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Autore: nanamy    16/09/2013    1 recensioni
E' una storia d'amore di due ragazzi, Marco e Daniel, una storia piena di poesie e dolcezze.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Marco avanza lentamente verso il divano, osserva i suoi genitori.
Sapeva che era l’inizio della fine.
“Siediti Marco”  Gli disse la madre, risvegliandolo dai suoi mille pensieri.
Trattiene il respiro mentre la guarda.
Il padre schiude le labbra, ma non sa cosa dire, venendo poi aiutato dalla moglie.
“Marco mentre mettevo in ordine ho trovato il tuo diario.
So che è stato maleducato da parte mia leggerlo, ma la curiosità di leggere, le tue poesie mi ha pervasa.
Ho letto tutto il diario, ora noi vogliamo sapere, qual è il rapporto che hai con Daniel Smith.”
Cade un improvviso silenzio, Marco oltre alla rabbia, sente dolore e paura.
“Marco rispondi alla domanda di tua madre.” Interviene il padre, alzandosi dal divano camminando nervosamente per la stanza.
Marco inghiottisce varie volte a vuoto dal nervoso.
Guarda la madre e decide di dire la verità.
“Noi stiamo insieme”
Ecco l’aveva detto, sapeva bene che nel momento stesso che aveva pronunciato quelle parole, niente sarebbe stato più lo stesso.
I genitori continuano a fissarlo, delusi e indignati.
“ Che schifo” Borbotta il padre andando verso la cucina, versandosi del vino.
“Marco sai vero che siete entrambi uomini, non è una cosa naturale.”
Guarda il padre incredulo, davvero sua madre aveva quella opinione su i gay.
“Mamma io sono così, io sono gay e non cambierò”
“L’unico figlio maschio,  anche frocio. Non voglio ”
Interviene il padre.
“ Si papà, sono frocio, e amo un ragazzo” Ormai il sangue gli bolliva nelle vene, sapeva che non l’avrebbero mai accettato, appunto non aveva mai detto niente.
In quel momento maledice quel diario, a causa sua ora stava succedendo tutto quello.
“ Io e tua madre non vogliamo, che tu veda ancora quel Daniel.
Dalla settimana in poi, ti accompagna lei a scuola, come anche al ritorno. Niente più computer, confiscato anche il cellulare. Basta Marco, in questa casa si cambia, tu sei malato, e noi ti staremo vicino”
“ Cosa? Ma state scherzando, io non sono malato. E non smetterò di vedere Daniel. Io lo amo”
Si alza di scatto dal divano, aveva perso la pazienza, iniziando a urlargli contro.
Gli si avvicina il padre dandogli uno schiaffo in pieno viso.
Si alza anche la madre dal divano e lo abbraccia.
Marco si dimena dalla stretta, correndo in camera sua, sbattendo la porta.
“ Non voglio vedere Marco soffrire, è pur sempre nostro figlio”
“ Io non accetto che mio figlio sia frocio. Un deviato succhia mhh”
Si interrompe alzando gli occhi al cielo.
“ Basta ora, da domani si cambia vita in questa casa”
La moglie resta ad ascoltarlo, ma dentro di se si era spezzato qualcosa.
Anche se suo figlio era gay, continuava a volerlo bene.
Intanto in camera, Marco continuava a starsene steso sul letto a piangere.
La prima cosa che aveva fatto, era stata chiamare Daniel e dirgli tutto.
Il ragazzo dall’altra parte, anche se era preoccupato, cercava di rassicurarlo.
Non si sarebbe di certo allontanato da lui, voleva Marco più di ogni altra cosa.
Si diedero la buona notte, alle 22.00 il padre di Marco entrò in camera a sequestrargli ogni cosa. Poco dopo la madre gli riporta il diario e lo lascia solo, andando via con aria sofferente.
 


29 Agosto     22:45
Mio caro Daniel
Mi dispiace tanto, che mia madre ti abbia profanato in quel modo, non doveva farlo.
Lo odio, come hanno potuto. Mio padre pensa che io sia malato.  Non ti nascondo il fatto, che avrei voluto vedere le loro facce mentre leggevano.
Cosa avranno detto, quando hanno letto la nostra prima volta? Rido al pensiero.
Di certo non è finita qua, hanno anche potuto sequestrarmi tutto, ma non possono prendersi, l’amore che provo per te.
Per il resto della settimana mi terranno chiuso in casa, fino al ritorno a scuola.
Vorrei tanto abbracciarti in questo momento.
Ti lascio con una poesia. Buona notte
“ Non c’è niente di sbagliato in noi, tutti hanno un cuore. Tutti possono amare, l’unica cosa da fare è amare, e lasciarsi andare, facendosi travolgere dalle emozioni che può donarti il cuore”
                                                 
                                                                                                           Tuo marco
 





Il mattino seguente, fu svegliato da sua madre. Approfittandosi del fatto che il marito era uscito per lavoro, gli lascia un vecchio cellulare tra le mani ed esce senza dire niente.
Non si aspettava quel gesto, si mette a sedere sul letto strofinandosi gli occhi.
Si alza per cambiarsi e scendere in cucina per la colazione.
Da quella mattina era iniziata una lunga battaglia, ma dopotutto non tutto era perso.








-Salve a tutti-
Spero vi piaccia il sesto capito.
Scusate per il ritardo di questi mesi

 
  
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