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Autore: Rena_Ryuugu    20/03/2008    1 recensioni
Una storia intensa, ricca di emozioni e sorprese. Una giovane ragazza giapponese che, a causa di un incontro causale e fatale allo stesso tempo, vivrà l'esperienza più emozionante della sua vita: un'occasione unica di entrare nel mondo dei manga. Hitomi, dopo aver scoperto la sua vera identità di Hokami, una creatura semi-demoniaca, decide di fuggire dalle grinfie di Orochimaru, che la vuole come suo contenitore. Kabuto l'aiuta fino all'ultimo ma Sasuke decide di fermarla, dopo aver compreso i sentimenti che prova verso la ragazza. Il tentativo fallisce e anzi, scatenerà una terribile conseguenza...
Genere: Romantico, Avventura, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Itachi, Kabuto Yakushi, Nuovo Personaggio, Orochimaru, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU), Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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“No… Non farò come vuoi tu… Avrò il potere a modo mio…” così dicendo, Sasuke abbandona definitivamente la sua vita, tagliando

“No… Non farò come vuoi tu… Avrò il potere a modo mio…” così dicendo, Sasuke abbandona definitivamente la sua vita, tagliando gli unici legami che lo tenevano bloccato a Konoha e gli impedivano di raggiungere il suo scopo: uccidere Itachi. La pioggia bagna e piange per lui, che ha abbandonato la sua vita, dandola in pasto ad una bestia come Orochimaru. Cammina lento e a fatica, stanco dal combattimento contro Naruto. Attraversa la foresta buia che dalla Valle dell’Epilogo conduce al Villaggio del Suono e, quindi, dall’uomo che lo porterà alla rovina. La foresta giunge al termine e davanti a lui una costruzione in cumuli di terra, con un’entrata che scende nel sottosuolo. E lì, davanti a quell’entrata, appare la persona forse più inquietante, dopo Itachi, che abbia mai incontrato e mai incontrerà nella sua vita. Capelli bagnati mori, maglietta nera e bermuda neri, scarpe da ninja. Sguardo freddo e distaccato. Sasuke rimane un attimo incerto ma si avvicina lo stesso. Hitomi alza lo sguardo e vede il ragazzo avvicinarsi. Solo. Un leggere spasmo di lacrime, soppresso immediatamente. Il ragazzo si avvicina. Aspetta sporco e trasandato, alcuni strappi sui vestiti e qualche livido e ferita sugli arti “Tu sei Sasuke Uchiha?” chiede lei scrutandolo da capo a piedi. Lui annuisce. Lei fa qualche smorfia, poi inizia a scendere lungo le scale “Seguimi, il capo ti stava aspettando…” Sasuke segue Hitomi, osservandola sottecchi, curioso dal suo comportamento, dai suo aspetto gelido e impassibile. I due in silenzio giungono presso il corridoio centrale e qui verso la sala principale dell’edificio, dove Orochimaru, seduto nel suo trono, aspetta la sua succulenta preda “Sasuke !! Che piacere averti qui e sapere che hai accettato la mia proposta !!” dice il Sennin alla vista dei due. Volge lo sguardo ad Hitomi, lasciandola congedare. La ragazza silenziosamente si inchina all’uomo e si allontana. Sasuke continua a scrutarla sottecchi. C’è qualcosa in lei che lo incuriosisce e lo spaventa allo stesso tempo. Forse l’essere l’unica ragazza mai incontrata che invece di guardarlo con occhi sognanti, lo riguarda con occhi di odio, anzi, occhi da assassina “Vedo che hai conosciuto la mia giovane Hitomi… Molto in gamba e potente… Peccato che non possa essere il mio contenitore” commenta l’uomo con un tono un po’ seccato e odioso nei confronti del demone che protegge costantemente la ragazza. Sasuke si gira verso Hitomi ormai lontano “Ma torniamo ai nostri progetti… Devo darti una notizia per te spiacevole ma anche interessante” “Spiegati!” “Per un paio di mesi non posso allenarti… Ma tranquillo, perché non starai fermo, bensì ti farò divertire e soprattutto mi divertirò molto io…” “Spiegati meglio !!” chiede iniziando a spazientirsi “Ti farò allenare per un paio di mesi da Hitomi Arakawa, la ragazza appena uscita…” “Una ragazza ?? Cosa dovrei trovarci di divertente nell’essere allenato da una ragazza ??” chiede spazientito “Alcuni chiari e semplici motivi che renderanno il tuo allenamento con lei 20 volte peggiore e faticoso di quello che passerai con me nei prossimi tempi. Infatti, devi sapere che lei nasconde un segreto di dimensioni spaventose. Un potere che nessuno può immaginare” Sasuke rimane allibito e alcuni brividi salgono lungo la schiena “Co…come