AVVISO: questo cap. è
scritto in prima persona da Kaimy,per varie esigenze o ritenuto più adatto
farlo in questo modo,spero vi piaccia.
E poi che dire?!: È
L’ULTIMO CAPITOLO!!!!!!!!!
Non potete capire che
tristezza! Ma infondo c’è la seconda parte,vi aspetto!.
Un bacio buona lettura!.
*
**
*
Sentivo freddo,e presto mi
accorsi di essere distesa sulla roccia umida.
Aprendo gli occhi vidi
l’apertura di una grotta,non si vedeva bene il fuori,ma mi accorsi di essere
sola,dato che accanto a me non c’era nessuno.
Mi misi
seduta,spaventata,non poteva essersene andato,non poteva avermi lasciata
nuovamente sola.
“:Sesshomaru!:”
Chiamai con voce acuta,ma
mi sentii prendere da una spalla e voltare,dietro di me,seduto nell’ombra,ecco
il mio amato demone.
I suoi occhi d’ambra
rispendevano nella semi oscurità.
Ci fissavamo seri,in
silenzio,ma senza accorgermene sorrisi,e mi vennero le lacrime.
Vidi il suo sguardo farsi
ancora più concentrato,mentre piagava leggermente la testa di lato.
“:Perché piangi?:”
Mi chiese,con la su voce
calda e vellutata.
Io mi affrettai ad
asciugare quelle lacrime e a scuotere la testa sorridendo.
“:perché non posso crederci,sei rimasto
veramente con me!:”
Lui inarcò un
sopracciglio,e serrò la mascella,poi mi ritrovai contro il suo petto stretta in
una abbraccio.
“:tu sei arrabbiata con me per come ti ho
trattato,e per averti scacciata?:”
“:assolutamente no!:”
Figuriamoci,io avrei dato
di tutto per stare con lui,come potevo essere arrabbiata!.
“:in tal caso, non torniamo più
sull’argomento:”
Concluse,ed io non potei
che essere d’accordo.
Stavo benissimo fra le sue
braccia,per questo lo strinsi più forte,avevo paura che mi potesse sfuggire da
un momento all’altro,dovevo ammetterlo,quasi non credevo all’idea che fossimo
tornati veramente insieme.
Era come se fiutassi il
pericolo nell’aria che mi diceva che rischiavo di perder il mio amato da un
momento all’altro.
Restavo stretta a lui,e
lui non si scioglieva da quell’abbraccio ma
ricambiava.
Fui io a scostarmi un po’,quasi
imbarazzata,e lo guardai sorridente.
Lui era ancora serio e
contratto nell’espressione glaciale di sempre,sentivo che nei suoi occhi si
nascondeva qualcosa.
Dedussi che forse aveva
solo avuto paura,dato che di fatto gli ero morta fra le braccia,forse come me era
felice di riavermi accanto.
Questo lo sentivo dal modo
in cui ancora mi teneva stretta a se.
“:come ti senti?:”
Mi chiese all’improvviso.
“:io bene:”
Lui mi scrutò per un
po’,quasi cercasse di verificare se dicessi il vero,poi piegò ancora la testa
di lato,senza scostarmi dal suo petto al quale ero letteralmente avvinghiata.
“:sta notte non hai fatto altro che agitarti…:”
Io abbassai il capo e
acconsentì a malincuore.
“:ho avuto incubi…:”
In effetti avevo sognato
di tutto e di più. Dal gigantesco cancello dell’oltre tomba,a Naraku,a tutte le
mie paure mischiate.
Ma la causa principale del
mio agitamento notturno,andava più giustamente attribuita al mio corpo che
doveva ancora riprendersi da tutto.
Sesshomaru non mi chiese
nulla,mi accompagnò solo con i suoi gesti cauti,a distendermi con lui.
Restammo abbracciati,e lui
mi accarezzava i capelli,il braccio,la schiena. Mi sfiorava il viso con le
labbra,ma non potevo fare a meno di notare come si mantenesse distaccato,come
cercasse di non osare troppo. Non mi aveva neanche baciata.
“:ho sognato Mimì:”
Mi disse ancora,catturando
la mia attenzione.
“:Mimì? E che ti ha detto?:”
“:nulla,sola che il lago non aveva intenzione
di salvarti all’inizio. Gli piaceva la tua anima,e voleva tenersela.
Però ha percepito
il legame che ci unisce,il modo in cui la tua anima desiderava tornare da me,e
il forte desiderio che provavo io per riaverti. È stato per questo che alla
fine ti ha salvata:”
“:capisco!:”
Io nascosi la testa nella
penombra e sorrisi.
Evidentemente Sesshomaru
aveva desiderato ardentemente di riavermi,quindi erano assurdi i miei dubbi su
di lui.
Ma allora perché mi
rimaneva lontano?.
Eravamo abbracciati,mi
fissava,eppure ero sicura del fatto che non mi vedesse realmente e che nel
toccarmi cercasse di trattenersi,ma trattenersi da cosa?.
Restammo sdraiati
insieme,lui mi coccolò ancora per un po’,ma poi qualcosa da fuori richiamò la
mia attenzione,ed io corsi verso l’apertura della grotta in cui eravamo.
Rimasi senza parole
scoprendo lo spettacolo che mi ero persa,a bocca aperta mentre non riuscivo a
trattener un sorriso.
Fuori,tutto era ricoperto
da un soffice manto bianco.
C’era la neve.
Io adoravo sin da bambina
la neve,ed era stupendo vedere il paesaggio di capanne e foreste selvatiche
ricoperte di bianco.
La grotta si trovava
evidentemente su di una montagna,perchè vedevo tutto dall’alto.
Mentre rimanevo estasiata
con una mano appoggiata alla parete,Sesshomaru andò ad appoggiarsi dal lato
opposto della grotta.
Si sistemò con la schiena
appoggiata alla parete rocciosa e le braccia incrociate al petto,e si era
rimesso l’armatura.
“:adesso capisco perché sentivo freddo!:”
Dissi,sorridendo
ancora,Dio quanto adoravo la neve!.
“:se avevi freddo potevi dirmelo…:”
“:non intendevo quello! Sono felice che ci
sia la neve,mi piace!:”
“:pensavo odiassi questo tipo di temperatura,ti
lamenti sempre per il freddo!:”
Mentre sorridevo,non potei
fare a meno di notare quella situazione.
Nella voce di Sesshomaru
c’era qualcosa che non mi piaceva.
Negli ultimi tempi con me
si comportava diversamente,si era aperto,vedevo chiaramente che provava
qualcosa per me,ormai era scontato forse.
Ma adesso mi sembrava
quasi di rivederlo nei primi tempi quando si manteneva ancora accuratamente lontano,come
se cercasse di mantenere le distanze.
In quel momento a parlare
con lui,mi sentivo come estranea.
