With your love.
Liam era pensieroso. Si alzò dal
letto e si mise a guardare fuori dalla finestra per ammirare il panorama che
gli veniva offerto. Per quel viaggio aveva deciso di fare le cose per bene, in
grande. Aveva un lavoro che gli faceva guadagnare parecchio, non quanto un
cantante o un attore, ma che gli permetteva comunque di vivere una vita agiata
e senza il rompicapo del “arrivare a fine mese” . Si girò a guardare colui che
stava a letto ancora addormentato e sorrise. Si erano conosciuti a lavoro, Liam
era vicedirettore di uno dei più importanti quotidiani londinesi, Zayn invece,
non era altro che un normalissimo giornalista che scriveva articoli sulla
sezione dedicata allo spettacolo. Più precisamente teatro e cinema. Ricordava
bene il lontano giorno di tre anni prima quando dopo mesi e mesi di sguardi e
sorrisi si decise a parlare con quel ragazzo moro. Ogni volta che ripensava
alla loro prima conversazione moriva d'imbarazzo, perché secondo lui era stato
squallido:
"Tu sei…?"
"Zayn Malik. Buongiorno Mr.
Payne." Ricordò che si alzò subito, probabilmente per rispetto. Anche se
avevano la stessa età, Liam era pur sempre vicedirettore!
"Se non sbaglio tratti la
sezione cinema e teatro, giusto?"
"Si."
"Allora sapresti consigliarmi
cosa andare a vedere?"
Da quel giorno le conversazioni
tra i due divennero sempre più frequenti e tutte iniziavano con Liam che
puntualmente si avvicinava a quel ragazzo e gli chiedeva qualche consiglio su
film e spettacoli teatrali, fino a ché un giorno non si fece coraggio e gli
chiese se gli sarebbe piaciuto fargli compagnia. Il loro rapporto crebbe. Le
uscite divennero più frequenti, ma anche le telefonate, i messaggi e le
chiacchiere in ufficio. Ci fu il primo bacio, ma anche il secondo, il terzo e
tanti altri che diventati troppi, fecero perdere il conto a Liam; ebbero la
loro prima, ma non ultima volta, e tantissimi altri momenti che permisero di
arrivare a quel viaggio a Parigi studiato nei minimi particolari da quel
perfezionista che era Zayn. Se si erano potuti permettere quel viaggio era
anche grazie a lui.
La loro relazione durava nel
tempo e funzionava perché Liam e Zayn si ritenevano fortunati ad essersi
trovati come persone, come anime gemelle, come l'uno la metà dell'altro, perchè
insieme erano più forti, i problemi sembravano più semplici e le giornate fatte
di tazze di tè, libri e programmi inguardabili alla tv, diventavano le più
belle. Liam si era di nuovo perso in quella città che stava brulicando di vita
tanto da non accorgersi che l'amore suo si era svegliato. Sussultò leggermente
quando sentì un paio di braccia stringersi intorno alla sua vita.
"Buongiorno amore."
"Sei già sveglio?"
"Il letto è diventato freddo
e vuoto…" E mentre lo diceva, Zayn lasciava qualche bacio sulla spalla di
Liam che prese a sorridere dolcemente. Si girò per guardarlo in quegli occhi
color ambra e gli accarezzò il viso.
"Mi dispiace, non credevo ti
saresti svegliato." - un bacio - "potrai mai perdonarmi?"
concluse con un tono divertito e prendendolo un po’ in giro.
"Solo se mi prometti che oggi
passeremo l'intera giornata a letto a rilassarci, coccolarci e..." Zayn diventò
un pò rosso sulle guance e Liam gliele accarezzò, come se quel suo gesto
servisse a far passare quel color porpora. Ancora dopo tre anni di relazione
Zayn rimaneva sempre timido su certe cose. Era dovuto dal suo lato romantico e
dolce, quello che lasciava trasparire ogni volta che si trovavano soli a casa mentre
seduti sul divano guardavano un film abbracciati, quando facevano l’amore,
oppure mentre passeggiavano mano nella mano tra le gelide vie londinesi.
"Non ti va di fare un giro
per Parigi? Per oggi avevi organizzato tante cose."
"Non importa, abbiamo
tempo."
"Va bene, come vuoi tu.” Il
moro lo prese per mano e lo trascinò nuovamente a letto. Si trovarono
accoccolati con Zayn che poggiava la testa sul petto di Liam e parlava,
parlava, parlava...
"Tu dovresti fare il
giornalista in televisione oppure condurre un notiziario alla radio."
"Perchè?" Liam si mise
sopra di lui e poggiò le mani ai lati della testa di Zayn.
"Parli troppo."
Non gli diede il tempo di
rispondere che subito catturò le sue labbra in un bacio dolce, ma che poco dopo
si trasformò in qualcosa di più passionale e lussurioso. Le lenzuola divennero
bollenti e ingombranti, la stanza fu inondata da gemiti, sospiri, sussurri e
respiri affannati. Zayn amava Liam. Lo amava più di ogni altra cosa, e quando
si trovava lì travolto e protetto dal suo uomo capiva quanto per lui fosse
importante e quanto insensata la sua vita sarebbe stata se mai lui avesse
deciso di lasciarlo. Liam dal canto suo aveva capito che Zayn era l’unico e
solo. Non si sprecava nemmeno a definirlo, a capire cosa fosse per lui, l’unica
cosa che sapeva era che quel ragazzo era diventato indispensabile da ben tre
anni e non averlo più affianco sarebbe stato come perdere una parte di sé.