può essere ??” “è un piccolo segreto che è meglio tenere nascosto e comunque, per aggiungere un po’ di crudeltà al tutto, lei ti odia a morte !!” scoppia in una fragorosa risata. Sasuke lo osserva incuriosita, mantenendo uno sguardo composto in volto. “Fa chiamare Hitomi, che accompagni il nostro Sasuke nella sua stanza” ordina a Kabuto, che prontamente raggiunge Hitomi e la riporta nel salone “Eccomi, Orochimaru-sama” si inchina all’uomo. Il suo è il tipico sguardo di qualcuno che ha appena pianto e ha tentato in tutti i modi di tenere nascosta la sua debolezza “Eccoti… Ho finito di illustrare la situazione a Sasuke. Sembra stanco, accompagnalo nella sua stanza. Voglio che inizi l’allenamento domani mattina all’alba”. Hitomi annuisce e accompagna il ragazzo verso la sua dimora. I due camminano solitari lungo il corridoio. Hitomi con la sua freddezza, scossa da un dolore per la perdita dell’amico. Sasuke con la sua freddezza, scossa da uno stato di profonda curiosità per Hitomi. “Da quando sei qui con Orochimaru ?” chiede Sasuke, nell’invano tentativo di comunicare con il suo nuovo Sensei “6 mesi” risponde seccamente “Sei qui anche tu per incrementare il tuo potere?” “No. Mi ha trovato Kabuto svenuta in mezzo alla foresta. All’inizio ero una sua cavia, poi sono diventata una sua allieva”. I due si fermano davanti ad una porta “Questa è la tua stanza. Si trova proprio dinanzi alla mia stanza” indica la porta di fronte “In caso tu abbia bisogno di qualcosa”. Apre la porta e mostra la piccola camera. Un letto e un armadio. Una porta sulla destra che conduce al bagno. Entra nella stanza e prende un cambio di vestiti “Mettiti questi vestiti di ricambio” Sasuke prende il ricambio silenziosamente. Hitomi esce dalla stanza e la chiude alle sue spalle. All’improvviso Sasuke, dalla sua stanza, sente alcuni gemiti dall’esterno. Si accosta sulla porta per ascoltare meglio quei gemiti insoliti. Si, i suoi sospetti erano fondati. Qualcuno sta piangendo. Meglio. Hitomi sta piangendo. I vestiti di ricambio di Sasuke sono gli stessi che aveva Kimimaro.

Dopo una mezz’oretta, Hitomi rientra nella stanza di Sasuke, portando un vassoio con la cena. “Ti ho portato qualcosa da mangiare. Se non ti dispiace, mangio qui con te”. Sasuke prende il vassoio e fa sedere Hitomi su una sedia. I due iniziano a mangiare in silenzio. Sasuke seduto sul letto e Hitomi sulla sedia. “Allora, ti verrò a svegliare alle 6”. Informa impassibile Hitomi, riprendendo a mangiare. Sasuke continua in silenzio a mangiare il panino, volendo dire qualcosa anche lui. La freddezza di quella ragazza è troppo inquietante e il ricordo del fratello, specchiato in quel volto di odio, appare dolorosamente alla mente di Sasuke “Ehm… Ma… tu di dove sei ?” Hitomi lo osserva inarcando il sopracciglio, ma riprende subito a mangiare “Non lo so. Ho perso la memoria poco prima del mio ritrovamento”. Sasuke rimane in silenzio, sapendo di aver sbagliato domando. Ma ritenta comunque di spezzare la situazione “Non avevo mai visto una ragazza tanto fredda in vita mia… Sei la prima che invece di trattarmi con rispetto, mi ignora e mi snobba…”. “E io non avevo mai visto un ragazzo tanto orgoglioso quanto stupido…”. A queste parole si alza e si allontana dalla stanza, lasciando Sasuke allibito nella sua solitudine interiore. Hitomi richiude la porta alle spalle e con il solito volto di apatica sofferenza si dirige in laboratorio, dove Kabuto stava intanto ripulendo la camera di Kimimaro. Con la coda nell’occhio vede Hitomi entrare e nasconde sotto la scrivania la scatola piena di oggetti di Kimimaro “Ehm… Ciao Hitomi !!” esclama tentando di essere il più naturale e tranquillo possibile “Smettila. Kimimaro è morto, lo so. Me ne sono fatta una ragione e ora devo guardare avanti. Punto”. Kabuto sospira, con un sorriso di ammirazione mista a compassione per il coraggio della ragazza a lottare e andare avanti, ma anche per il dolore che invano tenta di reprimere “Bene. Ma cambiamo discorso: come va con Sasuke ? Vate fatto amicizia ??”. Hitomi sbuffa, poggiandosi sul muro “Lui non è mio amico. È solo un ostacolo vero il mio obiettivo, un ostacolo da superare il prima possibile”. “Invece prenditela comoda, sono solo 2 mesi e quell’Uchiha è solo uno stupido novellino senza speranze. L’unico cosa interessante sono solo i suoi occhi. Per il resto è solo e semplicemente un povero scemo”. I due scoppiano in una fragorosa risata.

