prendere da strane manie di possesso, causate dalla presenza di Dave.
Se però con lui i rapporti non andavano a gonfie vele, lo stesso non si poteva dire dei miei rapporti con David. 
Lui era una continua scoperta. Sapeva sorprendermi e ben presto era diventato un punto fermo nelle mie giornate. Poteva tranquillamente rientrare nella lista dei miei migliori amici, ormai ne aveva tutti i requisiti.
Proprio quel giorno, mentre ero intenta a risolvere un equazione apparentemente impossibile di matematica, la porta si spalancò facendomi sussultare.
"David!" urlai con ancora una mano sul cuore dallo spavento, "Quante volte ti devo dire che"
Mi bloccai quando vidi che la figura davanti a me in quel momento non era quella di Dave, ma bensì quella di Jess.
"Jess, che succede?" chiesi avvicinandomi. 
Teneva ancora la testa bassa e fu soltanto dopo alcuni secondi che si decise a guardarmi, mostrandomi due occhi rossi, di chi aveva appena pianto. E tanto anche.
Le misi una mano sulla spalla e la feci sedere sul letto, chiudendo immediatamente la porta.
Jess era quella che tra noi tre mai, e dico mai, mostrava le sue debolezze. Non l'avevo mai vista piangere, era sempre allegra e solare e quel suo comportamento era al quanto anomalo. Sapevo che doveva essere successo qualcosa, e forse sapevo anche chi era la causa di tutto ciò.
Attesi seduta accanto a lei senza dire una parola. Volevo che si calmasse, sapevo che quando si sarebbe sentita pronta mi avrebbe spiegato tutto.
Pochi minuti dopo le lacrime cessarono di scendere e la vidi prendere un sospiro.
"Sai che Cam la settimana scorsa mi ha chiesto di uscire!" iniziò guardandomi.
Sì, mi aveva accennato che finalmente Cameron si era deciso ad uscire con lei. Quando me lo disse non ne fui entusiasta. Cam non mi era mai piaciuto molto e poi io tifavo per Drew!
Annuii per incitarla a continuare.
"Abbiamo passato un po di tempo assieme durante questi giorni.." continuò interrompendosi di tanto in tanto.
Continuai a stare in silenzio incapace di parlare. Qualcosa mi diceva che il finale di quella storia non mi sarebbe piaciuto.
"Emma, tu lo sai da quanto gli andavo dietro e forse sono stata precipitosa, non volevo, ma lui insisteva.." continuò iniziando a singhiozzare di nuovo.
Cominciai ad allarmarmi e le misi una mano sulla spalla.
"Jess che avete fatto?" chiesi preoccupata.
Passarono secondi, secondi in cui non fece altro che piangere. Quando finalmente rispose, fu come ricevere un secchio pieno d'acqua ghiacciata.
"Mi ha portato in una stanza!"
Ovviamente non c'era bisogno di aggiungere altro. Dubitavo che in quella stanza avessero giocato a carte.
"Io non volevo, davvero, non volevo, ma lui diceva che allora io lo stavo solo prendendo in giro e voleva andare via e io non sapevo che fare!"
Il suo racconto era confuso, quasi faticavo a comprendere il senso di quelle parole. L'abbracciai forte condividendo appieno il suo dolore. E in quel momento capii due cose: la prima era che quel racconto non poteva essere concluso lì, doveva essere successo dell'altro, e non ero sicura di voler sapere cosa. La seconda era che Cameron era un gran bastardo. 
Diversi minuti -e insulti- dopo, Jess sembrò calmarsi, o perlomeno, smise di singhiozzare come prima.
"Credevo fosse diverso. Quanto sono stata stupida! Mi sono detta che con lui sarebbe stato bello, che mi avrebbe amata, e invece? invece ha pensato solo a se stesso e poi mi ha lasciata lì, come una poco di buono!"
Abbassai lo sguardo incapace di guardarla in quei suoi occhi così pieni di tristezza e delusione. La capivo perfettamente. Era la sua prima esperienza e aveva deciso di condividerla con lui, in ragazzo del quale era innamorata da anni, di cui si fidava ciecamente e lui l'aveva solo delusa.
Provai una rabbia immensa, non solo per quello che aveva fatto a Jess, ma anche per come aveva recitato bene la parte dell'amico. Era a dir poco disgustoso.
Strinsi i pugni e alzai mi alzai dal letto, "Giuro che se me lo trovo davanti io".
"No!" urlò Jess facendomi lasciare la frase in sospeso.
La guardai sorpresa ma prima che potessi dire qualsiasi cosa, fu lei a parlare.
"Voglio che tu non faccia assolutamente nulla!"
La guardai con la bocca spalancata e ci vollero diversi secondi prima di riuscire nuovamente a parlare.
"No Jess, fammi capire, tu vuoi che io rimanga impassibile come se nulla fosse successo quando me lo ritroverò davanti? Come potrei farlo?" chiesi indignata camminando avanti e indietro per la stanza, "Non puoi davvero chiedermi questo!".
"Sì che posso!" iniziò Jess alzandosi anche lei dal letto, "Emma, è la mia vita e tu non devi intrometterti. Sto bene.. starò bene! Promettimi che non dirai nulla a nessuno!" concluse guardandomi dritta negli occhi.
Ce l'avrei davvero fatta?


