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Autore: AngelAnderson15    16/09/2013    1 recensioni
Gli Warbler sono al loro ultimo anno di liceo quando Thad Harwood diventa inaspettatamente taciturno, perso nei suoi pensieri e terrorizzato da tutto ciò che lo circonda per colpa delle violenze del patrigno omofobo. Thad, troppo spaventato per denunciarlo decide di tenere tutto nascosto ma Sebastian Smythe, il suo compagno di stanza, inizierà ad investigare su Thad e finirà ben presto ad innamorarsi di lui. Thad riuscirà ad abbandonare le sue difese per aprirsi a Sebastian e Sebastian saprà curare tutte le ferite di Thad senza far peggiorare la situazione?
E' la mia prima long quindi beh spero vi piaccia. Grazie a chi leggerà
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jeff Sterling, Nick Duval, Sebastian Smythe, Thad Harwood, Warblers/Usignoli | Coppie: Nick/Jeff, Sebastian/Thad
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta, Violenza
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Cristallo

POV. Thad

Mi svegliai con l’uniforme della scuola a dosso e guardai Sebastian che dormiva agitato nel suo letto, Jeff e Nick non c’erano ed il mio cuore batteva fin troppo forsennatamente, infatti, pochi attimi dopo una fitta allo stomaco mi fece contorcere violentemente. La vista si annebbiò ed una voce ,che avevo imparato a riconoscere ed odiare, mi riportava nell’abisso da cui ero da poco riemerso.

Flash back

-Thaad- cantilenò lui, probabilmente pregustando il terrore che avrebbe visto nei miei occhi

 -Thad aprimi, non farmi arrabbiare proprio oggi che sono di buon umore -

La mia mano corse veloce ad aprire la serratura, facendolo ghignare compiaciuto

-Aw ma come è bravo il mio bambino, mi hai aperto subito stavolta- mi schernì.

La sua voce mi arrivò ovattata alle mie orecchie mentre cercavo di isolarmi nel mio “piccolo mondo”dove lui non poteva farmi nel male,ci provavo ogni volta che lui era vicino ma poche volte funzionava fino in fondo, il dolore mi riportava alla realtà senza il mio consenso e il mio piccolo mondo fatto di apatia svaniva come un arcobaleno senza luce.

-Hai imparato come ci si comporta Thaddy- mi disse mellifluo accarezzandomi lascivamente il braccio, i suoi occhi mi fissavano come un leone che squarta una gazzella

-E dopo poco più di due giorni, sono proprio orgoglioso di te, non sei come tua madre- continuò a  vaneggiare stringendo i denti e afferrandomi di scatto i capelli costringendomi a guardarlo quando il dolore al collo diventò insopportabile.

 -Sei come lei Thad?- mi chiese con disprezzo

-No- sussurrai troppo spaventato da guardarlo negli occhi -Sai che odio quando sussurri Thad- rabbrividii, la sua vena sul collo pulsava, e pensai che quella volta non ne sarei uscito vivo,così urlai,

–NO PADRE IO NON SONO COME LEI, NON ME NE VADO-  cercando di non singhiozzare per non farlo irritare ulteriormente e rannicchiandomi subito dopo quando arrivò il primo calcio sulla gamba che formicolò,in quel momento sperai solo che il mio piccolo mondo sarebbe tornato presto per salvarmi dal dolore.

Fine flash back

Chiusi gli occhi, ispirando ed espirando, sapevo che non dovevo pensare a lui, lui era tabù e io l’avevo appena infranto.

La testa girava quasi in cerca di un appiglio, qualcosa di stabile che non si muovesse come tutto il resto, qualcuno che sarebbe rimasto malgrado tutto il resto

POV. Nick

Mi svegliai accanto al mio ragazzo, era così bello il mattino.

I capelli spettinati, le gambe rilassate intrecciate  alle mie, i ciuffi biondi che ,ribelli, mi solleticavano il petto ed il corpo coperto solo dal lenzuolo e dalle mie braccia.

Amavo tutto di lui, ma guardarlo dormire era la cosa che più mi affascinava, la sua innocenza simile a quella di un bambino mentre dormiva con il corpo pieno di me,dei miei segni, del mio amore con i muscoli rilassati ed il corpo incastrato al mio.