La mattina seguente, allo spuntare dell’alba, Hitomi va a bussare nella camera di Sasuke “Inizia l’allenamento, alzati”. Il ragazzo, vestito con gli abiti di Kimimaro, esce dalla camera in silenzio e richiude la porta alle spalle. “Eccomi”. Hitomi lo squadra da capo a piedi, poi, con un gesto della mano, gli indica di seguirla. I due percorrono silenziosamente il corridoio sotterraneo, fino ad uscire presso una grande piazza, circondata da un muro alto circa dieci metri. Il cielo lentamente riprende il suo colori azzurrognolo, mentre il sole si alza lentamente. “Bene. Iniziamo il nostro allenamento. Per prima cosa voglio vedere il tuo livello fisico e le tue potenzialità. Quindi attaccami, io sono qui”. Hitomi si posiziona a mani conserte, aspettando il suo attacco. Sasuke si concentra, cercando di trovare una strategia d’attacco –è un avversario difficile, dovrò trovare qualche tattica decisa e potente… Proverò ad attaccarla e stuzzicarla in vari punti, fino a trovare un punto cieco di difesa…- pensa tra se e se. Prende dal sacchetto alcuni kunai e shuriken. Inizia a correre lungo il muro dell’arena di allenamento e li lancia da varie direzioni e angolazioni contro la ragazza. Hitomi rimane immobile e con una mossa talmente rapida che solo uno Sharingan riuscirebbe a notare, estrae dal suo sacchetto un lungo filo trasparente, dove shuriken e kunai sono legati insieme per tutto il filo. Come fosse una frusta, la scuote contro le armi di Sasuke, schizzandole in varie direzioni. Sasuke scende a terra, sbuffando furioso –Merda. Non l’ho vista per niente… Proverò ad attaccarla in ravvicinato, e infine attiverò il Chidori- Il ragazzo quindi riprende a correre attorno a Hitomi, finchè la raggiunge, impugnando il kunai. Esce improvvisamente dalla coltre di polvere e fuliggine, attaccando Hitomi di spalle. Probabilmente la Danza della Luna o la Tecnica delle 64 Chiusure non sono nulla in confronto alla leggiadri dei taijutsu di Hitomi. La ragazza rimane immobile per pochissimi secondi e, al momento giusto, ruotando la gamba sinistra e inclinando contemporaneamente il busto in avanti, ruota verso destra, evitando il colpo. A questo punto con la destra blocca il polso del ragazzo che tentava di cambiare direzione del colpo e, sempre con la sinistra, fa perdere equilibrio al ragazzo e lo sposta verso destra, mentre la gamba destra lo calcia al petto, lanciandolo via per diversi metri. Sasuke si alza in piedi stentamente, con la gamba destra sanguinante. -Merda… come cazzo avrà fatto ???. Poteva fare ciò solo un’Uchiha, prevedendo le sue mosse, o almeno uno Hyuga, con tanta leggiadria e precisione millimetrica. Ma lei non era né uno Hyuga né tantomento un’Uchiha- Ritrova l’equilibrio e tenta di restare in piedi. –Bene, significa che la spiazzerò con un Chidori… E ride bene chi ride ultimo- Ridacchia tra se e se, mentre con le mani attiva la tecnica. Si posiziona con le braccia, richiamando il chakra nel punto preciso delle mani. Il chakra, sotto forma di elettricità, inizia a guizzare dalla mano. Dopo pochi secondi la tecnica era completamente arriva a e pronta ad uccidere. Hitomi osserva a braccia conserte e impassibile, attendendo l’attacco. Sasuke, analizzando velocità, potenza, tattica e reazioni, rimane in attesta del momento opportuno per attaccarla definitivamente. Chiude lentamente gli occhi, respirando regolarmente. Il silenzio pervade l’arena. Solo lo schioppettio del Chidori rompono quel momento di puro silenzio. Sasuke si avvicina alla ragazza. 3… conta mentalmente i secondi che passano. 2… sente la sua fredda presenza sempre più vicina. I suoi occhi neri che lo osservano inespressivamente. 1… Ormai riesce a sentire il suo respiro. È il momento “Zero !!” urla e l’attacca in pieno petto. Ma qualcosa non va. Lei è scomparsa. No. Non si è mai allontanata. Con una rapidità che si può solamente aspettare da un Hokami, si abbassa, divaricando le gambe in una spaccata spaventosa e con l’indice e il medio della destra colpisce sul petto due punti importanti di deflusso del chakra e un punto di paralisi istantanea. Sasuke rimane quindi bloccato nella posizione d’attacco, mentre il Chidori si annulla immediatamente. Hitomi lascia la presa, ridando mobilità al ragazzo, ma non fa in tempo a riprendere una posizione normale, che viene lanciato via da un nuovo calcio di Hitomi, scontrando la sua schiena contro il freddo muro dell’arena. Sasuke scivola a terra, non riuscendo più ad alzarsi da terra. Il braccio destro e la gamba sinistra sanguinanti per l’impatto. Prova invano di rialzarsi, mentre Hitomi si avvicina lentamente “Se sei un’Uchiha, alzati e combatti, visto che te la cavi come un bambino di due anni”. Il ragazzo alza lentamente la testa, riaprendo lentamente gli occhi “Va… Va… Vaffanculo…” così dicendo perde i sensi. “Avremo molto da fare con questo qua…” commenta sarcasticamente, alzando da terra il ragazzo.

  
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