Eravamo l’uno dalla parte
opposta dell’altra,io sorridevo e lui era serissimo.
Proprio l’opposto.
Guardai ancora il
paesaggio innevato e mi sentii triste.
Lui mi guardò,come ogni
volta che cercava di capire cosa mi passasse per la testa. Io gli ero di
profilo,in parte mi veniva facile nascondergli l’angoscia che iniziavo a
sentire,non mi piaceva quella distanza che c’era in quel momento fra di noi.
“:cosa hai?:”
Scossi il capo.
“:la neve mi piace ma mette tristezza…:”
Lo vidi di sottecchi
guardare lontano nel paesaggio,senza dire una parola,con il suo volto fiero.
Ed io continuai.
“:segna sempre un cambiamento,una svolta…:”
Che fosse vero? Che da
quel momento tra e me e Sesshomaru sarebbe cambiato qualcosa?.
No. Era assurdo,io non
avrei potuto vivere senza di lui.
E poi,ci amavamo,era
assurdo che ci dividessimo realmente.
Lui mi fissò più serio che
mai,lo vidi serrare ancora la mascella,e il dubbio che nascondesse qualcosa,che
presto sarebbe accaduto qualcosa,mi invase maggiormente.
Ero stanca di quel dubbio
fastidioso che mi ronzava in testa,così decisi di avvicinarmi a lui,di azzerare
quella distanza,anche se in quel momento lui mi trattava come un’estranea persino
se eravamo avvinghiati in un abbraccio.
“:io non potrei vivere senza di te lo sai
vero?:”
Glielo dissi in un
sussurro,sforzandomi di sorridere.
Lui mi fissò ancora
serio,dal suo viso sparì parte della tensione,e dopo averci pensato un po’ si
limito a dire di si con la testa.
Io avanzai di un altro
passo.
“:tu mi ami Sesshomaru?:”
“:più della mia stessa vita:”
Non riuscii più a dire
nulla,quello mi bastava.
Non pensavo che quella sua
risposta avrebbe potuto avere più significati,mi aveva detto esattamente ciò
che desideravo sentire.
Gli arrivai
vicinissima,gli sfiorai la mano e intrecciai le sue dite con le mie.
Gli sorrisi ancora,pur
provando una strana paura di perderlo.
Ero diventata morbosamente
gelosa forse?
Il mio amore per lui era
diventato una ossessione,e adesso avrei dovuto vivere con la costante paura di
vederlo allontanare?.
Ero semplicemente
ridicola,ci amavamo,cosa poteva succedere?.
In un batter d’occhio,mi
trovai ancora stretta a lui.
Avevo solo visto un
cambiamento nei suoi occhi,come se si fosse intristito e avesse serrato
un’altra volta la mascella,e poi mi aveva abbracciata senza che io potessi fare
nulla.
Ci fu il silenzio fra di
noi,lui mi stringeva,ed ero sicura che tenesse gli occhi chiusi,respirava il
mio profumo,ma non diceva una parola.
Dopo poco mi lasciò,e
quando lo guardai era tornato come prima,serio e dannatamente lontano.
Lo vedevo nei suoi occhi,mi
era distante.
Mi fissava quasi con
indifferenza,ero lo stesso di sempre con me,eppure i suoi occhi mentivano.
Cosa mi nascondeva?.
Si girò per un attimo,poi
parlò serio.
“:devo fare una cosa importante,forse
mancherò tutto il giorno,tu aspettami qui!:”
Io feci di no
tranquillamente.
“:io posso venire con te!:”
Non avevo fatto nulla,lo
avevo detto con semplicità,non dando peso alle parole.
Ma la sua reazione mi
stupì molto.
Mi prese le spalle con le
mani,avvicinò il suo volto al mio,e mi inchiodò con il suo sguardo.
Uno sguardo serio quanto
ammaliante.
Era come se in parte
volesse impormi la sua volontà,ed in parte cercasse solo di abbindolarmi come
solo lui poteva fare.
“:No,tu resta qui!:”
Per quel giorno avevo
viste fin troppe stranezza in lui,e mi bastavano,magari per quella sciocchezza
potevo anche chiudere un occhio.
Feci un cenno con la
testa,e anche lui lo fece.
Per un solo secondo mi
godei i suoi occhi normali,ma poi cambiarono di nuovo,si gelarono come il
ghiaccio senza preavviso.
Le mani che poco prima mi
avevano afferrata con decisione,quasi passionali,adesso mi lasciavano come se
volessero liberarsi da quel contatto.
Si stava allontanando come
se cercasse in tutti i modi di non toccarmi.
“:Adesso vado,aspettami:”
Io feci di si.
Sesshomaru si scostò dalla
parete e mi fu ad un palmo dal naso.
Io restai immobile.
Lui mi accarezzò il viso
con una mano,mi sfiorò la fronte con gli artigli e poi mi passò il dito sulle
labbra.
Io fissavo i suoi
occhi,passionali e magnetici,ma lontani e gelati al contempo.
Si chinò con il capo verso
il mio,le sue labbra si avvicinarono alla mie,ma prima che si toccassero,Sesshomaru
si bloccò all’improvviso,e invece di baciarmi le labbra si limitò a darmi una
bacio sulla fronte.
Ne ero sicura,aveva
frenato il suo istinto e si era imposto di baciarmi sulla fronte.
Sesshomaru volò
via,lasciandomi sola con i miei dubbi.
….Perchè
non mi hai baciata?....
…Ancora
non potevo immaginare,che quello fosse solo l’inizio della fine…
*****
Arrivò la sera,ed io ero
ancora ad attendere il suo ritorno fuori dalla grotta,che fissavo dall’alto il
paesaggio innevato.
Aveva preso a nevicare
proprio in quel momento,ma i fiocchi di neve che mi sfioravano non mi
infastidivano minimante.
Mi sentivo vuota e
triste,perché se ne era andato senza darmi un bacio?.
O meglio,perché si era
comportato con freddezza nei miei confronti?.
Sicuramente Sesshomaru
credeva di essersi comportato con naturalezza,ma io lo avevo sentito sulla
pelle quel suo distacco,il modo in cui cercava di contenersi in ogni carezza
che mi aveva fatto.
Perché?.
Noi ci amavamo,perché mai
avrebbe dovuto mantenersi lontano da me?.
Ero pazza a pensare a
quelle cose,mi ero rovinata la giornata a riempirmi la testa di sciocchezze.
Ero solo innamorata,e
quando si ama tanto,purtroppo,si finisce per avere le paranoie.
Ma io sarei morta di nuovo
se non fosse tornato,non era forse lecito avere paura?.
Sentì le mie guance
gelate, senza accorgermene avevo le lacrime,ma perché?.
Asciugandole mi voltai
verso gli alberi nell’ombra alle mie spalle,e rimasti di stucco.
