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Autore: LizzieCarter    16/09/2013    3 recensioni
"Si china a terra e raccoglie un libro che ha urtato col piede avvicinandosi al bagagliaio aperto.
 -Un ponte per Terabithia?- chiede, con una sfumatura indecifrabile nel tono divertito [...]; sorride, sembra stia per dire qualcosa, ma poi si limita ad avvicinarsi e a riporre con delicatezza il libro nello scatolone che tengo in mano..."

Un'appassionata di libri in fuga dal passato,
un ragazzo che non è solo un attore famoso,
un giardino sempre misteriosamente fradicio,
una coinquilina stalker,
dei chiassosi polletti,
la storia di un'intrepida panettiera,
una nuova Terabithia...
"- E' meglio...- si schiarisce la voce, lasciandomi le mani per infilarsi un paio di guanti di pelle chiara; - E' meglio se ti tieni bene-.
Annuisco contro la sua spalla, sobbalzo lievemente quando lui toglie il cavalletto e fa partire la moto con un rombo, e poi... poi c'è solo il vento sul mio viso.
Cosa estremamente poetica, non fosse che mi sono mangiata metà dei miei capelli!"

[con illustrazioni all'interno :)]
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un nuovo ponte per Terabithia'
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oh my god - Oh. Mio. Dio!!

L'urlo di Josh mi sveglia all'improvviso, il mattino dopo. Corro in camera sua col cuore in gola, sperando che questa non sia la sua reazione al ricordo di quello che è successo ieri sera.
Mi sporgo dallo stipite della porta e sbircio dentro. Non riesco a credere ai miei occhi: scorgo Josh sotto le coperte, gli occhi ancora gonfi di sonno, la sveglia in mano, circondato da almeno cinque ragazze che ancora russano tranquillamente, nonostate il suo urlo (sbornia pesante, a quanto pare).
- Ma che ca-? - domando, strabuzzando gli occhi. Quanto se l'è spassata ieri sera, dopo che sono andata a dormire? Sento una  morsa stringermi lo stomaco mentre assisto a quello strano spettacolo di ragazze dai capelli arruffati e il trucco colato rannicchiate attorno a Josh, le gonne striminzite che non lasciano proprio niente all'immaginazione. Cerco di convincermi che sia pietà nei loro confronti, quella che provo, e non una stupida e infondata... gelosia? Nah...
- Oh, Grace, grazie a Dio! - esclama Josh, sollevato, quando mi vede. - Tu sai chi sono queste? -.
Scuoto la testa, avvicinandomi in punta di piedi. - Se non lo sai tu... Mi sa che ieri hai bevuto un po' troppo, quando sei tornato giù - commento, severa.
- Non sono tornato giù, ieri, dopo la doccia - sussurra lui, preoccupato.
Oh.
Sollevata, mi guardo attorno in cerca di qualche indizio che spieghi da dove arrivano queste ragazze, e scorgo Kellie beatamente addormentata sul divano-dei-guardoni che sta di fianco al letto. In quel momento, la vede anche Josh, che mormora una parolaccia.
Mi avvicino a lei e la scrollo senza tanti complimenti. Ho come l'impressione che questa volta abbia combinato un bel casino.
- Huh? - grugnisce, aprendo un occhio a metà.
- Kellie, chi sono queste ragazze? - sibila Josh, indicandone una che gli sta sbavando sul cuscino, in una pozza di mascara sciolto.