Lo baciai più volte sulle labbra sentendo distintamente il suo cuore battere più forte e le palpebre alzarsi dolcemente, il suo sorriso fu accecante, ero così felice che lui fosse il mio fidanzato,era quasi surreale. -Giorno amore- gli sussurrai ad un centimetro dalle labbra sentendolo sorridere contro la mia bocca, il bacio che venne dopo fu dolce e passionale come la notte prima quando, troppo irrequieti per dormire, eravamo finiti a fare l’amore cercando di dimenticare per un po’ tutto il dolore che impregnava la stanza di Sebastian e Thad.

Entrambi sapevamo che non potevamo semplicemente dimenticare ciò che avevamo scoperto e nascondersi nel nostro piccolo e sicuro nido d’amore, come lo chiamava Wes (il capo del consiglio della Dalton) che tendeva fin troppo ad immedesimarsi nell’”usignolo” e tirare in ballo cose riguardanti volatili vari in ogni situazione.

Mi staccai dolcemente da Jeff guardandolo negli occhi e facendogli capire che ,con sommo dispiacere di entrambi, dovevamo andare da Thad così ,tra un bacio e l’altro, ci preparammo, sperando che Trent, un altro componente degli usignoli, ci avrebbe coperto in qualche modo con i professori.

POV Sebastian

Mi ero appena svegliato e ciò che vidi mi lasciò di stucco, Thad era nel mio letto, in un piccolo angolino che mi guardava smarrito, quasi assente.

Continuando a guardarlo mi avvicinai piano a lui e lo abbracciai delicatamente, i suoi occhi ripresero lucidità e le sue braccia, fin troppo magre, mi strinsero delicatamente la schiena -Mi spiace Thad- sussurrai passando il naso tra i suoi capelli e sentendolo tremare.

Restammo così, abbracciati, cuore contro cuore e testa contro testa cercando un calore che ad entrambi, in due situazioni diverse, era stato tolto.

Thad aveva bisogno di protezione, sicurezza e stabilità, elementi che io non possedevo, io che usavo le persone a mio piacimento e rovinavo ogni contatto sociale che gli altri provavano ad instaurare con me ma ,al contrario di quanto si possa pensare, sapevo come comportarmi con Thad.

Thad era ferito psicologicamente e fisicamente e Sebastian non poteva fare altro se non trattarlo come un cristallo raro, perché era quello che era Thad in quel momento: fin troppo fragile,insicuro delle sue capacità ed incapace di salvaguardare il suo valore, Thad era un cristallo e Sebastian ,a modo suo, se ne intendeva di cristalli.

POV Jeff

Io ed il mio fidanzato arrivammo davanti alla stanza di Thad, spaventati da ciò che avremmo visto aprendo la porta ma, quando Nick stava per entrare di botto, aprii piano la porta rivelando uno scenario più surreale a quello che avevamo assistito lo scorso pomeriggio.

Sebastian stava abbracciando Thad accarezzandogli la schiena, senza premere troppo sulla pelle mentre il moro si stava addormentando tra le sue braccia, guardai il mio ragazzo con la bocca leggermente spalancata ma lui, a differenza mia, non era affatto turbato. Nick aveva sempre sostenuto che quei due sarebbero finiti insieme infatti, prima che Thad cambiasse, stavano sempre a bisticciare come cane e gatto e si sa, il filo tra odio e amore è sottilissimo. Ero tentato dal lasciare la stanza per lasciargli la loro intimità ma Nick si avvicinò a Sebastian, -Sta meglio?- sussurrò cercando di non interrompere la quiete, facendomi un cenno.

-Non lo so, lo spero- gli sussurrò Sebastian dicendo subito dopo per smorzare la tensione  -La vostra luna di miele invece?- facendomi arrossire come un peperone mentre Nick rideva.

Sebastian e Nick rimasero a parlare con una sintonia tutta nuova di cui non facevo parte, mi allontanai un po’ imbronciato verso il bagno quando sentii le voci arrestarsi di botto, Thad si era svegliato.

  
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