Sesshomaru era nascosto
appoggiato ad un albero,quando si accorse che lo guardavo,si scostò e iniziò ad
avanzare lentissimo verso di me.
Scostò un rametto per
passare,rivelandomi il suo sguardo ambrato che sotto la luce della notte e
della lune era un incanto.
Era fiero come
sempre,bello,con gli occhi che scintillavano,però,mi faceva paura.
Sembrava un predatore,un
demone che bramava solo il mio corpo.
Si avvicinava con lo
sguardo glaciale che lo caratterizzava,determinato e letale nei suoi movimenti
cauti e misurati.
Quando fummo uno di fronte
all’altra,piegò la testa di lato,e solo in quel momento riconobbi il mio
Sesshomaru.
Mi guardava come se fossi
la cosa più importante della terra,con i suoi occhi tornati caldi,anzi,ardenti.
Quella mattina si era
limitato a guardarmi come un oggetto delicato,ma adesso mi guardava come la
donna che amava,coma la sua donna,ed in quel momento mi desiderava di sicuro.
Io lo guardavo stupita,ma
ero felice di vederlo cambiato rispetto alla mattina.
Però,i suoi occhi erano
quasi famelici,sembrava davvero un demone spietato che desiderava solo il mio
corpo.
Si avvicinò ancora,adesso
eravamo attaccati,sentii chiaramente la sua mano artigliata sfiorarmi la
schiena,facendomi salire mille brividi di piacere.
Sentii il suo fiato
bollente sul collo,mentre mi baciava la gola e saliva verso il mento.
Le sue carezze aumentavano
e si facevano sempre più audaci,ed io sentii le mie difese crollare.
Anche se in quel momento
Sesshomaru fosse stato un demone con cattive intenzioni,io non avrei saputo
dire di no a quello che mi stava esplicitamente chiedendo.
Mi vergognavo per
quello,ma era vero. Non potevo assolutamente resistergli.
Mi era mancato da morire,e
lo desideravo,come lui desiderava me.
Forse si era pentito della
freddezza che mi aveva riservato la mattina,e adesso mi dimostrava che i miei
dubbi e le mie paure erano sbagliate.
Lui mi desiderava,mi
amava,e voleva stare con me.
Me lo stava facendo
capire,me lo urlavano le sue mani che mi sfioravano lasciando una scia
incandescente sul mio corpo.
Poi,quasi come un
miracolo,mi baciò sulle labbra.
Mi sentii quasi
rinascere,in quel bacio che mi aveva fatto desiderare.
Da troppo tempo le nostre
labbra non si incontravano,e finalmente ci stavamo baciando.
Sentivo quasi le stelle
della notte e i fiocchi di neve girare attorno a noi,era ormai ovvio che fossi
innamorata persa di lui.
Ed ero certa che lui
ricambiasse.
Non me ne accorsi
nemmeno,mi prese in braccio e ci ritrovammo nella grotta,quando iniziò a
spogliarmi con desiderio crescente,e finalmente quella notte fu nostra.
******
La mattina seguente,mi
risvegliai fra le sue braccia,lui dormiva,svestito accanto a me come lo ero io.
Lo strinsi per un
secondo,sfiorando appena le sue labbra dischiuse con le mie,e poi mi
alzai,strisciando fuori dalla gabbia che erano le sue braccia attorno al mio
corpo.
Mi rivestii in fretta,non
volevo perdere tempo nel rimettermi il vestito.
Lo spolverai un po’,era un
miracolo che fosse ancora tutto intero dopo tutto quello che era successo.
Era sporco,e strappato in
alcuni punti che si nascondevano bene.
Mi piaceva molto quel
vestito,era un peccato che presto avrei dovuto buttarlo via.
Mi aggiustai i capelli
alla meno peggio,e sospirai guardano il passaggio ancora innevato,quella notte
mentre io e Sesshomaru eravamo stati insieme,aveva nevicato.
Quella notte con il mio
amato era stata bellissima,stupenda,quasi come la prima volta,o forse ancora
più bella.
Era stato bellissimo,dopo
la paura che avevo avuto di perderlo,sentirmi veramente sua era stato il
massimo che avrei potuto chiedere.
Mi sentivo le guance calde,perché
in effetti ancora adesso ripensare a me e Sesshomaru insieme mi faceva
arrossire.
Improvvisamente avvertii
la sua presenza dietro di me, però,sentivo dannatamente freddo adesso,e non per
la neve.
Sentivo i brividi piacevoli
che mi dava lui quando era vicino,ma anche brividi che mi facevano male.
La sua presenza alle mie
spalle,aveva un che di inquietante.
Non osai voltarmi.
La sua mano artigliata
iniziò a sfiorarmi la nuca,e sentii la sua voce calda invadermi le orecchie,ma
nel suo tono di voce c’era qualcosa di brutto.
Senza sapere perché,sentii
la voragine nel mio petto aprirsi,ma era assurdo,lui era con me,mi amava,cosa
poteva succedere?.
“:tu non puoi immaginare quanto ti amo Kaimy.
Forse un giorno lo capirai…:”
Io non dissi nulla,rimanevo
immobilizzata delle sue carezze sul collo.
Lui continuava a parlare.
“:…grazie per tutto quello che hai fatto per
me,mi hai fatto capire molto,mi hai ridato la vita.
La mia vita sei
tu,senza di te non potrei che tornare ad essere lo stesso di prima.:”
Quelle parole avrebbero
dovuto tranquillizzarmi,ma in me aumentavano solo la paura.
Sapevano troppo di… Addio.
“:Però,devo chiederti solo una cosa.
Non tornare mai
più in questo mondo:”
Nello stesso secondo in
cui il mio cuore scoppiò per il dolore inaudito,la mano che mi accarezzava la
nuca,divenne la mano che mi colpì con violenza il collo facendomi perdere i
sensi ancora prima che riuscissi a dire una sola parola.
Il resto fu solo un
sogno,credo,dato che non potevo vedere forse lo stavo sognando,magari grazie
all’occhio veggente di Mimì.
…
Sesshomaru corse veloce
con me in braccio verso un luogo che io conoscevo bene.
Presto arrivò ad una vasta
pianura innevata,al centro,ecco il pozzo mangia ossa.
Non potevo fare nulla
ovviamente,dato che rimanevo svenuta fra le sue forti braccia.
Lui avanzo,ed arrivato al
pozzo si fermò.
Non potevo crederci,ma
Sesshomaru mi stava stringendo più forte,con un desidero quasi possessivo nei
miei confronti,lo sentivo che mi desiderava,ma allora cosa stava facendo?.
….Se
mi amavi,Sesshomaru,perché stavi facendo ciò che di fatto mi avrebbe tolto
l’anima?...