Kellie si tira su con un gemito, si stiracchia un po', sbadiglia, si stropiccia gli occhi. Solo alla fine si decide a spiegare: - Sono Jessica, Rochelle, Alexa, Jenny, Callie -. Le indica a una a una col dito. Infine, punta quella che ha di fronte, accoccolata sul divano: -... e Betta -.
- E cosa ci fanno qui, di preciso? - domanda Josh, ai limiti della pazienza.
- Un pigiama party? - suggerisco io con un mezzo sorriso.
- Oh, le ho invitate io - risponde Kellie, come se questo bastasse a spiegare tutto. Josh e io ci limitiamo a fissarla con aria truce.
- Ecco, sono tue fan, Josh e avevo giurato che te le avrei presentate quando fossi diventata la tua ragazz... amica, così, visto che ieri c'era questa festa, ho pensato che non sarebbe stato un problema se si fossero imbucate!
- Non ci sarebbe stato problema, se non si fossero "imbucate" nel mio letto - si spazientisce Josh, le sopracciglia così calate sugli occhi da nasconderli con l'ombra della fronte.
Kellie si esibisce in un'espressione mortificata e si affretta ad aggiungere - E' che volevano tanto conoscerti, ma tu sei sparito per tutta la serata, così ho detto loro che magari ti trovavano già a dormire, perchè, ecco, tu fai un po' la vita da vecchio. E infatti... -.
- Io non faccio una vita da vecchio - borbotta Josh, offeso, ma poi mi lancia un'occhiata colpevole da sopra il sedere di quella che dev'essere Jenny. Io scrollo piano le spalle, come a dirgli che non può sentirsi in colpa: lui mica sapeva che c'erano quelle ragazze, alla festa, che aspettavano di conoscerlo. Poi mi giro verso Kellie. - Dimitri ve l'ha lasciato fare? - domando, incredula. E io che pensavo di aver trovato un tipo a posto, che fosse in grado di tenerla a bada!
Per tutta risposta, il viso di Kellie si fa incredibilmente triste. - Alla fine, ieri è dovuto rimanere a lavorare fino a tardi e non è passato - dice con una vocina sottile sottile, sottolineando la parola "lavorare" come se credesse che Dimitri si fosse dedicato a tutt'altre occupazioni. - Per quello ho chiamato le mie amiche: mi annoiavo e mi sentivo tanto sola... -.
Impacciata, le metto una mano sulla spalla. - Kel, Dimitri non ti sta tradendo. E' colpa del suo lavoro, che richiede orari strani -, tento di consolarla. Josh, intanto, cerca di districarsi dall'intreccio di gambe e braccia che ricopre il suo letto senza svegliare nessuno.
- Sù, Kellie, vieni giù a fare colazione. Ti preparo i miei magici pancakes - dice, saltando giù dal letto. - Riescono a consolare persino Connor le poche volte che non prende il massimo dei voti -.
Kellie sorride un po', e accetta con un un cenno della testa. Mentre lei scrive un biglietto per quando le sue amiche si sveglieranno e lo poggia sulla schiena di Rochelle, io faccio una corsa a recuperare il mio cellulare e -tentazione irresistibile- scatto qualche foto a quel disfacimento di topmodel che sbavano nel sonno.
- Per la mia campagna contro l'alcool - spiego a Josh, quando vedo che mi guarda male. - E per quando ho bisogno di farmi una risata - sghignazzo poi, sgusciandogli di fianco e correndo di sotto.

