Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: I m a Dreamer    17/09/2013    0 recensioni
Avanti Rubis fallo per tuo padre.
Questo pensiero sorregge Rubis Marie Cohn che si prepara ad affrontare il secondo matrimonio del padre.
Una volta pronunciato il fatidico 'si' Rubis è consapevole che la sua vita cambierà per sempre.
Della sua vecchia vita porta via solo il vecchio pianoforte e un braccialetto intrecciato blu.
A Los Angeles, lontano dalla coltre uggiosa di nuvole di New York, scopre cosa significa innamorarsi.
Il ragazzo che farà breccia nel suo cuore è Justin Drew Bieber il suo fratellastro.
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 4.
 
<< Ti prego, ti prego, ti prego >>.
<< No, Ru non se ne parla >>.
Sono circa tre ore che cerco di convincere il mio fratellastro ad accompagnarmi a fare spese, il tutto con scarsi risultati. Non ne vuole sapere, se ne sta seduto sul divano a braccia incrociate e un espressione risoluta sul viso.
Ma io ho davvero bisogno del suo aiuto, stasera devo uscire con Ryan, che si da il caso sia proprio il suo migliore amico,  e non ho idea di cosa mettermi. Ho bisogno di fare shopping e Justin ha l’auto, la carta di credito e una conoscenza piuttosto approfondita dei gusti di Ryan.
Mi metto in ginocchio di fronte a lui con le mani giunte a mo’ di preghiera << ti supplico Justin, faro qualsiasi cosa >>  ecco a cosa mi sono ridotta. A supplicare.
Comincia a sembrare leggermente più interessato, sposta lo sguardo dai cartoni di Tom&Jerry e mi fissa. << Saresti anche disposta ad accompagnarmi ad un intervista e a farmi da accompagnatrice tutto il giorno? >>. Annuisco << qualsiasi cosa a patto che tu mi accompagni >>.
Sono caduta davvero,davvero in basso me ne rendo conto anche da sola.
Sospira << e va bene >>.
Oh Cielo. Si,si,si,si!
Mi butto su di lui abbracciandolo << grazie Justin, sei un fratellastro fantastico!! >> gli do un bacio sulla guancia << vado a prendere la borsa in camera e torno >>.
 
Poco dopo siamo fuori di casa nella Range Rover di Justin e ci dirigiamo in un grande magazzino.
Appena la macchina si ferma nell’immenso parcheggio del centro commerciale mi fiondo giù. Non lascio nemmeno a Justin il tempo di mettere l’anti furto che lo prendo per mano e lo trascino nell’edificio.
 I miei occhi si illumino davanti a tanto splendore: milioni di negozi di abbigliamento,scarpe,accessori e profumerie si estendono sotto i miei occhi.
Si, sono un ex pianista vanitosa e allora?.
Entro in numerosi negozi, provo milioni, e milioni di vestiti. Justin sembra esasperato non fa altro che guardare l’orologio. E la cosa mi diverte ancora di più.
Esco dall’ennesimo negozio e scarico l’ultimo acquisto tra le mani del mio povero fratellastro. Lui sbuffa sistemando la nuova busta vicino alle altre.
<< Dimmi Ru, ma a te serve davvero tutta questa roba? >> lo guardo con una faccia indignata. << Assolutamente si! >> incrocio le braccia al petto << ma è inutile che ne parlo con te, sei un ragazzo che vuoi saperne tu di abbigliamento? >>. Justin sta per ribattere ma non gliene do il tempo, mi fiondo d’avanti a una vetrina e appiccico il mio naso sul vetro.
Al suo interno, esposto, c’è un grazioso vestito a fondo nero con stampe floreali rosse. Decido che devo assolutamente averlo, a ogni costo a rischio di sperperare tutti i miei soldi – che poi sono di Justin.
<< Quello >> indico l’abito << è quello giusto >>. Justin osserva l’abito << Rubis sei sicura che … >> annuisco vigorosamente. << Ne sono certa è lui >>.
Entriamo e mi dirigo in camerino quasi saltellando con il vestito tra le mani – l’ultimo della mia taglia! Questo deve essere il mio giorno fortunato.
Mi infilo il vestito sistemandomi bene la cinta intorno alla vita e  - a piedi scalzi – esco dal camerino. Justin è affondato in una poltrona, le braccia appoggiate ai braccioli e il telefono in mano, sembra molto impegnato in quello che fa. << Justin >> lo chiamo facendogli interrompere quello che stava facendo. Faccio una giravolta su me stessa appena i suoi occhi si poggiano su di me << allora che te ne pensi? >> chiedo ansiosa di sapere cosa ne pensa. << Beh … >> comincia lui mordicchiandosi il labbro << penso che tu sia bellissima con questo vestito >>. I miei occhi si illuminano << credi che a Ryan piacerà? >> lui mi fa segno di si con la testa. Comincio a saltellare per la felicità fino a quando – da brava imbranata quale sono – inciampo sui miei stessi piedi finendo -  inevitabilmente – tra le braccia tatuate del mio fratellastro. Mi ritrovo a pochi palmi dal suo viso, col suo respiro sul collo e le sue labbra a cuoricino a pochi centimetri dalle mie. Il mio cuore perde un battito – ma che dico, una decina di battiti. << Ehm … io … scusa … sono una vera imbranata >> balbetto rimettendomi in piedi alla velocità della luce, sistemandomi una ciocca di capelli sul viso per nascondere il rossore.
Justin sorride leggermente a disagio e si alza dalla sedia dalla tasca tira fuori la carta di credito e me la porge << ti aspetto fuori al negozio >> dice poi si volta e se ne va.
 
