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Autore: InMichaelsarm    15/09/2013    3 recensioni
*Tratto dalla storia*
"Non lasciarmi ti prego"
"Ti prometto che ci rivedremo, costi quel che costi ti ritroverò"
Quelle parole rieccheggiavano nella mia mente mentre guardavo il ragazzo che tanto mi era mancato. Era lui, mi aveva trovato finalmente. E ora tutto mi ritornava in mente, il suo sorriso meraviglioso, i suoi occhi infiniti, la risata contagiosa, quel senso dell' umorismo che ti contagiava sempre, quella bellezza che mi fermava il cuore. Lui era l'unica persona di cui mi fossi mai veramente fidata, dopo tutto, e ora era davanti a me, ora. Lo aspettavo dall' esatto momento in cui se n'era andato, e ora, finalmente sentivo che quella felicità che avevo provato stava tornando, che la mia vita stava per prendere una piega diversa. Lo sentivo mio, sentivo che in un certo qual modo non ci eravamo mai lasciati.
"Ci conosciamo?" quella frase mi fece cadere il mondo addosso. Quindi non si ricordava di me? Non mi aveva cercato. Si era scordato di me, d'altronde lo avevano fatto tutte le persone della mia vita. Ero sola, di nuovo.
Genere: Fluff, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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CHAPTER TWO


La mia vita riparte da qui. Riparte da quando mi hanno salvato da quel mostro di mio padre, riparte da qui, un orfanotrofio, perché ho solo 15 anni, e mio fratello è minorenne per adottarmi, e poi preferirei morire piuttosto che essere adottata da lui, che non c'è mai stato quando avevo bisogno di qualcuno. 

Io stessa sono cambiata. Mi sento nuova, come se dovessi costruire la mia vita in questo preciso istante, e non voglio sottomettermi ancora. Non rischierò di nuovo di essere ferita dalle persone che amo. 



Gli assistenti sociali sono venuti a prendermi il giorno stesso dopo che mio padre era stato sbattuto in prigione per aver abusato di una minorenne. 

È un edificio enorme questo orfanotrofio. Ho un po' paura. Non mi fido di niente e di nessuno, soprattutto dopo che la mia adolescenza è stata rovinata da quel mostro.  

Chissà se qualcuno vorrà adottarmi, sono brutta, nessuno vorrebbe mai un mostro come me, una che si taglia, una depressa come me. 

Entro dentro affiancata da una signora abbastanza robusta e alta con i capelli corti e gli occhi neri corvini. 

"Lei è la nuova arrivata?" Chiede un'altra signora più snella e slanciata.

"Si, è lei." Risponde la mia assistente sociale.

"Per quanto riguarda l'aspetto fisico, ci siamo con i requisiti" dice la signora alta dopo avermi guardato per bene.

"Che significa ci siamo con i requisiti fisici?" Chiedo confusa

"Nulla che ti riguarda" risponde la signora snella.

"Se volete fare soldi facendomi adottare da qualcuno, vi servirà il mio aiuto. Preferite che mi comporti male già dal primo giorno?"

"Che lingua signorinella. Come ho già detto, non ti devono interessare queste cose. Quindi, ora ti accompagneremo nella tua stanza. Più tardi ti spiegheremo le regole di questo istituto." Risponde malamente la donna, che mi tira per un braccio e mi fa camminare per un corridoio buio. Sembra una pigione, ci sono molte porte chiuse, poche finestre, e il muro si sta sgretolando.

" È così difficile dare una sistemata a questo posto? Sta cadendo a pezzi!" Chiedo divertita. 

"Vedo che lei è molto diretta signorina, ed è anche maleducata. Avrà molto da imparare in questo posto" dice lei guardando sempre di fronte a sè. 

Giungiamo di fronte a una porta di metallo ormai arrugginita. Che schifo! 

"Dovrà condividere la stanza signorina. Buona permanenza" sento che calca molto sulle ultime due parole. Che brutta vecchia acida.

Entro in quella topaia, e vedo che ci sono due letti, una finestra che illumina la stanza dipinta di azzurino e una moquette beige. Il contesto non sembra tanto male. Sul letto alla mia sinistra, è sdraiata una ragazza, con il viso coperto da un libro, e non si degna nemmeno di salutarmi. Si parte proprio alla grande! Poso la valigia sul letto e la apro. Noto che in fondo alla stanza, vicino alla porta c'è un armadio piccolo a due ante. Man mano inizio a sistemare la mia roba. Solo quando apro la prima anta dell' armadio sento qualcuno che parla.

"L'anta a destra è la mia. Ti ho liberato dello spazio in quella sinistra." Dice la mia famosa coinquilina di cui non so nemmeno il nome.

