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Autore: MedusaNoir    17/09/2013    3 recensioni
Primavera 2002, Londra. Appartamento di Percy Weasley.
Charlie è nervoso, silenzioso, così diverso dal fratello allegro e sicuro di sé che Percy conosce. È lì per chiedergli un consiglio che solo lui può dargli...
- Ho bisogno di un consiglio.
Il suo petto si gonfiò d’orgoglio.
Lo sapeva, quel momento era finalmente arrivato!
Genere: Commedia, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Percy Weasley
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Questa storia è ambientata post Laphroaig (come, non l'avete letta? Filate a farlo, su!), per cui vi serva sapere che Charlie è, al momento, il fidanzato di Fera. Enjoy!






Canzoni angeliche, ma prive di logica





C’era qualcosa, nel modo in cui lo stava guardando, che non lasciava presagire niente di buono. Fin da quando ne aveva memoria, aveva sempre visto suo fratello Charlie come una persona eccentrica – quel suo modo di amare i draghi, per la barba di Merlino! – e gioviale, del tutto priva di peli sulla lingua; eppure ora un Charlie che per età avrebbe dovuto essere più maturo e farsi beffe di una timidezza che non aveva mai posseduto indugiava invece sulla soglia della porta, quasi incerto se compiere quel passo che l’avrebbe ammesso nel salotto di Percy Weasley.

Lungi da lui spronarlo a farsi avanti: il padrone di casa avrebbe preferito rimanere il più possibile incollato alla Gazzetta del Profeta, rileggendo innumerevoli volte l’articolo in prima pagina in cui era stato fatto il suo nome – e nel modo giusto. Certo, figurava ancora come l’assistente del Ministro della Magia, ma non nutriva dubbi sulla carriera che in pochi anni avrebbe fatto.

- Perce? – chiamò infine suo fratello, strappandogli un sospiro.

Mentre Charlie si sedeva sulla poltrona e l’avvicinava alla sua, Percy piegò attentamente il giornale, lo mise da parte e si sistemò gli occhiali sul naso. – Sì?

- Ho bisogno di un consiglio.

Il suo petto si gonfiò d’orgoglio.

Lo sapeva, quel momento era finalmente arrivato!

Lanciò uno sguardo fugace e soddisfatto al giornale, complimentandosi per la propria solerzia. C’era voluto tempo – molto tempo – ma alla fine la sua famiglia aveva capito quanto potenziale avesse e perfino un fratello maggiore ora si trovava da lui per chiedergli un consiglio. Percy si adagiò meglio sulla poltrona e intrecciò le dita.

- Puoi contare su di me. Un consiglio finanziario? Hai finalmente deciso di ritirarti dall’affare dei draghi e metterti in proprio? Posso darti un sacco di idee in proposito… Ma forse sei qui perché cerchi lavoro al Ministero? – Inclinò il busto in avanti. – In tutta onestà, non credo tu abbia i requisiti adatti per lavorare al mio piano, ma potrei chiedere se per caso all’Ufficio Regolazione e Controllo delle Creature Magiche serve personale. Con la mia influenza, di sicuro prenderanno in considerazione la prospettiva di…

- Perce, - lo interruppe Charlie. – Si tratta di Fera.

- … averti con loro – concluse mestamente Percy.

D’improvviso la fierezza che aveva provato scomparve, ma lasciò dietro di sé, oltre all’indignazione, un pizzico di curiosità. Aspettò che suo fratello continuasse.

- Ora tra voi non c’è più alcun rancore, giusto? Non hai problemi a parlare di lei?

- È tutto a posto, - confermò.

Charlie continuava a essere a disagio. Si guardò le mani e poi si concentrò sul pavimento, come se avesse paura che potesse cedere sotto i suoi piedi.

- Allora… - La sua voce si era improvvisamente fatta rauca. Tossì. – Allora posso chiederti di darmi… qualche consiglio, ecco.

- Di che natura?

Inspirò profondamente. – Sai, mi ha invitato a stare da lei stanotte, all’appartamento a Gloucester Road. Med è da Oliver, così Fera aveva casa libera e…

- I tappi per le orecchie non ti serviranno: russa solo in posizione prona, ti basterà scuoterla piano per farla smettere.

- No, io mi riferivo a…

- Se vuoi portarle qualcosa, ti consiglio di andare sui pasticcini. Fa appassire le rose nella metà del tempo che occorre al resto delle donne, ha un talento naturale.

- Grazie dell’informazione, ma non è questo che…

- Ricorda che è freddolosa, il che significa che userà un paio di piumoni; se per te dovesse essere troppo caldo, la zona del letto vicino al corridoio è la più fresca della…

- Perce, faremo sesso.

Per la seconda volta nell’arco di dieci minuti, Percy si ritrovò senza parole. Non riusciva nemmeno a pensare.

- Tu hai Audrey adesso, - riprese Charlie, - per cui ho pensato che non ti desse fastidio parlarne…

- No, no, è tutto a posto -. Percy scrollò la testa e si pulì gli occhiali, giusto per avere qualcosa da fare.

- D’accordo. Il punto è questo: io non ho… mai…

Questa volta rischiò un infarto. Sgranò gli occhi, incredulo. – Tu non hai mai? – Non riusciva a capire se fosse più incredibile quella rivelazione o la conversazione che stavano avendo.

- No, voglio dire sì, intendo che… Oh, senti, ho avuto un po’ di ragazze, ma... occasionali, ecco. Ho avuto una relazione solo a Hogwarts ed è finita là, ma è stato in Romania che… ho fatto il passo. Sono stato con una ragazza, ma è durato molto poco, giusto il tempo di darci dentro…

- Per Godric…

- … però non avevo tempo di frequentarla, è un lavoro impegnativo quello con i draghi, così alla fine non ho mai avuto una relazione… fino a ora. Non so come comportarmi, non so cosa sia da considerare… adeguato per una fidanzata o…

- Charlie, ti prego! – sbottò Percy, incapace di ascoltare altro. – Vuoi chiedermi come fare sesso con la mia ex fidanzata?!