Quando Josh raggiunge la cucina, mi trova seduta al bancone a sorseggiare un succo, come se niente fosse. Gli lancio un'occhiata divertita da sopra il bicchiere, lui ricambia, a metà tra il costernato e il minaccioso. - Giura che non le mostrerai a nessuno - dice, agitandomi un dito contro. - I giornalisti potrebbero costruirci sopra chissà che storia! -.
- Potrei costruircela io una bella storia, così gli risparmio anche la fatica - commento, pensierosa. Kellie ci raggiunge in quel momento e mi gela con lo sguardo. - Quale storia? Stai cercando di coprire Dimitri? - domanda, brusca. - Perchè lo so che ti sta simpatico, ma dovresti davvero dirmelo se lui... Insomma, noi siamo amiche da più tempo... - si siede al bancone, di fronte a me, e mi lancia un'occhiata preoccupata. - Siamo amiche, vero? -.
- Ma... ma certo che siamo amiche! - rispondo, a disagio. Josh, intanto, ci ha girato le spalle e si è messo ai fornelli, ma posso capire dal  movimento quasi impercettibile delle sue spalle che sta ridendo .
Mentre lui si dà da fare con i suoi pancakes e un delizioso profumo di farina e cafelatte si spande per la cucina fino a riempirne ogni angolo, a me tocca l'ingrato compito di consolare Kellie e convincerla che Dimitri non la tradirebbe mai e poi mai; senza risultato, però.
- Non mi ha ancora detto "ti amo"! - si lamenta lei.
- Vi conoscete da quattro giorni! - sbuffo, esasperata.
- Non importa! - ribatte lei. - Io davvero non capisco tutti questi problemi nel dire "ti amo" ad una persona. Insomma, se è una cosa che senti, perchè tenerla nascosta e rendere tutto così difficile?! -.
Le lancio un'occhiata cupa, e incrocio le braccia al petto. Sembra tutto così semplice, quand'è lei a parlare, quand'è della sua vita che si parla. Ma ha fatto una domanda, e stavolta ho intenzione di risponderle per le rime.
- E' la paura del rifiuto, Kellie. Forse tu non hai mai provato una simile emozione, ma ti assicuro che fa schifo e nessuno ci tiene a ripeterla tanto spesso! -.
Batto le mani sul bancone, e in quel momento il rumore della spatola sulla padella si interrompe. Josh è immobile di fronte ai fornelli, mi guarda allibito. Colpevole, incrocio lo sguardo ferito di Kellie e mi sento morire dal senso di colpa.
Perciò faccio quello che mi pare più sensato: corro di sopra pestando i piedi. Raggiunto il pianerottolo, sono colta da un momento di panico e non mi ricordo più come raggiungere la mia camera in quella dannatissima ed enorme casa. Mi raggomitolo per terra, appoggiandomi al corrimano con la schiena, e mi prendo la testa tra le mani, sprofondandola tra le ginocchia e dedicando un sacco di parolacce alla mia sensibilità.
Nonostante il tornado nella mia testa, riesco ancora a percepire, soffocata e pensierosa, la voce di Josh che, al piano di sotto, dichiara - Sai, Kellie, io sono d'accordo con te -.
C'è un momento di silenzio, prima che Kellie risponda, e per un attimo il mio cuore si riduce a una prugna avvizzita al pensiero che stia piangendo. Poi, però, la sua voce domanda (ferma, ma cupa): - Recentemente hai detto "ti amo" a nessuno? -.
- No - risponde Josh, tutibante.
- Allora sei un ipocrita -.
Un lungo silenzio segue le parole di Kellie, dette in un tono duro che non le avevo mai sentito prima. Mi mordo l'interno della guancia quasi a sangue, al pensiero che per colpa mia, perchè l'ho trattata così, lei adesso abbia detto a Josh qualcosa che l'ha ferito.
Poi, però, sento che lui, a bassa voce, lentamente, come se stesse parlando più con se stesso che con Kellie, dice - Hai ragione -.

