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Autore: InMichaelsarm    10/09/2013    3 recensioni
*Tratto dalla storia*
"Non lasciarmi ti prego"
"Ti prometto che ci rivedremo, costi quel che costi ti ritroverò"
Quelle parole rieccheggiavano nella mia mente mentre guardavo il ragazzo che tanto mi era mancato. Era lui, mi aveva trovato finalmente. E ora tutto mi ritornava in mente, il suo sorriso meraviglioso, i suoi occhi infiniti, la risata contagiosa, quel senso dell' umorismo che ti contagiava sempre, quella bellezza che mi fermava il cuore. Lui era l'unica persona di cui mi fossi mai veramente fidata, dopo tutto, e ora era davanti a me, ora. Lo aspettavo dall' esatto momento in cui se n'era andato, e ora, finalmente sentivo che quella felicità che avevo provato stava tornando, che la mia vita stava per prendere una piega diversa. Lo sentivo mio, sentivo che in un certo qual modo non ci eravamo mai lasciati.
"Ci conosciamo?" quella frase mi fece cadere il mondo addosso. Quindi non si ricordava di me? Non mi aveva cercato. Si era scordato di me, d'altronde lo avevano fatto tutte le persone della mia vita. Ero sola, di nuovo.
Genere: Fluff, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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CHAPTER ONE


-25 MAGGIO 2006-

Dai mamma, sbrigati o faremo tardi tardi alla partita, lo sai che ci tengo tanto!” grido a mia madre che sta finendo di prepararsi nell'altra stanza. È una semplice partita di pallavolo, ma lei deve comunque spiccare tra tutti.

Sto arrivando Kara, dammi 5 minuti.”

Non li abbiamo mamma. Sono la capitana, avrei dovuto essere là 10 minuti fa. Dai che papà e Ryan ci stanno aspettando in macchina.”

Bhè, per chi non lo avesse ancora capito, io mi chiamo Kara Lux Bennet, e ho 10 anni.Ho gli occhi azzurri e i capelli biondi cenere, sono abbastanza alta e di corporatura normale. Abito a Dover, un paesino a pochi kilometri da Londra. Mio fratello si chiama Ryan e ha 17 anni. Mia madre si chiama Heather e mio padre Paul. Sono molto attaccata ad entramibi, ma di più a mia madre, diciamo che con lei ho più confidenza e riesco a parlare più tranquillamente. Inutile dire che mio fratello loprenderei a sberle dalla mattina alla sera. Non ci sopportiamo! Finalmente vedo uscire mia madre dalla stanza, è messa tutta in tiro.

Mamma... è una partita di pallavolo, non una sfilata!”
“Lo so amore, ma nella vita bisogna essere sempre perfetti. Ora andiamo prima che ti caccino dalla squadra.” Che simpatica, se mi cacciano non le rivolgo più la parola. Vediamo poi! La pallavolo è tutta la mia vita.

Corro sulla macchina e mi siedo vicino a mio fratello che ha le cuffie nelle orecchie e sembra molto irritato di venire alla mia partita. Mia madre si accomoda sul sedile davanti e mio padre parte.

Dai papà sbrigati, non abbiamo tutto il giorno. L'allenatrice sarà arrabbiatissima”

Tesoro, sto andando più veloce che posso, ma abbiamo un trattore davanti” mi dice mio papà come giustificazione.

Avremmo dovuto partire prima. Puoi sorpassarlo?” chiedo speranzosa. Vedo che inserisce la marcia e prova a sorpassare il trattore, solo che è enorme e non si vede oltre. E in quel momento, che ci accorgiamo che si è sporto troppo e c'e un camion che ci sta venendo addosso. Mio padre non riesce a rientrare nella corsia e il camion ci prende in pieno. È stato tutto troppo veloce per rendermi conto di quello che è successo. Gli occhi non riuscivano a restare aperti, non riuscivo a muovervi, e non vedevo oltre a me. Ero incastrata con la gamba distorta tra il sedile e la portiera e con la testa fuori dal finestrino. HO ROTTO IL FINESTRINO CON LA TESTA??? sento solo dei gemiti e delle urla lontane e poi il buio.