- Solo qualche trucchetto. Cosa le piace?

- Cosa le… oh, per la barba di Merlino, non sta succedendo davvero…

- Percy, se l’unico a cui posso chiedere. A parte Med, ma non credo abbiano…

- TU SAI DI QUELLA STORIA?

Charlie si ritrasse, preso alla sprovvista. – Sì, me l’hanno raccontato, - spiegò, aggrottando le sopracciglia. – Cosa c’è di male?

“Cosa c’è di male?!” pensò Percy, ma poi si chiese: “Già, cosa?” Al tempo la notizia lo aveva fatto indignare, ma solo perché non aveva ancora capito di essere geloso di Fera, quindi adesso qual era il motivo per cui gli stava dando tanto fastidio che quella storia venisse ritirata fuori?

Respirò profondamente, si sistemò di nuovo gli occhiali e cercò di rendersi utile; dopotutto, pur se con un intento diverso da quanto lui si era aspettato, suo fratello era venuto a chiedergli un consiglio. Si fidava di Percy.

Cominciò a riflettere. – Le piacciono i baci sul collo. Non tutto il collo, solo la parte vicino alle orecchie.

- Sì, lo so.

Qualcosa lo pizzicò nello stomaco. – Non impazzisce per gli apprezzamenti, ha sempre paura di essere presa in giro; però capisce che non è uno scherzo quando se lo sente sussurrare all’orecchio. E poi…

Cosa piaceva a Fera? Di colpo le immagini di diversi anni prima gli invasero la mente e parlare non fu poi così difficile, soprattutto fissandosi le mani di nuovo intrecciate.

- Le piace stare sotto le coperte quando è nuda. Si imbarazza, così preferisce togliersi tutto da sola e aspettare là sotto, al caldo; ama il contatto con la pelle, va abbracciata subito una volta nudi. Preferisce avere il controllo della situazione, ma spesso, quando è stanca, si lascia convincere a stare sotto e a rilassarsi, ed è evidente che le faccia piacere quella premura perché sorride in un modo… strano. Puoi vedere quel sorriso solo sotto le coperte. Le danno fastidio i gemiti e detesta che il seno le venga toccato nel mezzo dell’amplesso, però adora farsi accarezzare i capelli. E quando tutto è finito va baciata sul naso e poi sulla bocca, e si lascia cingere da dietro prima di addormentarsi…

Non seppe per quanto tempo rimase in silenzio a contemplarsi le mani, ma dopo quelle che gli parvero ore udì la voce di Charlie.

- Farò così, allora -. Dal modo improvvisamente risoluto in cui parlò, più dal Charlie che aveva visto crescere che da quello che si era mostrato con lui quel giorno, Percy intuì che qualcosa doveva aver pizzicato anche il suo, di stomaco. – Ora vado a prepararmi, è quasi ora di cena… E devo andare a comprare dei pasticcini -. Ammiccò verso di lui.

Percy si alzò per accompagnarlo fuori dalla porta.

- Non serve, - disse Charlie, facendogli segno di tornare a sedersi. – Mi Smaterializzo direttamente da qui. Buona serata, e dà un bacio da parte mia ad Audrey quanto torna.

“Fa’ lo stesso con Fera,” avrebbe voluto rispondergli Percy, ma si limitò a fargli un cenno di saluto con il capo.

Quando fu rimasto solo, si soffermò a pensare a quanto le mancasse la sua amica. Quando si erano lasciati – in quello stesso appartamento che ora Percy condivideva con la moglie – si era sentito vuoto: Fera era stata presente dalla sua vita fin dal primo anno di Hogwarts, come un’amica e poi come un’amante. Aveva studiato insieme, litigato, passato intere estati a scriversi, avevano fatto l’amore e avevano convissuto per un anno. Forse, se le cose fossero andate diversamente, ora ci sarebbe il suo odore nell’aria e non quello di Audrey; forse mesi prima avrebbe infilato la fede all’anulare di Fera, non di Audrey. Forse… Ma non gli dispiaceva che non fosse andata così.

Sarebbe tornata Audrey a casa quella sera, e di questo Percy era felice, come lo era della consapevolezza di passare ancora una notte con lei – una notte, tutta la vita.

Pensò di scrivere una lettera a Fera il giorno seguente, per sapere come stava e parlarle dei nuovi incarichi che Shacklebolt gli aveva dato. Già, le avrebbe scritto.

Riprese in mano il giornale e tornò a contemplare l’articolo in prima pagina, non vedendo l’ora di parlarne con Audrey.








Non vi è piaciuta? Prendetevela con Fera, è lei che mi ha ispirato u.u
Vi è piaciuta? E allora che aspettate a leggere le altre della serie? :D
Oltre alla sopra citata Laphroaig (che è da collocarsi come "quinta storia della serie"), ci sono anche:
- Atterrerò sulle tue spine
- E graffierò ogni tua cellula
- Dipingerò di rosso la sabbia
- Mentre i Pennuti suoneranno da un cielo ametista

Perché questi titoli che non c'entrano niente con il contenuto delle storie? Beh, perché la sera che io e la twincest ci siamo conosciute i nostri amati Follow The Mad hanno cantato per la prima volta Laphroaig

Spero che questa OS strana e quasi senza senso vi sia piaciuta (perdonatemi, ma dovevo mettere su carta e rendere noto al modo che Fera e Percy HANNO COPULATO),
a presto!

Med
   
 
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