"Piacere mio, ragazza" dico sempre rivolta all'armadio

"Fai poco la spiritosa." Controbatte lei irritata

"Senti, dobbiamo condividere la stanza, Dio solo sa per quanto tempo, perciò che dici di provare ad andare d'accordo?" Chiedo cordialmente. Mi avvicino al suo letto e decido di presentarmi.

"Kara Bennet" le dico porgendole la mano. Lei cautamente poggia il libro attenta a non perdere il segno e congiungendo la mano con la mia si presenta.

"Samantha Lee" 

"Piacere Samantha" rispondo e mi stacco subito tornando a sistemare i vestiti. Vedo con la coda dell'occhio che torna a leggere il suo libro. La osservo senza farmi vedere: è alta, almeno così sembra, da sdraiata non riesco a capirlo. È mora con i capelli mossi e lunghi e ha gli occhi scuri e penetranti. È una bella ragazza. 
Dopo neanche due minuti di silenzio, è lei che parla.

"Che hai combinato per finire in questo posto?" Chiede curiosa.

Non so che rispondere. Che faccio, mi fido? Glielo dico il "vero" perché? Ma si, io lo faccio. Tanto non ho nulla da perdere.

"Mia madre è morta, e mio padre abusava di me. E tu?" 

"Venivo picchiata dai miei genitori. Erano dei pazzi psicopatici. Si divertivano a farlo."

"E da quanto sei qui?" Chiedo indiscreta.

"Da ormai tre anni." 

"Wow. È un sacco di tempo. È come ti trovi?" 

"Meglio di quanto stessi a casa mia. Non ho molti amici qua, anzi, per la precisione parlavo solo con una ragazza che è stata adottata proprio oggi, era la mia compagna di stanza." 

"Oh, mi dispiace" dico un po' triste per lei.

"Bhe, ma adesso ci sei tu. E non sembri poi tanto male."

"Grazie del complimento." Dico sorridendo mentre richiudo la valigia e la poggio a terra. Mi sdraio su quello che sarà il mio letto per il prossimo periodo. Non fa poi così schifo. 

"Come sono qua le giornate?" Chiedo ancora.

"Nulla di speciale. Al mattino abbiamo lezione, e al pomeriggio anche. Il pranzo si svolge tutti insieme nella mensa, e la sera possiamo passeggiare per l'edificio, tranne che fuori. Il sabato e la domenica facciamo alcune attività, ma non sono nulla di speciale." 

"Non sembra poi così male." Mi lascio sfuggire.

"Dicevo così anche io all'inizio. Poi è cambiato tutto quando mi hanno preso di mira un gruppo di ragazzi e ragazze che si credono chissà che cosa. È per quello che sono un po' scontrosa e chiusa." Dice lei con lo sguardo cupo e perso nel vuoto.

"Non mi fanno paura quattro ragazzini. Ho passato di peggio nella mia vita. Non saranno loro a rendermi impossibile la vita." Dico io per sembrare spavalda. La mia è un po' una copertura. Non che abbia paura di quattro ragazzi, ma del loro giudizio si. Quello è ciò che mi spaventa di più. 

"Buon per te. Li conoscerai presto comunque." E riprende a leggere il suo libro. Sistemo sul comodino vicino al letto una foto di me e mia madre di quando ero più piccola. Era il mio decimo compleanno. Il primo e l'ultimo festeggiato. Mi manca un sacco, ma non ci penso per paura di scoppiare da un momento all'altro. Mi sdraio sul cuscino, voltando le spalle a Samantha e chiudo gli occhi, anche se  sono solo le 4 del pomeriggio. 

"Ancora una cosa. Quanti anni hai?" Mi chiede lei. Senza girarmi le rispondo. 

"15, e tu?"

"Anche io." La sento respirare rumorosamente, quasi un sospiro. "Buona permanenza Kara." Dice lei. Ma cos'è, un vizio? Anche lei con questo "buona permanenza" non è una prigione, almeno spero. Va bhe... Meglio riposarsi prima di incontrare tutti i nuovi compagni.




 

-SPAZIO AUTRICE-


Eccomi qui con il secondo capitolo :3 spero che il primo vi sia piaciuto e che questo lo apprezziate :) grazie per la recensione che mi avete scritto, l'ho apprezzata davvero molto, e se avete qualcosa da chiedere o da dirmi per migliorare la storia, io sono qui :D 

Continuerò presto, sempre che la scuola lo permetta -.- 

Un bacio, a presto
Grazie mille a Sara_Scrive per il banner (:
A_Drop_In_The_Ocean


P.S
Samantha

 Kara
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