- Hey, bimba, origli? -
Sto riflettendo su ciò che ho appena ascoltato, quando una voce mi fa sobbalzare.
- Jennifer! - bisbiglio, sorpresa - cosa ci fai qui? -.
Lei si accuccia vicino a me. - Mi sono fermata per la notte per non dover guidare. Credo sia rimasto anche qualcun altro, ma non ci giurerei... -.
- Oh, si, sono rimaste anche le sei fan che si sono intrufolate in camera di Josh durante la notte - la informo con un ghigno.
- Maddai! - mormora lei, gli occhi accesi di malizia. - Ed è per questo che sei rintanata qui come un Gollum di malumore? Sei gelosa? -.
Le lancio un'occhiataccia, poi faccio segno di no con la testa. - Ho avuto una discussione con Kellie. Oh, ma quando capirete tutti che tra me e Josh non c'è niente? - sbotto, spazientita.
- Non c'è niente... Per ora - afferma lei, ammiccando. Poi mi prende le mani e mi tira in piedi senza tanti complimenti. - E ora, tutti giù a fare colazione! Se il mio fiuto non mi tradisce, Josh sta facendo i suoi pancakes, e ti giuro che non mente quando dice che sono buonissimi -.
Quando entriamo in cucina, troviamo Kellie che rimesta con aria pensierosa il suo caffelatte, lanciando di tanto in tanto un'occhiata dispiaciuta a Josh, e quest'ultimo ancora ai fornelli, con una pila di pancakes che torreggia su di lui.
- Diavolo, Josh, non ti offendere, ma quella torre di pancakes è letteralmente più alta di te! - lo saluta Jennifer, avvicinandosi di soppiatto alle sue spalle e rubando una delle delizie appena spadellate dall'amico.
- Ohw, OHW, scotta! - si lamenta, facendosi saltellare il pancake da una mano all'altra, senza badare al ghigno di Josh.
Io, intanto, scivolo a fianco di Kellie e le tocco un braccio per richiamare la sua attenzione.
 - Hey, Kel, mi dispiace per quello che ho detto prima. E' che... lo sai che sono un po' pessimista, no? E quando mi sono svegliata da poco lo sono ancora di più! -.
Come scuse fanno schifo, lo so. Mi sto giusto spremendo i neuroni per trovare qualcosa di meglio, che riesca a spiegare perchè ho sentito la necessità di parlare così, ma che riesca anche a farmi mantenere un certo riserbo, quando Kellie fa una smorfia che sembra un sorriso stiracchiato. - Non me ne parlare. Anche io ho combinato la mia, stamattina - borbotta, piano. 
- Allora... mi perdoni? - domando, incerta. Mi pare troppo semplice che sia finita così: dev'esserci qualcosa dietro.
- Ma certo che sì! - esclama Kellie, infine, gettandomi le braccia al collo e abbracciandomi stretta. - In fondo siamo amiche, no? -.
Josh è ancora di spalle, impegnato ai fornelli, ma Jennifer vede benissimo la mia faccia corrucciata, stritolata tra le braccia di Kellie, e scoppia in un accesso di tosse così forte che è chiaro che sta cercando di mascherare una grassa risata.
Pochi minuti dopo,  Kellie, Jen e io aiutiamo Josh a portare sul bancone a isola i piatti di pancakes e le varie farciture, e iniziamo a servirci.
- Allora Josh... - comincia Jennifer, a bocca piena. Prima di continuare, mi lancia un'occhiata furba. - Ieri sera in doccia con Grace, stanotte a letto con -mi dicono- sei ragazze... cos'è, l'ansia? Ti senti trascurato? Eccesso di testosterone? - domanda, scompigliandogli i capelli con un enorme sorriso in volto. Il viso di Josh, che adesso ha seppellito tra le braccia per proteggersi dall'attacco di Jennifer, è violaceo. Io, invece, mi sento impallidire e lancio un'occhiata ansiosa a Kellie. - Ma-ma cosa dici Jen? - balbetto, lanciandole un'occhiata di avvertimento; - Avevo solo chiamato Josh per farmi spiegare come funzionava la doccia, ma... ma evidentemente era un po' rotta, perchè si è accesa all'improvviso e ha infradiciato tutti e due! -.
Kellie si limita a una risatina, per nulla preoccupata; Jen, invece, non demorde. - Giuuusto - annuisce, mentre si spalma una generosa dose di nutella sul pancake; - perchè in Inghilterra non esistono le docce, giusto? Avete solo vasche da bagno? -.
- Proprio così - ribatto, immusonendomi. Non è niente vero, e sono sicura che lo sa anche lei, ma magari Kellie no.
- Oh, ma no! L'anno scorso sono stata in vacanza in Inghilterra e le docce c'erano! -, esclama quest'ultima, stupita.
Come non detto, eh.
- Probabilmente era solo la mia zona... - mugugno, allora, prima di tirarmi una scatola di cereali davanti alla faccia e nascondermici dietro.
- Allora, Josh... -, riparte all'attacco Jen, ben decisa a non demordere.