Lo vidi serrare la
mascella,mordersi il labbro con i denti, poi,vidi quasi un brivido che attraversò
il suo corpo.
Da un momento all’altro
non mi teneva più stretta con la paura di lasciarmi.
Alzò la testa verso in
cielo da cui cadevano fiocchi di neve,e alcuni si posarono sul suo viso
bellissimo illuminato dal sole d’inverno.
I suoi occhi erano
lontani,non freddi,ma tristi.
Tristi in un modo che non
avevo mai visto in lui.
Abbassò il capo ancora una
volta,mi guardò e sorrise malinconico.
Poi,lasciò cadere il mio
corpo nel pozzo.
Quando fui lontana nel
nero del pozzo,Sesshomaru estrasse tokijin,e scagliò
un colpo al pozzo,distruggendolo del tutto sotto un bagliore blu e giallo.
Poi rinfoderata la spada si
allontanò,triste,con un sorriso malinconico sul volto. Guardò un’ultima volta
il cielo con sguardo lontano,e poi sparì nella foresta.
Nel frattempo io cadevo
nel pozzo,con la speranza di aver sognato tutto,che mi sarei risvegliata ancora
fra le sue braccia e che non mi avesse realmente mandata via.
Aprii gli occhi,trovandomi
avvolta da una luce blu,e fluttuavo nell’aria.
Stavo attraversando il
pozzo,quello non era affatto un sogno.
Presto mi trovai nel fondo
del pozzo,e alzando gli occhi vidi buio,ero nel tempietto di casa di Kagome.
Toccai il terriccio sotto
le mie mani,era freddo,non poteva essere un sogno mi ero svegliata,ed ero nel
presente.
Però il pozzo era ancora
lì,il passaggio temporaneo c’era ancora,sentivo una strana aura viva che
proveniva dal terriccio sotto di me.
Forse mi aveva veramente
riportata nel mio mondo,ma tutto quello che avevo sognato era e rimaneva un
sogno.
Sicuramente Sesshomaru mi
aveva vista morire e si era spaventato al tal punto da volermi mettere al
sicuro nel presente,ma presto sarebbe tornato a riprendermi,lo sapevo.
Non avevo intenzione di
aspettarlo,sarei tornata io da lui,ma per un solo secondo,decisi di uscire da
quel pozzo,magari avrei fatto un salto a casa mia a darmi una rinfrescata e
subito dopo sarei tornata da lui.
Ero sulle scale e stavo
per aprire la porta del tempietto,quando alle mie spalle il pozzo emanò un
immenso bagliore di luce,ed io mi voltai con la morte nel cuore.
La luce scomparve subito,ed
io direttamente dalle scale feci un balzo verso il bordo del pozzo e poi ci
finii dentro.
Chiusi gli occhi,come per
nascondermi la verità.
Atterrai troppo presto,non
venni avvolta da nessuna luce blu,e mi ritrovai con le mani sullo stesso terriccio
umido di prima.
Ero ancora al buio nel
tempio e imprigionata per sempre nel presente.
Strinsi con rabbia il
terriccio,iniziai a piangere a dirotto,mi mordevo il labbro con ferocia.
…perché l’hai fatto Sesshomaru,perché?
Ma cosa hai fatto?
Come hai potuto?...
Pensai a
Kagome,chiedendomi come avrebbe fatto lei a tornare nel presente da sua mandre,ma
egoisticamente non facevo altro che ripensare a Sesshomaru e al fatto che lo
avevo realmente perso ancora una volta.
Però sapevo con certezza
che lui mi amava,me lo aveva detto dannazione! E non mentiva.
Si sarebbe trovato il modo
per riaprire il passaggio nel pozzo,Kagome doveva sicuramente tornare da sua
madre almeno ogni tanto,a prescindere da ciò che avrebbe deciso di fare con
Inuyasha.
Sesshomaru sarebbe tornato
da me prima o poi,lo sapevo.
Mi ripetevo che mi aveva
portata nel presente solo per salvarmi ma non appena avrebbe ucciso Naraku
saremmo tornati insieme.
Saltai fuori dal pozzo,ma
non smettevo di piangere,andai fuori dal tempio,e proprio in quel momento sotto
l’abbagliante luce del sole vidi passare la madre di Kagome, che mi guardò e mi
venne incontro
“:Ciao Kaimy,come stai cara? sei tornata
vedo!:”
Mi arrivò al fianco,e mi
vide singhiozzare.
“:cosa ti succede,vuoi parlarmene?:”
Io non sapevo come
dirglielo,mi sentivo in colpa,se Kagome sarebbe rimasta bloccata nel passato
era solo colpa mia.
Sesshomaru aveva distrutto
il passaggio per me.
“:Signora Higurashi,il passaggio è stato
bloccato,Kagome è rimasta bloccata nel passato,ed io non posso tornare da lei…:”
Vidi nel volto sorridente
della donna balenare un’emozione,ma la nascose,e mi sorrise ancora.
“:sai cara,la tua famiglia ha deciso da più
di un mese di ritornare a vivere nella casa qui accanto,sei contenta?:”
Io non dissi nulla,continuavo
a piangere.
Possibile che io le avessi
appena detto che sua figlia non sarebbe
più tornata,e lei non ci pensava?.
Però conoscevo molto bene
quella donna e sapevo che era molto forte,soffriva come tutti,ma non lo dava
mai a vedere.
“:adesso ti saluto cara,va pure dai tuoi.
Kagome tornerà,la
mia bambina è brava.:”
Mi congedò così,ed ero
certa che se ne sarebbe andata a casa a piangere.
Adoravo quella donna,così
dolce,tenera,speciale e forte.
Invece odiavo mia madre.
Mi misi a camminare
cercando di sopprimere le lacrime.
Quella volta che ero stata
riportata nel presente perché mi ero ammalata,Kagome mi aveva ricordato
l’episodio in cui mia madre se ne era andata di casa,ma io la detestavo già da
prima.
Quando io avevo cinque
anni,e mia sorella maggiore Nahoko otto,mia madre decise bene di andarsene di
casa per andare a vivere con il suo nuovo amante,un giovane imprenditore,che
sicuramente l’avrebbe viziata più di mio padre,un comune artigiano.
Mia madre era incinta di
questo uomo,ed aveva abbandonato su due piedi le sue due precedenti figlie e il
marito per questa nuova avventura.
Avevo vissuto da sola con
mio padre e mi sorella per quasi un anno,e poi all’improvviso mia madre era
tornata con una bambina al seguito.
Mio padre la riaccolse a
braccia aperte,e fece crescere quella bambina come se fosse stata figlia sua.
Harumi era quella
bambina,la stessa bambina che Mimì aveva guidato nel pozzo e che Naraku aveva
rapito. In quella notte avevo scoperto nuovi poteri,e poi avevo dovuto rimandare
mia sorella a casa con Kagome,facendole promettere che non avrebbe detto niente
a nessuno di quello che aveva visto.