 
Justin point of view.
 
Busso alla porta del bagno per la decima volta esasperato. Rubis è rintanata la dentro da almeno un ora e non si decide ad uscire.
Busso ancora una volta con più forza << cazzo Rubis apri questa porta! >>. Sento lo scatto della serratura e un attimo dopo il viso di Ru fa capolino sull’ uscio. Ha i capelli legati in una crocchia tenuta su con una matita, il viso fino è leggermente ricoperto di fondotinta e gli occhi azzurri risaltano sotto la matita e il mascara nero. In dosso ha già il nuovo vestito ma non ha ancora le scarpe. Proprio come stamattina quando mi è praticamente finita in braccio.
Sorrido al ricordo.
<< Jutin,adesso mi spieghi due cose. Uno >> alza un dito << perche stai tentando di abbattere la porta?. Due >> alza un secondo dito << perché hai stampato in faccia quel sorriso beota? >>. Scuoto la testa ritornando nel corridoio d’avanti a Rubis che picchietta la pianta del piede sulle piastrelle del pavimento del bagno, impaziente.
<< Sei rintanata nel bagno da più di un ora! Si può sapere che stai facendo? >> alza gli occhi azzurri al cielo << ma secondo te? Mi sto preparando per uscire no? >> incrocia le braccia al petto, come se fosse normale trascorrere un ora nel cesso per un po’ di fondotinta e mascara.
Il campanello trilla al piano di sotto. Ecco questo è Ryan.
Rubis spalanca gli occhi.
<< Oh cazzo Ryan! >> si sfila la matita dai capelli e una cascata di boccoli rossi le ricadono circondandole il viso. Rimango imbambolato a guardarla e quasi non mi accorgo della punta della matita che quasi mi si conficca nell’ occhio destro. La schivo appena in tempo << sei pazza!? Mi stavi per accecare! >> mi fulmina con lo sguardo. << Zitto tu e vai a perdere un po’ di tempo con Ryan. Il tempo di mettermi le scarpe >>. Alzo gli occhi al cielo << okay, ma se non sei giù in cinque minuti ti vengo a prendere di preso >> sorride e mi schiocca un bacio sulla guancia<< grazie Justin. Per tutto >> dopo di che corre in camera sua lasciandosi dietro la scia del suo profumo alla vaniglia.
Scendo lentamente, maledicendo il giorno in cui ho presentato la mia sorellastra al mio migliore amico.
In fondo alle scale c’è Ryan che quando mi vede assume un aria un po’ delusa – che devo ammettere, mi fa sogghignare. << Hey amico, dov’è Rubis? >> chiede con un mezzo sorriso.
In camera sua, lontano da te, per mia fortuna.
<< In camera sua a mettersi le scarpe, ha mandato me a farti compagnia >>.
E sinceramente avrei preferito che non lo facesse.
Ci andiamo a sedere sul divano di pelle in salotto. Ryan continua a muovere la gamba in modo nervoso e – di conseguenza – fa innervosire pure me.
<< Fratello, ti prego, calmati >> gli metto una mano sulla gamba << Innervosisci pure me >>. Lui si blocca << scusa Justin, e che sono un po’ nervoso >> po’ è un eufemismo, è più che ‘un po’ nervoso’.
<< E che la tua sorellastra è così simpatica, divertente, sexy >> sprofonda nel divano << e ride alle mie battute. E’ perfetta capisci? >>.
Se lo capisco? Altroché.
Sto per dire qualcosa quando Ru fa il suo ingresso in salotto, bella come il sole. Ci sorride mostrando i denti bianchissimi e perfetti. Ryan si alza dal divano e le va in contro schioccandole un bacio sulla guancia. Serro i pugni contro il bracciolo del divano.
Perché mi sto comportando così?.
Perché sei geloso idiota!.
A rispondere è la mia coscienza che da brava impicciona, senza essere stata per niente interpellata, si mette a gracchiare in un angolo della mia testa.
Ignoro quel vocio e mi alzo anche io.
<< allora dove avete intenzione di andare? >> chiedo in modo vago. Ryan scrolla le spalle << se adesso te lo dicessi amico rovinerei la sorpresa a Rubis non credi? >> dopo di che le rivolge un sorriso facendola leggermente arrossire. Sento che le mani cominciano a prudermi, le infilo in tasca.
<< Allora noi andiamo. Ciao Juss! >> Rubis alza la mano e mi fa un cenno di saluto, dopo di che, accompagnata da Ryan, esce dalla porta.
 