Quella sera a cena era come se non ci fossi. Tutti parlavano, ridevano, mentre io a stento sorreggevo una forchetta tra le mani. Jess se ne era andata poche ore prima e sentivo ancora addosso tutto il peso di quella promessa. Non ero sicura che ce l'avrei fatta, soltanto pensarlo mi irritava oltre ogni misura, figuriamoci vederlo.
Guardai il piatto ancora pieno. Non avevo toccato nulla, non ci riuscivo, pensavo a Jess e a quanto stesse male in quel momento.
Era tutta colpa sua, avrebbe dovuto pagarla per come l'aveva trattata, e invece? invece domani sarebbe uscito con qualche altra povera ragazza raggirandola per poi lasciarla sola dopo aver raggiunto il suo obbiettivo.
Mi faceva ribrezzo.
Strinsi così tanto il pugno intorno alla forchetta che ancora tenevo tra le mani che quasi mi feci male.
"Va tutto bene tesoro?" chiese di punto in bianco mia madre cogliendomi di sorpresa.
La forchetta mi cadde dalle mani producendo un lungo tintinnio metallico che fece voltare tutti verso di me.
"Sì sto bene!" risposi dopo qualche attimo di silenzio, "Se non vi dispiace io andrei di sopra!" aggiunsi alzandomi e raccogliendo la forchetta.
"Ma non hai cenato!" mi fece presente mio padre osservando il piatto ancora pieno.
"Non ho molta fame. Notte a tutti!" fu tutto quello che dissi prima di avviarmi verso la mia stanza.