**

Mi sveglio per un rumore vicino a me, mi trapassa il cervello quel rumore. Apro lentamente gli occhi, ma non vedo molto bene. È una stanza bianca, e quando prendo conscenza del tutto, mi rendo conto di avere una camba fasciata e sento dolore alla testa. Sono sola nella stanza, e così inizio a pensare a quello che era sucesso. Era stata tutta colpa mia.

Una signora sulla cinquantina entra nella stanza. È vestita di bianco.

Ti sei svegliata piccola.”
“Perchè, quanto ho dormito?”
 chiedo con la bocca impastata

Due giorni interi.” risponde lei dolcemente

Dove sono i miei genitori? E mio fratello?”

Tuo fratello sta bene, ha solo qualche livido, e un lieve trauma cranico che passerà a breve. Tuo papà ha delle ferite su tutto il corpo, e ha una ferita profonda su tutto il braccio, abbiamo dovuto operarlo. Per il resto tu sei messa peggio visto che ti sei rigirata dopo l'incidente e quello ha causato la frattura della gamba destra.”

E mia mamma?”

Tesoro, la tua mamma non c'è l'ha fatta. Non aveva la cintura,mi dispiace davvero”

No, non può essere. La mia mamma!” urlo. Mi sto agitando, e vedo che l'infermiera si agita vedendomi muovere nel letto, esce e non la vede. Mi escono le lacrime. Continuo a urlare MAMMA, ma non me ne rendo conto. Dov'è? È uno scherzo, lei non può essere moprta. È tutta colpa mia. È morta per colpa mia!

MAMMAAAA” continuo a urlare isterica. Entra l'infermiera con un signore più anziano che sio avvicina.

Stai calma piccola”
“Voglio la mia mamma!”

Mi dispiace davvero tanto piccola, ma la tua mamma non tornerà. Se non ti calmi, dovrò addormentarti”

Non mi importa di quelle parole, io devo svegliarmi da quel sogno, voglio correre nel letto dei miei genitori e farmi abbracciare dalla mia mamma. Il dottore si avvicina al mio letto e mette del liquido nella macchina vicino al letto. Poco per volta, sento che tutto sta cedendo, le gambe non reagiscono, la vista si fa affuscata, la testa pesante, e tutto diventa buio.

 

-04 GENNAIO 2007-

É passato un anno. Uno stupido anno, e mi sembra tutto strano. Mi sembra di vivere in un sogno. Mi sebra di vedere mia mamma spuntare ovunque, mi sembra di sentire ancora la sua voce calda e tenera che mi dice di studiare perchè se no non mi manderà più a pallavolo, i suoi abbracci per rassicurarmi quando sto male, le sue coccole prima di dormire. Mi manca lei.

Papà è cambiato. Dopo il funerale della mamma, non mi parla, a meno che non sia per dirmi che la mamma è morta perchè io volevo andare a quella partita di pallavolo, che è colpa mia. Ha iniziato a bere, e il più delle volte mi picchia quando è ubriaco, ma non fa niente. Mi ripeto che prima o poi finirà tutto, perchè finirà vero?

Mio fratello è sempre chiuso in quella camera. Esce se è obbligato, fuma, esce e non torna a casa. Questa famiglia sta cadendo a pezzi. Ed è solo colpa mia. Perchè sono una schifosa egoista che pensa solo a se stessa. Tutto quello che mi resta è la scuola, dove non ho nemmeno un amico, visto che sono una secchiona. Si, mi piace studiare, ma solo perchè ferma il flusso di pensieri che ho nel cervello 24 ore su 24, perchè è l'unica cosa che ho, e perchè voglio fare almeno una cosa buona nella mia vita. La pallavolo ormai l'ho lasciata, non ha senso andarci dopo tutto.