Quella giornata la passarono davvero tutto il giorno a letto. Ogni tanto si
coccolavano, poi parlavano, rifacevano l’amore e si addormentavano. Il giorno
seguente però, Liam decise che dovevano uscire, quel viaggio non era stato
programmato per stare in camera. Dopo aver seguito il programma di Zayn, allora
Liam avanzò la sua proposta.
“Sai cosa fanno gli innamorati
qui a Parigi?”
“No Liam, illuminami.”
“Solitamente le coppie che si
amano vanno al Pont des Arts e mettono un lucchetto con scritto i loro nomi.”
“E scommetto che anche tu
vorresti farlo.” Zayn si avvicinò al suo ragazzo prendendogli entrambe le mani e
facendo sfiorare i loro nasi.
“Sarebbe carino…” rispose Liam timido.
“Andiamo amore, compriamo il
lucchetto più grande e facciamo capire chi sono i veri innamorati qui!” Liam
rise ma prese sul serio Zayn. Comprarono davvero il lucchetto più grande e poi
lo misero insieme a tanti altri. Si sentivano due ragazzini alla loro prima
cotta, due adolescenti che si cimentavano in gesti dolci e romantici, ma erano
felici perché il loro era un amore puro, sano, senza dolori e chissà quali
tormenti, il loro era l’amore giovane appunto, quello dei ragazzini.
Passarono le giornate tra quadri,
sculture, fontane e pranzi all’aperto; le notti, alcune piene d’amore, altre
fatte di locali e altre ancora solo di sonno e sogni. Parigi stava finendo, ma
qualcosa stava per iniziare. Era l’ultima notte, si trovavano sotto la
bellissima Tour Eiffel per contemplarla un’ultima volta.
“Grazie per avermi regalato il
viaggio più bello di sempre Zayn.” In qualche modo doveva pur iniziare Liam.
“Grazie a te per avermi reso
partecipe amore mio.” Non riuscì a resistere e lo baciò. Impazziva quando lo
chiamava “amore”, perché lo faceva sentire la persona più importante del mondo,
la più potente, la più fortunata. Quelle labbra che conosceva bene ogni volta
avevano un effetto devastante su di lui, lo inebriavano.
“Non sarebbe triste se questo
viaggio si concludesse così?” Zayn rimase un po’ confuso.
“Che dici Liam?”
“Dico che Parigi è la città
dell’amore e noi siamo gli innamorati. Io ti amo alla follia e lo urlerei al
mondo, farei stampare milioni di copie del giornale con scritto solo il mio
amore per te. Quindi sarebbe un viaggio sprecato se io ora non mi dichiarassi
qui, nella città romantica.”
“Oh mio Dio…”
Liam s’inginocchiò di fronte a
Zayn e dalla tasca del suo giubbino estrasse una scatolina. Iniziò a parlare
guardando il suo ragazzo fisso negli occhi ambrati che pian piano diventavano
sempre più lucidi.
“Zayn Malik, sei la cosa migliore
che mi sia capitata, non so tu ma io voglio che questi nostri tre anni passati
insieme diventino dieci, poi quindici, venti, quaranta… voglio vedere le rughe
nascere sui nostri visi e i capelli bianchi sostituire quelli colorati. Voglio
svegliarmi ogni mattina affianco a te e darti i buongiorno più dolci di questo
mondo. Voglio litigare, urlarti contro ma anche fare pace, abbracciarti e dirti
che sono stato un cretino ad arrabbiarmi in quel modo. Voglio trovare te che
dopo una giornata di lavoro straziante mi accogli tra le tue braccia e mi dici
che andrà tutto bene, voglio passare le notti insonni facendo l’amore e
ricordarti quanto tu sia speciale per me. Voglio passare la mia intera vita con
te, voglio vivere ogni gioia e ogni dolore finché prima o poi per colpa del tempo, della vecchiaia o della
malattia non ci dovremo separare… Ma per ora, mio unico amore, sei disposto a
voler passare la tua vita con me? Zayn, mi vuoi sposare?” il ragazzo moro non
capì più nulla. Balbettò un si e dopo che Liam gli infilò l’anello nell’anulare
della sua tremante mano sinistra lo abbracciò fortissimo e lo baciò finche non
gli mancò il respiro.
“Da oggi, anzi no, dal primo
giorno che mi parlasti, io posso ritenermi l’uomo più fortunato dell’intero universo.
Io e te siamo e saremo per sempre, Liam. Ricordatelo, è una promessa. Insieme
supereremo tutto.” Un bacio a fior di labbra e poi - “Finchè morte non ci
separi amore mio, finchè morte non ci separi.”
Come os non è granchè, diciamo che è nata da un momento di infinita dolcezza ziam. In realtà non era mia intenzione pubblicarla, ma prima di fare danni con la pubblicazione dei capitoli della storia della mia amica - si perchè lei ora è in UK quindi non può postare e lo devo fare io per lei - preferisco provare con qualcos'altro, e l'unica cosa che ho è questa (pessima) os ziam. Spero non vi faccia troppo schifo hahaha se recensite siate buoni, in ogni caso non credo posterò qualcos'altro a breve, quindi addio carissimi è stato bello provare l'ebrezza di postare qualcosa su efp! LOL
p.s. se vi può interessare la storia della mia amica è questa: They don't know about us. Vi consiglio vivamente di leggerla, come protagonista ci sono Niall e Anastasia, una giovane coppia che ne passa di tutti i colori!!! In più c'è la raccolta di Os: Raccolta Nana. fateci un salto se vi va! :)
Baci baci xx