In quell’occasione,Harumi,che
io consideravo come una sorella vera,mi aveva anche detto che Nahoko aveva
partorito.
Mia sorella maggiore aveva
attualmente ventitre anni,e gia era sposata con un figlio che adesso avrà avuto
circa sette mesi,gli stessi sette mesi che io avevo trascorso nel Sengoku.
Per Sesshomaru mi ero
persa mio nipote,mi ero sottratta alla mia famiglia,e adesso lui mi aveva rimandata
via.
Arrivai nel vialetto di
casa,una casa che secondo decisione di mia madre era stata realizzata secondo
ordine europeo,e non alla giapponese come tutte la case del vicinato.
Io purtroppo odiavo mia
madre,la odiavo per il suo modo sbagliato di pensare,e soprattutto perché non
mi aveva mai voluto bene.
Mi avvicinai alla porta e
sospirai,chissà cosa avrebbero detto di me vedendomi arrivare all’improvviso
dopo tutto quel tempo. Sicuramente mi avrebbero ritenuto una figlia degenere.
Proprio in quel momento
che stavo malissimo,avrei dovuto affrontare la mia famiglia,ma me lo meritavo.
Suonai il campanello e
attesi,chissà perché si erano trasferiti di nuovo in quella casa.
Sentii chiaramente la voce
di mio padre, e i suoi passi verso la porta.
“:…Cara lo sai che mi piace come cucini,ma
credo che almeno una volta ogni tanto potremmo anche andare a mangiare fuori!:”
Aprii la porta.
“:si salv…:”
Rimase a bocca spalancata
nel vedermi.
Io accennai un sorriso
timido,non sapevo cosa dire.
Lui non mi aiutava dato
che rimaneva in silenzio,mi fece solo segno di entrare.
Io respirai a fondo,per
una oscura ragione non riusciva ad avanzare.
Ma poi feci un passo e non
appena fui accanto a mio padre lui mi abbracciò con fin troppa enfasi.
“:piccola mia sei tornata,come stai? Vuoi
sederti? Raccontami tutto!:”
Dio quanto amavo mio
padre!.
Lui si che mi voleva
bene,mi capiva al volo,sapeva sempre ciò di cui avevo bisogno.
Mi fece sedere su una
sedia della cucina,mia madre era ai fornelli,mi guardò appena,con freddezza,poi
prese a fissarmi con astio.
Io le sorrisi appena,avevo
avuto a che fare con Naraku,figuriamoci se crollavo per lo sguardo accusatorio
di mia madre.
“:piccola mia come sei sciupata,ma mangiavi?:”
Mi chiese mio padre
prendendomi il mento e osservandomi il viso.
Io risi.
“:che ne dici se ti preparo quella bella
cioccolata calda che ti cucino sempre io e che ti piace tanto?:”
Mi chiese,rubandomi
l’ennesimo sorriso.
Ero grande ormai,ma lui
non avrebbe mai smesso di viziarmi.
Prima non capivo il motivo
del forte legame fra me e mio padre,ma adesso guardando i suoi occhi verdi lo
sapevo.
Entrambi portavamo
l’eredità della discendenza di Mimì,noi due eravamo un po’ speciali!.
“:ti direi grazie!:”
Lui mi sorrise.
Aveva capelli e folti
baffi biondo scuro,e i miei stessi e grandi occhi verdi.
Si rivolse a mia madre,lui
era evidentemente al settimo cielo,non smetteva di guardarmi e sorridermi,ma
mia madre no.
“:cara,non dici niente? La nostra Kaimy è
tornata!:”
Lei mi guardò come se
fossi stata un insetto fastidioso che andava eliminato,e alzò il mento.
Era una donna robusta,con
i capelli corte e scuri sul castano rossiccio.
“:era ora! Sei finita in mezzo alla strada e
sei tornata? Cosa diavolo hai messo addosso?:”
Mio padre la ignorò.
“:tutto a suo tempo cara. Scommetto che Kaimy
ci racconterà tutto più tardi.:”
Mi schiacciò l’occhiolino
ed io gli sorrisi ancora.
In verità non ero in grado
di fare altro,non avevo la forza per fare nulla.
Dalle scale sentii
scendere un vero e proprio uragano,uno sbattere di piedi ed un vociare acuto
quasi assordante.
Era mia sorella Nahoko,non
potevo non riconoscere la sua voce.
“:…Mamma,dove hai messo le calzette del
bambino,non riesco a trovar…
Kaimy!:”
Mentre scendeva a testa
bassa si era accorta di me,e mi si era fiondata addosso,adesso infatti me la
ritrovavo al collo.
Era esile ed alta,con i
capelli corti chiari e perennemente spettinati. Anche gli occhi erano
chiari,rispecchiati dal caldo maglioncino celeste che
indossava.
Prima mi strinse forte poi
iniziò a scuotermi dalle spalle,ma non era arrabbiata.
“:dove sei stata razza di sorella
irresponsabile! Mai una telefonata,niente di niente,ma ti sei bevuta il
cervello?:”
“:Nahoko!:”
Chiamai io,ma lei mi
ignorava.
In quel momento mi sentivo
Miroku quando faceva l’innocente mentre Sango gli infuriava contro!.
Era il suo modo quello,era
sempre stata così,impulsiva ma buona come il pane.
“:io qui a preoccuparmi per te,e tu chissà
dove!:”
Fece gli occhi lucidi e
poi mi sorrise,ma prima mi avvicinò al suo viso.
“:mi racconti tutto dopo vero scriciolo?:”
“:non mi chiamare scriciolo,sono grande!:”
“:rimani comunque più piccola di me,e poi sei
mancata per più di sei mesi,come punizione ti chiamo così finche voglio!:”
Io inarcai un
sopracciglio,di certo quell’idea non mi piaceva.
Rimanevo inchiodata alla
sedia della cucina,con mio padre accanto e mia sorella ad un palmo dal naso che
si fingeva arrabbiata.
Nahoko sospirò e si
sedette nella sedia vicina.
“:non hai neanche visto mio figlio,sei una
zia pessima!:”
“:aspetta un momento,ma tu che ci fai qui?
Non hai una casa ed un marito?:”
“:ei modera i termini scriciolo! Mio marito è
fuori per lavoro,ed io ho deciso di passere un fine settimana qui con il
bambino. Sai lo stesso bambino che tu ancora non conosci!:”
Subito dopo intervenne mio
padre,ma non prima di essersi fatto una risata per i nostri battibecchi.
“:Nahoko stavo per preparare una cioccolata a
tua sorella,ne vuoi?:”
“:certo!:”
Io mi guardai un attimo in
torno,non riuscendo a fare a meno di sentirmi estranea a tutto quello.
