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Autore: BornOfVengeance    15/09/2013    2 recensioni
Raccolta di One shot incentrate sulla mia coppia preferita, la James/Kirk
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Waiting For You

Ero eccessivamente emozionato e teso, non lo vedevo da troppo tempo e questo mi faceva stare davvero malissimo, tutto ciò che mi era stato concesso in un anno erano state circa tre telefonate poco più lunghe di dieci minuti e credo sarebbe inutile dire che non erano bastate a tenermi buono per tutto il tempo che eravamo stati lontani, ma finalmente quel giorno lui sarebbe tornato da noi, sarebbe tornato a comporre come un tempo si sperava. Sapevo che Lars non gli avrebbe dato tregua e che James non sarebbe rimasto a guardare mentre veniva insultato, lui avrebbe risposto e non ci sarebbe stata pace almeno per i primi tempi, ma io ero fiducioso, ero sicuro che, anche se non sapevo quando, i Metallica sarebbero tornati quelli di un tempo, saremmo stati di nuovo uniti ed io sarei potuto tornare a guardarlo da lontano come un tempo, ma in quel momento non dovevo espormi troppo, io ero neutrale in questa storia e non volevo litigi con nessuno. Io, Bob e Lars aspettavamo in cucina, il tempo mi sembra infinito, non volevo più aspettare, dopo un anno che cosa si aspettavano? Che non mi sarei dimostrato felice di rivedere James? Stronzate! Non facevo che torturarmi le mani e muovere nervosamente le gamba immerso nei miei pensieri, non eravamo mai stati lontani per così tanto e mi sentivo nervoso, poi smisi di fissare il tavolo e, alzando lo sguardo, vidi che Lars mi fissava come per dirmi “che intenzioni hai?” era uno sguardo un po’ truce, ma feci finta di non notare nulla di diverso dal solito nei suoi occhi e continuai a torturami, sia dentro che fuori. In un attimo mi apparve una scena di qualche anno prima, chiara come se la stessi rivivendo, la prima volta che vidi James, il giorno dell’audizione per il nuovo chitarrista. Lui era giovane, bello, mi fissava con quei suoi occhi profondi nei quali posso tutt’oggi perdermi, era alto e snello e aveva i capelli lunghissimi e più chiari. Quando si presentò per un momento credei che sarei potuto svenire in quell’istante, dissi il minimo indispensabile per cercare di non fare una figura orrenda...e, quando mi annunciarono che ero nella band, mi venne spontaneo alzarmi in punta di piedi ed abbracciarlo, venendo subito ricambiato. Fra di noi c’era stato solo un bacio, dopo un concerto. Io ero entrato nella sua camera dell’albergo dove alloggiavamo per chiedergli indietro lo shampoo che gli avevo prestato, lui mi aveva preso per i fianchi e aveva avvicinato il suo viso al mio, come se fosse la cosa più normale del mondo, poi mi aveva guardato con dolcezza e mi aveva ridato lo shampoo, dicendo solo “a domani” prima che io uscissi. Dopo non ne parlammo più, forse lui s’era pure dimenticato di quella breve esperienza. A risvegliarmi dai flashback furono il suono della maniglia che si abbassava seguito dal cigolare della porta che si apriva, alzai la testa di scatto, e fu in quel momento che James varcò la soglia, come se stesse aspettando che io lo guardassi per entrare nella stanza. Non appena fu dentro io non riuscii più a trattenermi, mi alzai di scatto e gli corsi incontro, abbracciandolo e cercando di ricacciare indietro le lacrime. Lui ricambiò l’abbraccio e quando mi guardò una lacrima scivolò via da un occhio, lui l’asciugò e vidi che anche i suoi occhi si erano fatti umidi, poi tornò ad abbracciarmi, sussurrandomi un “Hey” appena accennato all’orecchio.

<< Come ti senti? >>
<< Adesso sto molto meglio Kirk >>

Poi si separò da me e andò ad abbracciare Lars e Bob che gli sorridevano, Lars sembrava davvero contento di vederlo, lui era così, teneva sempre un mucchio di rabbia dentro, ma voleva troppo bene a James per ignorare il suo ritorno dopo un anno che non si vedevano. Parlammo un po’ della riabilitazione e di come ce l’eravamo cavata noi mentre lui era in clinica, poi tornammo sul sentimentale mentre non facevo che guardarlo, sperando di non avere un’espressione troppo assurda in viso.

<< Ragazzi mi siete mancati tanto >>

Disse proprio mentre spostava lo sguardo su di me.