 

-19 MARZO 2009-

Sono passati tre anni, e non è migliorato niente. Mio padre continua a bere, e oltre a picchiarmi, ora ha deciso di farmela pagare in un altro modo. La notte viene in camera mia, ubriaco fradicio, e mi mette le mani addosso. La prima volta è successo a gennaio. È stata una cosa orrenda. Me lo sono trovata davanti, mi ha legato e poi mi ha violentato senza pietà, come se non fossi nessuno. E mentre lo faceva mi diceva che gli ricordavo mia madre. Mi fa schifo. Mi viene da vomitare al solo pensiero. A volte, quando mi guardo nello specchio provo ribrezzo per me stessa, mi faccio schifo per continuare a subire tutto questo e per non ribellarmi, ma poi lui mi minaccia e dice che se provo a liberarmi o a parlare, farà molto peggio, e allora sto zitta. Mio fratello è inesistente, non gli importa nulla, non prova nemmeno ad aiutarmi, e così ho dovuto aiutarmi da sola. Ho comprato dei rasoi al supermercato, e l'altra sera ho trovato il coraggio di farlo. È stato diffilie, ma anche liberatorio. Ho sentito tutto uscire, tutte le emoioni che si liberavano mentre il dolore era più forte, per un attimo ha cancellato ogni cosa. Credo di essere svenuta dopo un po', avevo tagliato troppo forte. La prossima volta devo fare più attenzione. È l'unica cosa che mi fa sentire meglio ultimamente. Ormai io sono cambiata. Il sorriso se n'è andato, gli occhi azzurri si sono spenti, la fiducia nelle persone se n'e andata, il mio cuore sembra essersi fermato. Niente è più come prima.

 

-30 SETTEMBRE 2010-

Sono le quattro del pomeriggio, e sento la porta di casa sbattere, mi affaccio e vedo mio padre ubriaco. Cerco di nascondermi nell' armadio, ma non faccio in tempo, lui è già entrato e mi sta guardando come solo un lurido schifoso sa fare, mi prende per un braccio.

Vieni qua brutta zoccola, è da ieri sera che non giochiamo. Ti va di soddisfarmi?”

Mi fai schifo” rispondo acida.

Non era questa la domanda. Anzi, non era proprio una domanda, era un ordine. Muoviti puttana.”

mi butta sul letto, e come ogni santissimo giorno da più di un anno, inizio a piangere, lui si avvicina e brutalmente mi strappa la maglia e si avventa sul mio corpo. Provo a dimenarmi, ma niente, lui mi tiene ferma e continua a leccarmi il collo. Sono completamente impotente a tutto questo. Ogni volta mi sento morire dentro, ma posso solo accettare e andare avanti. La porta di casa sbatte, lui si ferma e grugnisce. Qualcuno sale per le scale e apre la porta di camera mia sbattendola. È un polizziotto. Che ci fa un poliziotto qui? Dietro, alle sue spalle compare mio fratello, che ha una faccia mortificata. L'uomo si avvicina a mio padre e lo fa alzare, lo porta bruscamente fuori dalla porta, e rimango li, semi-scoperta a piangere. Mio fratello si avvicina e mi mette una coperta sulle spale, ma mi scanso. È più forte di me, sono terrorizzata, non riesco a farmi toccare da nessuno. Lui, lascia cadere la coperta vicino a me e se ne va. E rimango sola, chiusa in me stessa a piangere.

 

 

 

-SPAZIO AUTRICE-

Ciao a tutti :3

Questa è la mia prima ff e spero davvero che possa piacervi :)

Grazie in anticipo se la leggerete, e se vi va, lasciate una recensione almeno capisco se vi piace o meno, o se devo cambiare delle cose :)

Scriverò presto la continuazione, ma prima di pubblicarla, come già detto, vorrei sapere se piace :)

Un bacio, a presto

- Grazie mille a Sara_Scrive per il banner (:
A_Drop_In_The_Ocean

   
 
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