Quella era la mia casa e
la mia famiglia,eppure ultimamente non pensavo a quella come la mia “vita”.
Adesso la mia vita era nel
Sengoku con Sesshomaru.
Ero stata sempre fuori
negli ultimi tempi per il mio lavoro.
Ora che ci pensavo,io ero
una cantante discretamente famosa nella mia epoca,ma non mi importava più nulla
di quello.
Se davvero sarei rimasta
nel presente non avrei più cantato.
Ero stata fuori casa da
tantissimo tempo,eppure,esclusa mia madre,la mai famiglia mi aveva accolto a
braccia aperte.
Magari dopo mi avrebbero
rimproverata e avrebbero preteso spiegazioni valide per il mio comportamento,ma
per il momento mi avevano fatto la festa!.
Nonostante ciò io avrei
sacrificato tutto quello per un demone,lo stesso demone che adesso mi aveva
mandata via.
“:emm,prima vorrei fare un bagno!:”
Ammisi,e mia sorella mi
trascinò su per le scale da un braccio.
“:si,si! Io e te dobbiamo fare un bel
discorso da sorella maggiore a sorella minore!:”
Mentre salivamo le
scale,non potevo fare a meno di pensare al fatto che mia sorella si aspettava
una spiegazione,ma cosa potevo dirle?.
Mi condusse davanti alla
porta della mia camera.
“:prego,io e la mamma abbiamo spostato qui la
tua roba. Prenditi quello che ti serve.:”
Restai davanti alla porta
a fissare il davanzale della finestra nella parete in fondo.
Lo stesso davanzale su cui
si era seduto una sera Sesshomaru.
Mi sembrava quasi di
rivederlo in quell’occasione,bello ed illuminato dal
bagliore lunare.
Sentii infondo al petto la
voragine spalancarsi,troppi ricordi di lui mi legavano a quel luogo.
Mi fondai verso l’armadio
sforzandomi con tutta me stessa di non guardare il mio letto,lo stesso letto su
cui ci eravamo dati il nostro primo bacio,oppure quella poltrona in cui si era seduto
e dove poi io mi ero seduta in braccio a lui.
Mi abbassai verso i
cassetti in basso dell’armadio,e cercai ciò che mi serviva.
Sentivo la testa
pulsare,che mi urlava la sua voglia di tornare da Sesshomaru,mentre dovevo
sforzarmi di tenere testa a mia sorella.
“:Come mai sono tornati a vivere in questa
casa?:”
Chiesi per distrarmi.
“:la mamma ha perso il lavoro,così hanno
pensato di tornare qui. Papà ha riaperto la bottega!:”
Mio padre era un artigiano
con una piccola bottega a due isolati di distanza. Io la chiamavo “la bottega
delle meraviglie”.
Ci ero cresciuta
dentro,mio padre mi portava sempre al lavoro con lui,perché ero l’unica in
famiglia che apprezzasse veramente quello che faceva.
In quel suo piccolo
negozio c’erano tantissime cose capaci di catturare la mia attenzione,dagli
oggetti in legno ai carillon,poi vi erano anche oggettini in vetro,sonagli e
tanto altro.
Io e lui eravamo gli unici
che apprezzavamo quelle cose.
Mia madre invece definiva
lui e il suo lavoro “inutili”.
Un padre di famiglia,secondo
mia madre,avrebbe dovuto avere un lavoro più prestigioso.
Nahoko rimaneva appoggiata
alla porta,era tranquilla,io finii di prendere le mie cose e mi sollevai per
andare verso di lei.
“:dov’è il bambino?:”
Le chiesi,mentre in realtà
pesavo ad altro.
“:sta dormendo,dovrai aspettare per
conoscerlo!:”
Entrambe entrammo in bagno
e ci chiudemmo la porta alla spalle.
Lei si andò a sedere sul
bordo della vasca da bagno ed iniziò a riempirla di acqua calda,io invece
rimassi a fissare la mia immagine allo specchio sopra il lavello.
Aveva ragione mio
padre,ero sciupata.
A dire il vero ero in
condizione pessime,il viso pallido e smagrito,alcuni lividi,ed i capelli erano
a dir poco pietosi.
Anche il mio corpo era
cambiato in peggio,ero davvero ridotta male.
Ed in oltre presentarmi a
casa con quel Kimono non era stato il massimo!.
“:non mi dici niente?:”
Mi chiamò Nahoko.
“:cosa vuoi sapere?:”
Continuavo a fissarmi alla
specchio.
“:e me lo chiedi? Però in effetti devo
chiederti una cosa folle…:”
Non dissi nulla e la
lasciai continuare.
“:Harumi un giorno mi ha detto di averti vista,dice
che ha visto cose strane. Poi ha anche detto di essere caduta nel pozzo di casa
di Kagome e di aver incontrato anche lei,ma dice di essere finita in un posto
strano…:”
Era chiaro che Nahoko non
credesse in quello che le aveva detto mia sorella.
Io non mi voltai,mi
fissavo ancora allo specchio.
“:sapevo che non avrebbe saputo mantenere il
segreto…:”
Vidi l’espressione di
Nahoko cambiare.
“:vorresti farmi credere che ha detto il
vero?:”
Io non risposi e lei
continuò ad occhi sbarrati,mentre agitava le mani.
“: te l’ho chiesto solo per vedere la tua
reazione,ma non ci avevo mai creduto. Il dubbio mi era venuto solo perché
Harumi non dice mani le bugie…:”
In quel momento mi voltai
a guardarla,seria e con sguardo profondo.
“:non ci crederai nemmeno se te lo confermo
cento volte vero?:”
Lei mi guardò ancora più
stupita,ma si fece seria.
“:ha detto che sei in grado di volare e di
fare la luce con le mani,come potrei crederci?:”
Io abbassai lo sguardo,ero
seria,non avevo neanche la forza di rilassarmi,più mi fissavo allo specchio più
mi sentivo un cadavere.
Poi allungai la mano
mettendo il mostra il palmo,e feci comparire una sfera di luce viola.
Nahoko rimase paralizzata,deglutì,e
si alzò con gli occhi fissi sulla sfera.
“:non ci credo sto sognando!:”
Senza scompormi feci
sparire la sfera,ma lei agitò le mani.
“:no,no aspetta! Fammi rivedere!:”
Io ricreai la sfera per un
po’ per poi farla sparire ancora.
“:ancora una volta!:”
Io la guardai scocciata.
“:Nahoko!:”
“:ok ok ora basta!:”
Si andò a sedere sconvolta
sul bordo della vasca.
“:sai…:”
Iniziò a dirmi a bassa
voce,mentre tornava seria.
“:…io e papà avevamo capito che c’era qualcosa
di grosso sotto,sapevamo che era l’unica spiegazione per questa tua assenza
così prolungata.