Abbiamo appena finito di raccontare a Jennifer come ci sono finite tutte quelle ragazze in camera di Josh, ed è ormai tarda mattinata, quando una voce bassa, maschile richiama la nostra attenzione.
- Heilà a tutti! Ho appena trovato queste belle ragazze che si aggiravano per il piano di sopra con aria confusa... Cercavano un certo Joshua Ryan Hutcherson. Per caso sapete chi è? - domanda, con un lampo divertito negli occhi, il ragazzo smilzo dai capelli lunghi e scuri che sta appoggiato allo stipite. Sono quasi sicura di averlo visto ieri sera, ma sinceramente non ho idea di come si chiami, nè di che tipo di personaggio famoso sia. A dir la verità, non sono neanche sicura che sia famoso.
Intanto, sei testoline un po' arruffate, ma col trucco perfettamente rifatto, si sporgono da dietro il ragazzo -che sembra avere origini indiane o pakistane, ma, per quello che me ne intendo, potrebbe essere un tipico italiano del sud, tantopiù che il suo accento è perfettamente americano- e sbirciano in cucina, in cerca della preda.
- Proprio no - replico, guardandomi attorno con nonchalance, facendo gli occhiacci a Josh per fargli capire che è ora di svignarsela. - Siamo tutte persone normali, qui. Noiosissime, comuni... dovete aver sbagliato cas...-
- AAAAAAAAH JENNIFER! - mi interrompe una delle ragazze, riconoscendo Jen una volta che si è ripulita il viso dalla nutella e che le sue guance hanno smesso di somigliare a quelle di un roditore.
Josh si alza di scatto proprio in quel momento, portandosi davanti a lei con fare protettivo. - Piano, qui, prima che qualcuno si faccia male! -. Nei suoi occhi brilla una scintilla d'inquietudine, probabilmente perchè si ricorda di quello che è successo in aeroporto appena qualche giorno fa.
Purtroppo non fa in tempo a continuare, perchè  la ragazza che era corsa incontro a Jen gli getta le braccia al collo e gli strilla in un orecchio - JOOOOOOOOOOOOSH! -.
Come se non sapesse anche lui come si chiama.
Le sue mani tremano impercettibilmente sulla schiena della ragazza anche se lui cerca di abbracciarla con naturalezza, come se niente fosse. Nessun'altro sembra notarlo.
E' un attimo, e tutte le altre ragazze si gettano addosso a Josh, come se fossero ad una partita di rugby e lui in questo momento avesse il pallone.
- Ferme, FERME!- urlo con tutta la voce che ho in gola. Salto giù dallo sgabello in fretta tanto quanto la mia prestanza fisica mi consente di fare e tento di fare lo spartitraffico tra Josh e le ragazze, cercando allo stesso tempo di proteggermi il naso con le mani. La mascherina potrà anche ripararlo dagli urti, ma ormai ho capito che avere a che fare con una fan emozionata può diventare più pericoloso di un incontro di boxe.
- Uno, due, tre, quattro... - conto le teste di fronte a me, cercando di capire se ho tutto sotto controllo. OK: le amiche di Kel sono sei; sottraendo quella che sta accozzata (attaccata come una cozza) a Josh sono cinque, quindi perchè qui ce ne sono soltanto quattro?
Allarmata, giro lo sguardo per la  stanza, temendo che l'ultima ragazza stia progettando un'irruzione laterale ai danni di Josh o, peggio, che abbia intenzione di attaccarmi alle spalle. Poi, per fortuna, la vedo al sicuro, tenuta ferma dall'amico di Josh.
- Heilà, grazie! - sorrido, ammiccando in direzione della fan: una in meno che può spaccarmi il naso. Poi, però, mi accorgo che è lei che tiene stretto lui, più che il contrario. Allora lui dev'essere sicuramente una persona famosa.
Non che questo cambi le cose: non ricordo comunque il suo nome.
- Hai trovato una fan personale, eh, ehm...? -
- Avan - si presenta lui con un sorriso storto tutto fascino e oscurità. Per fortuna,  non sembra troppo dispiaciuto delle attenzioni della ragazza. La cosa mi fa pensare che il suo momento di gloria sia iniziato da poco... probabilmente lui non è ancora stato aggredito da una sua fan. Per un momento mi chiedo se dovrei avvertirlo del rischi del mestiere, ma poi mi dico che il "meglio prevenire che curare" è una gran fregatura e che non ha senso farlo preoccupare prima che ci sia effettivamente il pericolo di un'aggressione. Che si goda le sue fan, finchè non diventano violente!
- Avan, huh? Tienitela stretta -.