Una decina di minuti - e un cappuccino preso allo starbucks più vicino- dopo  mi trovo di fronte al ristorante nel quale, casualmente, cenano Rubis e Ryan.
So che è sbagliato e che non mi dovrei spiarla. O spiarli a seconda di come la si vuole vedere.
Ma è stato più forte di me, come se una forza superiore mi avesse costretto a infilarmi in macchina, pochi minuti dopo che loro se ne erano andati, e a seguirli per tutto il tragitto fino e qui.
Avrei potuto rimanere a casa, aspettare e sperare che l’appuntamento fosse un fisco o – opzione che mi piace di meno – ascoltare il resoconto dettagliato della loro uscita  e scoprire che a Rubis non solo era piaciuto l’appuntamento ma voleva anche continuare ad uscire con Ryan.
Invece no, non ho saputo resistere, così mi sono fiondato in macchina e ho fatto del mio meglio per pedinarli senza essere sgamato.
Ho parcheggiato di fronte alla grande vetrata del ristorante e, fortuna ha voluto, che loro si sedessero proprio li.
Dal finestrino della mia auto intravedo le figure dei due aspiranti fidanzatini – il pensiero mi fa quasi vomitare. La mano del mio migliore amico scivola su quella della mia sorellastra e le da una piccola stretta. Serro le mani sul volante appena vedo le sue guance tingersi di rosso e rischio quasi il collasso quando vedo che le sposta una ciocca dadi capelli dietro l’orecchio.
Non so cosa farò se proverà a baciarla, l’opzione più probabile è una mia sfuriata conclusa col pestaggio del suddetto amico. Il che non è un bene.
Non so perché mi sto comportando così, forse sono solo protettivo o forse – opzione più logica e sensata – sono irrimediabilmente e perdutamente geloso di lei.
Logicamente è una gelosia fraterna, lei non mi piace. Assolutamente no.
Escono dal ristorante – tenendosi per mano, dettaglio che vorrei omettere ma che i miei occhi non faticano a catturare – e si dirigono verso l’auto di Ryan.
Li inseguo a debita distanza finche non ci fermiamo su una delle tante spiagge libere delle West Coast e li, in uno spiazzo, parcheggiano. Io mi fermo qualche metro più avanti ma comunque ho un ottima visuale della spiaggia.
Vedo Ryan prendere un telo e stenderlo sulla sabbia e fare segno a Ru di sedersi accanto a lui. Dopo di che aspetto.
 
Forse aspetto un po’ troppo perché a svegliarmi – perché, ebbene si, mi sono addormentato – è proprio Rubis che picchietta l’indice sul finestrino della mia ferrari. Sgrano gli occhi, come ha fatto a scoprirmi?.
<< Oh ciao Justin, piaciuta la visuale? >> il suo tono è ironico e il suo sorriso beffardo. Ha le braccia incrociate al petto con l’aria di chi aspetta una risposta che non arriverà mai. Mi schiarisco la gola << bhe vedi … io … avevo pensato … di venirmi a fare un giro … si, proprio così >> e le sorrido innocentemente sperando che lei ci caschi. Ma, ovviamente non è così. Alza gli occhi al cielo << è tu dovresti essere anche un attore? In quanto a raccontare frottole fai schifo Juss, te lo devo proprio dire. Ci siamo accorti che ci pedinavi fin dal primo momento >> poi sospira << la prossima volta se devi giocare a fare lo stalker cortesemente scegli una macchina meno vistosa. Il leopardato, credimi, non passa inosservato >>.
Sei un idiota Bieber, un fottuto idiota.
Ru fa il giro della macchina, apre lo sportello e si siede di fianco a me. Mi chiedo che fine abbia fatto Ryan ma non pongo domande.
Infilo le chiavi nel quadro e guido in silenzio fino a casa.
Sulla rampa di scale, finalmente, Rubis si degna di parlarmi: << Ah  e sappi che continuerò a uscire con Ryan e che sono incazzata a morte con te >>. Poi si rinchiude nella sua camera, chiudendo la porta a chiave.
Ribadisco: sono un fottuto idiota.









 
Angolo autrice.
Salve ragazze! So che non aggiorno da secoli e sono imperdonabile per questo.
Ma oggi mi sono messa di impego e ho scritto l'intero capitolo sperando di
avervi soddisfatto come meritavate.
Questa volta abbiamo anche il punto di vista di Justino  che si è dimostrato un 'pochino' geloso.
E la nostra Ru si è leggermente incazzata.
Ovvio, anche io mi incazzerei u.u
Comunque volevo ringraziare:
IllBeHisOllg
e
palvrauhl.
per le loro recensioni
Grazie infinite!.
A presto <3
I m a Dreamer.

 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: I m a Dreamer