Ci siamo
ripromessi che non appena saresti tornata saremo stai discreti con te,e che ti
saremo solo stati vicino.
Insomma io lo
sapevo che c’era una spiegazione valida per tutto!:”
“:grazie!:”
Lei mi fece segno di
andarmi a sedere vicino a lei,mentre la vasca finiva di riempirsi.
“:Harumi mi ha detto che con te c’era un
ragazzo…:”
Qualcosa nel mio sguardo
fece capire tutto a mia sorella,che mi guardò desolata.
Io mi sedetti sentendo in
me riaprire la voragine.
“:era… il tuo ragazzo?:”
Mi chiese a bassa voce.
Io alzai gli occhi verso
il cielo sforzandomi di non piangere e mi morsi il labbro.
Lei capii che il mio era
un si,e continuò cercando di non esagerare.
“:tra di voi è andata male,e sei tornata per questo?:”
La guardai facendole di si
con la testa e mordendomi il labbro.
Lei guardò in terra.
“:ne vuoi parlare?:”
Io feci di no con gli
occhi lucidi.
“:ok,allora fai con calma…:”
Si alzò per andarsene,ma
l’afferrai da un braccio per farla risedere.
“:no aspetta,rimani…:”
Appoggi la testa sulla sua
spalla,e iniziai a parlare:
“:io lo amo più di ogni altra cosa al mondo,e
anche lui mi ama. Ma sono successe troppe cose,e sono certa che se mi ha
riportata qui lo ha fatto solo per proteggermi. Presto tornerà da me,lo so per
certo:”
“:e allora aspettalo!:”
Mi accarezzò la testa con
fare materno,poi continuò.
“:so che mi dici il vero,ma so anche che hai
paura di sbagliarti. Adesso pensa solo a rilassarti,magari mi dirai altro dopo:”
Io feci di si,lei uscì ed
io mi spogliai per entrare nella vasca.
Il contatto con l’acqua
calda mi fu di sollievo.
Rimasi seduta e
riflettere.
Avevo bisogno di credere
nel fatto che lo avrei rivisto,altrimenti non avrei superato quel momento. Io
non potevo esistere senza di lui.
Kagome ed Inuyasha
avrebbero trovato il modo per ristabilire il collegamento fra i due mondi,ed in
quel momento sarei tornata da lui.
Mi strinsi nelle spalle,vedendo
un luccichio nel mio polso,dove c’era un braccialetto bronzato.
Lo guardai attentamente,il
bracciale con la pietruzza in ambra che Sesshomaru mi aveva regalato.
Non riuscii a trattenere
il pianto e mi passai la mano sulla faccia.
Perché mi aveva fatto
questo!.
Cosa voleva ottenere?.
Invece di salvarmi e
mettermi al sicuro mi stava uccidendo ancora una volta.
Sarebbe tornato,lo
sapevo,lui mi amava.
****DUE MESI DOPO****
Era primavera,ed io vestivo
con una maglietta leggera rossa e un paio di jeans,i capelli li aveva raccolti
in una treccia.
Ero per strada,ancora nel
presente,e Kagome non era mai tornata dal giorno in cui il pozzo era stato
distrutto.
Nel fra tempo avevo
raccontato ogni singola cosa di ciò che mi era accaduta nel Sengoku a mia
sorella Nahoko,ed insieme avevamo detto anche un po’ della verità a mio padre.
Finalmente avevo
conosciuto il mio nipotino,un bimbo paffuto dagli occhi svegli. Dato che non lo
avevo visto nei suoi primi mesi,mi divertivo a viziarlo in tutti i modi per
guadagnarmi l’affetto che mi ero persa.
Mentre camminavo per
strada,passai davanti alle scale bianche in salita che portavano al tempio di
Kagome.
Sia io che Nahoko avevamo
passato molto tempo con la signora Higurashi,in particolare io volevo starle
vicino il più possibile.
Sua figlia era rimasta per
due mesi bloccata in un’altra epoca per colpa mia.
La signora con me era
sempre stata gentile,una volta ci aveva anche preparato i biscotti,ma sapevo
che sotto sotto soffriva parecchio. Nascondeva il suo
immenso dolore.
In quanto a me,non sapevo
più neppure se avevo i miei vecchi poteri.
Mi ero ristabilita nella
vita normale,e dopo qualche dimostrazione per convincere mio padre e mia
sorella,non avevo più fatto nulla che mi legasse alla Kaimy del passato.
Scossi la testa e feci un
solo passo,quanto avvertii chiaramente un’aura vibrante provenire dal
tempietto.
Senza dare il tempo al
cervello di formulare un ordine preciso ai muscoli,mi catapultai su per le
scale e raggiunsi il tempietto che custodiva il pozzo,e chiusi istintivamente
la porta alla mie spalle.
Rimasti di ghiaccio sulle
scale su cui mi accascia ad occhi spalancati,mentre percepivo chiaramente
l’aura pulsante del pozzo riattivarsi,e vedevo un bagliore di luce emergerne
per un secondo e poi sparire.
“:finalmente sono tornata!!:”
Sentii esultare la voce di
Kagome,e poco dopo la vidi spuntare fuori dal pozzo,con indosso la sua vecchia
divisa scolastica ed uno zaino in spalla.
“:Kagome!:”
Riuscii a pena a
sussurrare,e la vidi sorridere,poi le corsi al collo stringendola forte ed
inizia a piagnucolare come una stupida.
“:Kagome è tutta colpa mia se il pozzo è
stato distrutto,perdonami,non puoi immaginare come sono felice di rivederti!:”
“:si lo so,ma adesso calmati va tutto bene!:”
Ci separammo per fissarci
negli occhi,e lei continuò.
“:ho un sacco di cose da dirti,finalmente
siamo riusciti a ristabilire il legame fra i due mondi:”
Io feci di si con la testa
aggiungendo:
“:dopo mi racconterai ogni cosa,per adesso
corri da tua madre!:”
Lei mi fece di si e corse
in casa urlando la parola “mamma sono a casa!”.
Mi andai a sedere ad una
vecchia panca sotto l’albero millenario con la testa decisamente confusa e
rimasi ad attendere per un po’,fino a quando Kagome non tornò vestita con una
camicetta bianca ed una gonnellina azzurra.
Evidentemente si era
concessa un bagno.
Mi si avvicinò e si
sedette al mio fianco.
“:c’e qualcosa che vuoi sapere in
particolare?:”
Mi chiese,sotto l’ombra
delle foglie dell’albero,che ci riparavano dal solo accecante.
“:comincia dal momento in cui hai scoperto
del pozzo distrutto:”
Lei fece un cenno ed
iniziò.