***

Visto che Josh è troppo buono, quella mattina finisce per offrire la colazione anche alle ragazze. E io che pensavo di dover spartire quei pancakes solo con lui, Jen e Kellie!
Poi, sempre visto che Josh è troppo buono, finisce per fare un autografo a tutte le ragazze. Infine, visto che è giunta l'ora di andare a lavoro e che Josh è davvero troppo buono, si offre anche di far assistere loro ad una giornata sul set... e come potrebbero rifiutare, le ragazze?
E' ormai sera quando gli allenamenti di Josh terminano, ed è stata davvero una lunga giornata. Insomma, sembrava che qualcuno avesse assunto una squadra di cheer-leaders a tempo pieno. Giuro, ci è mancato poco che Kellie insegnasse loro qualche coreografia per celebrare i cento sollevamenti pesi di Josh, o la fine della sua sessione di addominali! Per non parlare degli ululati ogni volta che Jennifer centrava il bersaglio. Sempre che non fossero impegnate a flirtare con Avan, che se la godeva un mondo a distrarle a bordo pista.
Finalmente, è venuto il momento di accompagnarle all'aeroporto. Ce l'abbiamo fatta a strizzarci tutte nella macchina di Josh e in quella di Avan, mentre Jennifer ha pensato bene di scappare via più veloce della luce, facendo una bella inversione a U nel parcheggio dello stabilimento.
Una volta che le ragazze sono scomparse all'interno dell'aeroporto, giunge il momento di salutare anche Avan. Prima di andarsene, però, lui strizza l'occhio a me e Kellie. - Ci rivediamo presto! -, ci saluta.
Josh gli lancia un'occhiataccia e, convinto che Kellie e io non gli stiamo prestando attenzione, sillaba silenziosamente "Non. Rovinare. La. Sorpresa!".
Sorpresa? Stringo gli occhi, guardando fissi Josh e Avan; poi lancio un'occhiata a Kellie per vedere se si è accorta di qualcosa, ma lei è impegnata a controllarsi i capelli sullo specchietto del SUV di Josh, quindi penso proprio di no.
- Allora ci vediamo quando ci vediamo -. Saluto Avan con una specie di abbraccio rigido e imbarazzato; poi tocca a Kellie, che invece lo strizza senza tanti complimenti tra le braccia. Intanto, lancio un'occhiata incuriosita a Josh, ma lui fa finta di niente e fischietta piano, osservando il cielo, che tende sempre più a un fumoso grigio.
Bene, allora starò al suo gioco e farò finta di non sapere della sorpresa. Ma sarà meglio per lui che sia una bella sorpresa!
- Tranquillo, Avan, diventerai un bravo attore anche tu... Farai successo, prima o poi! - borbotta Kellie, commossa, dandogli qualche pacchetta sulla schiena.
Avan arrossisce di botto e alza le sopracciglia.
- Eh, forse è meglio se andiamo, Kel? - interviene Josh, prendendola per le spalle e allontanandola gentilmente prima che possa combinare altri danni. Io trattengo le risate.

Mezz'ora dopo, siamo di nuovo alla Bat-Caverna, a condividere una cena spartana, comprata ad un take-away sulla strada di casa, quando Josh non riesce più a trattenersi e ci rivela con grande orgoglio che oggi in uno dei suoi Club preferiti, in città, suona un suo amico, che gli ha chiesto di partecipare all'evento per portare un po' di fan e paparazzi, possibilmente, in modo da fargli pubblicità, e ci chiede se abbiamo voglia di accompagnarlo.
Kellie impazzisce di gioia. Abbandona all'istante coltello e forchetta sul tavolo e corre di sopra a prepararsi. "Non c'è tempo! Non c'è abbastanza tempo!" urla, sgomenta.
Josh mi guarda per qualche secondo, poi sorride. - Ballerai con me stasera? - .
- Può darsi - rispondo, mentre lo aiuto a sparecchiare. Devo infilarmi per metà nella lavastoviglie per nascondere il sorriso che è comparso anche sul mio viso.




Heilà! Mi credete se vi dico che non ho aggiornato per tutto questo tempo perchè ho vinto un mese di vacanza ai Caraibi? In Florida? A Creta?
No?
Ehm, fate bene. La verità è che sono una pigra assurda a cui ogni tanto sparisce l'ispirazione D:
Comunque, ecco qui il nuovo capitolo... Ho cercato di farlo bello lungo, ma BOH, non credo di esserci riuscita appieno xD Spero almeno vi piaccia :)
E, ricordate, IL MOMENTO SI STA AVVICINANDO!
Tu-ra-dan-da-duuuuuun!
Oh, fatemi sapere come vi è andato l'inizio scuola! Io devo iniziare l'università e non ho davvero idea di come funzionino i corsi e tutto il resto!
Bacioni a tutti!
Liz




   
 
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