Il mattino dopo ero davvero uno straccio. Non avevo dormito bene nè tanto meno mangiato come si deve. Il tragitto da casa a scuola fu più lento del solito, forse perchè durante in tragitto io e Dave non ci eravamo mai rivolti la parola. Io non ero esattamente in vena di parlare e lui sembrava averlo capito. Mezz'ora dopo ero tra i corridoi della scuola, diretta verso la mia aula. Quando entrai mi voltai istintivamente verso il banco di Jess e un sentimento di sollievo mi invase quando vidi che c'era. Mi avvicinai a lei con cautela e le misi una mano sulla spalla. Sembrava assente.. era spenta!
"Heì!" mi salutò accennando un sorriso.
"Come va?" le chiesi sottovoce.
"Meglio!" rispose semplicemente.
Annuii e decisi di lasciarla sola per un po, ma prima di allontanarmi mi afferrò per un braccio facendomi voltare.
"Emma, di questa storia non deve sapere nulla nemmeno Allie!"
La guardai sorpresa. Noi tre ci confidavamo sempre su tutto. Perchè non voleva che lo sapesse?
Jess come al solito sembrò intuire i miei pensieri e aggiunse dell'altro.
"Non sono ancora pronta a raccontarlo ad altri!" disse seria.
"D'accordo, ti prometto che non lo saprà nessuno!"
Mi guardò riconoscente e tornò a sedersi.
"Sono stata una stupida vero?" chiese poi guardandomi con un sorriso triste.
"La colpa è sua non tua!" 
"Invece è anche mia e lo sai. Non dovevo.." si fermò come in cerca delle parole giuste da dire, "Non dovevo cedere così in fretta, e lo sai anche tu!"
Il mio sguardo si addolcì dopo la sua affermazione. Era vero, forse lei avrebbe dovuto aspettare di più, ma chi ero io per giudicare? Chi mi dice che non avrei fatto lo stesso nella speranza di tenermi il ragazzo di cui ero innamorata?
L'arrivo della prof in classe spezzò quel discorso. Avrei mantenuto la mia promessa. Nessuno avrebbe saputo di Jess e Cam finche lei non si sarebbe sentita pronta e non avrei utilizzato il mio istinto omicida contro Cameron, anche se avrei tanto voluto farlo.
Tornai al mio posto mentre Dave era intento a ripassare delle formule di Geometria in modo quasi ossessivo, come se volesse ricordare ogni minimo particolare. Lo guardai stranita. Che bisogno c'era? Era già stato interrogato!
Feci per dirglielo quando la voce del prof attirò totalmente la mia attenzione.
"Bene ragazzi, prendete i fogli. Avete un'ora e mezza!"
Rimasi impalata come una stupida. La verifica era quel giorno e io con tutto il casino di Jess e Cam l'avevo praticamente dimenticato.
Cosa avrei scritto ora su quei fogli? Non ero mai stata un asso in Matematica, figurarsi se poi non avevo nemmeno ripetuto!
Poteva andare peggio quella giornata?
"Non dirmi che l'avevi dimenticato!" sussurrò David sottovoce.
Annuii disperata guardando i fogli davanti a me. Formule, numeri e lettere. Non ce l'avrei mai fatta.
Lo vidi girarsi verso il suo foglio e guardarlo con sicurezza. Lui era bravo in matematica e per di più aveva anche ripetuto.
Ero rovinata.. la mia media sarebbe precipitosamente crollata.
Guardai il foglio disperata e iniziai a scrivere ciò che ricordavo.
"Dammi il tuo foglio!" ordinò David all'improvviso spiazzandomi.
"Come?" chiesi incerta.
"Forza, prendi il mio e io prendo il tuo!" disse parlando ancora sottovoce.
Rimasi imbambolata a guardarlo spazientendolo più del previsto.
Sbuffò vedendo che non mi decidevo e approfittando di un secondo di distrazione del prof scambiò i due compiti, ovviamente diversi tra loro.
"Ma che vuoi fare?" chiesi vedendolo scrivere sul mio compito.
"Ti salvo la media! Fa finta di scrivere o si insospettirà!"
Lo guardai con la bocca spalancata, sorpresa del suo gesto. Feci come disse e iniziai a far finta di scrivere, evitando così di insospettire il prof.
Quasi un'ora dopo Dave era ancora intento a finire il mio compito e io mi sentivo letteralmente in colpa.
"Dave, riprenditi il tuo altrimenti non ce la farai a farlo!" dissi allarmata vedendo il suo foglio ancora perfettamente bianco.
Lui mi ignorò e continuò a scrivere frettolosamente.
Mi morsi il labbro nervosa, ma per fortuna quella tortura durò per poco. Pochi minuti dopo Dave aveva concluso il mio compito. Con agilità scambiò nuovamente i nostri fogli e si mise subito al lavoro per compilare il suo.
Guardai il mio, esercizio per esercizio, e si fece strada in me la certezza che io quel compito non avrei davvero saputo risolverlo. Non ne capivo molto, ma sapevo che Dave aveva fatto un ottimo lavoro. Mi voltai verso di lui e mi sentii nuovamente in colpa. Eravamo all'ultimo quarto d'ora e lui era appena arrivato al secondo esercizio.
Quindici minuti dopo il professore passò per i banchi ritirando tutti i fogli. Nel momento in cui mise i piedi fuori dalla classe mi voltai verso Dave puntandogli il dito contro.
"Tu sei un idiota!"
Mi guardò con un sopracciglio alzato, "Un grazie sarebbe bastato!"
Lo guardai dispiaciuta. Aveva fatto una cosa dolcissima -Wow era la prima volta che nella stessa frase compariva il nome di Dave e la parola dolcezza!-, ma lui avrebbe preso di sicuro un voto basso!
"Prenderai un pessimo voto!" feci in tono dispiaciuto.
Lui fece spallucce, "Bhè mi mancavano solo 4 esercizi, se anche prendessi un 5 la mia media resterebbe comunque sull'otto!"

Lo guardai seria per qualche secondo e mi diedi dell'idiota. Per una volta avrei anche potuto semplicemente ringraziare invece di farmi tanti problemi!
Iniziai a sorridere come un idiota, cosa che a lui non sfuggì.
"Perchè ridi?" chiese scettico.
Mi lanciai dalla mia sedia direttamente su di lui, gettandogli le braccia al collo. Lo sentii inizialmente rigido, sorpreso per il mio gesto, ma bastò poco per farlo rilassare e ricambiare la stretta.
"Grazie, grazie, grazie!" ripetei più volte schioccandogli un sonoro bacio sulla guancia.
Lo sentii sorridere, "Quanto amore!"
Mi staccai lentamente da lui, rimanendo a soli pochi centimetri dal suo volto. Aveva degli occhi spettacolari e quelle labbra.. Era perfetto, e poi cerano i capelli e..
Ok, stavo delirando.
Arrossii leggermente per la vicinanza -e sì, per i miei pensieri- e mi concentrai per rispondere alla sua affermazione.
"Non ti ci abituare!" risposi sorridendo.
Bhè, io mi ci sarei abituata volentieri...




Angolo autrice:
Ciao a tutti :D
Bhè, questo capitolo è incentrato principalmente su Jess e il suo burrascoso rapporto con Cam. Immagino che dopo questo capitolo tutti avranno motivo di odiare Cam xD
Ho descritto la situazione senza entrare troppo nei particolari visto che si tratta di un tema estremamente delicato. Ci tengo a precisare che Jess era assolutamente consenziente, soltanto che non si aspettava che lui in quel momento pensasse solo a se stesso e quindi ne rimane molto delusa. Ovviamente non è stata assolutamente una bella esperienza visto come l'ha trattata.
Spero che questo capitolo vi piaccia xD
Auguro una buona domenica a tutte :*
-Francesca


  
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