“:immaginerai che mi sono sentita persa,ma
poi Kaede ha detto che si poteva rimediare,e che bastava ricostruire per bene
il pozzo e poi attendere che il passaggio si rigenerasse con il tempo. Per
questo sono passati due mesi.:”
“:e con Naraku? Lo avete sconfitto?:”
“:si,è stata una battaglia lunga,tutti
abbiamo combattuto al massimo.:”
La vidi fare una
pausa,come se cercasse di omettermi una parte,e potevo immaginare quale,poi si
fece coraggio e continuò:
“:…anche Sesshomaru ha combattuto,e grazie a
lui abbiamo salvato anche Kohaku:”
“:e come? Pensavo che la sua spada non
potesse nulla!:”
“:lo pensavamo anche noi,ma ricordi che era
intervenuta Kikyo con il suo potere su Kohaku? Forse è stato quello a cambiare
le cose,sta di fatto che adesso è salvo grazie alla Tenseiga!:”
“:capisco,cos’altro mi dici?:”
“:tutti sono preoccupati,perché siamo
praticamente certi di non aver sconfitto del tutto Naraku…:”
“:ma cosa dici?:”
“:è come se lo avessimo ucciso solo per
poco,c’è qualcosa che ci fa pensare che presto tornerà,infatti sono tutti
ancora in allerta,però il vortice sulla mano di Miroku è sparito!:”
“:benissimo! E cosa mi dici di lui e Sango?:”
Kagome sorrise.
“:Sango è al terzo mese di gravidanza! Stanno
preparando le nozze!:”
Rimasi a bocca aperta.
“:che cosa!?,significa che era già incinta da
un po’!:”
“:si,ma lo ha saputo da poco…:”
Io feci di si.
“:e tu ed Inuyasha?:”
“:abbiamo deciso di rimanere insieme,userà la
sfera che abbiamo recuperato per diventare umano:”
“:sono contenta per vuoi!:”
Kagome acconsentì,poi mi
fece una domanda:
“:ma su di te non c’era una maledizione?:”
“:si,ma sono effettivamente morta per un paio
di secondi,quindi si è annullata!:”
“:capisco,questo non lo sapevamo bene…:”
Ci fu un attimo di
silenzio,Kagome mi guardava di nascosto,ed io capivo che mi nascondeva
qualcosa.
“:Kagome dimmi tutto,non nascondermi nulla!:”
La pregai sorridendo con
serenità,ma la vidi sospirare a fondo prima di rispondermi.
“:allora,Abbiamo visto Sesshomaru durante la
battaglia,ma poi e sparito e nessuno sa più dov’è.
Inuyasha voleva
andare a cercarlo,ma non lo ha fatto…:”
“:e con ciò?:”
Il mio volto si irrigidì.
“:cosa vuoi dire? Tu lo ami,adesso il pozzo
c’è di nuovo,va da lui! Sono sicura che tornerete insieme…:”
Io sorrisi in modo strano
abbassando la testa,quello era tutto ciò che avevo aspettato da tanto,ma
adesso…
“:non Kagome,lui non è tornato a prendermi,e
francamente non intendo andare nel Sengoku..:”
“:ma perchè? Tu lo ami!:”
Io rimasi in silenzio per
un po’,Kagome era ad occhi sbarrati,io ero seria.
“:Si,lo amo!:”
“:e allora cosa aspetti?:”
Mi rabbuiai,ormai non
riuscivo più nemmeno a pronunciare il suo nome.
“:io e… Sesshomaru,non torneremo più insieme…:”
“:vuoi dire che fra voi è finita?:”
Io guardai il cielo.
Se solo Kagome avesse
saputo la verità,non avrebbe più aggiunto un parola.
“:vedi,c’è una novità adesso. Io non POSSO più
tornare…:”
“:che significa?:”
Mi chiese incredula.
“:significa che anche se volessi correre da
lui non potrei proprio farlo,neanche se lo desiderassi con tutta me stessa.:”
“:ma il pozzo è tornato come prima!:”
“:non è per quello…:”
“:c’entra
Mimì?:”
“:qualcosa di più grande e più grave…:”
Lei mi guardo stupita ed
io la fissai negli occhi,che già mi erano tornate le lacrime.
Se solo avesse saputo la gravità
che mi portavo dentro,se avesse anche solo sospettato la gravità del motivo che
mi impediva di tornare nel Sengoku,non avrebbe detto nulla e avrebbe capito.
“:credimi Kagome,non posso…:”
“:allora spiegami tutto!:”
Mi alzai in piedi per
nasconderle le mie lacrime.
“:non adesso,non c’è la faccio.
Vieni sta sera a
casa mia,ci sarà Nahoko,lei mi aiuterà a dirti tutto. Ti prego non chiedermi
più nulla.
Sta sera ti dirò
tutto promesso.
Credimi che è una
cosa grave,molto grave.
A dopo:”
Senza darle il tempo di
dire altro corsi via,per nascondere finche potevo la verità a me stessa,per
sopprimere il mio dolore.
Non potevo dirle la verità
da sola,avevo bisogno del supporto di mia sorella.
Nessuno poteva immaginare
quanto grave e disarmante fosse la verità.
….perdonami Sesshomaru,ma è un addio!....
****FINE****
E così siamo giunti alla
fine,vorrei pregare i fan della coppia Sesshomaru-Kaimy di aver fiducia in me e
nella seconda parte della storia,ovviamente io sono la prima ad avere a cuore
questa coppia,e non potrei MAI farla finire così male.
Non immaginate quanto mi
dispiaccia aver concluso la prima parte,prometto di pubblicare SUBTIO il
seguito! Che spero vogliate seguire.
Questo seguito si chiamerà
BACK TO
SHINE , e sono garantiti vari colpi di scena,romanticismo
e tanto altro.
Spero di ritrovare tutti i
lettori che hanno seguito questa storia fino ad adesso,e colgo l’occasione per
ringraziarli tutti di vero cuore.
Devo fare un
ringraziamento molto ma molto speciale a CELINA,la persona che ha recensito
tutti ma proprio tutti i capitoli,dal primo a l’ultimo.
Spero che continuerà a
farlo anche nella seconda parte,un bacio grande.
Poi volevo ovviamente
ringraziare Kabubi ed Ade_A7X,che hanno anche loro
recensito,volevo mandargli un grazie e un bacio enorme.
In oltre ringrazio
Paperina_90,che anche se ha recensito solo gli ultimissimi capitoli,è stata la
mia prima lettrice in assoluto,che ha cominciato a seguire ed apprezzare questa
stria quando era solo una bozza non pubblicata.
Devo ringraziarla per il
sostegno che mi da giorno dopo giorno.
Ti voglio troppo bene (tadb).
Grazie e tutte le altre
persone che hanno recensito ma che per mancanza di tempo non ho citato,e grazie
ancora a chi ha letto soltanto.
A presto.
*****