<< Anche tu mi sei mancato, senza di te non è la stessa cosa >>

Dopo le mie paroline sdolcinate Lars tornò a guardarmi con la stessa espressione con cui mi aveva guardato qualche minuto prima. Non potevo farci niente, provavo a trattenermi ma proprio non ci riuscivo, lo amavo e mi era mancato tantissimo, l’ultima cosa che volevo fare era trattenermi con lui. Era già deciso che per quel pomeriggio non avremmo provato, avremmo iniziato il giorno dopo, quel pomeriggio era solo per parlare, raccontarci novità, storielle a caso e anche se sembrava impossibile arrivammo alla sera solo parlando. Dopo cena James, Lars e Bob andarono a letto, io invece non avevo per niente sonno...anche se ero stato felicissimo di rivedere James, col calar della sera venni preso dalla malinconia pensando al bacio che non era mai stato chiarito e discusso, pensavo alle occhiatine che certe volte James mi mandava e che mi facevano tanto illudere che per lui potessi essere qualcosa in più di un amico, pensavo a come ci muovevamo sul palco, a come certe volte lui veniva a punzecchiarmi mentre suonavo, a tutti i momenti che avevamo condiviso insieme, felici o tristi che fossero, lo conoscevo da vent’anni e la fiamma non si era mai spenta. Molte volte mi chiedevo come fosse stato possibile che lui mi avesse folgorato così intensamente da far resistere ciò che provavo per lui per vent’anni...certo, non è che fossi rimasto con le mani in mano, mi portavo a letto gente sconosciuta e per qualche tempo avevo frequentato una ragazza, ma nulla di ciò era stato abbastanza forte o abbastanza importante da farmi dimenticare James. Mentre me ne stavo seduto su un divano a pensare e a rattristarmi sempre di più, ecco che sentii due mani forti che si appoggiavano sulle mie
spalle, facendomi sobbalzare, quando mi girai a guardare James stava già sorridendo e poco dopo venne a sedersi accanto a me.

<< Bene Kirk, ora che Lars non è qui puoi dimostrarmi liberamente il tuo affetto >>

Non me lo feci ripetere due volte,  mi slanciai verso di lui abbracciandolo come un disperato, nascosi il viso nell’incavo del suo collo ed iniziai a piangere come un deficiente, tremando e singhiozzando come non avevo mai fatto. Anche lui mi stringeva forte ed ero sicuro di averlo sentito mentre tirava su con il naso, lui faceva sempre il duro, ma in verità era davvero sensibile, ci stringevamo come se io fossi la sua ultima speranza e lui la mia, non riuscivo a separarmi da lui e smettere di piangere. Riuscii a guardarlo in faccia solo un quarto d’ora dopo, quando le lacrime erano cessate e i miei occhi somigliavano a due pomodori.

<< Perdona il mio sentimentalismo, ma mi sei mancato tantissimo >>
<< Anche tu, io non devo perdonarti nulla, sei tu che devi perdonarmi per averti mollato qui con Lars che inveiva contro tutto e tutti >>
<< Non è stata colpa tua >>

Rimase a guardarmi per qualche secondo, poi avvenne tutto come diciassette anni prima, solo che furono le sue mani ad avvicinare il mio viso al suo e, forse, furono le mie labbra le più ansiose a sfiorare quelle dell’altro. Ci baciammo per circa un quarto d’ora, nessuno dei due volava saperne di smettere, me quando ci decidemmo a separarci, decisi che non avrei fatto lo stesso errore due volte.

<< Dobbiamo aspettare altri diciassette anni per rifarlo e non parlarne più? >>
<< No Kirk, hai ragione, ma avevo paura che tu...>>
<< Che io?? >>
<< insomma che tu non mi amassi e che ci fossi rimasto male la prima volta >>
<< Voglio che tu sappia che per quei pochi secondi io sono stato l’uomo più felice sulla terra...e che ti ho sempre amato >>
<< Anche io ti amo >>

Disse in un sussurro, avvicinandosi nuovamente alle mie labbra per farle incontrare con le suo. Non sapevo come sarebbe andata con la band, come sarebbe andata fra lui e Lars, ma non mi importava più di nulla, volevo solo passare la mia vita con lui, nonostante tutto quello che ci sarebbe accaduto. L’unica certezza che avevo in quel momento era che io e lui saremmo durati, saremmo andati sempre avanti senza guardarci indietro, e avevo ragione.


Bene cari futuri lettori, spero che la prima One-Shot vi sia piaciuta e che continuerete a seguire la mia raccolta! Buona giornata a tutti.
BornOfVengeance
  
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